tag:blogger.com,1999:blog-91291043250653480702024-03-14T16:32:13.857+01:00NonsolotorinoQualche pensiero sulla città, e i suoi dintorni.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.comBlogger614125tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-51765696535877062402014-10-03T20:16:00.001+02:002014-10-03T20:17:20.283+02:00Bagexpress: un servizio non affidabile da non usare mai più<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDaek2oGxNPsPpfglVjWQNGkUMb7wrFVH-4Rvm2lnRtsA3X9RXHEM45TwTpLl4hE_e1K_WdiuptUSSPhOW6HmhwnCMsze5X38wiuDxkoyPEA7hcDuWhHbL5H-NExgmX6I2Gvi3QCIbNtgY/s1600/bagexpress_inaffidabile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="bagexpress non affidabile" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDaek2oGxNPsPpfglVjWQNGkUMb7wrFVH-4Rvm2lnRtsA3X9RXHEM45TwTpLl4hE_e1K_WdiuptUSSPhOW6HmhwnCMsze5X38wiuDxkoyPEA7hcDuWhHbL5H-NExgmX6I2Gvi3QCIbNtgY/s1600/bagexpress_inaffidabile.jpg" height="171" title="bagexpress inaffidabile" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bagexpress inaffidabile: spedire il bagaglio è facile, riceverlo è un'impresa</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
Ho usufruito del servizio bagexpress pagando 83 euro per il trasporto di una valigia da Torino a Londra. La valigia avrebbe dovuto essere consegnata giovedì 12 giugno, giornata che io ho trascorso interamente a casa senza che arrivasse il corriere. Contattato dal call center, vengo riassicurato che la valigia sarebbe arrivata l'indomani. Trascorro di nuovo, per il secondo giorno consecutivo, tutta la giornata a casa e nessuno si fa vivo. Peccato che io abbia contattato il call center alle ore 18 inglesi, vale a dire le 19 italiane, di venerdì: per cui non si fa in tempo a fare nulla che gli uffici chiudono. Morale della favola (prima parte): <b>DUE giornate intere PERSE ad aspettare il corriere</b> e weekend ROVINATO perché avevo bisogno di un'attrezzatura presente nella valigia.<br />
<br />
Il lunedì della settimana successiva apriamo la procedura di ritrovo del bagaglio, nessuno mi preannuncia quali potrebbero essere i tempi d'attesa, io penso che un paio di giorni possano bastare. Mi sbaglio: richiamo il call center venerdì 20 giugno e mi si dice che i tempi sono ben più lunghi. Perdo le speranze. Nel frattempo ricompro metà delle cose contenute nella valigia perché non posso più aspettare oltre, e arrivo a spendere circa 200 sterline. Morale della favola (seconda parte): <b>200 sterline spese</b>.<u></u><u></u></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
Martedì 24 giugno mi arriva un'email dall'UPS: a quanto pare è stata trovata la mia valigia, in Germania. Il bagaglio riprende il viaggio, arriva a Londra, venerdì 27 viene fatto un primo tentativo di consegna. Io però ho iniziato a lavorare e non sono mai a casa durante il giorno, non ho nessuno in città che potrebbe ricevere la spedizione, al lavoro non è permesso ricevere posta. La valigia poi è pesantissima, le soluzioni sono o farsela consegnare a casa o andarla a prendere da qualche parte. Decido di chiamare l'UPS e farla consegnare a un UPS vicino a casa, ma dall'UPS mi dicono che ciò non è possibile: posso solo andarla a ritirare in un deposito specifico all'altro capo della città. Fantastico. Lunedì 30 giugno decido di andarla a prendere a questo deposito dell'UPS e per portarla a casa spendo non solo 2 ore del mio tempo per una consegna che dovrebbe essere garantita a casa, ma anche 3 sterline di metropolitana all'andata e 30 sterline tonde tonde di taxi al ritorno.<u></u><u></u></div>
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<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<b>Morale della favola intera: ho speso 83 euro + 200 sterline + 30 sterline + 2 giornate perse per usufruire del servizio</b>, che mi garantiva la consegna della valigia a casa l'11 giugno quando invece il bagaglio è entrato in casa mia il 30 giugno: 19 giorni di ritardo. So che gli imprevisti e le sfortune possono capitare; ciò nonostante ritengo la mia esperienza con Bagexpress penosa.<u></u><u></u></div>
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<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
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<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px;">
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
So che le condizioni di vendita mi danno diritto a un voucher dello stesso importo per un ritardo superiore ai 2 giorni, ma alla luce di tutto questo ho ritenuto doveroso chiedere il rimborso totale della somma che ho speso per il servizio e del taxi che ho pagato per riportare a casa la valigia. Le due giornate perse non me le darà mai nessuno indietro e così nemmeno i numerosi disagi che Bagexpress mi ha arrecato e le 200 sterline che ho speso per ricomprare il materiale nella valigia, ma credo che il buonsenso stabilisca che il rimborso totale degli 83 euro e delle 30 sterline del taxi sia quantomeno doveroso dopo un'esperienza del genere.</div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
Come finisce la storia? <b>Dopo 3 mesi di attesa (no, dico, TRE MESI) alle 18.30 del venerdì sera, il call center di Bagexpress mi dice che non mi daranno nessun rimborso</b>. Ai miei 4 lettori consiglio dal profondo del cuore di non utilizzare questo inaffidabile servizio fregatura.</div>
</div>
Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-32131578115428894692014-01-04T17:04:00.000+01:002014-01-04T17:04:49.578+01:00Una torinese nel cast di Game of Thrones<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.gameof-thrones.fr/wp-content/uploads/2013/09/Paola-Dionisotti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="135" src="http://www.gameof-thrones.fr/wp-content/uploads/2013/09/Paola-Dionisotti.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Ho appena scoperto che <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Paola_Dionisotti">Paola Dionisotti</a>, nata a Torino al 1946, interpreterà <a href="http://awoiaf.westeros.org/index.php/Anya_Waynwood">Lady Anya Waynwood</a> nella quarta stagione della serie TV <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Game_of_Thrones_(season_4)" style="font-style: italic;">Il Trono di Spade</a>, che sarà trasmessa dalla HBO a partire dal 31 marzo 2014.<br />
<br />
Lady Waynwood è un'anziana nobile a capo dell'omonimo casato, vassallo degli Arryn of The Vale. Martin, nel farne una descrizione, ne sottolinea la "distinta aria di nobiltà".<br />
<br />
Mica pizza e fichi insomma.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-47963398470765860342013-10-13T19:16:00.001+02:002013-10-13T19:16:30.136+02:00Giuseppe Civati | Per un'altra idea di PD<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="//www.youtube.com/embed/p26bCV6amVM" width="480"></iframe>Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-52197870126300786282013-08-18T14:59:00.000+02:002013-08-18T14:59:26.512+02:00Chaumont e Bardonnèche, quando la Valsusa era francese<h4>
