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mercoledì 1 agosto 2012

La città metropolitana: evoluzione necessaria o no?

Sono sempre stato favorevole alla città metropolitana perché Torino e la sua cintura sono ormai troppo legati per poter pensare ognuno al proprio orticello. Servono strategie e politiche comuni, bisogna fare sistema e l'area metropolitana torinese conta quasi 2 milioni di utenti che, se uniti, possono rappresentare una grande forza verso il futuro. La necessità di una politica uniforme serve inoltre a evitare errori di miopia (ambientale, politica, commerciale) come quello di far costruire due centri commerciali a 10 metri di distanza l'uno dall'altro solo perché questi fanno capo ognuno a un comune diverso.

Sono sempre stato favorevole alla città metropolitana perché ho sempre considerato che questa avrebbe compreso Torino e i comuni della prima, al massimo seconda cintura: l'area metropolitana, appunto.

Invece a quanto pare le cose si faranno diversamente, anche se al momento la confusione regna sovrana La città metropolitana prenderà il posto della decaduta Provincia, e quindi dal punto di vista geografico non cambierà nulla. Le competenze della città metropolitana rimarranno le stesse della Provincia (ad esclusione dell'edilizia scolastica), quindi anche dal punto di vista amministrativo non cambierà granché.

Le uniche modifiche saranno a livello politico e organico. Il sindaco della città metropolitana presiederà un consiglio di 16 persone elette dai Sindaci e dai consiglieri dei comuni del territorio (nel caso della Provincia di Torino, quindi, di 315 comuni). Non è dato sapere come sarà eletto il Sindaco metropolitano, le possibilità sono diverse e verranno decise dal primo gruppo di insediati: l'unica cosa che si sa infatti è che il primo Sindaco metropolitano sarà il Sindaco del comune capoluogo, quindi Fassino.

Ora, io avrei visto più con favore la combinazione di Città Metropolitana formata da Torino e dalla prima cintura, con competenze più ampie di quelle che erano provinciali, e la restante Provincia di Torino, che avrebbe continuato a fare quello che sta facendo ora.

Stando così le cose la Città Metropolitana non mi sembra una grande idea. Non vedo proprio l'utilità di un ente del genere, nemmeno dal punto di vista della riduzione dei costi della politica, visto che Sindaco metropolitano e consiglieri prenderanno il posto di Presidente della Provincia e dei suoi consiglieri. Ripeto, so che le cose sono ancora confuse e in alto mare, ma permettetemi di dissociarmi rebus sic stantibus.

martedì 5 luglio 2011

At last

via http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/05/fassino-le-dimissioni-lo-stipendio/


Ieri pomeriggio, verso le quattro, mi ha telefonato il sindaco Fassino. Lo scopo era preavvertirmi del fatto che domani, mercoledì, presenterà a Fini le dimissioni da deputato. Suppongo che la telefonata sia dovuta a questo post che gli deve essere stato molto vagamente segnalato da qualcuno.




Fassino ha aggiunto, a mia domanda, che da sindaco guadagnerà «cinquemila euro netti al mese, cioè meno della metà di quello che prendevo da deputato».


Gli ho chiesto se gli sembrava tanto o poco ma su questo ha preferito non rispondere, facendomi tuttavia notare che governa «una città da un milione di abitanti».


I cinquemila euro, ha aggiunto, sono per 12 mensilità e non producono pensione. La pensione da parlamentare (suppongo abbondante, viste le cinque legislature) gli scatterà quando avrà finito di fare il sindaco, dice.


Gli ho chiesto quando di fatto smetterà di essere parlamentare, ma mi ha risposto che con precisione non lo sa e che non dipende più da lui, perché una volta mandate le dimissioni a Fini (domani, appunto) è la Camera che deve approvarle; comunque pensa che sia una questione di una o due settimane al massimo.


