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giovedì 30 agosto 2012

Piazza Carlina, una grigia mattinata di fine agosto

Notate qualcosa di diverso?


Casa Gramsci rivede la luce dopo non so quanto tempo di copertura per lavori di restauro della facciata (e crolli).
Ho scoperto che c'è anche un sito, con un blog e una pagina facebook per seguire i lavori del cantiere fino al varo del nuovo NH hotel.

giovedì 26 luglio 2012

La nuova Aula Magna dell'Università alla Cavallerizza Reale

L'altro giorno sono passato all'interno della Cavallerizza Reale per tornare a casa: non ci passavo più da mesi, da quando ho ripreso a muovermi in bici anche per andare al lavoro.

Ho trovato le classiche transenne blu dei lavori e confesso che, pur avendone parlato qui nel blog l'anno scorso, mi ero dimenticato del progetto della nuova Aula Magna dell'Università.

Così ho cercato informazioni sul progetto:

Il complesso del Maneggio Chiablese, ove si realizzerà la Nuova Aula Magna d'Ateneo, si trova all’interno dell’antico complesso della Cavallerizza Reale, originalmente votata alla cura dei cavalli delle regie scuderie.
Ad oggi, l’edificio si presenta particolarmente compromesso dal tempo e da usi poco adeguati che lo hanno profondamente segnato. In quest’ ottica, l’occasione della trasformazione della sala appare irrinunciabile per la conservazione e valorizzazione di un’area così densa di storia e significati legati alla limitrofa presenza di Palazzo Reale.

Dalla documentazione iconografica risulta che il Maneggio Chiablese è già fra gli edifici presenti all'interno della realizzazione seicentesca del “Complesso della Zona di Comando”, come mostra il progetto castellamontiano in cui l’architetto Juvarra, nel 1730, lo disegna alla stregua delle antiche strutture del Regio Archivio, posto all’interno della corte dell’Accademia Militare.
A fianco del maneggio troviamo anche il portico laterale, trasformato nel 1753 in fabbricato adibito a scuderia e interposto fra il Maneggio e la Regia Zecca.

Obiettivo del progetto è la costruzione di una sala che sia anche un “violino”.
Essa, risultando protetta dalla parete semitrasparente del guscio, sarà dotata di foyer ai due diversi livelli. Tali spazi, flessibili alle funzioni di accoglienza del pubblico, saranno indispensabili per raggiungere in sicurezza le vie di esodo, essendo collegati alle scale di sicurezza che si affacciano direttamente verso l’esterno.
Al piano terreno, all’interno del guscio e al di sotto dell’Aula, saranno ricavati diversi spazi di servizio alla sala: servizio di guardaroba, servizio di ristoro, locali di supporto.

Il risultato ottenuto sarà quello di una sala non dissimile da un teatro di alto livello tecnologico.
La luce naturale filtrerà dalle ampie finestre del prospetto, coadiuvata dalla realizzazione di finestroni collocati in sommità alla muratura preesistente; tali finestre collaboreranno a far galleggiare la nuova copertura a capriate lignee rispetto ai muri perimetrali preesistenti. Queste, seguendo la partizione della facciata, saranno in grado di creare effetti scenografici di suggestione.
Ecco come si presenta ad oggi l'interno della Cavallerizza:


Altre foto sono disponibili sul sito dell'Università.

sabato 7 gennaio 2012

Via dell'Università

Squillino le trombe, Torino ha una nuova via dal nome pomposo e seicentesco: via dell'Università.



In realtà "via dell'Università" è il nome del nuovo percorso ciclabile a doppio senso di marcia che si trova su via Borelli, sconosciuta via a senso unico che non è altro che il prolungamento di via Montebello tra Corso Regina Margherita e Lungo Dora Siena.


Tra le caratteristiche di questo nuovo percorso ciclabile non spicca certamente la lunghezza: via dell'Università si interrompe infatti dopo 20 metri dal maestoso segnale di inizio.


In realtà quello di via Borelli è il primo minuscolo pezzettino di un percorso ciclabile più lungo che attraverserà il centro di Torino da nord a sud toccando tutte le residenze e le sedi universitarie, come approvato dalla delibera del consiglio comunale di Torino il 20 settembre 2010.
Al tratto di via Borelli in particolare seguirà probabilmente (non ho trovato notizie in merito in rete) il prolungamento su Lungo Dora Siena per raggiungere il nuovo gigantesco campus universitario di Norman Foster.

venerdì 6 gennaio 2012

Senza gianduiotti



Non ricordavo Piazza Solferino libera dai gianduiotti: devo dire che rende davvero meglio senza. 




venerdì 11 novembre 2011

Università e urbanistica: lavori in corso

Ancora qualche giorno e si saprà il nome del costruttore dell’aula magna dell’Università di Torino al Maneggio Chiablese. Un progetto che si trasformerà in realtà in un paio di anni, il periodo previsto dal cantiere per completare la costruzione dell’opera.

La futura aula magna


E’ uno dei tanti progetti che l’ateneo torinese sta portando avanti come hanno spiegato ai Consiglieri comunali il rettore Ezio Pelizzetti, il Prorettore Sergio Roda e il vice rettore Salvatore Coluccia in Commissione Cultura.

Proseguono intanto i lavori sul lungo Dora nell’area ex Italgas alla costruzione del campus Luigi Einaudi. Per i sette edifici che ospiteranno, tra le altre cose, le lezioni delle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza e una delle biblioteche universitarie più importanti d’Italia è confermata la data di inaugurazione. Sarà il 21 settembre 2012, giusto in tempo per l’inizio delle lezioni dell’anno accademico 2012-2013.


