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martedì 9 giugno 2009

Scrutinando... commenti sparsi (e acidi)

Serracchiani2 1) Ma che belli i commenti dei leader del centrodestra. Dopo un tentennamento iniziale, ora il commento standard è: "siamo stati fregati dall'astensionismo". Perché certamente loro quei voti nel Sud li avrebbero presi, "se la sinistra e Repubblica non avessero allontanato ancor di più i cittadini dalla politica con le loro polemiche contro il Premier". Eccert.

2) L'altro commento standard del centrodestra, anche se meno gettonato rispetto al primo, è "il PD è in calo di 7 punti". Certo. Ma se contiamo che tre mesi fa quando Veltroni ha lasciato il PD era dato a 22 punti, ne ha recuperati 4. Al contrario, Berlu era lanciato verso il 45% e ora si deve far bastare un 35%. -10. Freddo...

3) In Piemonte il centrodestra dilaga e francamente ora come ora vedo dura la riconferma della Bresso alla regione tra un anno. In Provincia invece Saitta dovrebbe farcela al ballottaggio, finendo in testa il primo turno - almeno secondo i voti delle europee nella provincia di Torino.

4) Se il centrodestra aspira a conquistare Torino città invece di strada deve farne ancora, e molta: in città, per le provinciali, il 47% ha votato Saitta, il 38% ha votato la Porchietto. Pedalare, pedalare.

5) Nessuna lista della sinistra supera il quorum, e neanche i Radicali. Per colpa di questo sbarramento alle europee, il 10% degli italiani non avrà un proprio rappresentante al Parlamento europeo. Giusto? Non giusto? Sta di fatto che il 10% è proprio tanto.

6) Sinistra e Libertà conclude la sua prima elezione con un 3,1%. Io francamente son contento. Dopo aver votato alle politiche del 2008 il Partito Socialista che non è arrivato neanche all'1%, il 3,1% di quest'anno mi sembra una manna. A parte questo, per un progetto nuovissimo, nato da neanche tre mesi, un 3,1% è un buon primissimo risultato. Bisogna vedere se ora ci sarà la volontà di continuare a tenere le maniche rimboccate e lavorare sodo per far fruttare quanto seminato con questo 3,1%.

7) Il commento su Facebook di Debora Serracchiani di stamattina non ha prezzo: "Mi sveglio, un occhio ai dati e ... in Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286!!" Impagabile. Evviva, finalmente una donna con i controcazzi alla sinistra. Altro che le veline burattinate da Papi.

8) Il centrodestra va all'attacco sulle amministrative: "il centrosinistra governava in 50 province, ora ne conterà solo 25". E grazie al piffero. Nel 2004 aveva fatto l'en plein, più di 50 è impossibile farne, è inevitabile che possa solo scendere.

9) Deludente l'affluenza complessiva europea. In Italia ci siamo "salvati" con il 67% e credo siamo uno degli stati con affluenza più alta. Questo ci fa onore. Comunque bisogna proprio che a livello europeo si ripensi ad una strategia per portare l'Europa più vicina ai cittadini, perché altrimenti da qui al 2014 ci si dimenticherà di nuovo di tutto quanto riguarda il Parlamento di Strasburgo.

10) Piccola intima festicciola per il successo dei Socialdemokraterne in Danimarca. Di pochissimo, ma finalmente dopo 10 anni di eterno secondo posto sono tornati in testa. Ottimo anche il risultato del Socialistisk Folkeparti.



lunedì 18 maggio 2009

Sondaggio Digis: previsioni NordOvest

Importante sondaggio della Digis, uscito oggi e risalente a una rilevazione effettuata due giorni fa. Il campione è importante (4000 persone) e mostra anche i dati divisi per circoscrizione.

Qui i risultati del NordOvest:

Nordovest

[fanno poi notare dal blog de Il Liberale che i dati corretti delle politiche 2008 per la circoscrizione sono PDL 34.1% Lega 17.1% e PD 30.3 %]

Curioso sarebbe dividere questi dati per le quattro regioni della circoscrizione e vedere la situazione in Piemonte.



mercoledì 13 maggio 2009

Quale partito Europeo rispecchia meglio le tue idee?