Ps. Ho scritto ‘molto vagamente segnalato da qualcuno’ perché per tutta la telefonata Fassino è stato convinto che io stessi scrivendo un articolo sul suo doppio incarico per il settimanale cartaceo: quindi si è mostrato decisamente stupito nell’apprendere che L’Espresso ha anche un sito e dei blog, e quando l’ha saputo era preoccupatissimo del fatto che io potessi scrivere delle sue dimissioni prima che le annunciasse in consiglio (ieri sera), dato che lui mi aveva telefonato in previsione dell’Espresso cartaceo in uscita venerdì. Sicché più volte ho dovuto rassicurarlo sul fatto che non avrei approfittato della sua un po’ goffa anticipazione facendo uno sgarbo a un’istituzione elettiva.

mercoledì 15 giugno 2011

Chi ben comincia è a metà dell'opera

Ma chi comincia male?
Le cose per Fassino non sono in effetti iniziate nel migliore dei modi: a guardare il suo caso, chi dice che la fase difficile sono le elezioni e dopo viene il bello, si sbaglia - a meno che non intenda fare un commento sarcastico.

Eletto con il 56% dei voti, una maggioranza dai numeri solidi nel nuovo Consiglio comunale di 40 unità, per Fassino sembrava tutto rose e fiori. In realtà la composizione della giunta gli ha da subito creato non pochi problemi - ma glielo si concede, si sa che è un'operazione ardua, che puoi provare cento soluzioni diverse ma finirai comunque per scontentare qualcuno e via discorrendo.

Poi c'è stata (anzi, c'è) la questione del capogruppo PD in Consiglio: match Lo Russo - Tricarico, finisce 7-7 il primo tempo, ora pare si sia deciso per Lo Russo. Ma questa magagna, al contrario della formazione della giunta, si poteva - si doveva - evitare. Perché è davvero lo schifo fatto politica.

Non ultima, la questione delle dimissioni dal Parlamento, a cui Gramellini dedica oggi il suo Buongiorno. Non mi venga Fassino a parlare di procedure, di scadenze, di 20 giorni dall'inizio dell'attività comunale. Sei Sindaco da 15 giorni e non hai ancora dato le dimissioni, al meglio mi viene da pensare che vuoi tenere il piede in due scarpe, al peggio che tu voglia un altro mese di stipendio da Parlamentare. Non c'entrano le procedure, è semplicemente questione di lanciare un segnale di buon senso. Chi mal comincia...

venerdì 3 giugno 2011

Capitale della cultura

Sono convinto che la sequenza di grandi eventi che Torino ha ospitato in questi ultimi anni sia da proseguire. Certo, la politica dei grandi eventi non è più sostenibile per i grandi costi che comporta e sicuramente andrà ridimensionata, ma non sottovaluterei il suo impatto sulla "reputazione" e sull'internazionalizzazione della città, e le conseguenti ricadute economiche.

E' innegabile che le Olimpiadi abbiano dato alla città un lustro che Torino forse non aveva mai avuto, e che le celebrazioni di Italia150 abbiano acuito ancora di più quel nuovo, ritrovato entusiasmo dei Torinesi per la loro città. Senza contare tutti gli eventi mondiali sebbene di minor risonanza, dal mondiale di scacchi, ai tuffi, al nuoto, all'atletica... Questo tornare ad essere sulla scena mondiale da protagonisti ha fatto sentire i Torinesi nuovamente orgogliosi della propria città, ed è questo orgoglio, a mio parere, la chiave del successo dei 10 anni di amministrazione Chiamparino.
Fossi in Fassino, cercherei di non perderlo.

martedì 26 aprile 2011

Sondaggio Termometro Politico: a Torino non è da escludere il ballottaggio

Leggo di buon mattino i risultati del sondaggio che i ragazzi di Termometro Politico hanno proposto nei giorni scorsi su lastampa.it, con numeri che paiono confermare non solo le tendenze ma anche le cifre misurate da altri istituti di ricerca.

Fassino è dato al 51%, Coppola al 32%, Musy al 7%, Bertola al 3,5%. Quello di Fassino è forse il dato che più si scosta dalla linea tracciata finora perché il 51% è sì un risultato da vittoria al primo turno ma non è molto lontano da quel 50,1% che rappresenta la soglia al di sotto della quale si andrebbe al ballottaggio. O comunque non è così lontano come quel 57% a cui veniva dato qui.

