Vi segnalo questo interessante articolo di Ettore Boffano per Repubblica. Un viaggio nella provincia più a Nord del Piemonte, per conoscere meglio quei 160.000 cittadini che Torino la sentono lontana, che si devono confrontare tutti i giorni con la Svizzera, e che vedono i 5 anni di Mercedes Bresso come "deludenti e basta". Per capire l'evoluzione dell'inclinazione politica del territorio e le sue motivazioni.
mercoledì 17 marzo 2010
Verbania e il sogno della provincia autonoma
Vi segnalo questo interessante articolo di Ettore Boffano per Repubblica. Un viaggio nella provincia più a Nord del Piemonte, per conoscere meglio quei 160.000 cittadini che Torino la sentono lontana, che si devono confrontare tutti i giorni con la Svizzera, e che vedono i 5 anni di Mercedes Bresso come "deludenti e basta". Per capire l'evoluzione dell'inclinazione politica del territorio e le sue motivazioni.
Il Museo della Magia a Torino
Bellissima trovata.
martedì 16 marzo 2010
Mappa del voto francese: Parigi
lunedì 15 marzo 2010
Ci andiamo?

La Città di Torino, dopo la positiva esperienza della “Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti”, intende continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. A questo proposito, l’Assessorato all’Ambiente ha programmato una serie di giornate di informazione (dal 20 al 25 marzo prossimi) dedicate agli argomenti che più interessano i cittadini e che riguardano la sostenibilità ambientale. L’iniziativa, denominata “Passaparola – 5 giorni per parlare di Ambiente”, si svolgerà presso lo sportello del “ProgetTO energia” di via Milano 2 e sarà anche l’occasione per distribuire alla cittadinanza borse riutilizzabili in tessuto, al fine di rafforzare il concetto dell’importanza di ridurre i rifiuti alla fonte.
Le borse saranno realizzate dalle detenute della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, grazie ad un protocollo di intesa tra la Direzione dell’Istituto e la Cooperativa Papili Factory, che opera all’interno del carcere.
Per tutto il periodo, presso lo spazio “Azimut” di piazza Palazzo di Città 8, grazie anche alla collaborazione dei volontari di “Giovani per Torino”, sarà allestita una mostra del Centro di riciclaggio creativo Remida, che fa capo all’Istituzione Torinese per un’Educazione Responsabile (ITER) e promuove la formazione di educatori ed insegnanti nell’ambito del riciclo creativo nelle scuole. Sarà attivo, inoltre, un laboratorio di riciclo gestito dalla Cooperativa Papili Factory.
sabato 13 marzo 2010
Un motivo in più per diventare vegetariani
L’ha fatto il blog True Cost. Passo subito al succo, cioè alla prima tabella. Anticipo solo che l’alimentazione vegana (quella senza prodotti animali) richiede un uso di energia inferiore del 90% rispetto alla media.
La tabella è in inglese, ma mi pare chiarissima. Il cibo che richiede il minor consumo di energia, fra quelli presi in esame, è il mais: 0,43 kw/h bastano per produrne una libbra, cioè circa 450 grammi. A seguire vengono latte, mele, uova, carne di pollo, formaggio, carne di maiale e carne bovina.
Adesso la tabella con l’efficienza energetica dei cibi, cioè il rapporto fra calorie alimentari ed energia usata per la produzione
Vince ancora il mais, con un’efficienza energetica pari al 102%. A seguire troviamo latte, formaggio, uova, mele e la carne di pollo, di maiale e bovina, la cui efficienza energetica è pari appena al 4,3%.
Significa che per produrre una caloria di manzo ci vuole circa 25 volte più energia che per produrre una caloria di mais.
Ma misurare l’efficienza energetica dei cibi non è l’unico modo per calcolarne l’impatto ambientale. Bisognerebbe ad esempio tener conto del contributo dato dall’allevamento del bestiame all’effetto serra anche per via del metano prodotto dai ruminanti, o della quantità di acqua necessaria per produrre i cibi.
Anche da questo punto di vista, tuttavia, l’alimentazione senza carne risulta più leggera per il pianeta. Per produrre una fetta di pane bastano 40 litri d’acqua. Per un chilo di carne bovina ce ne vogliono 16.000.
Su True Cost la classifica dei cibi in base all’energia necessaria per produrli e all’efficienza energetica
(via l'imperdibile blogeko)
