venerdì 20 novembre 2009

Twinings Tea Tour a Torino

Tea Dedicato a tutti gli amanti del tè, sta per arrivare in città il Twinings Tea Tour!
A partire dal 20 novembre 2009 e per la durata di un mese, un originale
London Bus rosso fiammante a due piani firmato Twinings percorrerà il Nord Italia
facendo tappa in dieci città, per un tour itinerante dedicato alla
cultura del tè.




L'autobus sosterà nelle piazze e girerà per le vie delle città, invitandovi a scoprire i gusti e i sapori della gamma Twinings.


All'interno del London Bus verrà creata una zona esposizione con due
scaffalature laterali (tè da un lato, infusi e tisane dall'altro)
, arredata con oggetti Vintage, per ripercorrere gli
oltre 300 anni di storia di questo importante marchio. I visitatori potranno inoltre acquistare oggetti esclusivi del mondo
Twinings per organizzare il proprio tea time: le speciali Mug e le
ricercatissime scatole in legno di vari formati (da 4, 6, 8 comparti), da personalizzare
scegliendo le miscele preferite. A coloro che acquisteranno due
caratteristiche latte di tè Twinings, verrà omaggiato un infusore .



Al piano superiore verrà adibita una zona degustazione con circa 20
posti a sedere,
nel quale
degustare le oltre 40 miscele Twinings distribuite in Italia: tè neri,
tè verdi, tè aromatizzati, tisane, infusi di frutta ed erbe.



Alla mattina il London Bus girerà per le vie delle città, mentre dalle
14 alle 19 sarà posizionato nelle piazze deputate all'evento e aperte
al pubblico.



A Torino lo troveremo in Piazza Vittorio Veneto dal 20 al 22 novembre.


Il Twinings Tea Tour farà tappa nelle seguenti città:


- Torino: 20/21/22 novembre


- Asti: 23/24 novembre


- Genova: 25/26 novembre


- Milano: 27/28/29/30 novembre - 1/2 dicembre


- Parma: 3/4 dicembre


- Bologna: 5/6/7/8 dicembre


- Padova: 9/10/11 dicembre


- Treviso: 12/13 dicembre


- Mantova: 14/15 dicembre


- Bergamo: 16/17 dicembre



giovedì 19 novembre 2009

Vento in poppa

Ventoinpoppa A quanto pare, la bagarre in casa PD sul dilemma Bresso-non Bresso sembra essere finita. Almeno sulla carta (dei giornali), la Bresso è stata ri-ri-rilegittimata quale candidata ufficiale del PD. Quello che rimane da vedere è in realtà tutto il resto, e non è poco. Bersani ha messo in discussione un altro caposaldo della coalizione di csx piemontese: la coalizione stessa.  L'alleanza con la sinistra radicale (Rifondazione compresa) che ha ben funzionato nella giunta regionale di questi 5 anni si trova improvvisamente a galleggiare nel vuoto, perché da Roma in realtà si vuole cercare un'intesa con l'UDC a livello nazionale. E il Piemonte non deve fare eccezione.

Insomma, smontiamo tutte le cose che vanno bene.

Dopo il litigio su carta stampata tra Casini e Bresso, l'UDC ha posto un veto insormontabile sulla zarina e sarà durissima trovare un'intesa per le regionali. Regionali che, ricordiamo, saranno tra quattro mesi soltanto.

Oggi su La Stampa è uscito il nuovo sondaggio di Piepoli, che premia il centrosinistra. Chiamparino e Bresso battono Cota e Ghigo sia in quanto a conoscenza, sia in quanto a fiducia. In particolare, Mercedes Bresso vincerebbe sia su Cota sia su Ghigo con un margine rispettivamente di 6/7 punti, mentre Chiamparino spadroneggia sugli avversari staccandoli di 9/13 lunghezze. In realtà il sondaggio lascia il tempo che trova dato che prevede una media del 35% di intervistati che sono in dubbio e non sanno a chi andrebbe il loro voto nelle quattro sfide proposte.

Quanto a voti ai partiti invece, il PDL prevale sul PD di due punti percentuali nonostante un calo del primo e una rimonta del secondo. Inoltre se l'UDC dovesse congiungersi al csx, questo probabilmente vincerebbe le elezioni, mentre invece la vittoria sarebbe sicura per il cdx nel caso di un accordo dell'UDC con il PDL.