Scoprilo qui su www.euprofiler.eu . Il sito ti chiede di esprimere una serie di opinioni su trenta temi di attualità in Europa e la rilevanza di ogni tema nel tuo mondo personale. I risultati mostrano la tua affinità ai partiti politici sia in Italia sia in qualsiasi altro stato membro dell'UE.


La mia posizione nel panorama politico italiano:


Eu1




E la lista di corrispondenze tra le mie opinioni e quelle dei singoli partiti:


Eu2




In realtà, considerando anche la rilevanza degli argomenti, le percentuali variano notevolmente:



Eu3


  


E se fossi in UK?


Euuk




In Francia:


Eufr




In Germania:


Euger




E infine per sfizio ho fatto anche la mia beloved Danimarca, dove sorprendentemente risulto più di sinistra dei SocialDemokraterne:


Eudk




Insomma, casomai abbiate dubbi su chi votare, avete trovato l'oracolo.



domenica 10 maggio 2009

Una leghista in Lazio

Leghista Leggo queste cose e mi perplimo, non tanto per la questione delle veline o della bellezza in Parlamento, quanto per una questione ancora più terra terra: ma la Lega in Lazio che ci sta a fare?



domenica 3 maggio 2009

Le PREFERENZE, queste sconosciute

Non so bene come sottolinearlo a dovere.
Ci provo.

LE ELEZIONI EUROPEE SONO LE UNICHE ELEZIONI RIMASTE IN ITALIA CON LE
PREFERENZE
SE NE POSSONO SCRIVERE FINO A TRE


Non siamo obbligati ad accettare le liste fatte dall'alto questa volta, possiamo e DOBBIAMO scegliere noi il o i candidati che intendiamo mandare a Strasburgo. Non siamo più abituati, ma stavolta abbiamo la possibilità di mettere in moto il cervello invece che chinare il capo come muli ai quattro deficienti del Parlamento.

Meno male che c'è l'Unione Europea che ci garantisce una minima libertà.

Scheda_europee


I seggi saranno aperti dalle 15 alle 22 di sabato 6 giugno e dalle 7 alle 22 di domenica 7 giugno.

Il riparto dei seggi avviene con il metodo proporzionale in base alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista. Saranno attribuiti seggi unicamente alle liste che otterranno sul piano nazionale almeno almeno il 4% dei voti validi espressi.


Dei 72 seggi spettanti all'Italia per la legislazione 2009-2013, la circoscrizione Italia nord-occidentale ne elegge 19.

Informatevi sui candidati.
Usate le preferenze.



giovedì 30 aprile 2009

Europee 2009 - Candidature NordOvest

Una piccola introduzione a cura del caro Marco Zatterin e poi la lista delle candidature per la circoscrizione NordOvest.


Mancano Lega e UDC, non ho trovato la lista da nessuna parte sul web.




ITALIA NORD OCCIDENTALE - Sono in tutto 20 le liste presentate alla corte d'appello di Milano. Ultima in ordine di tempo è arrivata la lista del Pdl dove figurano ai primi due posti Silvio Berlusconi e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Dopo di loro figurano gli altri candidati in ordine alfabetico con in testa l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, e la presidente della commissione cultura della Camera, Valentina Aprea, e in coda Iva Zanicchi. Il primo ad arrivare questa mattina è stato Marco Ferrando per il Partito Comunista dei Lavoratori, seguito dai Liberaldemocratici che hanno messo in lista fra gli altri Daniela Melchiorre e Piera Levi Montalcini. L'Udc è arrivata con un lista dove spiccano i nomi di Magdi Allam e del principe Emanuele Filiberto di Savoia. Sinistra e Libertà, invece, ha scelto come capilista due eurodeputate uscenti: Monica Frassoni e Pia Locatelli. Ma può contare anche sulla candidatura dell' attore e comico Bebo Storti. Forza Nuova ha candidato Mario Sossi, il magistrato rapito dalle Br nel 1973 e liberato l'anno dopo.