di Claudio Gorlier per <a href="http://www.lastampa.it/2013/08/18/cronaca/costume/chaumont-e-bardonnche-quando-la-valsusa-era-francese-JCQk3N3wqUz3Ufz3NET23I/pagina.html">lastampa.it</a></h4>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.maps-store.it/immagini-mappe/mappa-sestriere-valle-di-susa-39460001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="290" src="http://www.maps-store.it/immagini-mappe/mappa-sestriere-valle-di-susa-39460001.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Una mattina, esattamente 300 anni or sono, i miei antenati di Rollieres, alta valle di Susa, si svegliarono e scoprirono di non essere più francesi del Delfinato. Grazie al trattato di Utrecht, del 12 luglio, la valle di Susa (e la val Chisone) erano passate al fresco re Vittorio Amedeo di Savoia. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Qui salta fuori una prima curiosità: la vicenda dei toponimi, ovviamente francesi. Per motivi tuttora discussi, in valle di Susa soltanto tre vennero italianizzati nel corso del secolo: Chiomonte (Chaumont), Bardonecchia (Bardonnèche) e Cesana (Cézanne). Tra l’altro, nell’ancora Cézanne Vittorio Alfieri trascorse un inverno, come narra nella <span class="corsivo" style="font-style: italic; margin: 0px; padding: 0px;">Vita</span>. In parallelo, il Cluzon divenne Chisone, Pragelas Pragelato, e Fenestrelles perdette la s finale. Con un criterio del tutto irrazionale il fascismo italianizzò una serie di località: Oulx (Ulzio), Salbertrand (Salabertano), Sauze (Salice) che recuperarono l’originale nel dopoguerra. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<span class="nero" style="font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0px;">I vecchi toponimi</span> </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Per vostra curiosità, posso chiarirvi la matrice di toponimi che vigorosamente resistono. Champlas du Col, Champlas Janvier si rifanno al vecchio francese a dignificare «campo» e alla loro posizione. In quanto a Champlas Seguin, pare che si tratti di una antica variante di Suivant, seguente, data la sua posizione e la sua nascita. Volete altro? Thures deriva dal celtico Thor, porta, mentre la Dora si riconduce ancora al celtico Duria, corso d’acqua. Secondo una vecchia tradizione locale, la Dora e la Durance, che nascono sullo stesso altipiano del Monginevro, prima di discendere si scambiano ciascuna una battuta. «Moi», dice la Dora, «je vais féconder l’Italie», e la Durance replica: «Moi je vais ramage (devastare) la France». </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<span class="nero" style="font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0px;">La II guerra mondiale</span> </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Ma veniamo alla storia recente. Alla fine della Seconda guerra mondiale, la Francia gollista rivendica una risistemazione dalla frontiera con l’Italia. Per ciò che riguarda la valle di Susa, vorrebbe uno spostamento almeno fino al colle di Sestriere. Nasce una organizzazione clandestina, finanziata e controllata appunto dalla Francia. Si chiama «Rassemblent des anciens Dauphinois», riferendosi alla originale appartenenza di quelle valli. Io, ragazzo, e mio padre riceviamo una tessera in bianco, di ignota ma ovvia origine; senonché carabinieri e polizia identificano gli animatori, e li arrestano. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<span class="nero" style="font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0px;">Il «no» degli Usa</span> </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Gli Stati Uniti scoraggiarono perentoriamente la Francia dalle sue aspirazioni. Da un lato, lo spostamento avrebbero aperto la strada verso la pianura padana; dall’altro, esisteva il timore che il partito comunista francese, raggiunti i vertici, potesse sfruttare la situazione. Così, la Francia dovette accontentarsi di una modifica territoriale di proporzioni sostanzialmente simboliche. Una riguardava la valle stretta a ridosso di Bardonecchia, addirittura priva di collegamenti stradali efficaci con la Francia. L’altra aveva un valore storico non indifferente, ma nulla più. Mi riferisco al monte Chaberton, fino alla guerra il più alto forte del mondo. Ma, purtroppo, le strutture del forte erano ormai obsolete, e allora nel giugno del 1940, una batteria francese, piazzata sul fondo valle, colpì il forte e lo mise fuori combattimento. Sopravvivono i resti delle torri del forte, e lo Chaberton è oggetto di tranquille ascensioni e competizioni sportive, specie ciclistiche. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Non dimentichiamo, però, il marchio francese nelle valli torinesi. Intanto, gli splendidi forti di Fenestrelle e di Exilles (toponimo intatto) e poi la raffinata architettura religiosa. Se vi capita, visitate la chiesa di Bousson, e il caratteristico santuario di San Restituto, tra Rollieres e Sauze di Cesana. Quel santo è del tutto immaginario, e si chiamava, originariamente, Réstitué. Ma il monumento è un autentico gioiello. </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
<span class="nero" style="font-weight: bold; margin: 0px; padding: 0px;">La battaglia dell’Assietta</span> </div>
<div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Rekha, serif; font-size: 14px; line-height: 21px; padding: 0px;">
Dunque, la Francia è rimasta nei suoi confini, ma può a buon diritto celebrare le pagine di storia lasciate nelle nostre valli, e che i nomi originari conservano o, si potrebbe sostenere, difendono. Rendiamole omaggio, anche se le impedimmo di rifarsi sconfiggendola sull’Assietta, e facciamolo, per cortesia, pronunciando giusti i nomi originari, che hanno resistito trecento anni. Se andate a sciare a Sestrières (si scrive proprio così) non dite che vi piace «il Sèstriere»... </div>
Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-53726316004728958792013-07-01T10:11:00.003+02:002013-07-01T10:46:55.551+02:00Goodbye, Google Reader<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQCX5TZ189J74BaW1KtWv_M7FZ3F1M6QO8aMNj4L5xaNgmdD8zxig" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQCX5TZ189J74BaW1KtWv_M7FZ3F1M6QO8aMNj4L5xaNgmdD8zxig" /></a></div>
<br />
A marzo Google ha <a href="http://googleblog.blogspot.it/2013/03/a-second-spring-of-cleaning.html" target="_blank">comunicato</a> la decisione dell'azienda di chiudere Google Reader dal 1 luglio 2013 per impegnarsi su altri fronti:<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">We launched </span><b style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">Google Reader</b><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;"> </span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">in 2005 in an effort to make it easy for people to discover and keep tabs on their favorite websites. While the product has a loyal following, over the years usage has declined. So, on July 1, 2013, we will retire Google Reader. Users and developers interested in RSS alternatives can export their data, including their subscriptions, with</span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;"> </span><a href="https://www.google.com/takeout/?pli=1#custom:reader" style="background-color: white; color: #7759ae; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px; text-decoration: none;">Google Takeout</a><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;"> </span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 20px;">over the course of the next four months.</span></blockquote>
<div>
Ho scoperto Google Reader tantissimi anni fa, quando i blog erano la nuova frontiera del web e quando ho creato Nonsolotorino. Negli anni, in effetti, il mio uso di Google Reader è calato, ma l'icona è sempre rimasta una presenza fissa sulla mia barra dei segnalibri. Continuavo comunque a servirmene un paio di volte a settimana, soprattutto in quei momenti in cui era necessario riempire il tempo: sul pullman, sul treno, nella sala d'attesa del mio dentista... <br />
<br />
Insomma, mi spiace che GR finisca qui. Dato che questo blog è molto legato a GR sentivo di dovergli almeno un post con un ringraziamento e un <i>Goodbye</i>.
