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sabato 13 marzo 2010

Monica vs Monica (Cerutti)

Parliamo dell'intervista doppia stile Iene adottata dal consigliere comunale Monica Cerutti, ora candidata ad un posto nel consiglio regionale per Sinistra ecologia e libertà. Una politica che ho seguito nel corso di questi anni di attività e che ho sempre apprezzato per il suo impegno sulle pari opportunità, in special modo per il mondo femminile.


Una bella idea in teoria, molto originale come strumento per veicolare una parte delle proprie idee e posizioni in campagna elettorale.

In tutta franchezza però, non credo sia molto riuscito. Innanzitutto non si riesce a capire perché le Moniche siano due, che differenza c'è tra una e l'altra? Una parla da consigliere comunale, l'altra da aspirante consigliere regionale?

In secondo luogo, il dinamismo delle interviste originali delle Iene si è perso. Nonostante le immagini e i suoni ad effetto che ricalcano l'originale, l'intervista in questo caso è molto statica, il ritmo è lento, molte delle risposte suonano come frasi fatte e imparate a memoria. Insomma, roba che dopo due minuti chiudi il video e passi a quello dopo.

Io avrei inserito un altro candidato, magari di un partito diverso ma della stessa coalizione, in modo che si possano percepire le (sottili, ma non sempre) differenze di vedute. Poi avrei alternato domande su temi politici a interrogativi che esulano dal contesto elettorale, come all'inizio del video con la domanda sul film preferito. Come vai al lavoro la mattina? La ricetta che ti riesce sempre? Qual è stato il tuo primo impiego? Cosa ne pensi dell'ultimo Festival di Sanremo? L'ultimo viaggio che hai fatto? Non si deve per forza scadere nel sessuale come alle Iene, però si può cercare di fare qualche domanda più easy per alleggerire quelli che sono i messaggi principali che si vogliono far passare agli elettori.

E' un esperimento originale comunque da apprezzare e valorizzare. Per questo spero che questo mio post serva a diffondere il video a persone che, magari, Monica Cerutti neanche sanno chi sia. Ha pure un bel sito aggiornato, mica fragoline di bosco.

mercoledì 10 marzo 2010

Anche Gpg segnala il recupero di Mercedes Bresso

Anche Gpg, che era rimasta una delle poche a dare Cota in vantaggio, segnala il recupero della Bresso nei confronti di Cota. In realtà, secondo Gpg, responsabile del declino di Cota non è tanto la Bresso (anch'essa in discesa), ma la presenza delle liste ingrannatrici di Rabellino, capace di arrivare ad un notevole 3,5% e poco lontano dal suo obiettivo del 5% che gli permetterebbe di avere una posizione in Consiglio Regionale.
Qui di seguito la rilevazione bellamente copia/incollata.

ELEZIONI REGIONALI 2010, PIEMONTE, 6 marzo 2010


Voto di Lista
(var. rispetto al 23 febbraio 2010)
(* Liste presenti solo in alcune province)

CENTRO DESTRA: 48,0% (-1,5%)
-
POPOLO DELLA LIBERTA': 26,0% (-1,0%)
-
LEGA NORD: 18,0% (-1,0%)
-
LA DESTRA: 1,0% (-0,5%)
-
Altri CDX (Centro Scanderebech, Pens., NDC, NPSI, Verdi-V., Consum.)*: 3,0% (+1,0%)

CENTRO SINISTRA + UDC: 46,5% (-1,0%)
-
PARTITO DEMOCRATICO: 24,5% (-1,0%)
-
ITALIA DEI VALORI: 6,5% (-0,5%)- Lista UNIONE DI CENTRO: 4,5% (INV)
-
FEDERAZ. DELLA SINISTRA (RC, PDCI): 2,5% (INV)
-
INSIEME PER BRESSO: 1,5% (-0,5%)
-
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA': 2,0% (INV)
-
RADICALI: 1,5% (INV)
-
VERDI: 1,0% (-0,5%)
- Altri CSX (moderati, pensionati, socialisti, Piemonte si)*: 2,5% (+1,5%)