CANDIDATURE PDL


1) Silvio Berlusconi;
2) Ignazio La Russa;
3) Mario Walter Mauro;
4) Cristiana Muscardini;
5) Gabriele Albertini;
6) Valentina Aprea;
7) Fabrizio Bertot;
8) Vito Bonsignore;
9) Elena Centemero;
10) Maristella Cipriani;
11) Lara Comi;
12) Roberta Della Vecchia;
13) Isabella De Martini detta Susy;
14) Carlo Fidanza;
15) Giuseppe Menardi;
16) Nicola Orsi;
17) Laura Ravetto;
18) Licia Ronzulli;
19) Iva Zanicchi


ITALIA DEI VALORI






































SONIA ALFANO    Nato a: Messina, 15 ottobre 1971Professione: Funzionario della Regione Sicilia   
GLORIA BARDI    Nato a: Genova, 26 maggio 1956Professione: Insegnante e Scrittrice   
ILARIA BERETTA    Nato a: Genova, 11 novembre 1962Professione: Libero professionista - redattore e autore   
MASSIMO BERNACCONI    Nato a: Ravenna, 24 luglio 1970Professione: Funzionario Eurocontrol   
ANIELLO CUSATI    Nato a: San Mauro La Bruca (Sa), 29 aprile 1950Professione: Dirigente sanitario Asl 2 Milano   
LUIGI DE MAGISTRIS    Nato a: Napoli, 20 giugno 1967Professione: Magistrato   
ANTONIO DI PIETRO    Nato a: Montenero di Bisaccia (Cb), 02 ottobre 1950Professione: Presidente Italia dei Valori   
LUIGI FERRANTE    Nato a: Gravina in Puglia (Ba), 13 ottobre 1966Professione: Scrittore / Produttore documentarista   
GIOVANNI MUTTILLO    Nato a: Baranello (CB), 10 aprile 1963Professione: Infermiere Coordinatore c/o Ufficio Relazioni con il Pubblico Fondazione Ospedale Maggiore di Milano   
MANUELA PALADINI    Nato a: Lucca, 17 luglio 1948Professione: Ex Dirigente Aziendale, in pensione   
MARUSKA PIREDDA    Nato a: Udine, 08 aprile 1976Professione: Assistente di volo   
GIORGIO SCHULTZE    Nato a: Buenos Aires, 10 aprile 1956Professione: Architetto esperto di pianificazione energetica urbana   
GIANNI VATTIMO    Nato a: Torino, 04 gennaio 1936Professione: Filosofo   
LORELLA VEZZA    Nato a: Antey-Saint-André (Ao), 01 agosto 1960Professione: Impiegata   
CARLO VULPIO    Nato a: Altamura (BA), 28 luglio 1960Professione: Giornalista   
MAURIZIO ZIPPONI    Nato a: Brescia, 04 luglio 1955Professione: Sindacalista   


PARTITO DEMOCRATICO





























































Sergio COFFERATICAPOLISTA
Patrizia TOIAeuroparlamentare uscente
Gianluca SUSTAeuroparlamentare uscente
Antonio PANZERIeuroparlamentare uscente
Francesca BALZANIAssessore Bilancio Comune Genova
Giovanni BIGNAMIastrofisico già Presidente Agenzia Spaziale Italiana
Maria Lucia CENTILLOCons. Com. Pres. Federsanità ANCI Piemonte Pres. Comm. Pari Opportunità TO
Franco BONANINIPres. Ente Parco Cinque Terre - Pres.Apt Liguria già sindaco Riomaggiore
Milena D’IMPERIOdirigente aziendale
Raimondo DONZEL segretario regionale
Annamaria DI RUSCIOimprenditrice
Francesco FERRARIeuroparlamentare uscente
Chiara PORRO DE SOMENZIesperta politiche sanitarie
Giorgio FERREROimprenditore agricolo -già Pres. Coldiretti piemontese
Maria Luigia SIMEONESindaco di None
Piero GRAGLIAdocente universitario aderente Mov. Federalista Europeo
Elide STANCARIgià Vice Pres. Naz. Di settore Confagricoltura
Roberto PLACIDOprofessionista -vice Pres. Consiglio regionale Piemonte
Ivan SCANFAROTTOlibero professionista


