venerdì 13 novembre 2009

Odi et amo

Stress O sommi capi del PD piemontese, basta baruffe.
E dire che due settimane fa me la godevo nel vedere Ghigo vs Cota vs Crosetto nel centrodestra mentre noi avevamo la shining star Bresso confermata all'unanimità e già in campagna elettorale.

Non credevo l'avrei mai detto, ma l'UDC ha ragione. Non si possono mettere in una coalizione Comunisti sì-TAV e UDC pro-crocifisso. Magari si vince anche così, ma poi non funziona, non si ottengono risultati, i cittadini se ne accorgono e alla tornata elettorale successiva ribaltone completo a favore dell'altro schieramento.

Allora cos'è tutto questo accanimento sull'accordo PD-UDC in Piemonte? Sarà che il 6% dell'UDC è guarda caso il divario che il centrosinistra deve colmare sul centrodestra?

Saitta è un democristiano prestato al PD, ha fatto fuori la sinistra radicale e ha imbarcato l'UDC in giunta provinciale. Ottimo. Ma non tutte le alleanze devono essere modellate su questo stampo.

Mercedes Bresso è laica e progressista, sostenitrice dei diritti civili e della green economy. Se l'UDC non accetta queste sue posizioni, amen. Non vedo perché bisogna rovinare la buona base di partenza che già c'è intorno alla Bresso (un 52% di approval rating della Governatrice dopo i 5 anni di mandato, un buon rapporto all'interno della maggioranza attuale, una candidatura riapprovata all'unanimità dai partiti della maggioranza) solo per ottenere 2 o 3 punti percentuali in più che sarebbero portati in dote dall'UDC in seguito ad una fantomatica alleanza - 2 o 3 punti compensati poi da tutte le beghe di convivenza che scoppierebbero all'interno della nuova coalizione allargata.

Non mi piace questa logica del correre per vincere a tutti i costi. L'Unione di Prodi docet: è una buona idea in teoria, ma in pratica non funziona. C'è una soglia al di sopra della quale il gioco non vale più la candela.

La Bresso ha ragionevoli possibilità di riportare a casa la vittoria se farà una buona campagna elettorale. L'UDC poi, correndo da solo, toglierebbe più voti al centrodestra che al centrosinistra.

Ma allora di cosa stiamo discutendo?

Basta pasticci.

Il PD piemontese si sta mangiando con le proprie mani, rovinando da solo il grande vantaggio che ha sul centrodestra - un candidato già legittimato e già partito con la campagna elettorale.



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