</div>
Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-25528765165841193902013-04-14T10:52:00.000+02:002013-04-14T10:52:06.495+02:00Katowice<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.wtatennis.com/javaImages/ec/9f/0,,12781~11837420,00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://www.wtatennis.com/javaImages/ec/9f/0,,12781~11837420,00.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Oggi alle 17 Roberta Vinci affronta Petra Kvitova in finale al Katowice tennis open per il primo titolo dell'anno. Diretta su Eurosport 2.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-80665585620744631602013-04-13T18:41:00.000+02:002013-04-13T18:41:05.138+02:0028.<center>
<img height="204" src="http://gayoggi.com/wp-content/uploads/2013/02/torino-glbt-film-festival-2013-420x215.jpg" width="400" /></center>
<br />
Dal 19 al 25 aprile a Torino <a href="http://www.lastampa.it/2013/04/12/multimedia/cronaca/omosessualita-e-diritti-torna-il-festival-glbt-yhhejmboumsI9uY3HcE8vO/pagina.html" target="_blank">torna</a> il gay film festival, arrivato alla <a href="http://www.torinoglbtfilmfestival.it/" target="_blank">ventottesima</a> (no, dico VENTOTTESIMA) edizione. Io non ci sarò perché sarò via, ma voi andateci mi raccomando.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-4325789118837482932013-04-12T21:52:00.000+02:002013-04-12T21:52:13.386+02:00Il genio umano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjd6jUhNvokV9wLDMk0dt6vaY5xeX1rgs0gxB8nxOGoN7J2szn2-EHL1T4K3cztMEeNLgVQ3SVTUMsrTV_0GWHyRBbc8h8xD3uYElyWYRawW9ZwXK16boKRVYcplm8WElS4myFrpQstR9pncw3VUSEE8pT9UQhq3D47In_faGab4n5mPsAaRznmfNWDHjibJ71933gh=" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjd6jUhNvokV9wLDMk0dt6vaY5xeX1rgs0gxB8nxOGoN7J2szn2-EHL1T4K3cztMEeNLgVQ3SVTUMsrTV_0GWHyRBbc8h8xD3uYElyWYRawW9ZwXK16boKRVYcplm8WElS4myFrpQstR9pncw3VUSEE8pT9UQhq3D47In_faGab4n5mPsAaRznmfNWDHjibJ71933gh=" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Da sempre credo che il genio umano venga fuori proprio nei momenti più difficili. <div>
Questi <a href="http://www.lastampa.it/2013/04/12/esteri/la-risposta-cinese-al-coming-out-unioni-fra-omosessuali-di-sesso-opposto-G3vkA8KIKkyvc1KzlWXM6M/pagina.html" target="_blank">gay cinesi</a> ne sono un esempio.</div>
<!-- Blogger automated replacement: "http://images-onepick-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?container=onepick&gadget=a&rewriteMime=image%2F*&url=http%3A%2F%2Fwww.shanghai247.net%2Fsites%2Fdefault%2Ffiles%2Fmusic%2Fevent%2Fimages%2Fgay_china_flag.png" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjd6jUhNvokV9wLDMk0dt6vaY5xeX1rgs0gxB8nxOGoN7J2szn2-EHL1T4K3cztMEeNLgVQ3SVTUMsrTV_0GWHyRBbc8h8xD3uYElyWYRawW9ZwXK16boKRVYcplm8WElS4myFrpQstR9pncw3VUSEE8pT9UQhq3D47In_faGab4n5mPsAaRznmfNWDHjibJ71933gh=" -->Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-3583322995961031452013-02-24T11:14:00.000+01:002013-02-24T11:14:33.569+01:00Il voto è segretoQuesta è stata la prima campagna elettorale della mia vita che mi ha lasciato totalmente indifferente. Forse perché l'offerta elettorale era talmente misera che già sapevo per chi (non) avrei votato fin dall'inizio.<br />
<br />
Mi pare di aver capito che non sono stato l'unico.<br />
<br />
Eppure in tutta questa indifferenza e scetticismo generale ho visto da vicino ragazzi e ragazze faticare per portare avanti le battaglie del proprio partito: persone che non metteranno piede in parlamento, e che eppure erano lì a volantinare porta a porta, al mercato, al supermercato, a parlare con chi li attaccava, a discutere con chi chiedeva loro informazioni.<br />
<br />
E quindi ho pensato che non voterò PD turandomi il naso. Voterò PD perché ho fiducia in questi ragazzi: anche senza andare in parlamento, la loro passione è una di quelle cose che fa bene all'Italia.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-85445166757153127592013-02-13T14:11:00.001+01:002013-02-13T14:14:01.011+01:00Elezioni 2013: io sono qui<iframe frameborder="0" height="476" src="http://politiche2013.voisietequi.it/risultato/8e9315b87dd4e704aed34c9442a6e1d1/?embed=si" width="500"></iframe>Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-75667200162279620882013-02-07T09:56:00.004+01:002013-02-07T09:56:53.665+01:00Crisis management: l'errore da non fare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDn-Q5UWFj53zNL1AAaTpyROiv4HUOyeRqCukOkwY1r9Llbo6bwcjIyvGmzPOIVPqjEYxzTf_4qGB5bX6tIX9QIBp-lEnoUTyQ_8rPNGhHbSEDC4Xjxjw2qPMB-7QNUak1Wz6CYon_qyn/s1600/bar_4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRDn-Q5UWFj53zNL1AAaTpyROiv4HUOyeRqCukOkwY1r9Llbo6bwcjIyvGmzPOIVPqjEYxzTf_4qGB5bX6tIX9QIBp-lEnoUTyQ_8rPNGhHbSEDC4Xjxjw2qPMB-7QNUak1Wz6CYon_qyn/s400/bar_4.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ieri sulla Stampa, sezione Quartieri, è uscita questa breve di Andrea Ciattaglia sulla chiusura forzata del bar Break Point di via Giulia di Barolo, davanti alla Chiesa di Santa Giulia:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjId9oRl3i1FEs54UlJbfVnMZfHosPVvwPZO23IMsNvf1-WCvWm9DQQbIHTJr1p8WVz3nLu15arsSSfKyjs0ZFSDlvGt7fSTLm7Pm_SAC8rONeBscfnJy3ZyyNmVznAMclWG5l94PdMkzr9/s1600/bar_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjId9oRl3i1FEs54UlJbfVnMZfHosPVvwPZO23IMsNvf1-WCvWm9DQQbIHTJr1p8WVz3nLu15arsSSfKyjs0ZFSDlvGt7fSTLm7Pm_SAC8rONeBscfnJy3ZyyNmVznAMclWG5l94PdMkzr9/s640/bar_1.jpg" width="396" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
Ieri sera per caso sono passato lì davanti mentre andavo al Margò. Mi è venuta in mente la news che avevo letto la mattina, ero a piedi e quindi ho fatto caso ai cartelli appiccicati sulle serrande del bar. Peccato che attaccati a tre delle quattro saracinesche del locale ci fosse <i>questo </i>avviso:</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdR6jEviCV6T0bVzbNW2GjJRBO6hwjntyEWpX8B0OSy17hGPvHYy43Zhz8Mo17bcRypiqmweapSQnEHU80wBaZyhk1JX9K-PUCrQIi96BJk6DNvIYRUQRy45noDqqcI78zkY9WKB43zAW/s1600/bar_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUdR6jEviCV6T0bVzbNW2GjJRBO6hwjntyEWpX8B0OSy17hGPvHYy43Zhz8Mo17bcRypiqmweapSQnEHU80wBaZyhk1JX9K-PUCrQIi96BJk6DNvIYRUQRy45noDqqcI78zkY9WKB43zAW/s400/bar_3.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