LISTE RABELLINO: 3,5% (+2,0%)
-
Liste Principali (Lega Padana P., Lista Grillo, Lista Cota, FT)*: 2,5% (+1,0%)
-
Altre liste (No Tav, Alleanza Torino, Forza Nuova, Lista Granata, la Lista dei Giovani, il Centro, Forza Toro) *: 1,0% (+1,0%)

MOV. 5 STELLE : 2,0% (+0,5%)

Commento Partiti: In tale assetto RABELLINO grazie alle numerose liste a suo supporto, riuscira’ ad avere piu’ del 4%, sottratto al 70% dal CDX. La Lega viene penalizzata dale listarelle di disturbo. Il CDX resta sopra dell’ 1,5% sul CSX. Basso l’ UDC, che cede consensi alle numerose liste di disturbo. Il PD risente anch’esso dell’infinita’ di listarelle contigue, e resta 1-2 punti sotto il PDL. Va bene il MOV. 5 STELLE.

Candidati Presidente:
Cota (CDX) 47,5% (-1,5%)
Bresso (CSX+UDC): 47,5% (-0,5%)
Rabellino (LPP-NE): 3,0% (+1,5%)
Bono (M5S): 2,0% (+0,5%)

Commento Candidati: Incertezza assoluta, annullato il vantaggio di Cota anche per l’effetto Rabellino trainato dalla moltitudine di listarelle. .Resta una fascia di indecisione dell’ordine del 12-13%. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare e mobilitare il proprio elettorato a rischio astensione. Per Cota importante farsi conoscere e risultare convincente agli occhi dei concretissimi Piemontesi. Per Bresso e’ importante conquistare alcune fasce di elettorato moderato. Toss-Up.

lunedì 8 marzo 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, ultimi sondaggi

Gli ultimi sondaggi prima del consueto blocco con inizio a due settimane dal voto. Per seguire le corse dei cavalli svolte dopo, clicca qui.

GPG, 24 febbraio


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 49,0% (INV)
Bresso (CSX+UDC): 48,0% (-0,5%)
Bono (M5S): 1,5% (INV)
Rabellino (LPP-NE): 1,5% (+0,5%)

Commento Candidati: Incertezza assoluta, resta trascurabile il vantaggio di Cota attorno al punto percentuale. Importante capire se Bono e Rabellino riusciranno a raccogliere le firme, la defezione di uno dei due darebbe un vantaggio a Cota o alla Bresso, nonche’ capire se si presenta il mitico PCL. Resta una fascia di indecisione dell’ordine del 12-15%. L’elettorato che voto’ UDC alle Europee, si sta dirigendo con Cota al 25%, Bresso al 50%, ed un altro 25% risulta indeciso. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare e mobilitare il proprio elettorato a rischio astensione. Per Cota importante farsi conoscere e risultare convincente agli occhi dei concretissimi Piemontesi. Per Bresso e’ importante conquistare alcune fasce di elettorato moderato. Toss-Up.


BIDIMEDIA, 5 marzo

Mercedes BRESSO (CSX+UDC) 49,0% (INV)
Roberto COTA (CDX) 47,6% (-1,3%)
ALTRI 3,4% (+1,3%)

Nella precedente rilevazione i due contendenti principali erano praticamente alla pari. Adesso la situazione è un po' cambiata e il centrosinistra acquista un certo vantaggio, seppur ancora marginale. Ad incidere sulla percentuale di entrambi sono soprattutto le liste minori (Bono del movimento 5 Stelle di Grillo e Rabellino, appoggiato da diverse liste di varia estrazione). Il primo prende la maggior parte dei suoi voti dalla Bresso, la quale li sostituisce con altri provenienti dall'astensione o da destra. Rabellino, invece, grazie alla presenza di liste che esteticamente potranno creare confusione negli elettori meno attenti, potrebbe ottenere un buon risultato quasi tutto a scapito del candidato leghista. Proprio perché il suo consenso si fonda sull'errore al momento del voto, il vero valore di Rabellino è molto difficile da stimare dai sondaggi. Io direi che possa valere circa il 3%.
In sostanza il Piemonte lascia, per ora, la categoria di regione in bilico e si avvia verso il centrosinistra. I prossimi sondaggi ci diranno se questo spostamento è temporaneo o se la Bresso sarà la nuova presidente del Piemonte.

