domenica 14 febbraio 2010

Il peggio del peggio in 20 parole

Berlusconi al party Renata-Silvio:

Quando vedo le belle donne perdo il filo. Gli italiani sono tutti così, o preferite quegli altri, Marrazzo per esempio?

Maschilismo
becero, sciovinismo a buon mercato, omofobia gretta: il tutto in una mirabile sintesi da osteria di sole 20 (dicasi venti) parole (compresi gli articoli e le preposizioni).

Una domanda alle donne del Lazio: ve la sentite davvero di votare una candidata che non si vergogna, ma al contrario sorride, dopo aver ricevuto un endorsement del genere?


(via miriam pomodorina)

Ecosistemedia

Non sorprende che l'Osservatorio di Pavia registri una prevalenza del governo e della maggioranza nel tempo dedicato dai telegiornali alle dichiarazioni dei politici. Però un po' sorprende la proporzione. (Sole 24 Ore, 2010 e 2009)

Solo su Tg3 il governo e l'opposizione hanno lo stesso tempo. Su Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio Aperto, non c'è paragone. Negli altri telegiornali della Rai i quattro partiti dell'opposizione hanno meno di un terzo del tempo, riporta Marco Mele del Sole. Mentre sui telegiornali della Mediaset, che appartiene al capo del governo e della maggioranza, la parte politica del proprietario ottiene quote comprese tra il 60 e l'80% del tempo. Se poi si moltiplica tutto questo per l'audience, si vede che la grandissima parte degli italiani sono martellati dai messaggi della maggioranza. Ricordando che una quota superiore alla metà degli italiani ottiene le notizie solo dai telegiornali si trova conferma alla convinzione che in queste condizioni la partita del consenso non è facile per l'opposizione.

Ma è chiaro che l'opposizione, quando era governo, non ha pensato che tutto questo potesse essere importante, visto che non ha preso provvedimenti strutturali in materia di proprietà delal tv. Chi dà ragione all'attuale opposizione, dunque, non può preoccuparsi dei dati rilevati dall'Osservatorio di Pavia. (Oppure non è d'accordo con la strategia tenuta in passato in materia dall'opposizione stessa e con chi l'ha guidata in quella direzione).

sabato 13 febbraio 2010

Corso Porto Maurizio

Ringrazio gli amici torinesi di skyscrapercity per questa mappa della mia zona, Nizza-Millefonti, con tutti i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come si vede dalla mappa, poco più a sud di via Millefonti doveva essere costruito un grande corso, corso Porto Maurizio, che doveva essere approssimativamente il prolungamento di quello che oggi è il sottopassaggio del lingotto da quella che ora è piazza Caduti sul lavoro. Dopo aver incrociato Corso Unità d'Italia, Corso Porto Maurizio avrebbe dovuto superare il Po in un ponte e proseguire sull'altra sponda del fiume.

Inoltre, qui si trova una variante al piano regolatore del 1920 con la cartina ben dettagliata della zona. Via Tibone ancora non esisteva, via Genova si chiamava via Demonte e via Sportono era privata.


Infine, quoto la spiegazione sull'origine del nome del Corso mai costruito:
[...] ai tempi Imperia non era ancora stata "unificata", ma era ancora divisa tra Oneglia, cui era dedicata la via che adesso si chiama via Biglieri, e Porto Maurizio.

Sondaggio Ipsos per il PD

Sono spuntati i numeri di un sondaggio di Ipsos commissionato dal PD.
Le Bresso vincerebbe con il 51,2% delle preferenze, Cota avrebbe solo il 47%.
Altissima la percentuale di non votanti, il 36,4% (27,5 astenuti e ben 8,9% indecisi, che saranno quelli che decideranno le sorti del voto al rush finale).

Interessanti anche gli altri tre quesiti.
1) Come ha governato la regione il csx in questi 5 anni?
Bene 37%
Sufficiente 23%
Insufficiente 23%
Male 12%

Il che dà al governo di Mercedes Bresso un buonissimo approval rating del 60%.

2) Tra quelli che avevano votato la Bresso nel 2005:
La rivoterebbe ancora 85%
Voterà Cota 3%
Indecisi 12%

3) Tra quelli che nel 2005 avevano votato Ghigo:
Voterà Cota 80%
Voterà Bresso 9%
Indecisi 11%

Considerando che nel 2005 fu allo stesso modo una corsa all'ultimo voto, se queste percentuali risultassero veritiere, la Bresso avrebbe davvero motivo di sorridere.

Ilarità generale/2

Sempre Tremonti: "Con Mercedes Bresso alleati con Tunisi".

Ma non è il suo capo ad essere l'amicone di Gheddafi? Ad ospitare la sua tenda e il suo harem a Roma?

Senza contare che la Bresso ha risposto per filo e per segno (e per le rime) alle sue accuse elettorali dal suo blog.

Insomma, Tremors è solo all'inizio della sua campagna elettorale ma ha già fatto cilecca tre volte. Fatelo riposare, per l'amor di Dio!

Ilarità generale

Tremonti in Piemonte a fianco del leghista Cota: "Con Bresso è secessione".

Sembra una frase di Spinoza.

Regionali 2010, corsa all'ultimo voto in Piemonte

Parliamo nuovamente di elezioni regionali 2010 in Piemonte, Bresso contro Cota.
Imbarcata la Federazione della Sinistra con un accordo non sul programma ma tecnico, che prevede un posto nel listino della Presidente per un esponente della Sinistra in cambio di una non presentazione di proprio candidato che toglierebbe voti preziosi alla Bresso, il centrosinistra guadagna consensi importanti anche come coalizione. Qui di seguito un sondaggio marchiato GPG dell'11 febbraio.

Piemonte

CENTRO DESTRA: 49,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 27,5%
- LEGA NORD: 19,0%
- LA DESTRA, F.TRIC: 1,5%
- Altri CDX (Pens., NDC, Civiche): 1,5%

CENTRO SINISTRA + UDC: 48,0%
- PARTITO DEMOCRATICO: 24,5%
- ITALIA DEI VALORI: 6,5%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 6,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5%
- RADICALI: 2,0%
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA': 1,5%
- VERDI: 1,5%
- Altri (moderati, pensionati, socialisti): 1,0%

MOV. 5 STELLE : 1,0%
LEGA PADANA PIEMONTE - NO EURO: 1,0%
ALTRI: 0,5%


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 49,0%
Bresso (CSX+UDC): 48,5%
Bono (M5S): 1,5%
Rabellino (LPP-NE): 1,0%


La previsione di lotta all'ultimo voto fatta più di un mese fa si riconferma più che valida. Scenaripolitici.com ha spostato il Piemonte da CDX leaning a Toss Up, con il significato di una lotta aperta dal risultato incerto. Due le candidature fuori dalla battaglia principale Cota-Bresso, una a destra e una a sinistra, capaci di disturbare i due schieramenti e di essere significativi sul computo dei voti finali.

La campagna elettorale è ufficialmente iniziata questa settimana, stay tuned.
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