giovedì 30 agosto 2012

Stati Generali della Bicicletta

#salvaiciclisti lancia il contest per scegliere il logo degli Stati Generali della Bicicletta.
Io ho scelto questo:


Piazza Carlina, una grigia mattinata di fine agosto

Notate qualcosa di diverso?


Casa Gramsci rivede la luce dopo non so quanto tempo di copertura per lavori di restauro della facciata (e crolli).
Ho scoperto che c'è anche un sito, con un blog e una pagina facebook per seguire i lavori del cantiere fino al varo del nuovo NH hotel.

giovedì 2 agosto 2012

Hello daddy! ovvero quanto l'Italia è indietro sui diritti civili.


L'altro giorno ho ordinato su Amazon il libro di Claudio Rossi Marcelli, il giornalista di Internazionale, per portarmelo in vacanza e leggermelo in spiaggia. Ma non c'è stato nulla da fare: l'ho divorato in due sere.

Hello daddy! racconta la storia di Claudio e del suo compagno Manlio e di tutte le peripezie che una coppia gay in Italia deve fare per poter diventare genitore. Un vero e proprio racconto di viaggio quasi, visto che i due sono dovuti andare fino in Ohio per usufruire della gestazione per altri e fino a Ginevra per sposarsi e vedere riconosciuti i propri diritti in quanto coppia.

Il libro tocca tematiche serie e intime, ma lo stile di Rossi Marcelli stempera tutto con intelligente ironia. Nonostante in Italia la legislazione sia indietro anni luce rispetto agli Stati Uniti o ad altri paesi d'Europa, gli italiani dimostrano di essere molto più avanti dei loro politicanti e il racconto è molto hopeful. Claudio scrive infatti che la sua famiglia è stata accolta sempre più o meno bene ovunque andassero e che, se proprio c'erano discriminazioni, erano discriminazioni al contrario: veri e propri trattamenti privilegiati, dovuti non a una legislazione privilegiata ma al buon cuore della gente. Quello sì, privilegiato.

Da leggere assolutamente.

mercoledì 1 agosto 2012

L'aeroporto di Torino esiste ancora?

Analisi puntuale delle ragioni per cui Caselle retrocede inesorabile nella classifica degli scali italiani, superata persino da Bari e Verona (sigh).

La crisi economica ha sicuramente inciso su questi risultati ma il vero problema della perdita di traffico dell’aeroporto è riconducibile, come più volte abbiamo scritto su Lo Spiffero, all’incapacità di Sagat di produrre nell’ultimo decennio una politica di sviluppo dello scalo e dotare l’aeroporto dei collegamenti di cui la città e la Regione abbisognano per crescere e svilupparsi, il turismo di cui tanto si parla in primis [...] La Sagat però non è l’unica colpevole, parimenti sul banco degli imputati devono salire il Comune di Torino e la Regione Piemonte, se vogliamo ancora più responsabili in quanto non hanno mai elaborato e tanto meno richiesto alla società di gestione una strategia ed hanno fatto abortire la possibilità di avere a Caselle una base di Ryanair, che avrebbe sicuramente avuto un impatto positivo.

In questa situazione di dati di traffico negativi e di collegamenti scarsi non possiamo dimenticarci dell’insuccesso della gara per la vendita delle quote detenute nella Sagat dal Comune e dalla Provincia. Si procederà quindi con una trattativa privata con le eventuali controparti interessate o meglio con il fondo F2i di Vito Gamberale perché non sembrano esservi altri interessati. La speranza è che la trattativa si concluda in fretta e che il nuovo proprietario gestisca l’aeroporto non solo in funzione di un ritorno economico di breve periodo ma anche dello sviluppo del territorio di riferimento, circostanza che negli ultimi dieci anni è stata dimenticata sia dagli azionisti pubblici sia dal Gruppo Benetton, il partner privato al quale agli inizi degli anni 2000 era stata affidata la gestione della società e che ha portato al declino lo scalo. Insomma che qualcuno torni a occuparsi di T-Shirt e qualcun altro di sola politica, possibilmente ricordandosi che il futuro, la crescita di Torino e del Piemonte non possono non passare dalla crescita del suo aeroporto.

La città metropolitana: evoluzione necessaria o no?

Sono sempre stato favorevole alla città metropolitana perché Torino e la sua cintura sono ormai troppo legati per poter pensare ognuno al proprio orticello. Servono strategie e politiche comuni, bisogna fare sistema e l'area metropolitana torinese conta quasi 2 milioni di utenti che, se uniti, possono rappresentare una grande forza verso il futuro. La necessità di una politica uniforme serve inoltre a evitare errori di miopia (ambientale, politica, commerciale) come quello di far costruire due centri commerciali a 10 metri di distanza l'uno dall'altro solo perché questi fanno capo ognuno a un comune diverso.

Sono sempre stato favorevole alla città metropolitana perché ho sempre considerato che questa avrebbe compreso Torino e i comuni della prima, al massimo seconda cintura: l'area metropolitana, appunto.

Invece a quanto pare le cose si faranno diversamente, anche se al momento la confusione regna sovrana La città metropolitana prenderà il posto della decaduta Provincia, e quindi dal punto di vista geografico non cambierà nulla. Le competenze della città metropolitana rimarranno le stesse della Provincia (ad esclusione dell'edilizia scolastica), quindi anche dal punto di vista amministrativo non cambierà granché.

Le uniche modifiche saranno a livello politico e organico. Il sindaco della città metropolitana presiederà un consiglio di 16 persone elette dai Sindaci e dai consiglieri dei comuni del territorio (nel caso della Provincia di Torino, quindi, di 315 comuni). Non è dato sapere come sarà eletto il Sindaco metropolitano, le possibilità sono diverse e verranno decise dal primo gruppo di insediati: l'unica cosa che si sa infatti è che il primo Sindaco metropolitano sarà il Sindaco del comune capoluogo, quindi Fassino.

Ora, io avrei visto più con favore la combinazione di Città Metropolitana formata da Torino e dalla prima cintura, con competenze più ampie di quelle che erano provinciali, e la restante Provincia di Torino, che avrebbe continuato a fare quello che sta facendo ora.

Stando così le cose la Città Metropolitana non mi sembra una grande idea. Non vedo proprio l'utilità di un ente del genere, nemmeno dal punto di vista della riduzione dei costi della politica, visto che Sindaco metropolitano e consiglieri prenderanno il posto di Presidente della Provincia e dei suoi consiglieri. Ripeto, so che le cose sono ancora confuse e in alto mare, ma permettetemi di dissociarmi rebus sic stantibus.
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