IPSOS, 8 marzo

Bresso 49.4%
Cota 48.5%

Da leggere assolutamente il sondaggio di Ipsos, che divide anche l'elettorato a seconda dell'attivismo religioso.

venerdì 5 marzo 2010

Sindaci & Primarie


Non è ancora terminata la campagna elettorale per le regionali che già inizia il totosindaco per le comunali dell'anno prossimo, direi che a Torino siamo sempre troppo avanti.
L'uscita di Vietti ha fatto incacchiare un po' tutti e non è servita a rasserenare gli animi in questo momento di tensione elettorale per via delle esclusioni delle liste PDL a Roma e Milano e del colpo di stato paventato da La Russa (autogol(pe), visto che è lui ad essere al governo), e nemmeno a dare la carica alla sua coalizione delle regionali che nell'ultimo mese ha visto la propria candidata data per vincente sempre più di frequente.

Detto ciò, dico la mia: sono favorevole alle primarie. Trovare un successore all'altezza di Chiamparino sarà difficile di per sé, che almeno sia la città a sceglierlo.

[E poi comunque non Vietti, ma stiamo scherzando?]

domenica 28 febbraio 2010

Incertezze elettorali

Il Piemonte è dato come sfida dall'esito incerto da tre dei quattro maggiori istituti di ricerche. Solo Piepoli lo assegna al centrosinistra (ed assegna la Liguria al centrodestra).



Lazio, Liguria e Piemonte si confermano le regioni in cui si giocherà la vittoria di una coalizione e la sconfitta dell'altra (in Puglia è data la riconferma vendoliana da tre istituti su quattro). Vincere in due di queste regioni (il Lazio ha poi un valore simbolico ancora più alto), potrebbe risollevare le sorti di un csx in stallo da ormai due anni. Perderle tutte sarebbe invece il colpo di grazia.

Grande attesa inoltre per le sorti di Casini. Se Vendola e Bonino vincono e Bresso e Burlando perdono, la sua strategia fallisce totalmente e potremmo persino vedere un cambio al vertice dell'UDC.

La mia previsione è che finirà 8-5 per il centrosinistra.
Si accettano scommesse.

Bresso meticolosa e patriottica, Cota semplificatore e populista

Il giudizio di Marco Trabucco de La Repubblica sul dibattito tra Mercedes Bresso e Roberto Cota tenutosi in una parrochia di San Secondo:

I punti a favore della presidente uscente? La precisione che dimostra conoscenza profonda delle tematiche amministrative, le proposte di "speranza" ("valorizzare i talenti piemontesi e creare con Futura un fondo per le idee dei piemontesi") e soprattutto la capacità messa in mostra fin dall'inizio di scippare al rivale la piemontesità: "Credo che il Piemonte sia una regione straordinaria e noi, in questi anni, abbiamo ricostruito l'orgoglio di essere una regione con grandissime potenzialità" ha detto chiudendo il suo intervento. Cota dal canto suo è bravo a semplificare (con toni sinceramente populisti) temi complessi, se la cava bene sulla questione calda "immigrati-razzismo" e se esagera le cifre più che i toni (ed è un po' ripetitivo), gioca alla grande la carta del politico-antipolitico: a chi gli chiedeva ieri, malizioso, perché usasse un'auto straniera come la Volvo, ha risposto sornione: "Perché io non uso l'auto di servizio. Potrei, ma non faccio parte della casta".

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

Mercedes Bresso si autovaluta con un otto e mezzo

Su Torino CronacaQui, una bella (e rilassata) intervista alla Presidente della Regione. Succosi commenti su Chiamparino (più bravo come politico che come amministratore, un futuro da ministro), sulla città della salute (sono tutti d'accordo ma al momento di firmare c'è sempre qualcosa che non va), sui suoi primi cinque anni di mandato (un otto e mezzo), sulla politica (la sofferenza per la mancanza di tempo libero c'è, ma la passione è più forte), sui giovani in politica (non possiamo mettere ministro un diciottenne che non sa neanche cos'è una delibera perché lo roviniamo, l'esperienza te la dà la vita, non la politica) e ovviamente su Cota (così giovane e già così banale). Da leggere.

