domenica 28 febbraio 2010

Più figli, meno omosessuali

Non metterò link in questo post, ce ne sarebbero troppi da mettere e in ogni caso non servirebbero a nulla. Mi struggo però ogni volta che leggo gli slogan di forza nuova o le opinioni di qualche ciellino, uomo di chiesa ma anche solo quelle del politico medio di Lega, PDL e UDC.

In particolare la cosa che mi sfinisce è proprio la contrapposizione tra "famiglia" e "omosessuali", come se fossero due concetti antitetici che presuppongono per una conquista dell'uno la perdita di qualcosa per l'altro.

Non ho più parole per spiegare che non è così, che non è una contrapposizione, che le politiche a favore dell'una non escludono ambiti di azione a favore anche degli altri, che una legislazione che ufficializzi le coppie di fatto omosessuali non penalizza la famiglia, nemmeno quella intesa nel senso più tradizionale del termine.

Dotare di diritti civili persone ed entità che ora ne sono escluse, non penalizza le coppie sposate con rito cattolico celebrato in chiesa.

Il gay pride non esclude il family day. Questa è solo la contrapposizione che i politici italiani hanno voluto creare perché sono persone crudeli che vogliono escludere l'estensione dei diritti di cui essi godono a chi non li ha e ne ha comunque diritto (è questa la cosa che mi manda in bestia) in quanto cittadino italiano.

Chiedere "più figli e meno omosessuali" mi suona come una richiesta che ha tanto senso quanto lo slogan "più gelato e meno crema pasticcera". Solo che qui non è una questione di dieta macrobiotica; in questo caso c'è in ballo la serenità di molte persone e chi vuole impedirla non è altro che un crudele egoista.

Incertezze elettorali

Il Piemonte è dato come sfida dall'esito incerto da tre dei quattro maggiori istituti di ricerche. Solo Piepoli lo assegna al centrosinistra (ed assegna la Liguria al centrodestra).



Lazio, Liguria e Piemonte si confermano le regioni in cui si giocherà la vittoria di una coalizione e la sconfitta dell'altra (in Puglia è data la riconferma vendoliana da tre istituti su quattro). Vincere in due di queste regioni (il Lazio ha poi un valore simbolico ancora più alto), potrebbe risollevare le sorti di un csx in stallo da ormai due anni. Perderle tutte sarebbe invece il colpo di grazia.

Grande attesa inoltre per le sorti di Casini. Se Vendola e Bonino vincono e Bresso e Burlando perdono, la sua strategia fallisce totalmente e potremmo persino vedere un cambio al vertice dell'UDC.

La mia previsione è che finirà 8-5 per il centrosinistra.
Si accettano scommesse.

ORO

Dagli Appennini a Vancouver con furore. Grande Razzo.

Bresso meticolosa e patriottica, Cota semplificatore e populista

Il giudizio di Marco Trabucco de La Repubblica sul dibattito tra Mercedes Bresso e Roberto Cota tenutosi in una parrochia di San Secondo:

I punti a favore della presidente uscente? La precisione che dimostra conoscenza profonda delle tematiche amministrative, le proposte di "speranza" ("valorizzare i talenti piemontesi e creare con Futura un fondo per le idee dei piemontesi") e soprattutto la capacità messa in mostra fin dall'inizio di scippare al rivale la piemontesità: "Credo che il Piemonte sia una regione straordinaria e noi, in questi anni, abbiamo ricostruito l'orgoglio di essere una regione con grandissime potenzialità" ha detto chiudendo il suo intervento. Cota dal canto suo è bravo a semplificare (con toni sinceramente populisti) temi complessi, se la cava bene sulla questione calda "immigrati-razzismo" e se esagera le cifre più che i toni (ed è un po' ripetitivo), gioca alla grande la carta del politico-antipolitico: a chi gli chiedeva ieri, malizioso, perché usasse un'auto straniera come la Volvo, ha risposto sornione: "Perché io non uso l'auto di servizio. Potrei, ma non faccio parte della casta".

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

Mercedes Bresso si autovaluta con un otto e mezzo

Su Torino CronacaQui, una bella (e rilassata) intervista alla Presidente della Regione. Succosi commenti su Chiamparino (più bravo come politico che come amministratore, un futuro da ministro), sulla città della salute (sono tutti d'accordo ma al momento di firmare c'è sempre qualcosa che non va), sui suoi primi cinque anni di mandato (un otto e mezzo), sulla politica (la sofferenza per la mancanza di tempo libero c'è, ma la passione è più forte), sui giovani in politica (non possiamo mettere ministro un diciottenne che non sa neanche cos'è una delibera perché lo roviniamo, l'esperienza te la dà la vita, non la politica) e ovviamente su Cota (così giovane e già così banale). Da leggere.

Elezioni regionali Piemonte 2010, aggiornamento sondaggi

Mercedes Bresso supera Roberto Cota, seppur di poco, e va a condurre una campagna elettorale dall'esito assolutamente aperto.

venerdì 26 febbraio 2010

Se viene Berlusconi, allora perdiamo


Attenzione attenzione, Re Silvio è a Torino.
Presenta Cota, poi si imbarca in una cena a (nientepopodimeno) Villa Sassi con 380 commensali che hanno pagato 1000 euro ciascuno per diventare cortigiani del monarca, almeno per una notte. I mille e una notte.

Tra le fesserie sparate nel discorso, i soliti attacchi alla magistratura che è l'organo che, secondo meno-male-che-silvio-c'è, detiene la sovranità dello stato (ed è quindi nemica del Re Berlu I che è convinto, si sa, di avere il diritto al potere assoluto).

Da notare che spara a zero sui magistrati ma, da bravo italiano medio, salva la moglie di Cota "che è un magistrato per bene". Insomma, tutte le donne sono puttane tranne mia madre, mia moglie e mia figlia, la solita storia.