Mentre sull'ultima dietro l'angolo invece ho trovato questo, più criptico ma in linea con la notizia della Stampa:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGllaxPAbLqxc85g_R4YuQRbceGqqjR-fAPXOPQBDfhyphenhyphenHnkwZ9o0uMB5EsROAHj3kzYIV-O38270QGvimVxWixDXNvKwLUnEWlVp6aV_hx73s-5iyZMcDKMDg6odj-2XPMjRxy9ujzOFK/s1600/bar_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGllaxPAbLqxc85g_R4YuQRbceGqqjR-fAPXOPQBDfhyphenhyphenHnkwZ9o0uMB5EsROAHj3kzYIV-O38270QGvimVxWixDXNvKwLUnEWlVp6aV_hx73s-5iyZMcDKMDg6odj-2XPMjRxy9ujzOFK/s400/bar_2.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Lungi da me esprimere un giudizio sulla vicenda giudiziaria, di cui peraltro non so nulla. La mia è una constatazione di puro <i>crisis management</i>: cercare di camuffare un provvedimento della polizia in una chiusura per manutenzione straordinaria è proprio una caduta di stile (anche per un bar che di stile non ne ha mai visto molto, almeno dopo gli anni 80 direi).<br />
<br />
Sarebbe stato più dignitoso non scrivere nulla, o scrivere un cartello molto più generico ("siamo chiusi fino al 12/2"), o lasciare il solo cartello della polizia che è assolutamente incomprensibile e quindi neutro. In questi casi cercare di mascherare l'errore o il motivo di vergogna è decisamente controproducente, mentre la totale trasparenza è la soluzione per uscirne a testa alta conservando più o meno intatta la propria <i>reputation</i>. Anche perché, diciamocela tutta, al giorno d'oggi basta l'ultimo dei blogger che legge La Stampa la mattina e ti passa lì davanti la sera per screditarti davanti a tutta la città.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-14522165012305572702012-12-21T11:17:00.002+01:002012-12-21T11:17:39.065+01:00Sacrosanta verità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj22-drBobG1Qepg6BrRciVg9vJQpNVu3D3sSm7Yb64tXNMxBFB3INPYIPTuOsf41oPzfsl0np1ckr4orbsIuLNuwT7eF2P3wb9xA4m4PAluxKEwYMqujaA2fyfLQKuvbW7wywW5CcnLNyL/s1600/60011_479989252042399_1416539214_n.jpg" imageanchor="1"><img alt="Un paese è sviluppato non quando i poveri possiedono automobili ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette" border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj22-drBobG1Qepg6BrRciVg9vJQpNVu3D3sSm7Yb64tXNMxBFB3INPYIPTuOsf41oPzfsl0np1ckr4orbsIuLNuwT7eF2P3wb9xA4m4PAluxKEwYMqujaA2fyfLQKuvbW7wywW5CcnLNyL/s400/60011_479989252042399_1416539214_n.jpg" title="Un paese è sviluppato non quando i poveri possiedono automobili ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette" width="328" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
(via <a href="http://www.facebook.com/photo.php?fbid=479989252042399&set=a.237331159641544.54477.231043260270334&type=1&theater" target="_blank">no cars in my city</a>)</div>
Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-22281697037638259482012-11-24T17:28:00.000+01:002012-11-24T17:28:00.311+01:00Non l'ho detto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://matteorenzi.it/images/copertinefacebook/civilpartnership3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="147" src="http://matteorenzi.it/images/copertinefacebook/civilpartnership3.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ma alle primarie del centrosinistra di domani voterò Renzi.<br />
Le motivazioni sono tante.<br />
<br />
Parto dal fatto che i tre principali candidati mi piacciono molto di più come squadra che come singoli: Renzi è l'innovatore, mi piacciono le sue posizioni economiche e l'approccio ai problemi del paese (un approccio da 2012, non da 1992), è il sindaco più amato d'Italia e questo la dice lunga sulle sue capacità. Bersani è una bella persona, un bravissimo mediatore, mi piace la sua tendenza a includere tutti e la capacità di fare una sintesi delle posizioni, anche le più diverse. Vendola è il più avanti sui diritti civili e sui diritti sociali, è un grande ispiratore (e ci vuole anche questo).<br />
<br />
Allo stesso tempo, di Renzi non mi va a genio il protagonismo, sono sospettoso del suo passato democristiano e ciellino, non mi va giù che non consideri matrimoni e adozioni gay. Di Bersani, le stesse cose che mi piacciono mi fanno traballare la palpebra: un leader non può basare la sua azione solo sulla sintesi senza avere una propria posizione: così non si va da nessuna parte, come ha fatto il PD in questi anni. Senza contare che Bersani si porterebbe dietro tutti quei matusa che si ritrova nel PD, aiuto. Vendola sull'economia ha posizioni ancora novecentesche, parla (ancora!) di "capitale" e "lavoro", non ha capito che siamo sulla stessa barca e se le imprese affondano affondiamo anche noi lavoratori. Poi va a braccetto con la CGIL che è totalmente fuori dal mondo con la sua difesa delle persone già ampiamente tutelate.<br />
<br />
Insieme, i tre potrebbero fare molto bene. Ma ci vuole una persona che abbia chiara la direzione in cui vuole andare, e secondo me quella persona è Renzi. Un governo di centrosinistra a traino di Renzi con Bersani, Vendola e anche la Puppato (che a me piace molto) potrebbe fare un gran bene all'Italia.<br />
<br />
Nei giorni scorsi due post hanno sviluppato esattamente i miei pensieri a riguardo di queste primarie: il primo è di <a href="http://www.enrico-sola.com/2012/11/il-post-su-renzi-quello-lungo/" target="_blank">Suzukimaruti</a> ed è lunghissimo, ma vale davvero la pena prendersi 10 minuti per leggerlo e illuminarsi. Il secondo è il bellissimo endorsement del <a href="http://www.ilpost.it/2012/11/22/endorsement-renzi-primarie/" target="_blank">Post</a> a Matteo Renzi.<br />
<br />
Oggi sono andato a <a href="http://www.primarieitaliabenecomune.it/" target="_blank">registrarmi</a> presso il banchetto/ufficio elettorale in via Garibaldi angolo Corso Palestro e domani andrò a votare, con la speranza che saremo in tanti e con la consapevolezza che le primarie, qualunque sia il risultato, non si perdono mai. E fanno un gran bene all'Italia.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-77189968664538177922012-11-16T10:20:00.003+01:002012-11-16T10:20:44.488+01:00Lo scomodo accordo Torino - San Pietroburgo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cuamckuykot.ru/uploads//2012/03/stop-spb-gay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="273" src="http://cuamckuykot.ru/uploads//2012/03/stop-spb-gay.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