Elezioni regionali Piemonte 2010, aggiornamento sondaggi

Mercedes Bresso supera Roberto Cota, seppur di poco, e va a condurre una campagna elettorale dall'esito assolutamente aperto.

giovedì 25 febbraio 2010

Ma tanto la geografia non conta

In questa campagna elettorale mancavano i richiami populistici di Roberto Cota.

"Se diventerò governatore non ci saranno matrimoni gay o altre iniziative del genere. La famiglia è monogama, eterosessuale, composta da un uomo e una donna".

Grazie Onorevole, per questa ventata di aria nuova. Lei sì che è un uomo.

Vista la ferratezza sui temi etici, forse sarebbe il caso di concentrarsi su altro, come per esempio ripassare i punti cardinali.

P.S.
Che poi tra l'altro ci si indigna perché qualcuno dà a Cota dell'intollerante. Ma quando mai, è uno dalla mentalità così aperta.

mercoledì 24 febbraio 2010

Le risposte di Mercedes Bresso a Concita de Gregorio de L'Unità

[...]
Ed è proprio con Mercedes Bresso che si tiene il forum de l'Unità. Ad intervistarla il direttore Concita De Gregorio e la redazione. Ma ci siete anche voi con le vostre domande.


ECCO LA DIRETTA:

12,09 – Fiat: «Non spaventiamoci della mondializzazione della Fiat, ma cerchiamo di incentivarla ad investire per sviluppare, ad esempio, in Italia le macchine del futuro, quelle a impatto zero. Se non lo facciamo noi lo farà Obama negli Usa. Ma il governo sulla ricerca non fa nulla, dà gli incentivi alla Fiat ma non sviluppa la ricerca. Ora, noi abbiamo deciso di parlare direttamente con la Fiat come Regione. Serve un patto, ma che guardi al futuro dello sviluppo...».

12,05 –
Lavoro: «Siamo intervenuti sui lavoratori atipici e in assenza di interventi del governo abbiamo studiato formule innovative come per i dipendenti Eutelia che verranno pagati da un fondo regionale. Ma serve più attenzione per i lavoratori atipici, anche per quelli “fantasma” come le false partite iva: serve una tutela per i loro redditi. Un punto fondamentale, inoltre, per il nostro programma è sviluppare i “talenti” dei piemontesi».

12,01 –
Il lavoro: «La questione Fiat. Perché la Regione Piemonte non ha contrastato la legge sulle delocalizzazioni? È una questione non legiferabile. Alle imprese non si può dire 'tu non te ne vai'. Si trattava di farsi 'ridare' i fondi pubblici alle imprese ma non vengono dati, se non per la ricerca. Esistono delle politiche per convincere le imprese a restare. Con la Fiat Power-Train abbiamo fatto un accordo, basato proprio sulla ricerca, che ha sventato il loro trasferimento e anzi farà costruire loro un nuovo stabilimento che raddoppierà i posti di lavoro. Così con Bertone, Pininfarina, ecc...».

11,58 –
La convivenza Udc-Idv: «Sui fatti e non sulle parole, sulle scelte concrete di una regione, siamo perfettamente d'accordo. Le polemiche nazional-giornalistiche-televisive non vanno applicate al governo concreto di tutti i giorni di una regione. Le tensioni mi sembrano essere più nelle regioni governate dal centrodestra».

11,51
– Sempre sulle alleanze: «Troppo largo uno schieramento che va dall'Udc ai Radicali? Su molte cose questi due partiti possono andare d'accordo. Faccio l'esempio della proposta sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Se ci fosse una altro caso Englaro? Il tema del fine vita va gestito con norme nazionali che garantisca medici e famiglie e troppo spesso manca un supporto di sostegno alle famiglie, anche un supporto psicologico».

11,50 – L'alleanza con l'Udc: «Di fronte alla politica della paura, come quella che fa la Lega, penso sia fondamentale trovare alleanze in grado di sconfiggere queste derive. Con l'Udc abbiamo fatto questo patto. Poi io sono della sinistra liberale e penso che con certi cattolici si possono fare percorsi comuni come si è fatto in passato su tante riforme civili e sociali. Le questioni etiche, che potrebbero dividerci, sono questioni che riguardano i governi nazionali e non le politiche regionali».

