sabato 17 dicembre 2011

As seen on tv

Ma questi schermi, sui bus, da quando li hanno messi?


Torino è la quinta città più intasata d'Italia

I risultati della ricerca del centro studi Tom Tom, che fa capo all'azienda produttrice di navigatori satellitari, stila una classifica delle città italiane più caotiche e trafficate in cui Torino è in quinta posizione, con il 23,6% di strade regolarmente intasate. Peggio di noi solo Genova, Roma, Napoli e Milano, la peggiore.

Un 'merito' particolare spetta a via Cigna: l'osservatorio stila infatti anche una lista delle strade più trafficate d'Italia e via Cigna, nonostante gli ultimi cambiamenti urbanistici, è al settimo posto. Non troppo male, si direbbe: l'anno scorso era stata al secondo.

lunedì 12 dicembre 2011

Nuovo orario dei treni: i cambiamenti per Torino

Dal 12 dicembre scatta il nuovo orario ferroviario invernale. Ne avevamo già parlato qui a proposito della soppressione del servizio Artesia Torino-Parigi in TGV. In realtà il servizio viene ereditato dalla SNCF, la società ferroviaria nazionale francese. Qui sono elencati tutti i cambiamenti:

Frecciarossa. Due treni in più sulla Torino - Milano - Roma con fermate a Milano Garibaldi, Rogoredo, Bologna, Firenze, Tiburtina. Potenziata la fascia mattutina tra Torino e Milano, con 5 treni in partenza tra le 6.30 e le ore 9, tre dei quali concentrati tra le 7.37 e le 8.02. Il Torino-Roma delle 18.42 fermerà la sua corsa a Milano (nuova partenza da Torino alle 18.39).

Frecciabianca. Potenziata l'offerta con un nuovo collegamento Torino - Milano - Trieste, tre nuove corse Venezia (p.17.20) - Torino (a.21.55), Torino (p.17.05) - Venezia (a.21.40) e Milano (p.12.35) - Venezia (a.15.10).

Offerta giorno/notte. L'hub di Bologna Centrale offrirà servizi diurni da e per Torino, Milano, Bolzano, Venezia, Trieste e gli altri capoluoghi del nord.

Intercity. Confermati quelli tra Torino e Genova.

Trasporto regionale. Invariata l'offerta sulle linee piemontesi con l'eccezione delle linee Torino - Milano, Biella - Milano, Torino - Bardonecchia e Torino - Susa, dove il servizio viene potenziato. Da Torino a Milano, e viceversa, aggiunta una coppia di regionali veloci che porterà la frequenza nelle ore di punta ad un treno ogni 20-25 minuti. Da Torino, al minuto 20 di ogni ora, partirà un treno per Bardonecchia. Altrettanto al minuto 45 per Susa.

Torino-Lione-Parigi. Spariscono i treni Artesia e debutta il servizio svolto dalle ferrovie francesi. Tre treni alle 7.46, 12.40 (sabato e domenica un'ora prima), 17.35. L'offerta prevede una nuova gamma di tariffe con prezzi di sola andata a partire da 25 euro in seconda classe. (prenotazioni e info su http://www.tgv-europe.it/it/)

domenica 11 dicembre 2011

Trovarsi bene a Torino

L'altro giorno, cercando una buona idea per qualche regalo di Natale, ho sfogliato in libreria un libro di Philippe Delerm, Il piccolo libro degli istanti perfetti. Con mia sorpresa, scopro che il primo capitolo dopo il prologo parla proprio dell'esperienza dell'autore a Torino; due paginette di commenti sparsi tratti dalla sua visita a Torino avvenuta probabilmente nei primi anni '80 a cui Delerm ha dato un titolo che fa ben sperare "Trovarsi bene a Torino":


Non è che si fossero profusi in commenti entusiasti. Giusto una punta di bonaria sufficienza nell’inflessione calante della frase: «Ah! Vai a Torino!» Molti non detto in una simile riserva. Torino non è propriamente l’Italia. In un Paese che trabocca di città affascinanti, questo nome è quasi respingente. L’idea di un’industrializzazione ingombrante, e anche la vicinanza riduttiva del confine. Parallelamente maturano già la prospettiva di rimanerne piacevolmente meravigliati, la salubre speranza di rovesciare gli archetipi.
Sorpresa. Non serve sforzarsi. Le piazze di Torino sono ampie, molto più belle di quanto potessimo immaginare. Certo, non ci sentiamo troppo spaesati dall’opulenza dei palazzi, ma una sorprendente aria di libertà aleggia in questo inizio d’ottobre assolato. Ci arrischiamo a un tavolino all’aperto, ben sapendo che con il buio non tarderà ad arrivare anche il fresco. Lasciando piazza Castello scopriamo il fascino d’epoca della Galleria Subalpina, un antico passaggio coperto dalle vetrate quasi nordiche, o slave.
La mattina, la città mormora prestissimo, tutto è rapido, indaffarato. Scivolare oziosi tra la folla è facile, anche controcorrente. Sotto gli archi, i negozietti di libri usati sono sommersi da un disordine che ha poco a che vedere con l’impero Fiat. Proseguiamo sul Lungo Po. A ovest scorgiamo alcune cime alpine. Davanti, colline disseminate di ville patrizie. Ci avviciniamo al fiume. I circoli di canottaggio sparsi lungo le sponde hanno un’aria british mista a un’eleganza tutta italiana.
I motivi per ammirare, per sentirsi in armonia non mancano, ma il migliore deriva anche da quel pizzico di malafede iniziale che ha il suo posto nell’alchimia del piacere. Amare ciò che gli altri hanno disdegnato, ciò di cui diffidano. Non si tratta tanto di fare gli iconoclasti, quanto di propiziarsi una capacità di stupore personale. Non siamo come Léautaud, che comprava le copie del Nipote di Rameau per paura che cadessero in mani sbagliate. Ma non rientriamo nemmeno tra quelli che hanno voglia di leggere solo ciò che leggono gli altri. Ci piace credere un po’ in noi stessi. Trovarsi bene a Torino.

