lunedì 22 settembre 2008

Trasporti quotidiani: il 13% degli italiani utilizza la bici


da Clandestinoweb.com
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22 set. -  Il 13% degli italiani utilizza la
bicicletta come mezzo di trasporto e almeno 3-4 volte a settim
ana. E il Nord Est e' la patria dei ciclisti. Secondo i dati registrati
dall'Osservatorio ''Audimob''
di Isfort, il pedale rappresenta un
mezzo di trasporto abituale, utilizzato cioe' almeno 3-4 volte a
settimana, per oltre il 13% degli italiani tra 14 e 80 anni.





A questa
fetta si aggiunge un altro 23,5% della popolazione che la adopera in
modo occasionale
, vale a dire non piu' di 1 o 2 volte a settimana.



Si tratta di percentuali interessanti e, va sottolineato, in
fortissima crescita. Infatti, la quota di chi fa un uso frequente
delle due ruote risulta praticamente raddoppiata dal 2002 al 2007
e
quasi quadruplicata restringendo l'arco temporale al periodo
2004-2007.



Il peso complessivo della bicicletta come modalita' di
trasporto resta tuttavia ancora modesto, attestato a meno del 4% di
tutti gli spostamenti che gli italiani effettuano ogni giorno
(nei
Paesi dell'Europa centro-settentrionale si registra sistematicamente
una quota a doppia cifra).



Anche questo valore e' tuttavia in forte
crescita nell'ultimo triennio, essendo passato dal 2% del 2004 al 3,8%
del 2007.
Quanto ai caratteri anagrafici, la quota dei ciclisti
''abituali'' risulta maggiore tra gli uomini rispetto alle donne
(15,5% contro l'11,7%), tra le persone con piu' di 46 anni nel
confronto con i piu' giovani, nonche' tra gli studenti e pensionati
rispetto alle altre categorie professionali (oltre il 14% del totale
in entrambi i casi).



Ma e' nei dati regionali che si registrano le
spaccature piu' profonde. Gran parte dei ciclisti ''abituali'' si
concentra nelle regioni nel Nord Italia ed in particolare in quelle
del Nord Est
: in Emilia Romagna raggiungono il 31,3% della
popolazione, in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia
superano il 25%. Viceversa, in tutte le regioni del Sud non si supera
la soglia del 10%
con punte negative in Molise (3%),Basilicata (3,3%),
Sicilia (3,6%) e Campania (4,1%). Molto basso l'uso della bicicletta
anche nel Lazio (4,4%) e in Liguria (5,3%).



Ancora da sottolineare la
bassa quota di ciclisti assidui nelle grandi citta' (7%), rispetto ai
piccoli e medi centri.

Una quota significativa di spostamenti con le due ruote si lega
a ragioni di lavoro e studio (oltre il 27%), anche se i viaggi in
bicicletta sono motivati principalmente dal desiderio di raggiungere
destinazioni per trascorrere il tempo libero (39,5%) e per la gestione
delle faccende familiari (33%). Cio' testimonia come il ruolo di
''mezzo solo per il tempo libero'' da sempre cucito sulla bicicletta
non e' del tutto reale, si usa il pedale anche come veicolo ordinario
per la mobilita' quotidiana.



Aldila' delle motivazioni dirette connesse allo spostamento e'
importante capire le ''ragioni di fondo'' che portano a scegliere la
bicicletta piuttosto che un altro mezzo di trasporto. Per chi utilizza
le due ruote abitualmente questa ragione va ricercata soprattutto
nell'opportunita' di evitare il traffico e le code (29,3% delle
indicazioni) e nell'opzione salutista di chi afferma che andare in
bici ''fa bene alla salute'' (29,1% delle scelte).



E' peraltro da sottolineare che salute e tempo
libero incentivano l'uso del pedale in misura anche superiore nel caso
dei ciclisti occasionali, superando in entrambi i casi la quota del
37%
. Meno significative sembrano invece essere le motivazioni di tipo
economico (''E' una modalita' di trasporto economico'' con l'11,6% di
indicazioni tra i ciclisti abituali) o ecologico (''Combatto contro
l'inquinamento'' con il 10,9%).
Molti quindi gli italiani che utilizzano la bicicletta, anche
con una certa regolarita', ma tanti di piu' coloro che non l'hanno
fatto nel corso dei tre mesi precedenti l'intervista (il 63% del
totale, come si e' visto).



Come incoraggiare un maggior ricorso al
pedale come modo di trasporto alternativo ai mezzi motorizzati?
In
base alle opinioni del campione di intervistati ''Audimob'' si
dovrebbe puntare in primo luogo alla realizzazione di nuove
infrastrutture ''dedicate'', in particolare le piste ciclabili estese
e soprattutto sicure, difese dai pericoli derivanti dal traffico
stradale.
E poi si dovrebbero mettere in campo forme di incentivazione
all'acquisto del mezzo (il 28% degli intervistati dichiara di non
possedere una bici), di promozione dell'intermodalita' e di servizi di
bike-sharing. Iniziative certamente praticabili oltre che auspicabili,
in particolare nelle grandi citta', dove l'esigenza di una ricerca
costante di nuove forme di mobilita' collettiva economicamente ed
ambientalmente sostenibili, non puo' non considerare la bicicletta
come un moderno ed efficace mezzo di trasporto, destinato a soddisfare
i bisogni ordinari di mobilita' per tutti. (Adnkronos).


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