Si salvano i conoscenti o gli amici di amici, come in un paese moderno e democratico del resto, e si affondano gli altri. Di Girolamo non è mai stato vicino al sire (come Bertolaso, Verdini & co.), e quindi merita di affondare. Per giunta all'estero si tende a votare sinistra, quindi è necessario cambiare le regole o togliere il voto del tutto.

Dio, questo uomo è la caricatura di tutti i difetti dell'italiano medio. Infatti, esattamente come l'italiano medio, ha un'autostima a mille ed è convinto di avere sempre ragione.
Ma quando finirà tutto questo supplizio?

P.S.
La frase nel titolo si dice giri negli ambienti di centrodestra. L'ho letto da qualche parte ma non ricordo su che testata, sorry.

In nero: affitti e immigrazione a San Salvario


Finalmente qualcosa si muove nei confronti della questione affitti in nero - immigrazione.
Dopo l'articolo in prima pagina de La Stampa Torino di ieri, oggi riporto il post di Sun Salvario Blog, sperando che il proprietario non ne abbia a male (anzi, è bene che queste cose si sappiano).

Aria di cambiamento per San Salvario.
Negli ultimi giorni sono apparsi visibilmente sulle strade, e sui giornali, gli "sforzi" delle forze dell' ordine per contrastare l' illegalità diffusa. Tutti noi conosciamo l' ostentazione a cielo aperto di ogni tipo di traffico, umano e non, che colpisce il nostro quartiere, soprattutto nella zona adiacente Porta Nuova e via Nizza.
Un vero e proprio microcosmo: soffitte sovraffollate di immigrati, prostitute agli angoli, garages a luci rosse, postriboli squallidi e malfamati. Chi abita a San Salvario conosce bene via Nizza e cosa ci può offrire, nel bene e nel male: pane venduto abusivamente, hashish della peggiore qualità, prostitute di vecchia data, kebap ricchi di salse, abbigliamento "da marciapiede", fornitissimi supermercati cinesi, venditori di narghilè, call center con decine di cabine e decine di persone che aspettano, pensierosi, di poter parlare con i parenti, gruppi di immigrati seduti ai bordi che bevono, parlano e aspettano, cosa non lo sanno neanche loro. Spesso persone che hanno attraversato i confini di 100 paesi si ritrovano imbrigliati in un' altro confine, quello dell' illegalità e della difficoltà di uscirne fuori.
Esemplare, e eccezionale, è la storia di una ragazza brasiliana che denuncia il compagno italiano, trafficante di droga. E' capitato proprio qui, a San Salvario, ed il fulcro della vicenda è il "famoso" strip-club Crazy One, in via Galliari 15bis.
Lei, madre di una bimba di 2 anni, non ne poteva più. Ogni giorno la droga circolava nella sua casa, italiani, nigeriani, senegalesi, tutti ruotavano attorno a loro e al redditizio traffico di cocaina.
Prima le domande della bambina, su quel misterioso via vai e su quella miracolosa polvere bianca, che tramuta tutto in oro.
Poi il tentativo, da parte della ragazza, di redimere il compagno: ma niente, lui non ne voleva proprio sapere. Titolare del Crazy One, oltre a gestire l' attività e le ragazze del club, gestiva parallelamente il traffico di cocaina, spalleggiato da una radicata comunità di spacciatori italiani e africani.
L' esasperazione ha portato la ragazza a denunciarlo, per il bene della bimba, e di tutti, oso dire. Extracomunitaria clandestina, ha rischiato tutto, anche di esser cacciata dal nostro paese, ma lo ha fatto. Ora i Carabinieri le hanno concesso il permesso di soggiorno e la protezione contro eventuali ritorsioni. Un gesto coraggioso e inaudito di cui c'è sempre più bisogno, di fronte all' apatia e all' indifferenza in cui viviamo tutti i giorni.

Un' altra notizia apparsa sui giornali è l' intensificarsi dei controlli sugli affitti e sulle condizioni degli stabili a San Salvario. Routine, da una ventina di anni oramai, ancora radicata nel quartiere: mansarde, garage, piccoli appartamenti, affittati a prezzi esorbitanti da italiani, o sub-affittati da extracomunitari, a gruppi di famiglie. Spesso 10 o più persone vivono nella stessa stanza, addossati l 'uno all' altro, condividendo tutto, dalla disperazione all' illegalità. Gente di passaggio o stabile nella città, vittime della nuova schiavitù, l' essere clandestini.
Cito da un' articolo recente de La Stampa: [...]"L' offensiva contro gli sfuttatori di San Salvario è incominciata [era ora!]. Gente che incassa milioni di euro sulla pelle di chi fatica a mangiare. I controlli delle forze dell' ordine ci sono sempre stati [eh?!]. Ma da qualche mese tutto avviene in modo più sistematico." Il commissariato di Barriera Nizza, con la Guardia di Finanza, la polizia municipale, i tecnici dell' Asl e della Divisione verifiche edili del Comune lavorano assieme. "Le cifre fanno capire l' impegno: una ventina di palazzine ispezionate in varie zone del quartiere; altri 27 condomini nel solo tratto di via Nizza; un centinaio tra bar, ristoranti, taverne, circoli privati, negozi e phone center; sequestrati 40 alloggi per sfruttamento della prostituzione oppure favoreggiamento dell' imigrazione clandestina. [...]Il quadro non è ancora completo ma alcuni contorni possono già [già?] essere tratteggiati: su cento contratti d' affitto a stranieri a San Salvario, soltanto il 5-10 per cento è registrato all' Agenzia delle entrate. Dai questionari compilati dagli inquilini, emerge un altro dato: l' affitto minimo è di 250-300 euro per una mansarda da 10-14 metri quadrati. Poi, ci sono gli alloggi più grandi, i garage, le cantine. Tutto ha un prezzo, quasi nulla è denunciato al fisco. Quando l' inquilino è straniero, beninteso. [...]Secondo la Guardia di Finanza, nella sola San Salvario il giro di affari legato agli affitti potrebbe raggiungere i 5-6 milioni l' anno." E' ora che questo sfruttamento, a San Salvario e in tutta la città, finisca.
Dopo i fatti di Rosarno e di via Padova, finalmente il tema dell' immigrazione è tornato alla ribalta. E non è tutto rosa e fiori come ci dicevano.
Oggi leggevo, allibito, il commento di Susanna Droghetti, consigliere circoscrizionale del Pdl, sulla vicenda del ragazzo maghrebino morto di freddo a Ferrara: "Non mi sarei fermata nemmeno se avessi visto che era italiano. Io non sono razzista, ma gli extracomunitari fanno più paura. Spacciano, rapinano, uccidono." Eh si, questi extracomunitari sembrano demoni, mentre chi affitta una mansarda a 10 persone, chi sfrutta il lavoro in nero, chi manipola i media, chi inneggia all' odio, chi ruba a destra e manca, chi pesta consiglieri comunali, loro no. Restano sempre italiani, brava gente.