RIFONDAZIONE COMUNISTI ITALIANI


1    VITTORIO AGNOLETTO - Europarlamentare uscente 
2    GIOVANNI PAGLIARINI - Lombardia (MI) - Responsabile Lavoro PdCI
3    HAIDI GAGGIO GIULIANI - Liguria (GE) - Insegnante in pensione
4    MARGHERITA HACK - Astrofisica
5    CIRO ARGENTINO - Piemonte (TO) - Operaio ThyssenKrupp
6    ALESSANDRO BORTOT - Valle d’Aosta - Figura storica sinistra valdostana, ex- cons regionale, cooperativa “lopan ner”, Espace Populaire, commercio equo solidale 
7    PATRIZIA COLOSIO - Lombardia (BS) - tra le fondatrici dell’ass. Pianeta Viola , lunga esperienza nella formaz. su tematiche inerenti al genere e all’orientamento sessuale
8    MARINA FIORE - Piemonte (NO) - Protagonista movimento contro produzione caccia f35
9    OMBRETTA FORTUNATI - Lombardia (MI) - Consigliera provinciale 
10    RITA LAVAGGI - Liguria (GE) - Insegnante, Sinistra europea, comitati ambientalisti
11    ALEANDRO LONGHI - Liguria (GE) - Ex parl DS e poi PdCI, pensionato FF.SS
12    ENRICO MORICONI - Piemonte - Consigliere regionale Uniti a Sinistra
13    ANTONELLO MULAS - Piemonte (TO) - Delegato Fiom Mirafiori
14    PAOLA NICOLI - Lombardia (MI) - Ricercatrice Cti
15    ESAHAQ SUAD OMAR SHEIK - Piemonte (TO) - Comunità somala, intermediatrice culturale
16    DIJANA PAVLOVIC - Lombardia - Attrice Rom 
17    ROSANGELA PESENTI - Insegnante di Storia e Letterature nella scuola Superiore, Analista Transazionale e formatrice, dirigente nazionale dell’Udi fino al 2003, autrice di saggi e narrativa
18    DANIELA POLENGHI - Lombardia (CR) - Assessore comunale 
19    ERMANNO TESTA - CIDI nazionale


SINISTRA E LIBERTA'


1    Frassoni      Monica                europarlamentare uscente
2    Locatelli       Pia Elda    pia    europarlamentare uscente
3    Vendola        Nichi    nicola    presidente regione puglia
4    Fava              Claudio              segretario nazionale Sinistra Democratica
5    Pitzorno        Bianca               Scrittrice letteratura per bambini
6    Storti             Alberto    bebo   attore, cabarettista
7    Troiano         Sergio                attore, "portami via" festival Venezia, "febbre d'amore", "terra nostra", "cento vetrine",                            
8    Baresi           Giannarosa      gianna    insegnante discipline giuridico-economiche,
9    Cordi'            Rocco                esponente "altra lombardia", Lega Coop
10    Dalai          Michele              giornalista, direttore editoriale, dal '03 direttore Linus , deejay radio
11    Favaro       Giovanni            già segretario PRC Torino
12    Gambaro   Monica              medico ospedale Gaslini Genova
13    Magni        Tino                    pensionato, coord. Regionale Sinistra Democratica Lombardia
14    Nigro         Antonio               Bisonte Quercia    sindaco comune di Vidracco (TO)
15    Novelli        Diego                giornalista, sindaco di torino dal '75 all'85, deputato europeo nell'84, deputato dall'87 al '01
16    Penna        Renzo               dirigente CGIL - gia deputato XIII Legisl. Comm. Attività produttive
17    Piras          Dorino               medico chirurgo, assessore provinciale Torino Risorse
18    Pognant    Simona             sindaca Borgone Val di Susa NO TAV
19    Velo           Francesco        Spazio Lib Lab



mercoledì 15 aprile 2009

Referendum sì, referendum no

Da giorni sono dibattuto su cosa votare al referendum che si terrà in un weekend non ancora ben precisato di giugno. Io sostengo fortemente l'accorpamento con le elezioni amministrative ed europee del 6/7 giugno, visto che si risparmierebbe una cifra tale di soldi che in questo periodo tra crisi ed emergenze ne abbiamo proprio bisogno. Ma a parte questo, sto cercando di individuare motivi pro e motivi contro il sì o il no al referendum.


Ma di cosa parliamo innanzitutto?



Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento. Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste. In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento.


Se i primi due quesiti venissero approvati (votando quindi ) si configurerebbe un assetto politico molto stabile. E tendenzialmente bipartitico.



Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione. Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza.


Però, stando così le cose, il primo partito del paese potrebbe prendere anche solo il 10% ed avere il controllo netto delle due camere.



[I quesiti] propongono di consentire ad una minoranza di governare il Paese, stabilendo che la lista che ottiene più voti di tutte le altre conquisti la maggioranza assoluta della Camera. In via di principio se un partito ottiene il 10 % e tutti gli altri percentuali al di sotto di quella cifra, a quel partito sarebbe consegnata la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Sostanzialmente si ripropone, in peggio, il principio della legge Acerbodel 1923, voluta da Mussolini per assicurarsi la vittoria elettorale, ma con una differenza fondamentale: mentre la legge fascista prevedeva almeno la soglia minima di voti del 25% per aggiudicarsi il premio di maggioranza, il testo del referendum non prevede alcun limite inferiore.


Vogliamo davvero che un partito singolo (come Pdl o Pd) abbia il monopolio del Parlamento e possa fare i propri cosiddetti porci comodi? Vogliamo davvero dargli tutto questo potere? In Norvegia e in Scandinavia in generale ci sono 8/9 partiti che riescono a governare anche grazie a coalizioni di minoranza che ricercano una maggioranza trasversale variabile a seconda della materia trattata. Questa è democrazia. Da noi però questo comportamento è difficile che si riesca ad ottenere quando si litiga anche dentro la propria stessa coalizione.



"In un sistema già squilibrato dall'estrema debolezza dell'opposizione, sarebbe un passo verso il partito unico. Non c'entra l'antiberlusconismo o le grida di regime. C'entrano i numeri. Alle valutazioni attuali, e con la spinta del premio di maggioranza, il Pdl potrebbe permettersi di varare al prossimo giro un bel governo monocolore. Di cambiare la costituzione senza neanche dover scomodarsi ad allestire un tavolo, non diciamo con Franceschini, ma nemmeno con Bossi." (Stefano Cappellini su il Riformista)


Inoltre, vogliamo davvero un bipartitismo all'americana? Le sfumature che portano i partiti di minoranza qualificata sono tante, e sono importanti. Un parlamento come quello americano che contenga solo rappresentanti di due partiti è un po' sterile per uno stato europeo. Mi immagino invece un parlamento che contenga Pdl, Udc, Pd e un partito di sinistra, e questo mi pare un ottimo compromesso. Niente partitini da 2%, ma allo stesso tempo spazio a quelli che il 5% lo raggiungono.



L’obiettivo di indurre diversi soggetti politici a fondersi in grandi partiti non impedisce alle istanze minoritarie di avere un loro ruolo all’interno degli stessi. In tutte le grandi democrazie, anche laddove a contendersi la possibilità di governare sono soltanto due o tre partiti, sono presenti anime e correnti diverse all’interno di essi. Il fatto poi che si scoraggi il multipartitismo estremo non è da biasimare. È sin dall’epoca dell’Assemblea costituente, infatti, che si deprecano l’instabilità e la frammentazione dei governi di coalizione.
Il sistema elettorale che risulterebbe dall’approvazione dei quesiti referendari è una sfida per tutti i partiti, grandi e piccoli. Questi ultimi, in particolare, si troverebbero a dover scegliere se difendere le proprie istanze all’interno di partiti più ampi, arricchendo, in un processo di sintesi, l’identità degli stessi, ovvero concorrere autonomamente nelle elezioni, cosa che rimarrebbe comunque possibile, previo superamento delle soglie di sbarramento (del 4%e dell’8%).  


Il terzo quesito invece di cosa tratta?




Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione! Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo. Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.


Quindi abolizione delle candidature multiple, che è un'ottima cosa, ma è altrettanto vero che ciò non dà libero accesso alle tanto agognate preferenze.



Non si risolve il problema delle liste bloccate dei candidati, che continuerebbero comunque ad essere imposte dall’alto dalle segreterie dei partiti senza alcuna possibilità per i cittadini di esprimere le preferenze.


