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martedì 23 agosto 2011

Torino bollino verde per i diritti

Una proposta della Concia per la creazione di un sistema che assegni un bollino verde alle aziende o associazioni che dimostrino di considerare le diversità un patrimonio da valorizzare. Con Torino come città apripista.
Funzionerà?


giovedì 28 aprile 2011

Noi dentro IKEA, Giovanardi fuori dal mondo

Bellissima iniziativa che gira su Facebook in questi giorni. Sabato 30 aprile anche all'IKEA di Torino Collegno ci sarà un Flash mob di persone che per un minuto alle 15 in punto si baceranno alla facciazza di quel vecchio rimba di Giovanardi. E dopo si entrerà tutti insieme all'IKEA, rigorosamente mano nella mano.

Dato che noi siamo dentro IKEA, una delle aziende più all'avanguardia nella sostenibilità e nell'etica, non discriminiamo: all'evento sono invitati gay, etero, trans, sposati, conviventi, civilmente uniti, single, genitori, figli, nonni e anche cani, gatti e puledri, se riuscite a farli entrare in macchina.

lunedì 18 aprile 2011

Arci1000

Quest'anno ho devoluto il mio 5x1000 all'Arcigay.
Ho visto su questa pagina che l'anno scorso solo 675 persone (secondo me poche, pochissime) avevano dato il proprio 5x1000 all'Arcigay e che i contributi di questi 675 cittadini sono stati utilizzati, fra le altre voci, per pagare le spese legali relative ai casi di violenza, omofobia e discriminazione. E ho pensato che, se succedesse a me di essere discriminato o pestato, vorrei anch'io qualcuno che si battesse al mio fianco e mi supportasse legalmente per contrastare i soprusi.

Così quest'anno ho devoluto il mio piccolissimo contributo a loro.
Perché il paese va sempre più allo sfascio per quanto riguarda i diritti civili, ma non per questo io intendo rassegnarmi.

martedì 27 luglio 2010

Re: Coppie Gay e confusione

Carissima Signora Madda,

in risposta alla sua lettera a Torino CronacaQui, mi vengono in mente tre piccoli pensieri.

Il primo, che il Sindaco amministra la città e i cittadini (tutti i cittadini, senza tralasciare nessuno), non la salute spirituale dei cattolici.
Il secondo, che le parole di San Paolo che lei cita sono contenute in una raccolta evangelica, non nella Costituzione, e quindi non sono legge civile né morale dello Stato Italiano di cui io e lei facciamo parte.
Il terzo, è che favorire gay e islamici non vuol dire automaticamente penalizzare i cattolici. Vuol dire prendersi la responsabilità di integrare le minoranze con la maggioranza, al fine di creare una società più sicura e più giusta per tutti. E per i figli di tutti, anche dei cattolici.

giovedì 22 luglio 2010

Re: Attestato di stima

from Segreteria Assessore Ferraris
to Dario Cracco
date Thu, Jul 22, 2010 at 10:13 AM
subject Re: Attestato di stima


Gentile Signor Cracco,

nel ringraziarLa sentitamente per le Sue parole di apprezzamento, tengo a precisarLe che io vivo in modo profondo il senso del servizio e dell’impegno per l’istituzione che rappresento, prima ancora dei miei personali convincimenti di natura politica, cosa che porto avanti da oltre vent’anni.

Inoltre, mi pare fondamentale tutelare il principio democratico della sovranità del Consiglio Comunale, che nel caso in questione mi imponeva l’esercizio delle mie funzioni per l’applicazione della volontà espressa con il voto di quella particolare delibera, benchè non mi vedesse concorde sull’argomento.

Nel rinnovarLe il ringraziamento, rimango a Sua disposizione in caso di future necessità.

Cordiali saluti.


