mercoledì 9 novembre 2011

domenica 6 novembre 2011

#allertameteoPM


L'aggiornamento sul livello dei fiumi torinesi e piemontesi, vaibilità e comunicazioni urgenti in diretta su Twitter #allertameteoPM .

lunedì 31 ottobre 2011

Piazza Bodoni: 120 anni di Alfonso La Marmora


Il 25 ottobre del 1891 fu eretta la statua centrale di piazza Bodoni dedicata ad Alfonso Ferrero della Marmora.
Generale e Primo Ministro sia del Regno di Sardegna sia del neonato Regno d'Italia, La Marmora nacque a Torino nel 1804 e si trovò nella scomoda posizione di Primo Ministro quando, per effetto del trattato franco-italiano firmato dal suo predecessore Minghetti nel 1864, la capitale italiana dovette essere trasferita da Torino a Firenze (qui il racconto: parte I, parte II). A Firenze morì nel 1878 e fu sepolto a Biella, città dei La Marmora.

Il Municipio di Torino, dopo la morte del La Marmora il 5 gennaio 1878 lanciò una sottoscrizione, si raccolsero in un primo tempo 23.000 lire a cui si aggiunse il ricavato dalla vendita de Ricordi della giovinezza opera del La Marmora. L’incarico venne affidato al Grimaldi che si offrì di eseguirlo gratuitamente accontentandosi di un grande studio in via della Rocca, mentre Tommaso La Marmora, nipote del generale, si incaricò dell’esecuzione. Vi furono dibattiti per il luogo in cui porre la statua, dapprima si pensò alla piazza Maria Teresa dove il La Marmora abitò per lungo tempo, solo nel 1886 il Comune decise per la sistemazione in piazza Bodoni. I lavori non proseguivano e il nipote si assunse parte degli oneri finanziari, nel 1887 si iniziò la costruzione delle fondazioni e nel 1889 veniva fusa la statua nel Regio Arsenale di Torino ed inaugurata con fastosa cerimonia solo nell’ottobre 1891.  (www.piemonte-italia.eu)


martedì 25 ottobre 2011

Tra Torino e Borgaro altri 850 metri di pista ciclopedonale

Approvato dal Comune di Torino il progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo tratto della pista che collega il capoluogo a Borgaro e Settimo. L'intervento rientra nelle opere previste dalla "Tangenziale verde"

Il Comune di Torino ha approvato oggi il progetto definitivo di un nuovo tratto di pista ciclabile che sorgerà tra il capoluogo, Borgaro e Settimo. Il percorso si sviluppa per circa 850 metri lungo la strada comunale del Villaretto e si innesta nel Comune di Borgaro con la pista ciclabile già esistente proveniente dalla Cascina Santa Cristina. L’opera metterà quindi in collegamento il quartiere del Villaretto con la rete extracomunale già esistente e costerà alla città 110 mila euro, reperiti attraverso i finanziamenti ministeriali al Prusst.

L’opera è compresa nell’ambito del progetto “Tangenziale Verde”, un'area cuscinetto tra i comuni di Borgaro, Settimo Torinese e Torino, che prevede la creazione di un parco intercomunale di connessione tra parchi urbani e regionali con relative opere di difesa idraulica, il recupero del comprensorio dei laghi di cava di Torino e Borgaro, 40 km complessivi di percorsi ciclopedonali e la definizione di aree da destinare alla rilocalizzazione di attività produttive.
La tangenziale verde comprenderà il territorio metropolitano tra i torrenti Stura e Malone per un totale di 2.800.000 m², collegando il Parco del Po Torinese con il Parco regionale La Mandria.

via http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=108853

martedì 18 ottobre 2011

Ecosistema Urbano: Legambiente mette Torino all'8° posto tra le grandi città


Anche quest'anno Legambiente mette in riga i 104 capoluoghi di provincia italiani distinguendo tra bravi e cattivi, best e worst practices nel suo rapporto Ecosistema Urbano. Le città sono state divise in tre classi, a seconda del numero di abitanti: Torino rientra nelle grandi città, insieme con le altre 14 città italiane con più di 200.000 abitanti. Torino si piazza all'8° posto nella classifica finale, un posto al centro del ranking che potrebbe sembrare senza infamia e senza lodi, ma non è proprio così: Torino eccelle in alcuni aspetti e si distrugge sotto altri, vediamoli uno per uno.

Il rapporto Legambiente inizia con la qualità dell'aria: Torino nuovamente maglia nera. Se non brilliamo per NO2 e Ozono, siamo proprio ultimi per quantità di polveri sottili PM10 nell'aria. Ma già lo sapevamo.

Migliori news vengono dal sistema idrico, dove Torino è un po' sprecona (11° posto nella classifica di chi consuma meno acqua) ma almeno tecnicamente solo il 22% di acqua è dispersa, che ci vale il 2° posto dopo Milano. Siamo al primo posto, con Milano, anche nella capacità di depurazione (100%).

Rifiuti. Anche qui il lavoro fatto negli anni passati frutta bei piazzamenti: 5° tra chi produce meno rifiuti (noi ne produciamo 540 kg/ab annui), 2° nella raccolta differenziata - solo Verona fa meglio del nostro 42%.

Torino non brilla in quanto a trasporto pubblico, siamo pessimi nel tasso di motorizzazione auto (61 auto circolanti ogni 100 abitanti, che ci vale un 13° posto) ma ci riprendiamo in quello delle moto (solo 8 motocicli ogni 100 abitanti, meglio di noi solo Venezia, il che è tutto dire).

Isole pedonali: Torino 5° posto in classifica con 0,44 mq/ab, dopo Venezia, Firenze, Padova e Trieste.

Torino è 5° anche in quanto a piste ciclabili (mq/ab), dopo Padove, Venezia, Verona e Bologna. In totale, siamo al quarto posto come indice di ciclabilità - che valuta indicatori quali presenza di biciplan, ufficio biciclette, segnaletica direzionale, cicloparcheggi di interscambio, bicistazione, piano di riciclo biciclette, contrasto furti, bike-sharing... come numero di prelievi il nostro bike sharing è secondo solo a quello di Milano.

Verde urbano: Torino è 5° nella proporzione con il numero di abitanti (13,69 mq/ha), e sale al 3° posto nella dimensione totale delle aree verdi (2731 mq/ha).

Ma è nelle politiche energetiche e ambientali che Torino ottiene le maggiori soddisfazioni:
1° nel teleriscaldamento
1° nell'indice di politiche energetiche (introduzione di incentivi economici e norme cogenti sul risparmio energetico e diffusione fonti energia rinnovabile, procedure di attività libera per l'istallazione di solare termico/fotovoltaico, presenza di Energy manager, acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile...)
1° nelle certificazioni ambientali delle imprese (4 ogni 1.000... qui di strada da fare ce n'è ancora molta)
2° nell'eco-management (utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali; auto comunali ecologiche; prodotti equosolidali; certificazione ambientale del Comune; raccolta differenziata all’interno del Comune...)

Insomma, non male sicuramente, ma neanche troppo bene. Soprattutto a livello di inquinamento bisogna rimboccarsi le maniche, ragazzi. Le soluzioni fin qui proposte chiaramente non funzionano o funzionano in modo troppo blando, mentre la città ha bisogno di interventi più radicali. Eddai.

giovedì 6 ottobre 2011

Remembering


Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano.


mercoledì 5 ottobre 2011

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