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mercoledì 10 ottobre 2012

Che aria tira in Fiat?


Ho chiesto ieri a un mio amico che lavora nel settore Parts&Services.
La sua risposta, vale la pena citarla testualmente:

Aria? Hai presente nei film quando aprono le tombe dei faraoni e viene fuori una ventata di tristezza?
Quella.

martedì 18 gennaio 2011

(Ancora) qualche parola su Mirafiori

Sono stati già spesi fiumi di inchiostro, però se c'è ancora spazio vorrei dire la mia.
Sono stato in silenzio durante tutti questi giorni, perché avevo la sensazione che ci fosse qualcosa che non quadrava. Qualcosa che era sbagliato a prescindere dall'accordo, dalle posizioni, e da tutte le opinioni che sono state sviscerate in merito.
Finché, l'altro giorno, in seguito all'esito del referendum, ho sentito TUTTI esprimersi come dopo una partita di calcio: Marchionne ha vinto, Marchionne ha perso. Ma la vicenda Fiat non era una partita di calcio, in cui Marchionne impersonava il capitano della squadra A e Landini il centravanti della squadra B.

Questo clima da stadio ha favorito l'interpretazione secondo cui il colpevole delle angherie che subiranno gli operai è Marchionne. Ma non è così. Qui il colpevole, se si può parlare di colpa (anche se io preferisco parlare di responsabilità), è quel processo chiamato globalizzazione, che se da un lato consente di avere una concorrenza agguerita che tende alla diminuzione dei prezzi al consumatore, dall'altro (il lato oscuro della forza) mira al ribasso anche per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori.

Credo che il problema del nuovo contratto sia stato dal punto di vista della comunicazione, e che sia stato mal posto fin dall'inizio. La "guerra" è stata soprattutto comunicativa. Non è che se avesse vinto il NO, gli operai avrebbero trionfato contro il padrone capitalista: ci avrebbero rimesso tutti, quegli operai in primis. Marchionne, fin dal principio, avrebbe dovuto sedersi al tavolo dicendo "signori, qui ci mangiano vivi e se non facciamo qualcosa ci rimettiamo tutti quanti". Tutti quanti. Perché siamo tutti sulla stessa barca. Marchionne avrebbe dovuto continuare dicendo "rimettiamoci tutti quanti qualcosa di nostro, ma salvaguardiamo l'occupazione, i profitti, il futuro e il territorio". Si trattava di guardare al futuro con collaborazione, perché il futuro fosse buono per entrambi. E invece, ahilui, ha preferito assumere toni minacciosi e usare ultimatum, esasperando così la divisione già in atto.

mercoledì 29 dicembre 2010

L'effetto Mirafiori sulle primarie

Un bell'articolo di Repubblica Torino di qualche giorno fa illustrava le posizioni dei 4 candidati alle primarie csx di Torino rispetto all'accordo tra Fiat e Sindacati.

Gariglio parla di "ricadute positive" sull'area e sul settore, un accordo "indispensabile" per il futuro di Torino.

Fassino parla di accordo non solo importante ma necessario, perché "se si perde l'investimento addio Fiat e senza Mirafiori la Fiat sarebbe un'altra cosa".

Placido definisce il sindacato "senza coraggio" perché avrebbe potuto esprimere alternative diverse, ma considera nel complesso l'accordo positivo.

Ardito boccia completamente l'intesa, "frutto della divisione sindacale".

sabato 16 maggio 2009

Torino si mobilita

Urlo-di-homer1 Tenetevi forte cittadini, se volete uscire oggi a fare un giro in città al 90% delle probabilità vi toccherà trovare un percorso alternativo per recarvi dove volete. In centro il Gay Pride, Mediaset in Piazza San Carlo per la festa dello switch-over da analogico a digitale e manifestazione dei lavoratori FIAT sull'asse Mirafiori-Lingotto.

Per maggiori informazioni sulla viabilità, leggete il comunicato stampa della città.