Un ballottaggio che, per il centrodestra, sarebbe quasi una vittoria - dice l'articolo. Io non mi azzarderei a scrivere queste belle parole: il cdx torinese ha dato di sé un'immagine scadente di partito rissoso condizionato da beghe interne che, lo ripeto, all'esterno non interessano minimamente. In quanto a candidature condivise sono riusciti a fare peggio del PD locale, che anche lì ce ne vuole. Per poi ottenere quale risultato? Non raccogliere nemmeno un 40% e, anche se riuscissero ad arrivare al ballottaggio, la sfida Fassino-Coppola finirebbe 64 a 36. Un disastro completo insomma. Ed è un peccato perché Coppola mi sembra una persona più o meno intelligente e comunque un candidato - in condizioni normali - presentabilissimo, lontano anni luce dal Berlusconismo che provoca orticarie a tutti i torinesi.

Anche Musy è sotto tono. Un 10% poteva essere alla sua portata, ma l'UDC a Torino non ha mai sfondato e, quanto a FLI, i nuovi partiti non hanno mai fatto breccia nell'opinione pubblica. Vedi SEL, che non è mai andata oltre il 3%, e che il sondaggio dà quest'anno al 5,5% quando nazionalmente è sopra l'8%.

Un'altra sorpresa che riserva il sondaggio è il risultato dei Grillini, con Bertola al 3,5% a un passo dall'ingresso in Sala Rossa.

Per quanto riguarda le coalizioni, il csx arriva al 49%, il cdx al 33% e il terzo polo al 7,5%. Anche da questi numeri si vede che Fassino è capace di intercettare il 2% di voti in più della sua coalizione, mentre gli altri due candidati ottengono una percentuale inferiore rispetto ai partiti che rappresentano.

giovedì 21 aprile 2011

Sondaggio Euromedia Torino, Fassino al 53%

Se anche il sondaggio dell'istituto di Berlusconi, che quindi pende sempre verso destra, dà vincitore Fassino al primo turno con il 53%, mi chiedo quale percentuale possa realmente prendere... quota 60?

Coppola viene dato ad un misero 34% : praticamente niente, se pensiamo che è un dato persino gonfiato dalla tendenza a destra della casa di rilevazioni.

martedì 12 aprile 2011

Ancora Fassino al primo turno

Qui si dà Fassino vincente al primo turno con un risicatissimo 50,5% contro il 30,5% di Coppola e l'8,5% di Musy.

martedì 5 aprile 2011

Elezioni comunali Torino: il sondaggio intero



Sondaggio Politico-Elettorale 
Vincere a Torino 
Pubblicato il 1/4/2011.


Autore:
GM&P SRL

Committente/ Acquirente:
Partito Democratico – Direzione nazionale

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione di 1200 casi, rappresentativo delle principali variabili sociodemografiche. In particolare il campione è rappresentativo per sesso, età e distribuzione della popolazione per zone e condizione lavorativa. Il campione è stato estratto casualmente dal database della popolazione residente a Torino maggiore di anni 18.

Metodo di raccolta delle informazioni:
Telefonico CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1200 intervistati rappresentativi dell'universo degli elettori residenti nel Comune di Torino.

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 22/03/2011 ed il 28/03/2011


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Quali sono i problemi più urgenti e più importanti che la prossima Amministrazione Comunale di Torino dovrebbe affrontare e risolvere?
.



mercoledì 19 gennaio 2011

Primarie Torino, un nuovo sondaggio

In rete circolano i numeri di un sondaggio commissionato dal PDL, che vedrebbe Piero Fassino portare a casa la fascia tricolore di Sindaco già al primo turno con il 52% dei voti. 

Voti candidati:
FASSINO 52%
GHIGO/GHIGLIA 31-33%
FERRERO 6%
CALGARO 3%

martedì 28 dicembre 2010

Problemi di bilancio per Fassino

Italia oggi pubblica un articolo che anticipa in qualche modo i temi della campagna elettorale delle primarie del centrosinistra torinese, vale a dire l'ingresso di Peveraro nella squadra fassiniana.
Peveraro, ex assessore al bilancio del comune e in seguito vice di Mercedes Bresso in regione, è da molti additato come il principale responsabile dell'altissimo indebitamento del comune di Torino, accumulato durante gli anni di preparazione alle Olimpiadi, coincidenti con il primo mandato di Chiamparino.
E dietro questo ingresso ci sarebbe proprio Chiamparino, passato a supportare esplicitamente Fassino dopo aver abbandonato la potenziale candidatura di Profumo, il Rettore "tentenna".
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