Domenica 28, dalle 8 alle 22, e lunedì 29 marzo 2010, dalle 7 alle 15, nella regione Piemonte si voterà per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e l'elezione del Consiglio regionale.
Si ricorda che per votare è necessario esibire al presidente di seggio elettorale un documento di riconoscimento e la tessera elettorale personale.
In caso di smarrimento della tessera elettorale, è possibile richiederne un duplicato presso l'Ufficio Elettorale di c.so Valdocco 20 o gli uffici di anagrafe decentrata.
Il Consiglio regionale del Piemonte è costituito da 60 seggi.
Il sistema elettorale per la elezione del Presidente e del Consiglio regionale della regione Piemonte è disciplinata dalla legge 23 febbraio 1995, n. 43, secondo la quale quattro quinti dei consiglieri assegnati alla regione (48) sono eletti sulla base di liste provinciali con sistema proporzionale, mentre il rimanente quinto (12) viene eletto con sistema maggioritario sulla base di liste regionali.
Inoltre, la legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1, ha introdotto l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale, che prevede la proclamazione a tale carica del candidato capolista della lista regionale che ha conseguito il maggior numero di voti validi.
LA SCHEDA ELETTORALE
La scheda di votazione è una sola. Pertanto, l’elettore con una sola scheda vota sia per la elezione del Presidente della Giunta regionale sia per la elezione del Consiglio regionale.
La scheda è di colore: verde (tonalità: pantone green-U). Disponibile il fac-simile in formato .pdf.
Sulla scheda di votazione sono collocati:
- alla sinistra, i simboli delle liste provinciali;
- alla destra, i simboli delle liste regionali con i nominativi dei candidati presidenti della regione;
- accanto al simbolo di ogni lista provinciale è presente una riga per l’espressione del voto di preferenza in favore di un candidato alla carica di consigliere appartenente alla lista provinciale votata.
L’elettore può esprimere un SOLO voto di preferenza.
Una o più liste provinciali devono essere collegate con una lista regionale.
il capolista della lista regionale è candidato alla carica di presidente della giunta regionale.
COME SI VOTA
Per le elezioni regionali le modalità di espressione del voto sono stabilite dall’articolo 2 della legge 43/1995 e dall’articolo 13 della legge 108/1968.
Ai sensi della normativa citata l’elettore può esprimere un voto di lista in uno dei seguenti modi.
a) voto per una lista provinciale ed una lista regionale collegata alla lista provinciale votata
Tracciando un segno nel rettangolo che contiene il contrassegno di una lista provinciale.
Il voto deve essere attribuito:
- alla lista provinciale 2
- alla lista regionale A
b) voto per una lista provinciale ed una lista regionale NON collegata alla lista provinciale votata (ipotesi di voto disgiunto)
Tracciando due segni: uno nel rettangolo che contiene il contrassegno di una delle liste provinciali e l’altro sul simbolo di una lista regionale (o sul nome del suo capolista, cioè del candidato presidente della giunta regionale) NON collegata alla lista provinciale votata.
Il voto deve essere attribuito:
- alla lista provinciale 16
- alla lista regionale A
c) votare solo per una lista regionale
Tracciando un segno sul contrassegno di una delle liste regionali o sul nome del suo capolista, senza segnare, nel contempo, alcun contrassegno di lista provinciale.
Il voto deve essere attribuito:
- alla lista regionale D
d) In ogni caso, l’elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere compreso nella lista provinciale
Scrivendo (in modo chiaro) il cognome nell’apposita riga tracciata alla destra del contrassegno della lista provinciale votata.
La preferenza deve essere manifestata, esclusivamente, per un candidato compreso nella lista provinciale votata.
Il voto deve essere attribuito:
- alla lista provinciale 3,
- alla lista regionale A,
- al candidato Rossi della lista provinciale 3.
(via Comune di Torino)
PERCHE' SI VOTA
Votare è un diritto e un dovere di ogni cittadino, ed è l'unico modo che noi insignificanti popolani abbiamo per manifestare la nostra volontà. Il fatto che i candidati siano tutti la stessa mierda non giustifica in nessun modo l'astensione: non ci si può astenere dal manifestare la propria volontà e poi lamentarsi in maniera distruttiva dello stato di marciume in cui è finito il nostro Stato (in questo caso, la nostra Regione). Si voti per il male minore, si voti scheda bianca, ci si turi il naso e si voti per il meno peggio... l'importante è che si voti.
(quest'ultimo appello al voto è mio)