Masoero si dimette: "tutto per colpa della mia candidatura alle regionali"

Il Presidente della provincia di Vercelli, arrestato per concussione, si dimette.

Ma la frase "se non mi fossi candidato in Regione sarei ancora Presidente della Provincia e Sindaco di Livorno Ferraris" doveva proprio dirla?

Che cosa sgradevole.

giovedì 25 febbraio 2010

Ma tanto la geografia non conta

In questa campagna elettorale mancavano i richiami populistici di Roberto Cota.

"Se diventerò governatore non ci saranno matrimoni gay o altre iniziative del genere. La famiglia è monogama, eterosessuale, composta da un uomo e una donna".

Grazie Onorevole, per questa ventata di aria nuova. Lei sì che è un uomo.

Vista la ferratezza sui temi etici, forse sarebbe il caso di concentrarsi su altro, come per esempio ripassare i punti cardinali.

P.S.
Che poi tra l'altro ci si indigna perché qualcuno dà a Cota dell'intollerante. Ma quando mai, è uno dalla mentalità così aperta.

mercoledì 24 febbraio 2010

Le risposte di Mercedes Bresso a Concita de Gregorio de L'Unità

[...]
Ed è proprio con Mercedes Bresso che si tiene il forum de l'Unità. Ad intervistarla il direttore Concita De Gregorio e la redazione. Ma ci siete anche voi con le vostre domande.


ECCO LA DIRETTA:

12,09 – Fiat: «Non spaventiamoci della mondializzazione della Fiat, ma cerchiamo di incentivarla ad investire per sviluppare, ad esempio, in Italia le macchine del futuro, quelle a impatto zero. Se non lo facciamo noi lo farà Obama negli Usa. Ma il governo sulla ricerca non fa nulla, dà gli incentivi alla Fiat ma non sviluppa la ricerca. Ora, noi abbiamo deciso di parlare direttamente con la Fiat come Regione. Serve un patto, ma che guardi al futuro dello sviluppo...».

12,05 –
Lavoro: «Siamo intervenuti sui lavoratori atipici e in assenza di interventi del governo abbiamo studiato formule innovative come per i dipendenti Eutelia che verranno pagati da un fondo regionale. Ma serve più attenzione per i lavoratori atipici, anche per quelli “fantasma” come le false partite iva: serve una tutela per i loro redditi. Un punto fondamentale, inoltre, per il nostro programma è sviluppare i “talenti” dei piemontesi».

12,01 –
Il lavoro: «La questione Fiat. Perché la Regione Piemonte non ha contrastato la legge sulle delocalizzazioni? È una questione non legiferabile. Alle imprese non si può dire 'tu non te ne vai'. Si trattava di farsi 'ridare' i fondi pubblici alle imprese ma non vengono dati, se non per la ricerca. Esistono delle politiche per convincere le imprese a restare. Con la Fiat Power-Train abbiamo fatto un accordo, basato proprio sulla ricerca, che ha sventato il loro trasferimento e anzi farà costruire loro un nuovo stabilimento che raddoppierà i posti di lavoro. Così con Bertone, Pininfarina, ecc...».

11,58 –
La convivenza Udc-Idv: «Sui fatti e non sulle parole, sulle scelte concrete di una regione, siamo perfettamente d'accordo. Le polemiche nazional-giornalistiche-televisive non vanno applicate al governo concreto di tutti i giorni di una regione. Le tensioni mi sembrano essere più nelle regioni governate dal centrodestra».

11,51
– Sempre sulle alleanze: «Troppo largo uno schieramento che va dall'Udc ai Radicali? Su molte cose questi due partiti possono andare d'accordo. Faccio l'esempio della proposta sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Se ci fosse una altro caso Englaro? Il tema del fine vita va gestito con norme nazionali che garantisca medici e famiglie e troppo spesso manca un supporto di sostegno alle famiglie, anche un supporto psicologico».

11,50 – L'alleanza con l'Udc: «Di fronte alla politica della paura, come quella che fa la Lega, penso sia fondamentale trovare alleanze in grado di sconfiggere queste derive. Con l'Udc abbiamo fatto questo patto. Poi io sono della sinistra liberale e penso che con certi cattolici si possono fare percorsi comuni come si è fatto in passato su tante riforme civili e sociali. Le questioni etiche, che potrebbero dividerci, sono questioni che riguardano i governi nazionali e non le politiche regionali».

11,49 – Nucleare: «Siamo contrari alle centrali che vuole costruire il governo. Detto questo siamo a favore della ricerca e il Piemonte ha da sempre finanziato ricerche, come quelle sulle piccole fusioni, e se dalla ricerca arriveranno delle tecnologie nucleari pulite che non producono scorie allora potremmo essere interessati, ma al momento siamo nettamente contrari».

