sabato 8 gennaio 2011

Nuova bagarre sulle primarie

L'intervista di Ignazio Marino alla Stampa di ieri è stata la miccia che ha rifatto esplodere il caso primarie a Torino. In particolare, a essere messe sulla graticola, sono le regole: regole che, a quanto pare, "limitano il numero di candidati" (e non è vero, sono già 4). Il caso è nientepopodimeno che dell'assessore alla casa e all'ambiente Roberto Tricarico che, non controllando manipoli di tesserati, faticherebbe a raggiungere le 700 firme necessarie per presentare la propria candidatura.

Ora, credo che il punto sollevato da Tricarico e Marino sia sacrosanto e che entrambi abbiano ragione a chiedere chea essere valide per la presentazione della candidatura siano anche le firme degli esterni al partito. Non so perché non sia stato deciso in questo modo infatti, dato che la questione era già stata posta in passato. Inoltre apprezzo il lavoro svolto dall'assessore in questi anni e sarei felice di vederlo in corsa: del resto, credo io, più siamo e meglio è - ma questo, in effetti, vale solo quando si parla di primarie di idee e non di nomi.

Ciò che tuttavia non condivido è il tempismo: le regole delle primarie sono state decise il mese scorso, dopo mesi e mesi di caciara in cui il PD si è fatto un danno potenzialmente preoccupante, e con lui tutta la sinistra torinese. Perché riaprire questo vaso di Pandora adesso? Se Tricarico si vuole candidare, inizi la campagna e cerchi queste benedette 700 firme dei tesserati. La mia è a sua disposizione.

2 commenti:

Raffaele ha detto...

Il problema è prettamente matematico. Tanto per cominciare ti dico che la norma delle 700 firme (che poi sono poco + di 700) è stata decisa e votata dall'assemblea provinciale. Anzi, per dirla tutta, era stato anche presentato un documento dove si chiedeva di raccogliere firme al di fuori del partito. Quel documento però è stato bocciato largamente. Ora, se gli iscritti sono 3500 ed i candidati sono 5, qualche problema matematico sorge!
Saluti
Raffaele Bianco, vicepresidente assemblea torinese PD

Dario Cracco ha detto...

Capisco e condivido la perplessità; quello che non comprendo è perché riaprire la questione ora, a maggior ragione se il documento che prevedeva la raccolta di firme esterne è stato bocciato largamente.
Ripeto, sarei felice di vedere la candidatura di Tricarico, ma mi chiedo se il prezzo da pagare non sia troppo alto: è già stato fatto troppo casino per queste stramaledette regole.
Grazie della visita e buon lavoro!

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