venerdì 30 gennaio 2009

Finte primarie per il PdL?

"Silvio Berlusconi sarà il presidente del nuovo partito, ma verrà eletto e non proclamato per acclamazione. "



Ma che vuol dire?



Che la sua nomina è già stata decisa ma che si vuole dare al nuovo partito una parvenza di elezioni primarie?



Sono perplesso.



giovedì 29 gennaio 2009

Accendiamo lo sviluppo

PiemonteSe vedete questo logo campeggiare nei tram o per le strade, tenetelo bene a mente e preparatevi a vederlo a lungo in futuro: è infatti il logo della campagna di comunicazione intitolata "PiemONte: accendiamo lo sviluppo" relativa alla nuova programmazione europea che ci accompagnerà secondo i piani fino al 2013.



I fondi strutturali europei sono da integrare a quelli nazionali e regionali e sono messi a disposizione per interventi a favore dell'occupazione, della competitività e della cooperazione territoriale europea. Tra gli assi di operatività previsti dal progetto vi sono l'innovazione produttiva, la sostenibilità, l'efficienza energetica e la riqualificazione territoriale.



In particolare, relativamente al punto della cooperazione territoriale europea, il Piemonte è impegnato a livello transnazionale in tre programmi operativi diversi: lo Spazio Alpino, il Mediterraneo e l'Europa Centrale.



Maggiori informazioni sul sito della Regione Piemonte.



lunedì 26 gennaio 2009

Roadsharing

010408hitchhikingMarieke arriva a Brema bella bella da Rostock.
"Quanto ci hai messo in treno?" le chiedo.
"Non sono venuta in treno, ho usato la macchina."
Io rimango sbalordito. "Ma tu non guidi da anni! Come hai fatto a imbarcarti in un viaggio di quattro ore così su due piedi?"
"Ma no scemo! Ho usato il roadsharing."
La mia faccia deve essersi contratta in una smorfia di incomprensione e i miei occhi devono essere diventati più o meno così O_o perché Marieke si affretta a spiegarmi: "Il roadsharing è quel servizio attraverso cui chi deve fare un viaggio in macchina lo scrive su un sito apposito, e chi ha bisogno di andare nello stesso punto si fa vivo con chi guida e si va insieme, così si dividono le spese. Per venire fino a qui ho pagato solo 15 euro!"
Ammàzzate. Con quello che costano i mezzi pubblici in Germania, in treno ne avrebbe spesi almeno il triplo.



Fu così che venni a conoscenza del grande roadsharing. Diffusissimo nel nord Europa, da noi è quasi sconosciuto. In realtà un sito italiano esiste, e non è che la versione italiana del sito ufficiale, www.roadsharing.com.



Credo che di primo acchito un italiano tenda a diffidare di un tale servizio per paura di incontrare chissà quali loschi figuri, però ripensandoci a mente fredda ci si rende conto che sono così poche le persone che conoscono questo servizio e che, per conoscerlo, questi pochissimi prescelti devono per forza aver avuto un qualche contatto con realtà nord europee. Ergo, il sillogismo termina accostando il contatto con il nord europa all'apertura mentale e all'intelligenza, e ciò fa sì che la diffidenza e lo scetticismo cedano. Tadaan.



Al di là dei sillogismi e della diffidenza, il roadsharing è un esperimento che porta numerosi vantaggi. Oltre alla riduzione dei costi menzionata poco prima, il car sharing fa bene anche all'ambiente: riduce il traffico, l'inquinamento e i consumi energetici. It's a win-win.



Al momento sul sito ci sono registrati 8 viaggi in programma con partenza da Torino. Chissà se fra sei mesi saranno almeno il doppio.



(foto: bravenewtraveller)



domenica 25 gennaio 2009

Brema

Bremencentre
Come non amare questa splendida città della Germania del nord?







Specialmente quando si possono incontrare sei amiche provenienti da tutta Europa pagando soli 20 euro.



Miracoli di Ryanair. 



giovedì 22 gennaio 2009

Eluana, la Bresso e gli ayatollah

Eluana
Se il mio blog fosse un quotidiano on paper metterei in prima pagina la dichiarazione della Bresso sulla vicenda di Eluana. Finalmente qualcuno di sinistra che smette di essere papista e si attiva per riaffermare la laicità dello stato.



Perché, al di là della vicenda personale di Eluana su cui si possono avere opinioni diverse e in ogni caso legittime proprio perché personali e soggettive, è proprio la questione della laicità dello stato che è al centro del dibattito pubblico ora. La vicenda di Eluana, triste a dirsi, è solo uno strumento per riportare al centro dell'attenzione questa questione.



Non è la prima volta che succede (vedi il caso Welby), e la sensazione che ho è sempre la stessa: ogni singola persona, anche il più bianco dei guelfi, in cuor suo prova pena per la condizione in cui Eluana versa da più di dieci anni, e sempre in cuor suo ognuno sarebbe pronto a darle quel riposo che finalmente merita. Ma la faccia pubblica che bisogna mostrare non consente di esprimere questa pietas. Assolutamente no, uomini di chiesa e politici recitano un copione in cui devono categoricamente affermare ogni santa volta di essere "a favore della vita", "a favore dell'anima", "a favore della chiesa", "a favore della dignità umana".



Ma quale dignità umana? La dignità umana è finita nel momento in cui si è usata una vicenda personale per scoccare le proprie frecce contro il sacrosanto diritto che ognuno di noi ha di scegliere. Scegliere. Scegliere per sé. Scegliere per la propria vita. Questa dei politici come Sacconi o dei cardinali come Poletto non è una crociata a favore di niente, è solo una crociata contro mascherata dal solito progetto angelico.



Questi temi come l'eutanasia e il testamento biologico sono delicati, e NESSUNO può pensare di voler imporre la propria volontà agli altri. Imporre la propria volontà significa cancellare la libertà di scelta del singolo individuo, e io a ciò non mi rassegnerò mai.



martedì 20 gennaio 2009

Buon lavoro Barack

Barackobamauspresident
Dopo 8 lunghi anni di amministrazione Bush, i Democratici tornano alla presidenza. It was about time.
E con che candidato poi, Obama non ha ancora iniziato a fare il presidente e ha già l'84% dei consensi tra gli americani. Un plebiscito, altro che la risicata vittoria di una manciata di voti che portò Bush a Washington.
Poi, certo, è un rischio - aspettative maggiori conducono a maggiori delusioni. Però sognare un po' non fa male a nessuno, e sperare in bene ancora meno.



E poi il primo presidente nero. Chissà cosa penserà Martin Luther King. Siamo proprio di fronte alla storia.



Buon lavoro Barackino!



domenica 18 gennaio 2009

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