11,48 – Rifiuti e inceneritori: «Anche qui ci sono regole europee. Noi in Piemonte siamo la seconda regione italiana per percentuali di differenziata. Poi bisogna anche ridurre i rifiuti, ma alcuni inceneritori servono e i dati sulle emissioni sono disponibili per tutti on line».


11,47
– Asili Nido: «Andrebbe introdotto con legge nazionale il diritto ai nidi. Come paese Ue siamo molto indietro. Noi in Piemonte in questi 5 anni abbiamo aumentato fino a raddoppiare il numero di posti. Ora siamo intorno al 20% e vogliamo arrivare al 33% come prevede l'Ue. Se ci fosse una legge ci garantirebbe anche come risorse. Sulla presenza dei figli dei migranti, non credo che siano la maggioranza. Solo in alcuni quartieri, così come le case popolari, se c'è una alta percentuale di stranieri l'unica soluzione è aumentare i posti per tutti».

11,46 – Acqua: «Non si tratta di privatizzare, che sarebbe incostituzionale, ma di dare in concessione i servizi pretendendo una qualità dei servizi».

11.45 – Pendolari: «Mandare a gara le ferrovie è un procedimento europeo. Detto questo: intorno a noi, in altri paesi europei i sistemi ferroviari locali funzionano bene. L'unica arma che abbiamo è fare una gara che stabilisca delle regole precise sulla qualità dei servizi. Abbiamo imposto una clausola sociale per garantire i posti di lavoro».

11,44 – Le domande dei lettori web: «Questione Tav: è una decisione che riguarda l'Europa e noi la vogliamo. Quello che possiamo fare è rendere l'attraversamento della Val Susa il meno traumatico possibile e anzi farne una questione di sviluppo. Se Bossi fa credere ai suoi elettori che non c'è bisogno della Tav li sta ingannando».

11,43 - «Sicurezza: è competenza esclusiva dello Stato e in questi ultimi 15 anni ha governato soprattutto il centrodestra e a Lega con i risultati che si vedono. Ora noi sfidiamo Lega e governo dimostrando che si può fare integrazione dell'immigrazione e sicurezza nello stesso tempo».

11,41 - «La questione Lega. Le politiche della Lega dovrebbero preoccupare chiunque. Si rivolge ai più bassi istinti. La grande potenza mediatica di Berlusconi fa credere che le tasse vengano trasferite alle regioni. Ma in realtà il governo sta accentrando le addizionali regionali».

11,40 - «Sull'Abruzzo è passata una nuova norma che vorrebbe far passare tutta la “difesa del suolo” alle procedure d'emergenza. É assurdo, perché quella è una attività che ha bisogno di ordinarietà e non di straordinarietà. Così invece si espropriano le Regioni e si apre la porta a possibili corruzioni».

11,30 - Caso Protezione Civile: «Noi non abbiamo fatto ricorso alla P.c. Di Bertolaso. Vorrei ricordare che per organizzare le Olimpiadi di Torino noi non abbiamo fatto ricorso a nessuna procedura speciale. E tutto è stato organizzato in modo eccellente...».

11,25 - «Nelle nostre amministrazioni non ci sono casi di questo tipo, né in Regione, né in provincia, né in Comune. E soprattutto, se ci fossero indagati non sarebbero in lista».

11,20 - «Un assessorato ai furbetti? Beh, ci sono diversi indagati nelle liste della destra. Se invece di parlarne soltanto di moralità e liste pulite facessero seguire i fatti non candiderebbero tutte queste persone. Ricordo il capogruppo di Fi in Piemonte, poi ci sono i casi di Vercelli, Alessandria, ecc...».


La domanda che avevo posto io nel forum era:

Buongiorno Presidente, Quando si parlerà di coppie di fatto e unioni civili, cosa si propone di fare per tenere insieme le opinioni discordanti in materia delle diverse componenti della sua coalizione? E se si ripresentasse un nuovo caso Englaro? Grazie per la risposta e in bocca al lupo per la campagna.

Ma forse avrei dovuto chiedere qualcosa di molto più banale, come: "quando si ripresenterà l'occasione di dare il patrocinio al gay pride regionale, come farà con l'UDC nella sua giunta?"

Bresso avanti per un pugno di voti - sondaggio Crespi


24 feb. - Si anima la battaglia in vista del voto di marzo per le regionali piemontesi. Un solo punto percentuale, del resto, separa gli sfidanti: da una parte il governatore uscente e candidato del centrosinistra, Mercedes Bresso, accreditata dall’ultimo sondaggio di Crespi Ricerche del 49,5 per cento, dall’altra lo sfidante del centrodestra, Roberto Cota al 48,8. Ma sul dato dei candidati (tolto il 2% incassato dai candidati minori), pesa ancora il partito degli indecisi con un 24,3% che rende ancora più che aperti i giochi per la corsa alla poltrona di governatore.
Da segnalare, guardando invece alle intenzioni di voto rilevate da Crespi Ricerche, la perfetta coincidenza del dato della Bresso con i voti della coalizione di centrosinistra (entrambi al 49,5%).
Nel dettaglio, il Pd si conferma primo partito dell’attuale maggioranza al Consiglio regionale piemontese con il 27,2%, seguito da Italia dei Valori (7%), Udc (6%), Prc e Pdci (3), Sinistra ecologia e libertà (3), Lista Pannella‐ Bonino (1,5), Verdi (1), Partito socialista (0,5) e Alleanza per l’Italia (0,3).
Leggermente al di sopra del dato del candidato, Roberto Cota, la coalizione di centrodestra (49% rispetto al 48,5)
Con il Popolo della libertà accreditato da Crespi Ricerche del 29,5% dei consensi nelle intenzioni di voto (sarebbe il primo partito in Piemonte), seguito dalla Lega Nord (18%), il partito del candidato sostenuto dall’alleanza, e da La Destra (1,5%).
Intanto la campagna elettorale sale di toni. E arriva l’affondo di Cota sui temi etici: «Non condivido la linea portata avanti dalla presidente Bresso sulla somministrazione della pillola Ru486. Somministrarla in day‐hospital significa banalizzare una scelta drammatica».
Poi una frecciata ai centristi che sostengono la candidatura della Bresso: «Cosa pensa in merito a tale questione l’Udc?» La risposta del governatore uscente arriva con l’anticipazione di 45 milioni destinati alla costruzione di nuovi alloggi discussa dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri mattina. Le nuove risorse (20 milioni per l’edilizia sovvenzionata, 25 per l’agevolata e l’agevolata sperimentale) consentiranno di scorrere la graduatoria del secondo biennio.