San Pietroburgo è una città bellissima. L'ho visitata per una settimana nel 2005 quando vivevo a Mosca da 2 mesi per un corso intensivo di russo.<br />
<br />
Arrivando dalla claustrofobica, grigia, trafficata, sovietica Mosca, San Pietroburgo mi era apparsa un paradiso sceso sulla madre Russia - ariosa, verde, blu, ordinata persino sulla Prospettiva Nevskij, le case basse stile veneziano che ti facevano respirare, questo fiume che era dappertutto, i bambini che giocavano per strada (cosa improponibile a Mosca), coppie di innamorati sul lungo Neva al tramonto. <br />
<br />
In tutte le cose si percepiva l'influenza europea che rendeva la città un <i>unicum </i>in tutto il mondo. Una metropoli che si reggeva su una combinazione straordinaria di elementi di storia imperiale (è stata capitale dell'impero russo per tre secoli), del passato sovietico da patria di Lenin e appunto dell'influenza europea introdotta da Pietro il Grande. <br />
<br />
Ma l'influenza europea non è arrivata (ancora) su un punto cruciale, quello dei diritti civili. San Pietroburgo ha <a href="http://www.lettera43.it/attualita/31630/san-pietroburgo-multe-a-gay-e-lesbiche.htm" target="_blank">firmato</a> un anno fa una bieca e retrograda legge che prevede multe e sanzioni a tutti i gay e le lesbiche che professano per strada il loro orientamento sessuale in presenza di minori. Questo comprende non solo gli scambi d'affetto ma anche manifestazioni civili come il gay pride, che è stato di fatto equiparato alla pedofilia.<br />
<br />
Nel trambusto internazionale che è seguito all'approvazione della legge, in Italia l'associazione "Certi Diritti" ha anche chiesto al comune di Milano di <a href="http://www.gay.it/channel/attualit%C3%A0/34328/Milano-annulli-gemellaggio-con-San-Pietroburgo.html" target="_blank">revocare</a> il gemellaggio con San Pietroburgo. <br />
<br />
Ma è passato un anno e quella legge è ancora lì. Eppure ieri Torino ha <a href="http://www.spaziotorino.it/scatto/?p=3281" target="_blank">firmato</a> un accordo bilaterale di <a href="http://www.lastampa.it/2012/11/15/cronaca/torino-san-pietroburgo-c-e-l-intesa-sull-asse-strategico-GrXers6Srhhzx5r57bdq3N/pagina.html" target="_blank">collaborazione</a> in ambito economico, culturale, turistico e universitario con la seconda città russa. <br />
<br />
L'accordo di per sé non ha niente di sbagliato: Torino ha una lunga tradizione di rapporti internazionali e avere una partnership privilegiata con la metropoli che è la porta europea al mondo russo non può che portare benefici alla nostra città.<br />
<br />
Però Torino è anche, tra le grandi città italiane, la più all'avanguardia nella battaglia per i diritti degli omossessuali e non posso credere che la questione di questa legge che di fatto ripenalizza l'omosessualità sia stata dimenticata da Fassino e dai suoi assessori.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-87923734532454759462012-10-29T08:29:00.000+01:002012-10-29T08:29:09.686+01:00Turinhenge<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjms8nQuwCW41sY-maD5XKBQ1rqSa3Xd9ns5snGypa9w6SmXecfzCa5CdIKJrJPLmjWhIiokuHlye5gf12eb6sjeQOZ5yqetuaxTAs_LpBwCEG_TMHS0j1kNeUR967nBKmQDu5EY800qs7A/s1600/turinhenge.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjms8nQuwCW41sY-maD5XKBQ1rqSa3Xd9ns5snGypa9w6SmXecfzCa5CdIKJrJPLmjWhIiokuHlye5gf12eb6sjeQOZ5yqetuaxTAs_LpBwCEG_TMHS0j1kNeUR967nBKmQDu5EY800qs7A/s400/turinhenge.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
Il Sole che sorge esattamente perpendicolare alla griglia est-ovest delle strade torinesi è sempre spettacolare.<br />
<a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Manhattanhenge" target="_blank">Manhattanhenge</a> ci fa un baffo.<br />
(la foto è presa in via Cavour) <br />
<br />Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-65735954411901910802012-10-29T06:56:00.001+01:002012-10-29T06:56:12.424+01:00NonsoloSicilia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.crocettapresidente.it/wp-content/uploads/2012/09/crocettalogo1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="138" src="http://www.crocettapresidente.it/wp-content/uploads/2012/09/crocettalogo1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Sbaglio o in tutta questa campagna elettorale è passato in sordina il fatto che Crocetta sia stato il <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Rosario_Crocetta" target="_blank">primo Sindaco dichiaratamente omosessuale</a> d'Italia?<br />
Se ciò è passato in sordina perché è dato per assodato e non importante, bene.<br />
Se invece <i>è stato fatto</i> passare in sordina di proposito, molto male.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-1974545545139504792012-10-22T17:20:00.000+02:002012-10-22T17:31:47.710+02:00Confessioni di un ciclista urbano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.theactivetimes.com/sites/activetimes/files/cyclist_ticket_flickr_istolethetv_i.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="318" src="http://www.theactivetimes.com/sites/activetimes/files/cyclist_ticket_flickr_istolethetv_i.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Sabato pomeriggio, mentre stavo correndo sul lungodora in direzione del parco della Colletta, ho visto due uomini della polizia stradale in moto dapprima affiancare un ciclista, poi parlargli mentre ancora erano in movimento, e infine fermarlo. Uno dei due agenti ha tirato fuori il blocchetto delle multe e io, incredulo per quanto stava accadendo, mi sono avvicinato per capire come stavano le cose.<br />
<br />
