domenica 13 maggio 2007

Il bel giorno del Family Day

Meno male che il bel tempo ha retto: le 250.000 persone che hanno festeggiato davanti alla Basilica di San Giovanni in Laterano si sono divertite e hanno finalmente affermato la superiorità della famiglia rispetto a quelle forme malate di unione contro natura, quelle "omosessuali" (ma non ditelo troppo ad alta voce).



Che schifo.
Io non riesco a trovare un limite al mio personale inorridimento per tale manifestazione, raduno di persone egoiste che, invece di pensare ai propri affari e a cercare di risolvere i propri legittimi problemi, si permettono di giudicare il prossimo pretendendo di imporre la propria visione del mondo a tutto il resto del paese.



Ma chi l'ha detto che i Dico e le leggi sulla famiglia si escludano gli uni con le altre, poi?
Mi permetto di citare un intervento tratto dalle Réactions di Libération, un noto quotidiano francese:

Je ne comprends pas en quoi les Unions homosexuelles officielles menaceraient la famille "classique" ?? Il faut m'expliquer ! Les homos n'empechent personne de se marier à l'église, d'avoir de nombreux enfants... Qu'est-ce que les Unions civiles enleveraient aux autres couples ??? Qui plus est, les homos qui veulent se marier, aiment l'idée de la "famille", c'est notamment pour celà qu'ils veulent se marier...Ils forment une famille, même sans enfants.

Che sia necessario valicare fisicamente le Alpi per arrivare a questa rivelazione? Mi chiedo. La matrice democratica e liberale di questa riflessione a me sembra lampante come una stella a neutroni, ma, evidentemente, i cattolici del nostro paese hanno la testa persa nel vortice del solito buco nero che impedisce alla ragione di arrivare a vedere la luce. E non sto parlando della Chiesa, che ha, come tutti, il sacrosanto diritto di far sentire la propria opinione, condivisibile o meno che sia. Mi sto riferendo a quei politici cattolici che hanno barattato il senso di laicità dello Stato italiano per una visione esclusivamente teocratica, facendo della Bibbia la loro Costituzione.



Nessun gay e nessuna coppia di fatto è contro la famiglia, e nessuno di questi vuole un matrimonio di alcuna serie [ Dio ce ne scampi!]. Basterebbe semplicemente partire dalla constatazione che ci sono diverse concezioni morali e che nessuna può essere imposta a tutti.
Per quale motivo dunque i nostri connazionali cattolici non vogliono lasciare la libertà di scelta?

La paura è, in effetti, una brutta bestia. Anche se loro non lo ammetteranno mai.



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