domenica 21 febbraio 2010

Bresso vs Cota in mezz'ora: commenti e analisi


Dopo aver assistito alla doppia intervista di Lucia Annunziata a Mercedes Bresso e Roberto Cota (che troverete qui nei prossimi giorni), forse l'unico faccia a faccia che avremo occasione di vedere in questa campagna elettorale, vado con una serie di commenti sparsi.

Mercedes Bresso. Pettinata ad arte per l'occasione, complimenti alla stylist. Sempre in controllo, appare abbastanza tranquilla (a parte qualche grattino di troppo sotto il mento), parla con pacatezza e sorride con un misto di divertimento e spavalderia quando Cota cerca di metterla in difficoltà. Lucida, sul punto, non tergiversa (se non sulla domanda relativa al peso degli Agnelli a Torino), risponde a tono.

Roberto Cota. Mai in partita. Troppo garbato, per nulla incisivo, gobbo sulla sedia, ad un certo punto verso la fine si prende anche la testa tra le mani in un gesto di confusione/sconfitta. Prova a mettere in difficoltà la Bresso un paio di volte ma non è sul pezzo, non c'è elettricità in quel che dice, sembra non esserne convinto neanche lui. Disastroso sulla domanda relativa al nucleare in cui la sua unica preoccupazione sembra essere quella di non contraddirsi. Tempismo sbagliato, forse troppa pressione, un patatrak.

Cota fa però le due domande che possono davvero mettere in crisi la Bresso, la prima sul come mettere d'accordo le contraddizioni interne alla sua coalizione, la seconda sulla presenza di un esponente No-tav (Chieppa) nel suo listino, ma la Bresso usa un'intelligente strategia del non nascondere i punti critici della sua coalizione con bassa retorica, ma al contrario ne parla con trasparenza e fornisce prove sul fatto che ciò non provocherà disturbi (la sua maggioranza non è mai andata in crisi in questi 5 anni pur facendone parte Rifondazione e i Comunisti italiani). Cota avrebbe potuto infilare il coltello nella piaga ma non lo fa, è tanto garbato (e per questo ha la mia approvazione: in un'Italia dove in Parlamento ci si prende a pugni, il suo modo di fare merita plauso. Però non serve in campagna elettorale.)

Cota va in crisi con il nucleare (una débacle completa), cerca di attaccare la Bresso sul Grinzane, le domande poste dalla Annunziata sono poi di carattere generale e di competenza più nazionale che regionale e lui fa il meglio che può. Risponde bene a diverse domande (come quella sulle banche), ma non c'è emozione quando parla e quando tocca alla Bresso dare il suo parere tutto quanto detto da Cota sparisce nel dimenticatoio del cervello.

Insomma, Cota non convince e Bresso stravince. Concordate?

Il peso dei partiti in Piemonte

Interessantissimo studio di termometro politico.


0 - 5.000 5.001 - 15.000 15.001 - 50.000 50.001 - 250.000 Oltre 250.000
BAS 39,05 33,70 7,70 19,55 0,00
CAL 37,25 24,20 16,58 21,97 0,00
CAM 14,38 20,08 26,91 21,84 16,17
EMR 10,21 26,04 22,87 32,02 8,93
LAZ 9,16 10,32 19,31 11,34 48,84
LIG 17,54 24,07 9,16 12,70 35,77
LOM 23,32 28,19 23,38 12,23 12,45
MAR 24,83 23,21 32,75 19,20 0,00
PMN 31,81 16,30 21,66 10,73 19,02
PUG 5,87 22,46 34,88 28,61 8,39
TOS 9,64 23,63 27,19 29,82 9,86
UMB 14,55 14,99 34,74 35,72 0,00
VEN 18,35 36,76 23,52 10,28 10,78

In questa tabella sono riportate le percentuali di incidenza delle diverse realtà locali sul voto globale. In Piemonte si nota che i voti delle persone residenti nei comuni da 0 a 5.000 abitanti incide per quasi il 32% sul risultato finale. Seguono i comuni da 15.000 a 50.000 abitanti (22% circa) e poi i grossi centri da oltre 250.000 cittadini.


PIEMONTE


AST. SEL AUT RC PDL RAD PD UDC LEGA IDV ALTRO
0 - 5.000 24,08 1,98 0,81 3,09 33,41 2,73 20,68 6,38 20,39 6,90 3,64
5.001 - 15.000 27,02 2,07 0,85 3,16 33,52 2,84 22,54 6,55 17,40 8,08 3,00
15.001 - 50.000 28,40 2,43 0,73 3,31 33,13 3,16 26,76 5,84 13,27 8,84 2,52
50.001 - 250.000 32,17 2,54 0,76 3,17 31,74 3,23 26,84 6,04 13,74 9,64 2,30
Oltre 250.000 36,23 2,94 0,75 3,84 28,79 4,10 30,09 5,71 9,56 11,80 2,42

Qui invece l'incidenza dei voti per partito a seconda della realtà locale: vistoso il calo della Lega che dal 20% dei voti nei piccoli comuni scende a sotto il 10% a Torino. Inverso il movimento del PD che da sopra il 20% arriva al 30%. Il PDL scende di 5 punti, IDV sale di altrettanti, i radicali salgono di un punto e mezzo. Stabili invece i voti delle formazioni trasversali come UDC e Rifondazione Comunista.