11,49 – Nucleare: «Siamo contrari alle centrali che vuole costruire il governo. Detto questo siamo a favore della ricerca e il Piemonte ha da sempre finanziato ricerche, come quelle sulle piccole fusioni, e se dalla ricerca arriveranno delle tecnologie nucleari pulite che non producono scorie allora potremmo essere interessati, ma al momento siamo nettamente contrari».

11,48 – Rifiuti e inceneritori: «Anche qui ci sono regole europee. Noi in Piemonte siamo la seconda regione italiana per percentuali di differenziata. Poi bisogna anche ridurre i rifiuti, ma alcuni inceneritori servono e i dati sulle emissioni sono disponibili per tutti on line».


11,47
– Asili Nido: «Andrebbe introdotto con legge nazionale il diritto ai nidi. Come paese Ue siamo molto indietro. Noi in Piemonte in questi 5 anni abbiamo aumentato fino a raddoppiare il numero di posti. Ora siamo intorno al 20% e vogliamo arrivare al 33% come prevede l'Ue. Se ci fosse una legge ci garantirebbe anche come risorse. Sulla presenza dei figli dei migranti, non credo che siano la maggioranza. Solo in alcuni quartieri, così come le case popolari, se c'è una alta percentuale di stranieri l'unica soluzione è aumentare i posti per tutti».

11,46 – Acqua: «Non si tratta di privatizzare, che sarebbe incostituzionale, ma di dare in concessione i servizi pretendendo una qualità dei servizi».

11.45 – Pendolari: «Mandare a gara le ferrovie è un procedimento europeo. Detto questo: intorno a noi, in altri paesi europei i sistemi ferroviari locali funzionano bene. L'unica arma che abbiamo è fare una gara che stabilisca delle regole precise sulla qualità dei servizi. Abbiamo imposto una clausola sociale per garantire i posti di lavoro».

11,44 – Le domande dei lettori web: «Questione Tav: è una decisione che riguarda l'Europa e noi la vogliamo. Quello che possiamo fare è rendere l'attraversamento della Val Susa il meno traumatico possibile e anzi farne una questione di sviluppo. Se Bossi fa credere ai suoi elettori che non c'è bisogno della Tav li sta ingannando».

11,43 - «Sicurezza: è competenza esclusiva dello Stato e in questi ultimi 15 anni ha governato soprattutto il centrodestra e a Lega con i risultati che si vedono. Ora noi sfidiamo Lega e governo dimostrando che si può fare integrazione dell'immigrazione e sicurezza nello stesso tempo».

11,41 - «La questione Lega. Le politiche della Lega dovrebbero preoccupare chiunque. Si rivolge ai più bassi istinti. La grande potenza mediatica di Berlusconi fa credere che le tasse vengano trasferite alle regioni. Ma in realtà il governo sta accentrando le addizionali regionali».

11,40 - «Sull'Abruzzo è passata una nuova norma che vorrebbe far passare tutta la “difesa del suolo” alle procedure d'emergenza. É assurdo, perché quella è una attività che ha bisogno di ordinarietà e non di straordinarietà. Così invece si espropriano le Regioni e si apre la porta a possibili corruzioni».

11,30 - Caso Protezione Civile: «Noi non abbiamo fatto ricorso alla P.c. Di Bertolaso. Vorrei ricordare che per organizzare le Olimpiadi di Torino noi non abbiamo fatto ricorso a nessuna procedura speciale. E tutto è stato organizzato in modo eccellente...».

11,25 - «Nelle nostre amministrazioni non ci sono casi di questo tipo, né in Regione, né in provincia, né in Comune. E soprattutto, se ci fossero indagati non sarebbero in lista».

11,20 - «Un assessorato ai furbetti? Beh, ci sono diversi indagati nelle liste della destra. Se invece di parlarne soltanto di moralità e liste pulite facessero seguire i fatti non candiderebbero tutte queste persone. Ricordo il capogruppo di Fi in Piemonte, poi ci sono i casi di Vercelli, Alessandria, ecc...».


