venerdì 19 febbraio 2010

Blocco alle auto sì, blocco alle auto no

Non so perché vi sia una tale riluttanza da parte di alcuni amministratori cittadini (e da parte dell'opposizione comunale di Torino) nei confronti del blocco alle auto di domenica 28. Più che altro non ne capisco le vere ragioni.

Il "tanto non serve a nulla" non mi basta come motivazione per oppormi ad un progetto che è preso a fin di bene. Per quanto poco quel bene possa essere, è sempre qualcosa.

E' vero che il tasso di polveri sottili è determinato solo per un terzo dai gas di scarico delle vetture, ed è senz'altro indiscutibile il fatto che una giornata di stop alle auto non risolverà il problema in maniera determinante. Ma almeno si fa qualcosa per sensibilizzare i cittadini al problema, e questo è un buon inizio per la risoluzione di una condizione critica come quella in cui versano tutte le città della Pianura Padana.

I cittadini, e mi riferisco in particolare ai Torinesi, devono imparare a lasciare l'auto a casa. Abbiamo un sistema di trasporto pubblico che potrà non essere eccellente come quello di Copenaghen ma funziona. Abbiamo una rete di piste ciclabili che sicuramente non rasenta la perfezione, con percorsi che improvvisamente spariscono nel nulla lasciando i ciclisti in mezzo alla carreggiata, ma abbiamo diversi percorsi che invece sono fatti bene e/o sono molto funzionali: penso al lungopo, a Corso Francia, a Corso Agnelli, a Corso Duca. Sono piste che collegano le periferie sud-ovest-est con il centro.

Una giornata di stop alle auto non risolve il problema delle Pm10, certo. Ma quanto è bello passeggiare e andare in bicicletta in una città senza macchine? Vogliamo mettere?

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