La coalizione di sinistra (con RC ma senza UDC) passa dal 53% a Torino al 35% nei piccoli comuni, mentre PDL + Lega passano dal 54% nei piccoli comuni (che incidono per il 32% sul risultato finale) al 38% a Torino. Ed ecco peraltro confermata la causa della drastica differenza dei risultati tra i due collegi Piemonte 1 (provincia di Torino) e il Piemonte 2 (il resto della regione).

sabato 20 febbraio 2010

Bresso vs Cota in mezz'ora


Clicca il banner per scoprire i dettagli!

Siete pronti?

La rete può giocare un ruolo molto importante nell'elezione del Presidente della Regione: la vostra passione ed il vostro impegno possono fare la differenza.

Domenica 21 dalle 14:30 alle 15:00 Mercedes Bresso e Roberto Cota saranno ospiti di Lucia Annunziata nel programma "In Mezz'ora". Sarà l'occasione per evidenziare le differenze programmatiche e valorizzare l'operato della Giunta regionale.

Ci stiamo preparando a coprire la diretta web dell'evento. Potrete partecipare online e coinvolgere i vostri amici. Sarà la prima occasione di confronto diretto tra i candidati.

Vi comunichiamo in anteprima che l'indirizzo a cui connettervi per assistere alla trasmissione online e chattare con noi e con gli altri utenti sarà http://live.mercedesbresso.it. L'indirizzo non è ancora attivo, ma lo sarà nelle prossime ore.

Annunceremo la diretta con diversi messaggi sui social network di Mercedes, condivideteli sul vostro profilo e con i vostri amici e conoscenti soprattutto se sono ancora indecisi sul voto: siamo sicuri che "in mezz'ora" e con il vostro aiuto riusciremo a convincerli.

Stay tuned!

Avanti Piemonte!

(via mercedesbresso.eu)

venerdì 19 febbraio 2010

Blocco alle auto sì, blocco alle auto no

Non so perché vi sia una tale riluttanza da parte di alcuni amministratori cittadini (e da parte dell'opposizione comunale di Torino) nei confronti del blocco alle auto di domenica 28. Più che altro non ne capisco le vere ragioni.

Il "tanto non serve a nulla" non mi basta come motivazione per oppormi ad un progetto che è preso a fin di bene. Per quanto poco quel bene possa essere, è sempre qualcosa.

E' vero che il tasso di polveri sottili è determinato solo per un terzo dai gas di scarico delle vetture, ed è senz'altro indiscutibile il fatto che una giornata di stop alle auto non risolverà il problema in maniera determinante. Ma almeno si fa qualcosa per sensibilizzare i cittadini al problema, e questo è un buon inizio per la risoluzione di una condizione critica come quella in cui versano tutte le città della Pianura Padana.

I cittadini, e mi riferisco in particolare ai Torinesi, devono imparare a lasciare l'auto a casa. Abbiamo un sistema di trasporto pubblico che potrà non essere eccellente come quello di Copenaghen ma funziona. Abbiamo una rete di piste ciclabili che sicuramente non rasenta la perfezione, con percorsi che improvvisamente spariscono nel nulla lasciando i ciclisti in mezzo alla carreggiata, ma abbiamo diversi percorsi che invece sono fatti bene e/o sono molto funzionali: penso al lungopo, a Corso Francia, a Corso Agnelli, a Corso Duca. Sono piste che collegano le periferie sud-ovest-est con il centro.

Una giornata di stop alle auto non risolve il problema delle Pm10, certo. Ma quanto è bello passeggiare e andare in bicicletta in una città senza macchine? Vogliamo mettere?

Elezioni regionali 2010, previsione per il Piemonte

PIEMONTE
Da una previsione di GPG che si trova qui:

LISTE

Oggi le liste di CENTRO DESTRA viaggiano attorno al 50%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto ad una settimana fa, ed in linea con le Europee, avanti di circa 2-3 punti su quelle di CENTRO SINISTRA.

Il POPOLO DELLA LIBERTA' viaggia attorno al 27% (circa 5 punti sotto le Europee), la LEGA NORD e’ molto vicina al 20% (+4%), il PARTITO DEMOCRATICO si attesta sui valori delle europee attorno al 24-25%, l’IDV e’ al 6-7% (-2%); l’UDC in questa fase perde consensi e dovrebbe attestarsi al 5-6%.



CANDIDATI

Resta l’Incertezza assoluta, trascurabile ed attorno al punto percentuale il vantaggio di Cota (CDX) che si attesta su 49-49,5% su Bresso (CSX+UDC) che e’ sul 48-48,5%. Importante capire se Bono e Rabellino riusciranno a raccogliere le firme, la defezione di uno dei due darebbe un vantaggio a Cota o alla Bresso.



PREVISIONE GPG

AD OGGI SI CONFIGURA COME LA SFIDA PIU’ APPASSIONANTE ED INCERTA!

Nelle ultime 2-3 settimane si e’ passato da un pareggio assoluto, ad un vantaggio di qualche decimale per Cota (CDX), ed un paio di punti sulle liste. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare il proprio elettorato e far passare i mal di pancia (ai pidiellini moderati e finiani per Cota, ai cattolici di Casini piu’ conservatori in casa Bresso).

In virtu’ del fatto che tra gli indecisi la Bresso ha qualche chance in piu’ di raccogliere voti, la regione e’ TOSS UP ASSOLUTO….PREMATURO SBILANCIARSI!

(mi riservo di formulare tale previsione a valle della presentazione delle liste)

martedì 16 febbraio 2010

Piemontesi. Non pirla.

Uno dei nuovi tre messaggi della campagna di Mercedes Bresso per le elezioni regionali 2010 in Piemonte. Gli altri due sono "Piemonte. Non padania" e "Tute blu. Non camicie verdi". Tre messaggi di forte contrapposizione alla concezione leghista della regione.

