sabato 27 marzo 2010

And the winner is

Esprimere un voto di preferenza è un diritto e un dovere che mi fa sentire importante, perché da troppi anni a livello nazionale non abbiamo potuto farlo. E ci siamo dimenticati come si fa. Ci siamo dimenticati che, pur essendo vero che il voto di preferenza crea quella sorta di voto clientelare, esso rappresenta anche un'occasione per mandare negli organi elettivi chi scegliamo noi cittadini, dal basso, e non chi ci è imposto dall'alto.

Dal calderone della campagna elettorale degli ultimi due mesi, negli ultimi giorni ho tratto alcune conclusioni e ho portato la mia ricerca più nello specifico, esaminando con attenzione i profili dei singoli candidati per determinare quale nome avrei scritto sulla mia scheda elettorale.

Per la prima volta, sentivo che avrei potuto prendere in considerazione di votare per il Partito Democratico. In passato non era mai successo perché l'unione di DS e Margherita non permetteva di collocare il partito in maniera netta verso il centro o verso sinistra, e ciò creava un'ambiguità che a parer mio non andava premiata. Dall'elezione di Bersani a segretario, con la fuoriuscita di tutti quei cattolici integralisti ex Margheritini, il Partito a mio avviso ha virato più convintamente verso sinistra (dove la parola chiave è "convintamente").

Ho preso in considerazione anche altri partiti, considerando il fattore locale dell'elezione: Sinistra Ecologia e Libertà, che ho votato alle ultime europee; i Moderati, che nel locale hanno sempre compiuto scelte coerenti; i Radicali, che da sempre stimo e ammiro per le loro battaglie di libertà (quella vera, non quella propagandata da B.) e trasparenza.

Ma ciò che più mi premeva era considerare il profilo dei vari candidati, che ho esaminato uno per uno, per quanto mi era possibile.

Alla fine ho deciso che il mio voto di preferenza andrà a Monica Cerutti, candidata al consiglio regionale per Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola. Di lei ho già parlato qui, e in questi mesi ho seguito la sua campagna elettorale sul suo sito e sulla sua pagina facebook. E già solo per questo, per avere condotto una campagna elettorale con i mezzi del web 2.0, merita una stella di riconoscimento. Non potrei mai votare un candidato che non usasse questi mezzi che per me sono quotidiani e fondamentali per rimanere in contatto con la "base".

I temi su cui Monica è impegnata, e di cui si è occupata in questi anni in Consiglio Comunale, sono tre: le pari opportunità e il ruolo della donna, l'ambiente e le politiche sociali. Temi che per me sono fondamentali. Il fatto poi che abbia esperienza di amministrazione comunale di Torino garantisce la rappresentanza del mio territorio in consiglio regionale.

Infine, una nota di stile, la straordinaria iniziativa "giro in bicicletta dei Toret" per salvaguardare l'acqua pubblica non può non meritare la mia preferenza.

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