Insomma, io non ho ancora una pensiero ben chiaro, soprattutto sui primi due quesiti. Credo che la domanda che ognuno di noi debba porsi per decidere come votare è "quanta della mia libertà di scelta permetto sia scavalcata in nome dell'azione governativa?", o meglio "quanto è più importante che il mio paese discuta su cosa fare rispetto a quanto poi effettivamente riesca a fare?". Attualmente in Italia si discute tanto e si combina poco... ma se si combinasse tanto e si discutesse poco, la democrazia verrebbe meno. E' vero che sarebbe democrazia l'andare a votare il nostro candidato (o il male minore), ma è democrazia anche la discussione in Parlamento, che in caso di sistema bipartitico verrebbe meno (e il confronto, nella migliore delle ipotesi, si trasferirebbe all'interno del partito di maggioranza).


Tutte queste considerazioni comunque sono a prescindere dal concetto base che ognuno di noi DEVE andare a votare perché il voto è un diritto ed è un dovere, e soprattutto è l'unico modo che abbiamo per esprimere il nostro parere a livello nazionale.




-


Update: dopo averci riflettuto su, nuovo post di conclusioni sul referendum.



sabato 11 aprile 2009

Candidature europee del PD, circoscrizione NordOvest

EU_flag2-b A parte il Cofferati capolista su cui non ho voglia di commentare, ecco usciti ieri i nomi delle 5 candidature piemontesi che saranno inseriti nella lista della circoscrizione NordOvest (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria). Ho spulciato qualche informazione su ognuno di loro, tanto per sapere di chi stiamo parlando.

Gianluca Susta, parlamentare europeo uscente, nonché Vicecapogruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa) in Parlamento Europeo. Classe 1954, proveniente dal gruppo della Margherita, lunga militanza presso il comune di Biella fino a diventarne Sindaco. Sito internet www.gianlucasusta.it.

Maria Lucia Centillo, Consigliere del Comune di Torino, ricopre la carica di Presidente della Commissione per i Diritti e le Pari Opportunità.

Giorgio Ferrero, imprenditore agricolo nonché ex presidente regionale della Coldiretti, 43 anni, fervido sostenitore del made in Italy, tra le sue battaglie figura quella sulla rintracciabilità dell'origine degli alimenti.

Roberto Placido, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, nato nel 1956 in Basilicata e residente a Torino dal 1967. Proveniente dallo stream PCI - PDS - DS, ha sostenuto Veltroni alle prime primarie del PD. Oggi fa parte della corrente "sinistra per". Ha anche un sito ben fatto e un blog molto 2.0 che trovate su robertoplacido.it.

Maria Luigia Simeoni, attuale Sindaco di None dal 2004. Nata nel 1948, insegnante di educazione tecnica, militante PDS passata poi all'Italia dei Valori nel 2000. Fra le notizie online troviamo la sua posizione, peraltro controversa, nella chiusura dello stabilimento Indesit di None.



Emma Bonino Superstar

Ma sentitela. Ha 60 anni suonati ma in quanto a flessibilità mentale, tolleranza, concretezza, attenzione verso l'Europa e apertura verso il futuro neanche il politico più giovane della Camera le sta dietro.




Una grande. Ma quando le daremo più spazio nel panorama politico-istituzionale italiano?



domenica 5 aprile 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera

Serracchiani
Ho visto ora su Youtube i video di Debora Serracchiani, segretaria del circolo del PD di Udine, prima ad una manifestazione interna al partito e poi durante l'intervista all'Era Glaciale con la brava Daria Bignardi. Lo so, arrivo in ritardo, visto che tutto è successo ben due settimane fa... ma tant'è.

Molto convincente la Serracchiani, la nostra Amélie, il futuro del PD, la valvola di sfogo dei giovani democratici, bla bla bla... tanti complimenti, tante buone parole e ora la sbattono in Europa per togliersela dai piedi.

Mandiamo il meglio in Europa e ci teniamo le cariatidi in casa. Ovvio,
per combattere Berlusconi (che ormai lo stato di cariatide l'ha
superato 15 anni fa) ci vogliono persone del suo stesso calibro.

Molto bene Franceschini, molto bene. Chi ben comincia è a metà dell'opera.






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