Bresso: per la Binetti non piangerò

Interpreta il pensiero di molti Mercedes Bresso in questa intervista a e-polis.
[Certo, potrebbe tirarsela un po' di meno.]

domenica 14 febbraio 2010

Buon San Valentino

Ha deciso. Finalmente.
La figliuola prodiga, dopo aver sputato veleno in quante più interviste possibili su tutte le pecore colorate (che le hanno riservato uno scranno in Senato), torna da suo padre e dal suo gregge di pecore bianche bianchissime.

Buon San Valentino a tutti.

L'importanza del marketing

(via marginalrevolution.com)

Il peggio del peggio in 20 parole

Berlusconi al party Renata-Silvio:

Quando vedo le belle donne perdo il filo. Gli italiani sono tutti così, o preferite quegli altri, Marrazzo per esempio?

Maschilismo
becero, sciovinismo a buon mercato, omofobia gretta: il tutto in una mirabile sintesi da osteria di sole 20 (dicasi venti) parole (compresi gli articoli e le preposizioni).

Una domanda alle donne del Lazio: ve la sentite davvero di votare una candidata che non si vergogna, ma al contrario sorride, dopo aver ricevuto un endorsement del genere?


(via miriam pomodorina)

Ecosistemedia

Non sorprende che l'Osservatorio di Pavia registri una prevalenza del governo e della maggioranza nel tempo dedicato dai telegiornali alle dichiarazioni dei politici. Però un po' sorprende la proporzione. (Sole 24 Ore, 2010 e 2009)

Solo su Tg3 il governo e l'opposizione hanno lo stesso tempo. Su Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto, non c'è paragone. Negli altri telegiornali della Rai i quattro partiti dell'opposizione hanno meno di un terzo del tempo, riporta Marco Mele del Sole. Mentre sui telegiornali della Mediaset, che appartiene al capo del governo e della maggioranza, la parte politica del proprietario ottiene quote comprese tra il 60 e l'80% del tempo. Se poi si moltiplica tutto questo per l'audience, si vede che la grandissima parte degli italiani sono martellati dai messaggi della maggioranza. Ricordando che una quota superiore alla metà degli italiani ottiene le notizie solo dai telegiornali si trova conferma alla convinzione che in queste condizioni la partita del consenso non è facile per l'opposizione.

Ma è chiaro che l'opposizione, quando era governo, non ha pensato che tutto questo potesse essere importante, visto che non ha preso provvedimenti strutturali in materia di proprietà delal tv. Chi dà ragione all'attuale opposizione, dunque, non può preoccuparsi dei dati rilevati dall'Osservatorio di Pavia. (Oppure non è d'accordo con la strategia tenuta in passato in materia dall'opposizione stessa e con chi l'ha guidata in quella direzione).

sabato 13 febbraio 2010

Corso Porto Maurizio

Ringrazio gli amici torinesi di skyscrapercity per questa mappa della mia zona, Nizza-Millefonti, con tutti i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come si vede dalla mappa, poco più a sud di via Millefonti doveva essere costruito un grande corso, corso Porto Maurizio, che doveva essere approssimativamente il prolungamento di quello che oggi è il sottopassaggio del lingotto da quella che ora è piazza Caduti sul lavoro. Dopo aver incrociato Corso Unità d'Italia, Corso Porto Maurizio avrebbe dovuto superare il Po in un ponte e proseguire sull'altra sponda del fiume.

Inoltre, qui si trova una variante al piano regolatore del 1920 con la cartina ben dettagliata della zona. Via Tibone ancora non esisteva, via Genova si chiamava via Demonte e via Sportono era privata.


Infine, quoto la spiegazione sull'origine del nome del Corso mai costruito:
[...] ai tempi Imperia non era ancora stata "unificata", ma era ancora divisa tra Oneglia, cui era dedicata la via che adesso si chiama via Biglieri, e Porto Maurizio.

Sondaggio Ipsos per il PD

Sono spuntati i numeri di un sondaggio di Ipsos commissionato dal PD.
Le Bresso vincerebbe con il 51,2% delle preferenze, Cota avrebbe solo il 47%.
Altissima la percentuale di non votanti, il 36,4% (27,5 astenuti e ben 8,9% indecisi, che saranno quelli che decideranno le sorti del voto al rush finale).

Interessanti anche gli altri tre quesiti.
1) Come ha governato la regione il csx in questi 5 anni?
Bene 37%
Sufficiente 23%
Insufficiente 23%
Male 12%

Il che dà al governo di Mercedes Bresso un buonissimo approval rating del 60%.

2) Tra quelli che avevano votato la Bresso nel 2005:
La rivoterebbe ancora 85%
Voterà Cota 3%
Indecisi 12%

3) Tra quelli che nel 2005 avevano votato Ghigo:
Voterà Cota 80%
Voterà Bresso 9%
Indecisi 11%

Considerando che nel 2005 fu allo stesso modo una corsa all'ultimo voto, se queste percentuali risultassero veritiere, la Bresso avrebbe davvero motivo di sorridere.

Ilarità generale/2

Sempre Tremonti: "Con Mercedes Bresso alleati con Tunisi".

Ma non è il suo capo ad essere l'amicone di Gheddafi? Ad ospitare la sua tenda e il suo harem a Roma?

Senza contare che la Bresso ha risposto per filo e per segno (e per le rime) alle sue accuse elettorali dal suo blog.

Insomma, Tremors è solo all'inizio della sua campagna elettorale ma ha già fatto cilecca tre volte. Fatelo riposare, per l'amor di Dio!

Ilarità generale

Tremonti in Piemonte a fianco del leghista Cota: "Con Bresso è secessione".

Sembra una frase di Spinoza.

Regionali 2010, corsa all'ultimo voto in Piemonte

Parliamo nuovamente di elezioni regionali 2010 in Piemonte, Bresso contro Cota.
Imbarcata la Federazione della Sinistra con un accordo non sul programma ma tecnico, che prevede un posto nel listino della Presidente per un esponente della Sinistra in cambio di una non presentazione di proprio candidato che toglierebbe voti preziosi alla Bresso, il centrosinistra guadagna consensi importanti anche come coalizione. Qui di seguito un sondaggio marchiato GPG dell'11 febbraio.