La domanda che avevo posto io nel forum era:

Buongiorno Presidente, Quando si parlerà di coppie di fatto e unioni civili, cosa si propone di fare per tenere insieme le opinioni discordanti in materia delle diverse componenti della sua coalizione? E se si ripresentasse un nuovo caso Englaro? Grazie per la risposta e in bocca al lupo per la campagna.

Ma forse avrei dovuto chiedere qualcosa di molto più banale, come: "quando si ripresenterà l'occasione di dare il patrocinio al gay pride regionale, come farà con l'UDC nella sua giunta?"

Bresso avanti per un pugno di voti - sondaggio Crespi


24 feb. - Si anima la battaglia in vista del voto di marzo per le regionali piemontesi. Un solo punto percentuale, del resto, separa gli sfidanti: da una parte il governatore uscente e candidato del centrosinistra, Mercedes Bresso, accreditata dall’ultimo sondaggio di Crespi Ricerche del 49,5 per cento, dall’altra lo sfidante del centrodestra, Roberto Cota al 48,8. Ma sul dato dei candidati (tolto il 2% incassato dai candidati minori), pesa ancora il partito degli indecisi con un 24,3% che rende ancora più che aperti i giochi per la corsa alla poltrona di governatore.
Da segnalare, guardando invece alle intenzioni di voto rilevate da Crespi Ricerche, la perfetta coincidenza del dato della Bresso con i voti della coalizione di centrosinistra (entrambi al 49,5%).
Nel dettaglio, il Pd si conferma primo partito dell’attuale maggioranza al Consiglio regionale piemontese con il 27,2%, seguito da Italia dei Valori (7%), Udc (6%), Prc e Pdci (3), Sinistra ecologia e libertà (3), Lista Pannella‐ Bonino (1,5), Verdi (1), Partito socialista (0,5) e Alleanza per l’Italia (0,3).
Leggermente al di sopra del dato del candidato, Roberto Cota, la coalizione di centrodestra (49% rispetto al 48,5)
Con il Popolo della libertà accreditato da Crespi Ricerche del 29,5% dei consensi nelle intenzioni di voto (sarebbe il primo partito in Piemonte), seguito dalla Lega Nord (18%), il partito del candidato sostenuto dall’alleanza, e da La Destra (1,5%).
Intanto la campagna elettorale sale di toni. E arriva l’affondo di Cota sui temi etici: «Non condivido la linea portata avanti dalla presidente Bresso sulla somministrazione della pillola Ru486. Somministrarla in day‐hospital significa banalizzare una scelta drammatica».
Poi una frecciata ai centristi che sostengono la candidatura della Bresso: «Cosa pensa in merito a tale questione l’Udc?» La risposta del governatore uscente arriva con l’anticipazione di 45 milioni destinati alla costruzione di nuovi alloggi discussa dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri mattina. Le nuove risorse (20 milioni per l’edilizia sovvenzionata, 25 per l’agevolata e l’agevolata sperimentale) consentiranno di scorrere la graduatoria del secondo biennio.



domenica 21 febbraio 2010

Bresso vs Cota in mezz'ora: commenti e analisi


Dopo aver assistito alla doppia intervista di Lucia Annunziata a Mercedes Bresso e Roberto Cota (che troverete qui nei prossimi giorni), forse l'unico faccia a faccia che avremo occasione di vedere in questa campagna elettorale, vado con una serie di commenti sparsi.

Mercedes Bresso. Pettinata ad arte per l'occasione, complimenti alla stylist. Sempre in controllo, appare abbastanza tranquilla (a parte qualche grattino di troppo sotto il mento), parla con pacatezza e sorride con un misto di divertimento e spavalderia quando Cota cerca di metterla in difficoltà. Lucida, sul punto, non tergiversa (se non sulla domanda relativa al peso degli Agnelli a Torino), risponde a tono.

Roberto Cota. Mai in partita. Troppo garbato, per nulla incisivo, gobbo sulla sedia, ad un certo punto verso la fine si prende anche la testa tra le mani in un gesto di confusione/sconfitta. Prova a mettere in difficoltà la Bresso un paio di volte ma non è sul pezzo, non c'è elettricità in quel che dice, sembra non esserne convinto neanche lui. Disastroso sulla domanda relativa al nucleare in cui la sua unica preoccupazione sembra essere quella di non contraddirsi. Tempismo sbagliato, forse troppa pressione, un patatrak.