Torinesi avvisati...



sabato 2 maggio 2009

Fiat e Chrysler, Torino e Detroit

Fiat-chrysler


Non risolverà tutti i problemi, ma è un segnale che fa sperare.
Il Presidente del più grande stato del mondo che rivolge la propria fiducia e quella del suo paese a Torino è un grande onore e una grande responsabilità, e una possibilità in più di uscire più in fretta da questa crisi economica.
Spero solo non ci si dimentichi ora di tutte quelle persone che da oggi fino a fine Agosto saranno per 13 settimane consecutive in cassintegrazione.



lunedì 9 marzo 2009

La 500 di Barbie

Fiatbarbie È disegnata su misura per lei, molto “fashion” ma con un pizzico di ironia…. ed estremamente simpatica. È la Fiat 500 show car che oggi 9 marzo sarà ufficialmente regalata a Barbie, in occasione del party celebrativo che si svolgerà a Milano nel giorno del suo cinquantesimo compleanno.  

Nata dalla collaborazione tra il Centro Stile Fiat e la Mattel, si tratta di un’autentica “shock car” come dimostra la lucentezza del suo colore esterno di carrozzeria: vernici laccate e profonde, simili allo smalto, sono state ottenute con allumini finissimi annegati in un rosa intenso e contemporaneo. All’interno, risalta la morbidezza dei tessuti applicati sui sedili: alcantara laminata argento che unisce l’aspetto trendy alla morbida tattilità, con riflessi che brillano fino al padiglione. Inoltre, i tappetini sono impreziositi da fili di seta naturale e viscosa lucida mentre nei vani portaoggetti si possono trovare lucidalabbra dai colori brillanti che si possono applicare specchiandosi in una cornice di led. E ancora: come gioielli incastonati, alcuni dettagli diventano cristalli che spiccano sulle mostrine interne, sulle coppe ruota, sul raschiavetro esterno, sull’antenna, fino a delineare l’inconfondibile silhouette della bambola sui montanti. Infine, per questa Fiat 500 show car è stato realizzato un lucido telo copri-vettura sul quale campeggia l’immagine della Fiat 500 degli anni Sessanta e la firma di Barbie.  I

l pubblico potrà ammirare questa nuovissima Fiat 500 show car a partire dalle 18.30 di lunedì 9 marzo quando sfreccerà per le vie del centro di Milano, l’immancabile quadrilatero della moda. A bordo della vettura ci sarà Barbie e, al suo fianco, un driver d’eccezione: Ken, ovviamente. E una volta giunta all’ingresso della Rinascente, in piazza Duomo, Barbie scenderà dalla sua vettura e farà un’inedita sfilata su un pink carpet appositamente creato per lei. In contemporanea la band Nena suonerà dal vivo i pezzi di musica leggera più famosi legati alle 5 decadi della più famosa “fashion doll” di tutti i tempi.

Roberto Giolito, autore della Fiat 500, ha così presentato il progetto di partnership tra Mattel e Fiat: «Che la signorina statunitense Barbie, già intestataria di diverse “soluzioni di trasporto” che vanno dalle rombanti Gran Turismo ai Motor Home super accessoriati, abbia notato una 500, e l’abbia desiderata come regalo per un compleanno importante, è il segnale di un bisogno, oggi comune, di tornare a sognare cose semplici, che danno tanto e ti fanno sentire più leggero, che esaltano chi è bello di natura, ma anche chi riesce e sentirsi tale, senza dover dimostrare nulla, perché Barbie ha già conquistato tutti. Barbie è bella e scattante, ma ha avuto la sensibilità di ascoltare tutti, di essere l’espressione di tutti, per questo ha scelto un’automobile che non divide, che affranca chiunque dal dover dichiarare la propria posizione sociale, e che dal 2009, per il suo compleanno, esisterà in una versione dalla quale si può vedere meglio il sole e anche le stelle, per poter continuare a sognare, soprattutto ad occhi aperti».


(da Fiat.com)



giovedì 26 febbraio 2009

Noi stiamo morendo e tu ti compri una Renault?

Fiat500_UK_138 Non so se sono nel giusto o nel torto.


Ho saputo l'altro giorno che una persona a me vicina ha appena comprato un'automobile usando gli incentivi statali, ha comprato una Renault.


Ma come? Noi in Fiat stiamo morendo tra la cassintegrazione e la mobilità, e tu vai a comprare una vettura di un concorrente straniero? - è stato il mio pensiero.


Che è più o meno lo stesso ragionamento che hanno fatto gli inglesi della raffineria di Lindsey che scioperavano due settimane fa perché una società italiana aveva vinto un loro appalto.


Protezionismo: bello e buono solo quando conviene a noi?



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