Il progetto sul piazzale Aldo Moro

Una conferma è giunta anche a proposito dei lavori di rinnovo di Palazzo Nuovo, in particolare per la nuova facciata e il rinnovo degli impianti elettrici.

Ma sono stati tanti gli aspetti descritti dai vertici dell’ateneo torinese riguardo le molteplici attività svolte: l’attività culturale, sportiva, l’internalizzazione e la cooperazione, la formazione post laurea. Una struttura in continua evoluzione. E a tale proposito il presidente della Commisione Luca Cassiani ha preannunciato un sopralluogo il prossimo 20 dicembre al cantiere sul Lungo Dora nell’area ex Italgas. Più in la nel tempo i consiglieri e l’assessore all’ediliza scolastica Mariagrazia Pellegrino andranno a vedere, in un ulteriore sopralluogo, le strutture universitarie nell’area della ex Manifattura Tabacchi. 

Nelle foto: Le simulazioni grafiche di due progetti dell’Università degli studi di Torino. Dall’alto; La nuova aula magna al Maneggio Chiablese della Cavallerizza Reale. Più in basso; A fianco di Palazzo Nuovo (in basso a sinistra) si sta lavorando nell’area del piazzale Aldo Moro dove sorgeranno nuovi spazi per l’ateneo torinese.


via CittAgorà

mercoledì 17 novembre 2010

L'annosa questione Ikea

Ammetto che ero sicuro che sarebbe filato tutto liscio, quando leggevo del nuovo centro Ikea a La Loggia mesi fa. Pensavo persino che tutti gli ok burocratici fossero già stati dati e assimilati. Quindi leggere dell'autorizzazione negata da parte della Provincia mi ha fatto sussultare. Ma veniamo ai fatti.

Ikea ha presentato un progetto di investimento di 80 milioni di euro per la costruzione del secondo centro commerciale dell'area Torinese, dopo quello nuovo nuovo di Collegno che ha sostituito quello più piccolo (e storico) di Grugliasco presso Le Gru. Il sito scelto è un'area verde de La Loggia, comune della cintura sud di Torino.

La Provincia, con grande stupore di tutti, ha negato l'autorizzazione a procedere alla costruzione del complesso, adducendo motivazioni che tutelano quanto scritto nel piano territoriale di coordinamento (ptc): questo piano prevede infatti che sia bloccata ogni cementificazione di aree agricole e libere in provincia di Torino, preferendo invece una riurbanizzazione delle aree industriali o commerciali dismesse.

Premetto che le ragioni della Provincia sono sacrosante. Stiamo costruendo a più non posso, togliendo tanto di quel verde che ormai rimane solo appunto nelle periferie torinesi e nella cintura. E' necessario porre un freno. Tanto più che di aree industriali dismesse a Torino ce ne sono davvero molte.

E' anche vero però che l'emergenza più sentita in questo periodo, in questi anni di crisi, è l'occupazione: un nuovo centro Ikea darebbe lavoro a 500 (e forse più) persone.

Io, da ambientalista convinto quale sono, privilegerei la seconda considerazione qualora non fosse possibile raggiungere un compromesso. Compromesso che, da entrambe le parti, deve essere cercato: la Provincia non ha negato la costruzione tout court, ha spinto affinché venisse scelto un altro sito. Ora sta all'Ikea cercare di andare incontro a quella ecosostenibilità che tanto decanta nel suo centro commerciale.

Rimane il fatto che un investimento di 80 milioni di euro non capita tutti i giorni e perderlo sarebbe una sconfitta per tutti. Per questo chiedo prudenza e buon senso da parte di tutti.

domenica 23 maggio 2010

sabato 22 maggio 2010

Torino2020

Pur trovando la discesa in campo dell'ennesimo nome post Chiamparino molto discutibile, credo sia ora di rompere gli indugi e iniziare a parlare qui sul web di come vorremmo che fosse Torino nel 2020 (perché se aspettiamo i politici, campacavallo)
Lancio subito i miei primi pensieri:

  • una rete di piste ciclabili estesa e sicura, che permetta di spostarsi in città se non su tutte le strade almeno su alcune direttive nord/sud/est/ovest che permettano di raggiungere tutte le periferie (e i comuni della prima cintura)
  • costruzione della seconda rete di metropolitana e sviluppo del progetto della M3 (io la vedrei bene su C.so Grosseto/Potenza/Lecce/Trapani/Siracusa/Cosenza, al posto dell'attuale bus 2, con interscambi a Rebaudengo (passante ferroviario e M2)/ Rivoli (M1) / Lingotto FS (passante ferroviario) e la futura stazione metro Regione Piemonte (M1) su Corso Caduti della Libertà)
  • "più ricerca per tutti": investimento su green economy e nuove tecnologie
  • recupero di aree dismesse come Fiat Avio (e facciamolo sto grattacielo della Regione)
  • ristrutturazione della facciata delle Molinette che fa pietà, e già che ci siamo quella ciminiera che fa tanto Savona buttiamola giù o se proprio non possiamo dipingiamola di qualche colore allegro almeno
  • la tangenziale est!! che spostarsi la mattina su corso Moncalieri/Casale è un calvario
  • e allarghiamo la tangenziale a 4 corsie almeno nel tratto tra Venaria e Corso Orbassano
  • un servizio di raccolta differenziata gestito in maniera più efficiente (i cassonetti per strada, riservati a quei palazzi che non hanno un cortile interno, frequentemente non bastano e le strade e i marciapiedi si riempiono di rifiuti, e non è un belvedere)
Altro?

venerdì 2 aprile 2010

Effetto Cota

Anche gli amici di skyscrapercity sono preoccupati per la realizzazione del grattacielo della Regione Piemonte in zona Millefonti.
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