Cota fa però le due domande che possono davvero mettere in crisi la Bresso, la prima sul come mettere d'accordo le contraddizioni interne alla sua coalizione, la seconda sulla presenza di un esponente No-tav (Chieppa) nel suo listino, ma la Bresso usa un'intelligente strategia del non nascondere i punti critici della sua coalizione con bassa retorica, ma al contrario ne parla con trasparenza e fornisce prove sul fatto che ciò non provocherà disturbi (la sua maggioranza non è mai andata in crisi in questi 5 anni pur facendone parte Rifondazione e i Comunisti italiani). Cota avrebbe potuto infilare il coltello nella piaga ma non lo fa, è tanto garbato (e per questo ha la mia approvazione: in un'Italia dove in Parlamento ci si prende a pugni, il suo modo di fare merita plauso. Però non serve in campagna elettorale.)

Cota va in crisi con il nucleare (una débacle completa), cerca di attaccare la Bresso sul Grinzane, le domande poste dalla Annunziata sono poi di carattere generale e di competenza più nazionale che regionale e lui fa il meglio che può. Risponde bene a diverse domande (come quella sulle banche), ma non c'è emozione quando parla e quando tocca alla Bresso dare il suo parere tutto quanto detto da Cota sparisce nel dimenticatoio del cervello.

Insomma, Cota non convince e Bresso stravince. Concordate?

Il peso dei partiti in Piemonte

Interessantissimo studio di termometro politico.


0 - 5.000 5.001 - 15.000 15.001 - 50.000 50.001 - 250.000 Oltre 250.000
BAS 39,05 33,70 7,70 19,55 0,00
CAL 37,25 24,20 16,58 21,97 0,00
CAM 14,38 20,08 26,91 21,84 16,17
EMR 10,21 26,04 22,87 32,02 8,93
LAZ 9,16 10,32 19,31 11,34 48,84
LIG 17,54 24,07 9,16 12,70 35,77
LOM 23,32 28,19 23,38 12,23 12,45
MAR 24,83 23,21 32,75 19,20 0,00
PMN 31,81 16,30 21,66 10,73 19,02
PUG 5,87 22,46 34,88 28,61 8,39
TOS 9,64 23,63 27,19 29,82 9,86
UMB 14,55 14,99 34,74 35,72 0,00
VEN 18,35 36,76 23,52 10,28 10,78

In questa tabella sono riportate le percentuali di incidenza delle diverse realtà locali sul voto globale. In Piemonte si nota che i voti delle persone residenti nei comuni da 0 a 5.000 abitanti incide per quasi il 32% sul risultato finale. Seguono i comuni da 15.000 a 50.000 abitanti (22% circa) e poi i grossi centri da oltre 250.000 cittadini.


PIEMONTE


AST. SEL AUT RC PDL RAD PD UDC LEGA IDV ALTRO
0 - 5.000 24,08 1,98 0,81 3,09 33,41 2,73 20,68 6,38 20,39 6,90 3,64
5.001 - 15.000 27,02 2,07 0,85 3,16 33,52 2,84 22,54 6,55 17,40 8,08 3,00
15.001 - 50.000 28,40 2,43 0,73 3,31 33,13 3,16 26,76 5,84 13,27 8,84 2,52
50.001 - 250.000 32,17 2,54 0,76 3,17 31,74 3,23 26,84 6,04 13,74 9,64 2,30
Oltre 250.000 36,23 2,94 0,75 3,84 28,79 4,10 30,09 5,71 9,56 11,80 2,42

Qui invece l'incidenza dei voti per partito a seconda della realtà locale: vistoso il calo della Lega che dal 20% dei voti nei piccoli comuni scende a sotto il 10% a Torino. Inverso il movimento del PD che da sopra il 20% arriva al 30%. Il PDL scende di 5 punti, IDV sale di altrettanti, i radicali salgono di un punto e mezzo. Stabili invece i voti delle formazioni trasversali come UDC e Rifondazione Comunista.