Piemonte

CENTRO DESTRA: 49,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 27,5%
- LEGA NORD: 19,0%
- LA DESTRA, F.TRIC: 1,5%
- Altri CDX (Pens., NDC, Civiche): 1,5%

CENTRO SINISTRA + UDC: 48,0%
- PARTITO DEMOCRATICO: 24,5%
- ITALIA DEI VALORI: 6,5%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 6,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5%
- RADICALI: 2,0%
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA': 1,5%
- VERDI: 1,5%
- Altri (moderati, pensionati, socialisti): 1,0%

MOV. 5 STELLE : 1,0%
LEGA PADANA PIEMONTE - NO EURO: 1,0%
ALTRI: 0,5%


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 49,0%
Bresso (CSX+UDC): 48,5%
Bono (M5S): 1,5%
Rabellino (LPP-NE): 1,0%


La previsione di lotta all'ultimo voto fatta più di un mese fa si riconferma più che valida. Scenaripolitici.com ha spostato il Piemonte da CDX leaning a Toss Up, con il significato di una lotta aperta dal risultato incerto. Due le candidature fuori dalla battaglia principale Cota-Bresso, una a destra e una a sinistra, capaci di disturbare i due schieramenti e di essere significativi sul computo dei voti finali.

La campagna elettorale è ufficialmente iniziata questa settimana, stay tuned.

Perplessità


Il centrodestra ha perplessità sulla ZTL: serve proprio allargarla? Io invece ho perplessità sull'orario: siamo sicuri che tre misere ore di divieto bastino a cambiare la situazione dello smog a Torino?

giovedì 11 febbraio 2010

Il Gramellini di oggi merita un becero copia/incolla

Signor Premier, lei ha appena affermato che «non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici». Ora, non starò a scomodare il Montesquieu, famigerato comunista francese del Settecento, e nemmeno la Costituzione, smilzo best-seller del dopoguerra poi caduto nel dimenticatoio. Però vorrei rivelarle un segreto che apparirà bizzarro a chi, come lei, è un po’ litico e un po’ no: lo Stato e il governo non sono la stessa cosa. Sul serio: si può essere dipendenti dello Stato senza dipendere dal governo e dal suo capo.

Nell’imprenditoria privata, da cui lei proviene, sarebbe inimmaginabile. Nessuno può lavorare in un’azienda privata perseguendo interessi diversi da quelli del manager scelto dall’azionista. Nelle aziende pubbliche invece succede. E sa perché? Perché gli azionisti di uno Stato sono i cittadini. I quali scelgono il manager, cioè il premier, cioè lei, tramite libere elezioni. Ma nell’ingaggiarlo non gli delegano ogni potere. Soprattutto non gli riconoscono quello di considerare alle proprie dipendenze chiunque riceva uno stipendio pubblico. Per dire: i prefetti sono assistenti del manager e devono obbedirgli. I giudici no. I cittadini azionisti li pagano per applicare la legge a chiunque, anche al manager che gli stessi cittadini hanno assunto. E al fine di garantire la massima indipendenza a questi dipendenti molto particolari, rinunciano persino a nominarli direttamente. Follia pura, lo so. Si chiama democrazia. Il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri: lo sosteneva già Churchill, un comunistaccio che le raccomando.

(via lastampa.it)

Bene così

Abbassiamo le pm10.

Torino capitale dell'industria?

Uhm, questa l'ho già sentita.
Non era il 1920?

martedì 9 febbraio 2010

Metropolitana, nuova viabilità in Piazza Carducci


Oggi, 9 febbraio, termina la prima fase di risistemazione superficiale di piazza Carducci che comporterà il cambiamento dell'attuale viabilità. GTT, su richiesta della Città di Torino, sta infatti provvedendo, in concomitanza con la chiusura dei cantieri, a risistemare le aree di superficie in coerenza con i progetti di riqualificazione approvati dalla Città.

La viabilità di piazza Carducci prevede il transito del traffico veicolare, sia pubblico che privato, nella zona centrale della piazza. Sono previste 4 corsie, due per senso di marcia. Lateralmente invece saranno presenti ampi spazi per i parcheggi e le aree verdi.

In questa prima fase verrà aperta la parte Est della piazza, con le due corsie centrali in direzione Lingotto. Il cantiere verrà invece posizionato nella parte Ovest per terminare la sistemazione superficiale definitiva di tutta piazza Carducci.

Il termine dei lavori è previsto entro la fine del mese di febbraio.

Rimarranno solo alcune piccole aree di cantiere per permettere alle imprese di concludere le opere di finitura e impianti all'interno della stazione.

Con il termine dei cantieri della Metropolitana, potranno cominciare i lavori di riqualificazione della piazza previsti dal Comune di Torino e per i quali sono già stati stanziati tre milioni di euro.

Dopo le stazioni Nizza e Spezia questo è il terzo grande cantiere di stazione che viene chiuso. Entro la fine del mese di Marzo sarà la volta di largo Marconi, dove si sta ultimando la sistemazione della viabilità. Rimarranno invece aree di cantiere fino a questa estate piazza De Amicis – stazione Dante e il cantiere della stazione Lingotto, che vengono utilizzate come stazioni di calaggio del materiale (vie di corsa, scale mobili, ascensori, rivestimenti...).

(via gtt.to.it)

domenica 7 febbraio 2010

The city in the North West, not far from Milan...

Un articolo di Monica Perosino traccia un bilancio ad oggi dell'aumento dei turisti a Torino (+65%), merito delle Olimpiadi, ma non solo.

Appaiati

Per la prima volta la media delle rilevazioni e dei sondaggi vede Bresso e Cota esattamente alla pari.
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