Il ciclista era stato fermato perché dal lungodora Voghera aveva svoltato sul ponte per via Carcano passando con il rosso. Non ci potevo credere. <i>Multare un ciclista è il modo più facile per guadagnarsi la giornata</i>, ho pensato. Un po' come quando i bulli a scuola se la prendono con i più deboli per farsi dare il pranzo. Evidentemente devono portare a casa un tot di multe a turno e un ciclista è una preda golosa: lo cogli sul fatto, non può scappare, e un po' ci godiamo pure a massacrare sti stronzi de ciclisti. Ho guardato i due agenti della polizia con gli <i>eyes of shame</i>, avrei voluto anche mettermi a protestare ma non riuscivo a emettere un cazzo di suono uno da questa maledetta gola.<br />
<br />
Una volta ripreso a correre, mi sono messo a pensare e ripensare alla vicenda. <b>In fondo il ciclista aveva commesso un'infrazione ed era giusto che venisse punito</b>. Togliendo tutto ciò che c'era di emotivo e lasciando il solo raziocinio all'opera, era una conclusione lampante. Sbagli e paghi. Però allora dovremmo multare anche tutti i pedoni che attraversano con il rosso, no?<br />
Forse ci sono, come sempre, due diversi livelli di legge: uno legale e uno morale/sociale. Nessuno multerebbe un pedone che passa con il rosso (ho controllato, e Google dice che i casi <a href="https://www.google.it/search?q=multa+pedone+passa+con+il+rosso&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a" target="_blank">si contano</a> sulle dita di una mano), anche se nessuno potrebbe opporsi a una multa del genere perché legalmente valida senza se e senza ma.<br />
E se questa legge morale vale per il pedone che è utente debole della strada, perché non può valere anche per i ciclisti, <a href="http://www.comune.torino.it/ambiente/bici/bici_sicurezza/vademecum-della-sicurezza.shtml" target="_blank">anch'essi</a> utenti deboli?<br />
<br />
Lasciando questa domanda per aria, ho cambiato punto di vista per osservare la questione da un altro lato.<br />
Ho pensato che noi ciclisti abbiamo questo senso di superiorità, di missione, e, allo stesso tempo, di vittimismo che insieme sono un mix letale perché portano alla distorsione della realtà e spalancano la porta <a href="http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/12/anarchismo-di-destra-anarchismo-di-sinistra-due-ideologie-magnifiche-e-terribili/" target="_blank">all'integralismo più estremo</a> (ok il post linkato è davvero un po' estremo, ma la logica sottesa è la stessa), ed è mia opinione che i ciclisti lo stiano diventando sempre di più.<br />
Osiamo manovre azzardate, ci barcameniamo con destrezza tra mille gli ostacoli urbani, tagliamo strade magari senza volerlo, abbiamo un'innata fiducia nelle nostre capacità, pensiamo che per noi qualsiasi eccezione si possa fare, e tutti quelli che si frappongono fra noi e il nostro traguardo sono degli incompetenti, degli inquinatori, schiavi dell'abitudine e per questo meno degni di noi di muoversi nella città, <b>mentre noi abbiamo sempre ragione e dovremmo essere intoccabili</b>. Un po' come avrebbe dovuto esserlo quel ciclista di lungodora Voghera.<br />
<br />
Il ragionamento che facciamo è "non solo io mi faccio il culo ad andare in bici in una città che alle bici non concede nulla, facendo quello che sembra la prova del fil rouge di giochi senza frontiere ogni singolo giorno; mi sacrifico anche per la patria per renderti il mondo più verde e pulito; faccio un favore persino all'amministrazione comunale perché ti trancio via parte del traffico e delle PM10, e tu osi togliermi l'unica cosa che mi tiene ancora in sella, vale a dire la libertà?"<br />
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La libertà è la gioia di ogni ciclista, quella scintilla che ti fa innamorare delle due ruote e che nessuna sfilza di di ostacoli e sfighe urbane riesce a eguagliare. La libertà di non essere confinato sulla strada. La libertà di poterti fermare per fare una foto. La libertà di non essere bloccato nel traffico. La libertà di poter non sottostare a (tutte) le regole. Come i semafori rossi. Con i miei colleghi ciclisti, uno dei mantra che si è affermato nel tempo è <b>"se ti fermi ai semafori rossi, allora la bici a che serve?"</b><br />
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Eppure il senso di ingiustizia c'è e si sente tanto. Perché al pensiero di quel povero sventurato del lungodora si affianca l'immagine del <b>centinaio di macchine in doppia fila in Piazza Vittorio il sabato sera</b>. E allora uno si chiede davvero se non valga la pena di abbandonarsi alla lotta senza quartiere più totale, come quel ciclista che <a href="http://vadainbicicazzo.wordpress.com/2012/10/21/21-ottobre-2012-lo-sputo/" target="_blank">confessa</a> di aver sputato sul vetro della macchina parcheggiata sulla pista ciclabile.<br />
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Il punto è che <b>per i ciclisti a Torino c'è davvero pochissimo spazio e <a href="http://vadainbicicazzo.wordpress.com/2012/10/22/solo-5-minuti/" target="_blank">ancor meno</a> considerazione</b>. E quindi spazio e considerazione vengono presi con la forza, o barattati con altri privilegi che pedoni e auto non possono avere.<br />
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Ma gli estremismi e gli integralismi, a cui è facile cedere viste le condizioni attuali, non portano comunque a nulla, se non al peggioramento della situazione. <br />
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<b>Nella città ideale il cittadino può essere <a href="http://www.biciebasta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=548%3Aciclisti-e-share-modale-la-conflittualita-fra-ciclisti-pedoni-e-automobilisti-e-unidiozia&catid=37%3Anews&Itemid=61" target="_blank">di volta in volta</a> pedone, ciclista e automobilista</b>, a seconda del tragitto, della destinazione e delle necessità. Torino però non è la città ideale. <br />
In Italia la dualità auto-pedone è ormai consolidata da decenni, mentre la bicicletta è un mezzo nuovo. Fino a cinque anni fa in effetti i ciclisti urbani erano davvero pochi. Il cambiamento quindi non deve essere solo a livello pratico e concreto ma anche psicologico: degli amministratori prima, e dei cittadini poi.<br />