La coalizione di sinistra (con RC ma senza UDC) passa dal 53% a Torino al 35% nei piccoli comuni, mentre PDL + Lega passano dal 54% nei piccoli comuni (che incidono per il 32% sul risultato finale) al 38% a Torino. Ed ecco peraltro confermata la causa della drastica differenza dei risultati tra i due collegi Piemonte 1 (provincia di Torino) e il Piemonte 2 (il resto della regione).

sabato 20 febbraio 2010

Bresso vs Cota in mezz'ora


Clicca il banner per scoprire i dettagli!

Siete pronti?

La rete può giocare un ruolo molto importante nell'elezione del Presidente della Regione: la vostra passione ed il vostro impegno possono fare la differenza.

Domenica 21 dalle 14:30 alle 15:00 Mercedes Bresso e Roberto Cota saranno ospiti di Lucia Annunziata nel programma "In Mezz'ora". Sarà l'occasione per evidenziare le differenze programmatiche e valorizzare l'operato della Giunta regionale.

Ci stiamo preparando a coprire la diretta web dell'evento. Potrete partecipare online e coinvolgere i vostri amici. Sarà la prima occasione di confronto diretto tra i candidati.

Vi comunichiamo in anteprima che l'indirizzo a cui connettervi per assistere alla trasmissione online e chattare con noi e con gli altri utenti sarà http://live.mercedesbresso.it. L'indirizzo non è ancora attivo, ma lo sarà nelle prossime ore.

Annunceremo la diretta con diversi messaggi sui social network di Mercedes, condivideteli sul vostro profilo e con i vostri amici e conoscenti soprattutto se sono ancora indecisi sul voto: siamo sicuri che "in mezz'ora" e con il vostro aiuto riusciremo a convincerli.

Stay tuned!

Avanti Piemonte!

(via mercedesbresso.eu)

venerdì 19 febbraio 2010

Elezioni regionali 2010, previsione per il Piemonte

PIEMONTE
Da una previsione di GPG che si trova qui:

LISTE

Oggi le liste di CENTRO DESTRA viaggiano attorno al 50%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto ad una settimana fa, ed in linea con le Europee, avanti di circa 2-3 punti su quelle di CENTRO SINISTRA.

Il POPOLO DELLA LIBERTA' viaggia attorno al 27% (circa 5 punti sotto le Europee), la LEGA NORD e’ molto vicina al 20% (+4%), il PARTITO DEMOCRATICO si attesta sui valori delle europee attorno al 24-25%, l’IDV e’ al 6-7% (-2%); l’UDC in questa fase perde consensi e dovrebbe attestarsi al 5-6%.



CANDIDATI

Resta l’Incertezza assoluta, trascurabile ed attorno al punto percentuale il vantaggio di Cota (CDX) che si attesta su 49-49,5% su Bresso (CSX+UDC) che e’ sul 48-48,5%. Importante capire se Bono e Rabellino riusciranno a raccogliere le firme, la defezione di uno dei due darebbe un vantaggio a Cota o alla Bresso.



PREVISIONE GPG

AD OGGI SI CONFIGURA COME LA SFIDA PIU’ APPASSIONANTE ED INCERTA!

Nelle ultime 2-3 settimane si e’ passato da un pareggio assoluto, ad un vantaggio di qualche decimale per Cota (CDX), ed un paio di punti sulle liste. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare il proprio elettorato e far passare i mal di pancia (ai pidiellini moderati e finiani per Cota, ai cattolici di Casini piu’ conservatori in casa Bresso).

In virtu’ del fatto che tra gli indecisi la Bresso ha qualche chance in piu’ di raccogliere voti, la regione e’ TOSS UP ASSOLUTO….PREMATURO SBILANCIARSI!

(mi riservo di formulare tale previsione a valle della presentazione delle liste)

martedì 16 febbraio 2010

Piemontesi. Non pirla.

Uno dei nuovi tre messaggi della campagna di Mercedes Bresso per le elezioni regionali 2010 in Piemonte. Gli altri due sono "Piemonte. Non padania" e "Tute blu. Non camicie verdi". Tre messaggi di forte contrapposizione alla concezione leghista della regione.

Bresso: per la Binetti non piangerò

Interpreta il pensiero di molti Mercedes Bresso in questa intervista a e-polis.
[Certo, potrebbe tirarsela un po' di meno.]
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