sabato 1 novembre 2008

Scuola, università, preferenze, scioperi e violenza

Berlusca
Purtroppo ultimamente non ho avuto tempo di informarmi a dovere su tutto quello che sta succedendo relativamente alla riforma della scuola, dell'università, agli scioperi e agli ultimi sviluppi violenti di tutto quanto.



Quanto è successo a Piazza Navona è un vero scandalo. Io parlo avendo ascoltato solo una campana, quella del servizio di Enrico Mentana a Matrix ieri sera, quindi potrei non aver colto le argomentazioni dell'altra parte. Ad ogni modo, che il governo al Senato abbia lodato le forze dell'ordine per aver svolto la loro funzione in maniera 'equilibrata' è una stronzata bella e buona. Senza criticare le forze dell'ordine il cui compito non era certamente facile, ma essere stati - secondo il servizio di Mentana - 3 minuti senza fare nulla mentre i manifestanti si prendevano a botte e bastonate non può certamente essere definita un'azione 'equilibrata'.



Poi, Maroni che interviene con il decreto per arrestare chi occupa. E due settimane fa Berlusconi che dice che manderanno la polizia, poi si smentisce, e ora probabilmente smentirà anche la smentita. Ma dove stiamo? Ma cosa stiamo facendo? Ma la democrazia dov'è finita? Il Governo puzza sempre di più di quell'autorità che molti giornali già avevano annusato uno o due mesi fa - ovvero grazie alla loro forza numerica nelle camere, stanno andando avanti per la loro strada senza curarsi di nulla.



E non mi vengano a dire che alle manifestazioni ci vanno solo i facinorosi. La serie di manifestazioni studentesche è durata UNA SETTIMANA, non stiamo parlando di due orette in centro a Roma, ma di manifestazioni, occupazioni e proteste durate una settimana IN TUTTO IL PAESE. Eppure Gelmini, Berlusconi & Co. paiono neanche accorgersi della portata del movimento, e continuano a scrollare le spalle preferendo dare (come al solito) la colpa alla sinistra che 'prende in giro' gli studenti. Pronto? Terra chiama Berlusconi, Terra chiama Berlusconi.



Un meraviglioso thumb up agli studenti per la stupenda organizzazione che hanno avuto. Vorrei solo aver avuto più tempo per valutare le misure previste dalla riforma sulle università per poter esprimere meglio la mia opinione. Non potendo, mi permetto solo di giudicare quello che vedo - e in questo caso quello che vedo è che gli studenti hanno avuto il coraggio di imporsi in maniera uniforme per ciò che riguarda il loro futuro, e non si sono afflosciati ad aspettare inermi come molte altre categorie sociali l'arrivo di tempi migliori, lasciando al governo via libera per fare i loro comodi. Peccato che gli sconti di piazza Navona abbiano guastato il tutto. Ma, forse, anche questo non è casuale, come qualcuno sostiene.



Intanto la categoria dei parlamentari continua a inorridirmi sempre di più. E vorrei avere qui davanti Berlusconi a dirmi che le preferenze bloccate servono ad avere politici seri al Parlamento Europeo. Berlusconi, ma vai a quel paese tu e la tua concezione di democrazia.



E ovviamente la frase ogni paese ha i politici che merita ha la sua bella dose di verità sempiterna.



(foto: despina92)



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