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Ma è qui che l'amministrazione dovrebbe fare la sua parte, promuovendo l'uso della bicicletta e agevolando chi usa la bici come mezzo di trasporto quotidiano. Qualcosa si è già fatto, altri progetti sono on the way, ma il Comune sta facendo tutto senza convinzione. Lo sta facendo, mi sembra, solo perché ci sono le associazioni che rompono le palle. Come se si parlasse sempre dei <b>ciclisti della domenica</b> (i famosi) e non di quegli altri.<br />
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Il pezzo mancante della questione, a mio parere, è proprio questo: <b>l'amministrazione comunale non ha capito che la bici può essere (ed è già) usata sistematicamente come mezzo di trasporto quotidiano</b>, e che incentivare questo uso gioverebbe a tutta la città per le conseguenze su traffico, PM10, pulizia, stress, salute e altro; insomma non ha capito quegli assiomi che ogni ciclista urbano ha fatto propri. E finché ci si parla su due livelli diversi non si arriverà mai a capirsi. E la strada mi pare ancora lunga.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-84854073618572660742012-10-22T10:29:00.000+02:002012-10-22T10:31:19.705+02:0050 sfumature di grigio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://inapcache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/ngm_101912/bp9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="http://inapcache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/ngm_101912/bp9.jpg" width="400" /></a></div>
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Il concorso fotografico del National Geographic <a href="http://www.boston.com/bigpicture/2012/10/post.html" target="_blank">immortalato</a> da Big Picture.<br />
(clicca sull'immagine, l'effetto è garantito) Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-304242163430165062012-10-11T10:02:00.000+02:002012-10-11T10:02:22.964+02:00I 10 comandamenti del bravo ciclista urbano<br />
Un post che ogni ciclista urbano DEVE assolutamente leggere :)<br />
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(via <a href="http://bicisnob.wordpress.com/2012/10/11/i-10-comandamenti-del-bravo-ciclista-urbano/">http://bicisnob.wordpress.com/2012/10/11/i-10-comandamenti-del-bravo-ciclista-urbano/</a>)<br />
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<a href="http://bicisnob.files.wordpress.com/2012/10/7345466936_a01a72062b.jpg?w=490&h=331" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="270" src="http://bicisnob.files.wordpress.com/2012/10/7345466936_a01a72062b.jpg?w=490&h=331" width="400" /></a></div>
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Il ciclista metropolitano ha l’obbligo di trasmettere agli altri utenti della strada un’immagine di superiorità, fascino, alterità, bellezza, eleganza. <br />
Deve perciò rispettare ciecamente i 10 comandamenti del bravo ciclista urbano.<br />
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1) <b>Abbigliamento</b>. Tassativamente bandite gonne e pantaloni multitasche così come casacchine catarifrangenti e altri ammennicoli che fanno tanto dipendente ANAS. Gli abiti devono essere ricercati, informali e nello stesso tempo raffinati, la mise si deve notare senza dare cafonamente nell’occhio, deve essere adatta a un aperitivo tra amici così come a una cena elegante. Siate cool e controfighetti.<br />
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2) <b>Relazioni sociali</b>. La vostra capacità di rimorchiare deve apparire innata e straordinaria. Se vedete uno strafigo/strafiga che cammina per strada puntatelo/a e chiedetegli un’informazione qualsiasi. Dovete convincere chi guarda la scena senza sonoro che siete due vecchi amici che si ritrovano per caso. Allontanandovi salutate calorosamente e fate gesti che lascino intendere che vi rivedrete al più presto. Quando possibile, inoltre, datevi appuntamento agli incroci più trafficati con un vostro amico/a, facendo sembrare l’incontro fortuito e trasformando l’ingorgo in un drive-in con vista sul bacio più appassionato del secolo.<br />
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3) <b>Sudore</b>. E’ rigorosamente bandito il sudore. La pelle deve essere sempre fresca e rilassata. Il viso asciutto e tonico esprime la leggerezza della pedalata. Chi soffre di sudorazione eccessiva deve mascherarla utilizzando una mtb e indossando capi tecnici pre-macchiati di fango in modo da convincere l’osservatore che si è reduci da un’escursione chilometrica nei boschi. Il sudore diventerà così testimonianza di una straordinaria forma fisica.<br />
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4) <b>Respirazione</b>. Vietato respirare a bocca aperta, mostrare affanno o spossatezza. Anche se vi stanno esplodendo i polmoni dovete mantenere un certo aplomb. Chi fuma, nel bel mezzo di una salita al 12%, può accendersi una sigaretta, senza naturalmente perdere il ritmo fluido della pedalata.<br />
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5) <b>Espressione</b>. Sorridete con intelligenza, senza inciampare in sguardi beoti. Il volto deve comunicare serenità, spensieratezza, compiacimento. Dovete incutere invidia.<br />
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6) <b>Sorpassi</b>. Sorpassare un’automobile è la cosa più normale che può accadere durante uno spostamento: dimostratelo, compiendo l’operazione con naturalezza. E’ fatto obbligo di non indugiare con lo sguardo beffardo verso il finestrino delle auto, di tirare avanti dritti e fieri senza curarsi di chi è impantanato nel traffico. Inventate occasioni per fermarvi di tanto in tanto lungo il tragitto così da superare più volte gli stessi automobilisti.<br />
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7) <b>Generosità</b>. La vostra superiorità deve rendervi più generosi e disponibili verso il prossimo. Ad esempio, pur essendo privi del parabrezza, potete dispensare mance ai lavavetri al semaforo.<br />
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8) <b>Gentilezza</b>. Fermatevi con ostentazione davanti alle strisce pedonali e sorridete a chi attraversa. Poi manifestate complicità col pedone e scuotete il capo in maniera da redarguire con quel semplice gesto l’arroganza dell’automobilista che non rispetta le zebre.<br />
