giovedì 18 marzo 2010

Genova non se la passa benissimo (la Vincenzi e il PD neppure)


Dall'articolo di Emanuele Boffi su Tempi, intitolato La strada in salita della Superba emerge il ritratto di una Genova ferma, disillusa, isolata, in bilico tra la voglia di rischiare e lo scetticismo verso i cambiamenti. Una Genova che non parla bene nemmeno del proprio primo cittadino, Marta Vincenzi:

Di lei non si parla molto bene in città [...] Poiché metà della popolazione ligure vive a Genova, il risultato della città influirà molto sull'esito del prossimo duello regionale tra Claudio Burlando e Sandro Biasotti. Il primo è in leggero vantaggio e si dice sia molto preoccupato del "fattore Vincenzi". E' per questo che a lui sono fatte risalire le voci di una rimozione del primo cittadino nel caso il 29 marzo il centrosinistra prevalesse sul Pdl. [...] Lo conferma Piana: "il sindaco o non fa o, quel che fa, ha solo un risvolto mediatico. Si presenta come la paladina dei "nuovi diritti": il gay pride, la moschea, il testamento biologico in comune. Fuffa."

mercoledì 17 marzo 2010

Verbania e il sogno della provincia autonoma


Vi segnalo questo interessante articolo di Ettore Boffano per Repubblica. Un viaggio nella provincia più a Nord del Piemonte, per conoscere meglio quei 160.000 cittadini che Torino la sentono lontana, che si devono confrontare tutti i giorni con la Svizzera, e che vedono i 5 anni di Mercedes Bresso come "deludenti e basta". Per capire l'evoluzione dell'inclinazione politica del territorio e le sue motivazioni.

Passerella olimpica

Meraviglioso scatto di oggi preso da Torino Daily Photo.

Il Museo della Magia a Torino

E dove se no?
Bellissima trovata.

martedì 16 marzo 2010

Mappa del voto francese: Parigi


In un impeto di nostalgia per il passato, ho aperto questa analisi. Vedo che la roccaforte socialista del XIX arrondissement non delude ancora.

lunedì 15 marzo 2010

Ci andiamo?

La Città di Torino, dopo la positiva esperienza della “Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti”, intende continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

A questo proposito, l’Assessorato all’Ambiente ha programmato una serie di giornate di informazione (dal 20 al 25 marzo prossimi) dedicate agli argomenti che più interessano i cittadini e che riguardano la sostenibilità ambientale. L’iniziativa, denominata “Passaparola – 5 giorni per parlare di Ambiente”, si svolgerà presso lo sportello del “ProgetTO energia” di via Milano 2 e sarà anche l’occasione per distribuire alla cittadinanza borse riutilizzabili in tessuto, al fine di rafforzare il concetto dell’importanza di ridurre i rifiuti alla fonte.
Le borse saranno realizzate dalle detenute della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, grazie ad un protocollo di intesa tra la Direzione dell’Istituto e la Cooperativa Papili Factory, che opera all’interno del carcere.

Per tutto il periodo, presso lo spazio “Azimut” di piazza Palazzo di Città 8, grazie anche alla collaborazione dei volontari di “Giovani per Torino”, sarà allestita una mostra del Centro di riciclaggio creativo Remida, che fa capo all’Istituzione Torinese per un’Educazione Responsabile (ITER) e promuove la formazione di educatori ed insegnanti nell’ambito del riciclo creativo nelle scuole. Sarà attivo, inoltre, un laboratorio di riciclo gestito dalla Cooperativa Papili Factory.

Per maggiori informazioni, cliccate qui.

sabato 13 marzo 2010

Un motivo in più per diventare vegetariani

Quali cibi fanno meglio al pianeta? Si può cercare una risposta classificandoli in base all’energia necessaria per produrli, e mettendo quest’ultima in rapporto con l’energia che i cibi restituiscono all’organismo sotto forma di calorie: calcolando cioè la loro efficienza energetica.

L’ha fatto il blog True Cost. Passo subito al succo, cioè alla prima tabella. Anticipo solo che l’alimentazione vegana (quella senza prodotti animali) richiede un uso di energia inferiore del 90% rispetto alla media.

food-energy

La tabella è in inglese, ma mi pare chiarissima. Il cibo che richiede il minor consumo di energia, fra quelli presi in esame, è il mais: 0,43 kw/h bastano per produrne una libbra, cioè circa 450 grammi. A seguire vengono latte, mele, uova, carne di pollo, formaggio, carne di maiale e carne bovina.

Adesso la tabella con l’efficienza energetica dei cibi, cioè il rapporto fra calorie alimentari ed energia usata per la produzione

energy-efficiency

Vince ancora il mais, con un’efficienza energetica pari al 102%. A seguire troviamo latte, formaggio, uova, mele e la carne di pollo, di maiale e bovina, la cui efficienza energetica è pari appena al 4,3%.

Significa che per produrre una caloria di manzo ci vuole circa 25 volte più energia che per produrre una caloria di mais.

Ma misurare l’efficienza energetica dei cibi non è l’unico modo per calcolarne l’impatto ambientale. Bisognerebbe ad esempio tener conto del contributo dato dall’allevamento del bestiame all’effetto serra anche per via del metano prodotto dai ruminanti, o della quantità di acqua necessaria per produrre i cibi.

Anche da questo punto di vista, tuttavia, l’alimentazione senza carne risulta più leggera per il pianeta. Per produrre una fetta di pane bastano 40 litri d’acqua. Per un chilo di carne bovina ce ne vogliono 16.000.

Su True Cost la classifica dei cibi in base all’energia necessaria per produrli e all’efficienza energetica

(via l'imperdibile blogeko)
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