Come ogni torinese tutte le volte che i forestieri riconoscono la bellezza della città, mi sono sentito lusingato e ovviamente non ho potuto non comprare il libro (che tra l'altro è molto bello nella sua placidità, da leggere durante un viaggio o su un treno).

sabato 12 novembre 2011

Da dicembre niente più treni da Torino per Parigi

Da dicembre addio alle linee Artesia: il collegamento con convogli italiani obbligherà a un'odissea attraverso Lombardi e Svizzera per un totale di quasi undici ore


di MARIACHIARA GIACOSA per Repubblica Torino

DA DICEMBRE in Francia si va con i francesi. A meno che uno non abbia intenzione di prendersi un giorno di ferie per fare poco meno di 320 chilometri. Dal 12 dicembre infatti spariscono dall'orario ferroviario i treni veloci di Artesia, la società di Trenitalia e Ferrovie francesi, che si è sciolta alcuni mesi fa e che fino ad ora ha garantito tre collegamenti al giorno tra Torino e Lione. Sparirà anche il servizio di autobus messo in piedi da Piemonte e Rhone Alpes per ovviare ai disservizi provocati dai lavori degli ultimi anni sulla linea ferroviaria e alla soppressione di alcuni treni per problemi di omologazione.

L'unica soluzione made in Italy per passare le Alpi resterà un lunghissimo giro passando da Milano, dalla Svizzera, per poi scendere verso la Francia e Lione. Un esempio? Si può partire alle 8.30 da Porta Nuova, fare tappa a Milano Centrale, gironzolare per il nord ovest, passando ben tre confini, per poi approdare quasi 11 ore dopo in terra lionese. Se poi si parte alle sei di sera, possono servire addirittura tre treni e 14 ore e mezza di dondolio ferroviario prima di arrivare a destinazione. Insomma, un'odissea.

Si rassegnino i patriottici, per espatriare in carrozza sarà meglio affidarsi ai cugini d'oltralpe. Il servizio sarà presentato solo il 22 novembre, ma qualche anticipazione si sa già. Tre treni al giorno - mattino, ora di pranzo e tardo pomeriggio - partiranno da Milano per raggiungere Lione Saint Exupery, che è la stazione dell'aeroporto collegata con la città con treni metropolitani e autobus. Durata del viaggio: tre ore e mezza. Fermate a Torino, Oulx e Bardonecchia, dove il treno potrà fermarsi perché si tratta di stazioni di confine. Ancora incerte, per decisione dell'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (lo stesso che ha stoppato per due volte Arenaways), le fermate a Novara e Vercelli. A gestire il servizio sarà la Svi, Servizio viaggiatori Italia, una società creata appositamente dalle Ferrovie francesi per sbarcare sul mercato italiano dopo la fine della partnership con Trenitalia. Fino a giugno sarà l'unica soluzione per mettere piede, via treno, in terra francese. Per l'estate dovrebbero invece arrivare i nuovi collegamenti giornalieri Torino-Lione annunciati a settembre dalla nuova società creata da Trenitalia e Veolia, il colosso francese della mobilità. Ma su questo ancora non ci sono dettagli.

venerdì 11 novembre 2011

Università e urbanistica: lavori in corso

Ancora qualche giorno e si saprà il nome del costruttore dell’aula magna dell’Università di Torino al Maneggio Chiablese. Un progetto che si trasformerà in realtà in un paio di anni, il periodo previsto dal cantiere per completare la costruzione dell’opera.

La futura aula magna


E’ uno dei tanti progetti che l’ateneo torinese sta portando avanti come hanno spiegato ai Consiglieri comunali il rettore Ezio Pelizzetti, il Prorettore Sergio Roda e il vice rettore Salvatore Coluccia in Commissione Cultura.

Proseguono intanto i lavori sul lungo Dora nell’area ex Italgas alla costruzione del campus Luigi Einaudi. Per i sette edifici che ospiteranno, tra le altre cose, le lezioni delle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza e una delle biblioteche universitarie più importanti d’Italia è confermata la data di inaugurazione. Sarà il 21 settembre 2012, giusto in tempo per l’inizio delle lezioni dell’anno accademico 2012-2013.


Il progetto sul piazzale Aldo Moro

Una conferma è giunta anche a proposito dei lavori di rinnovo di Palazzo Nuovo, in particolare per la nuova facciata e il rinnovo degli impianti elettrici.

Ma sono stati tanti gli aspetti descritti dai vertici dell’ateneo torinese riguardo le molteplici attività svolte: l’attività culturale, sportiva, l’internalizzazione e la cooperazione, la formazione post laurea. Una struttura in continua evoluzione. E a tale proposito il presidente della Commisione Luca Cassiani ha preannunciato un sopralluogo il prossimo 20 dicembre al cantiere sul Lungo Dora nell’area ex Italgas. Più in la nel tempo i consiglieri e l’assessore all’ediliza scolastica Mariagrazia Pellegrino andranno a vedere, in un ulteriore sopralluogo, le strutture universitarie nell’area della ex Manifattura Tabacchi. 

Nelle foto: Le simulazioni grafiche di due progetti dell’Università degli studi di Torino. Dall’alto; La nuova aula magna al Maneggio Chiablese della Cavallerizza Reale. Più in basso; A fianco di Palazzo Nuovo (in basso a sinistra) si sta lavorando nell’area del piazzale Aldo Moro dove sorgeranno nuovi spazi per l’ateneo torinese.


via CittAgorà
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