Dott. Ing. Giovanni Maria Ferraris
cell. 3456511189

e-mail giovanniferraris@studioferraris.net

mercoledì 21 luglio 2010

Debora e Antonella all'anagrafe per la prima unione civile omosessuale


Un altro tassello. Magari simbolico, ma per noi importante. A chi non capisce provo a spiegare: l’altra sera abbiamo telefonato alla mamma di Debora che saremmo venute a prendere questo certificato dove si attesta che siamo “una famiglia anagrafica in ragione dell’esistenza di vincoli affettivi” e lei si è messa a piangere. Ha detto: “Ma è una cosa molto importante”. In quel momento abbiamo compreso cosa sia la sofferenza di un genitore per la discriminazione di un figlio. Noi conviviamo con la mancanza di diritti. È una condizione sotto pelle a cui ci siamo, purtroppo, abituate. Una mamma non si abitua.


(via lastampa)

martedì 20 luglio 2010

Quando ci vuole, ci vuole

from Dario Cracco
to segreteria.assessoreferraris@comune.torino.it
date Fri, Jul 16, 2010 at 3:56 PM
subject Attestato di stima

Gentile Assessore Ferraris,

volevo farle i miei complimenti per la diligenza con cui sta seguendo la nuova procedura delle unioni civili nonostante la sua personale contrarietà a tale provvedimento. Stimo molto la professionalità che sta dimostrando e che ho più volte letto nelle sue dichiarazioni ai quotidiani. Continui così.

Cordialità
Dario Cracco

martedì 28 aprile 2009

Torino Pride 2009

ManifestoTorinoPride2009-small


Il 16 maggio si svolgerà a Torino, già sede del Pride nazionale del 2006, il Pride regionale del 2009. La data di quest'anno è stata anticipata rispetto alla canonica fine di giugno per evitare l'accavallarsi con altre manifestazioni (in primis il Pride nazionale di Genova), ma anche per collegarsi alla giornata mondiale contro l'omofobia. Inoltre la data, che di poco anticipa le elezioni per il Parlamento Europeo del 6/7 giugno, vuole rimarcare il tema della manifestazione di quest'anno, ossia il divario che esiste tra l'Italia e l'Europa in quanto a leggi contro le discriminazioni e a qualsiasi forma di riconoscimento giuridico dei diritti civili di gay, lesbiche e trans.


E quoto direttamente dal sito del Torino Pride :



Il quadro dell’Italia è allarmante.


Siamo tra i pochi paesi (insieme a Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Polonia, Romania, Cipro, Ungheria e Malta) in cui i richiami dell’Unione Europea a migliorare i diritti delle persone lgbt sono state sistematicamente ignorate dalle istituzioni politiche. [...] 
” Sono numerosi gli esempi di politici che rifiutano di sostenere gli eventi del Pride, ma quando questi politici sono direttamente responsabili delle pari opportunità, il messaggio politico è particolarmente grave. Nel maggio 2008 la neonominata ministra della Pari Opportunità in Italia ha rifiutato il sostegno al Pride con la motivazione che gli omosessuali non sono più discriminati in Italia.” (sic)


Appare grave ancora che a differenza della maggior parte dell’Europa, in Italia l’omofobia non sia un reato, né un fattore aggravante della violenza. Anche rispetto al bullismo omofobico l’Italia spicca per la mancanza di azioni positive da parte delle Istituzioni.
A fronte di questo quadro desolante emergono dati incoraggianti rispetto ai cambiamenti dell’opinione pubblica sia rispetto alle unioni civili tra lesbiche e gay, sia rispetto al tema dell’omogenitorialità.
Siamo consapevoli che Torino è una città molto più europea che il resto del paese, più accogliente e inclusiva per le persone lgbt anche grazie al lungo percorso costruito insieme a tutte e tutti voi.


[La frase sottolineata è sottolineata da me, ed è un giudizio personale che viene confermato ogni giorno di più.]


Questa invece è il retro di una delle cartoline che verranno distribuite dappertutto in occasione del Pride. Non credete che l'Italia sia così indietro rispetto all?Europa? Vedere per credere (e cliccare per ingrandire):


CartolinaRetroPride



A presto quindi ulteriori informazioni per sapere con esattezza orario e percorso del corteo.



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