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9) <b>Meteo</b>. Mostrate di apprezzare, senza esagerare, i repentini cambiamenti meteoclimatici. Utilizzate uno scroscio di pioggia improvviso per lasciar intravedere intriganti trasparenze o per esibire muscoli bestiali sotto pantaloni resi attillati dall’acqua.<br />
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10) <b>Rapporti coi motorizzati</b>. Mai dare confidenza agli automobilisti, mai reagire a provocazioni, a colpi di clacson, a urla e a offese.<br />
L’automobilista non esiste, è solo un componente di una macchina. Esistete solo voi, meravigliosi ciclisti urbani.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-75616421142741779672012-10-10T10:15:00.000+02:002012-10-10T10:15:00.496+02:00Che aria tira in Fiat?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.lucatarlazzi.com/public/Faraone%20delle%20Sabbie2_Low.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://www.lucatarlazzi.com/public/Faraone%20delle%20Sabbie2_Low.jpg" width="350" /></a></div>
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Ho chiesto ieri a un mio amico che lavora nel settore Parts&Services.<br />
La sua risposta, vale la pena citarla testualmente:<br />
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<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: white;"><span style="background-color: #444444;"><i>Aria? Hai presente nei film quando aprono le tombe dei faraoni e viene fuori una ventata di tristezza?<br />Quella. </i></span></span></blockquote>
Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-84932469822661496282012-10-09T10:01:00.000+02:002012-10-09T10:01:03.231+02:00Primo giorno di corsiAl nuovo CLE - Campus Luigi Einaudi in Lungodora Siena:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://distilleryimage3.instagram.com/438a8aca11d811e29e0522000a1e8894_7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://distilleryimage3.instagram.com/438a8aca11d811e29e0522000a1e8894_7.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-51308715874858010662012-09-21T10:54:00.000+02:002012-09-21T10:54:37.958+02:00L'aeroporto senza aereiMi chiedo se anche Caselle farà la <a href="http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/469457/" target="_blank">stessa</a> fine di Aosta.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-25714248293139344472012-09-13T09:45:00.001+02:002012-09-13T09:45:27.482+02:0016-22 settembre: settimana europea della mobilità sostenibile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.comune.torino.it/ambiente/bm~pix/piantina-22-settembre.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="http://www.comune.torino.it/ambiente/bm~pix/piantina-22-settembre.jpg" width="320" /></a></div>
Come ogni anno, la <a href="http://www.mobilityweek.eu/" target="_blank">settimana europea della mobilità sostenibile</a> vede Torino impegnata a promuovere uno stile di mobilità alternativo e più attento alle tematiche ambientali, ma anche sociali ed economiche.<br />
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Tra le iniziative degna di note, domenica 16 settembre si potrà viaggiare gratis tutto il giorno su tram e bus e la metro sarà utilizzabile per l'intera giornata convalidando un solo biglietto. <br />
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La giornata clou della settimana sarà comunque sabato 22 settembre "In città senza la mia auto", quando si svolgeranno innumerevoli attività sparse per il territorio cittadino. Il centro dell'evento sarà comunque San Salvario, dove verrà chiusa al traffico l'area centrale di Corso Marconi dalle 6 alle 24, mentre dalle 15 alle 24 sarà chiusa anche l'area compresa tra Corso Vittorio - Corso Marconi - Via Madama Cristina - Via Nizza.<br />
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Le attività e gli interventi di sabato sono davvero tantissimi, per cui vi rimando all'<a href="http://www.comune.torino.it/ambiente/news/in-citt-senza-la-mia-auto.shtml" target="_blank">elenco</a> ufficiale del Comune.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-23077699209169841522012-08-30T12:34:00.000+02:002012-08-30T12:34:07.743+02:00Stati Generali della Bicicletta<a href="http://www.facebook.com/salvaiciclisti" target="_blank">#salvaiciclisti</a> lancia il contest per scegliere il logo degli <a href="http://www.facebook.com/media/set/?set=a.358075157601054.81619.253078454767392&type=1" target="_blank">Stati Generali della Bicicletta</a>.<br />
Io ho scelto questo:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/s720x720/405213_358075210934382_41184035_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="281" src="http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/s720x720/405213_358075210934382_41184035_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-9129104325065348070.post-25957386955840365012012-08-30T09:39:00.001+02:002012-08-30T09:39:12.012+02:00Piazza Carlina, una grigia mattinata di fine agostoNotate qualcosa di diverso?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixHBdFBUF45APEyed0qqHtp3vxNfwthb9jnGScsv8_ng5_5KiqHJkK8iu96A-7VZ9YC5biNHhxBt7C5doLbFIQJlj1Na-b8783UPFx3Pzgs8_jDK1CohFjOYGRWgktk4SkCUL6IGMHK3Sj/s1600/IMG310.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixHBdFBUF45APEyed0qqHtp3vxNfwthb9jnGScsv8_ng5_5KiqHJkK8iu96A-7VZ9YC5biNHhxBt7C5doLbFIQJlj1Na-b8783UPFx3Pzgs8_jDK1CohFjOYGRWgktk4SkCUL6IGMHK3Sj/s320/IMG310.jpg" width="320" /></a></div>
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Casa Gramsci rivede la luce dopo non so quanto tempo di copertura per lavori di restauro della facciata (e <a href="http://www2.lastampa.it/2012/01/24/cronaca/crolla-parte-di-casa-gramscinessun-ferito-danni-alle-auto-7rJ7bBeDvAxT3rGU6JchML/index.html" target="_blank">crolli</a>).<br />
Ho scoperto che c'è anche un <a href="http://www.hotelcarlina.it/" target="_blank">sito</a>, con un blog e una <a href="http://www.facebook.com/pages/Casa-Gramsci/190691157618818" target="_blank">pagina facebook</a> per seguire i lavori del cantiere fino al varo del nuovo NH hotel.Dario Craccohttp://www.blogger.com/profile/05428282186701185558noreply@blogger.com0