Inutile ribadire che il sottoscritto trova l'idea di appioppare una Bresso all'UDC (e viceversa) completamente sbagliata e fuori luogo, e sostiene fermamente l'idea che una Bresso sostenuta da PD e tutta l'arcata sinistra possa davvero farcela nel caso di una corsa solitaria dell'UDC (cosa che, secondo il sondaggio, il 44% dei votanti UDC auspica).



lunedì 16 novembre 2009

2012

2012


Un'americanata dello stile The Day After Tomorrow, ma avvincente e pieno di effetti speciali della madonna.



sabato 14 novembre 2009

Fini alla guida del Piemonte

Polls Sondaggio interessante sulla fiducia di cinque politici regione per regione.
In Piemonte abbiamo dato un 49% a Berlusconi (che non ha nulla a che vedere con il 62% della Lombardia), un 40% a Bersani (un po' meno della media nazionale, ma il dato è ancora molto primitivo e secondo me  crescerà nei prossimi mesi), un 50% a Brunetta (che ci sta), un 48% a Tremonti e il primo posto con un 51% va a Fini, che è vero che nel resto d'Italia viaggia su una media del 55%, ma che in Piemonte è comunque l'unico dei cinque leader a superare la soglia del 50%. Ma si sa, è l'effetto del sempiterno understatement piemontese.



venerdì 13 novembre 2009

Conati di vomito

Berlusconi_untouchable
E basta con Berlusconi.
Non se ne può più.
Perché si accanisce a governare ancora?
Faccia un passo indietro, per il bene dell'Italia.

Odi et amo

Stress O sommi capi del PD piemontese, basta baruffe.
E dire che due settimane fa me la godevo nel vedere Ghigo vs Cota vs Crosetto nel centrodestra mentre noi avevamo la shining star Bresso confermata all'unanimità e già in campagna elettorale.

Non credevo l'avrei mai detto, ma l'UDC ha ragione. Non si possono mettere in una coalizione Comunisti sì-TAV e UDC pro-crocifisso. Magari si vince anche così, ma poi non funziona, non si ottengono risultati, i cittadini se ne accorgono e alla tornata elettorale successiva ribaltone completo a favore dell'altro schieramento.

Allora cos'è tutto questo accanimento sull'accordo PD-UDC in Piemonte? Sarà che il 6% dell'UDC è guarda caso il divario che il centrosinistra deve colmare sul centrodestra?

Saitta è un democristiano prestato al PD, ha fatto fuori la sinistra radicale e ha imbarcato l'UDC in giunta provinciale. Ottimo. Ma non tutte le alleanze devono essere modellate su questo stampo.

Mercedes Bresso è laica e progressista, sostenitrice dei diritti civili e della green economy. Se l'UDC non accetta queste sue posizioni, amen. Non vedo perché bisogna rovinare la buona base di partenza che già c'è intorno alla Bresso (un 52% di approval rating della Governatrice dopo i 5 anni di mandato, un buon rapporto all'interno della maggioranza attuale, una candidatura riapprovata all'unanimità dai partiti della maggioranza) solo per ottenere 2 o 3 punti percentuali in più che sarebbero portati in dote dall'UDC in seguito ad una fantomatica alleanza - 2 o 3 punti compensati poi da tutte le beghe di convivenza che scoppierebbero all'interno della nuova coalizione allargata.

Non mi piace questa logica del correre per vincere a tutti i costi. L'Unione di Prodi docet: è una buona idea in teoria, ma in pratica non funziona. C'è una soglia al di sopra della quale il gioco non vale più la candela.

La Bresso ha ragionevoli possibilità di riportare a casa la vittoria se farà una buona campagna elettorale. L'UDC poi, correndo da solo, toglierebbe più voti al centrodestra che al centrosinistra.

Ma allora di cosa stiamo discutendo?

Basta pasticci.

Il PD piemontese si sta mangiando con le proprie mani, rovinando da solo il grande vantaggio che ha sul centrodestra - un candidato già legittimato e già partito con la campagna elettorale.



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