sabato 4 settembre 2010
Napolitano superstar
È la tre giorni di Napolitano: prima la sferzata sull'economia, poi la battuta "ricordate il ddl sulle intercettazioni?", ancora il sarcasmo più tagliente sul ministero dello sviluppo economico di ieri ("manca un ministro? Passo parola"), e oggi 'Europa. Ne ha una per tutti il caro Napisan. E fa bene. Speriamo solo non entri nelle beghe dietrologiche della politica anche lui. Sapete com'è, una picconata tira l'altra... (Cossiga docet)
venerdì 3 settembre 2010
Ma in via Rossini
giovedì 2 settembre 2010
Non vedo l'ora di avere la tv per vedere il TG di Mentana
Ho letto ora della bellissima figura (e dei bellissimi dati di ascolto) di Mentana alla conduzione del TGla7 e non vedo l'ora di completare questo trasloco per riallacciarmi la tv e guardarlo, questo TG. Sono stato oltre un anno senza tv e non ne ho mai patito l'assenza, ma Mentana mi manca. Lui e tutto quello che questa conduzione, in queste particolari condizioni politiche e sociali, rappresenta.
Amministratori glocal
Da un'intervista a Pippo Civati, che parla del presente (e magari anche del futuro) del PD:
Esattamente il mio pensiero, particolarmente splendida (e vera) la frase finale.
Pensa che il partito degli amministratori sia ciò che serve al Pd?
«Sicuramente è al livello locale, dove ci sono le nostre uniche energie visto che siamo all’opposizione del paese, che dobbiamo guardare con maggiore attenzione per ripartire. Ma ci vuole un po’ di politica generale, generalissima. Siamo caduti nel trabocchetto di Berlusconi che parla sempre del ‘ghe pensi mi’, ma non ha mai fatto niente, eppure i voti li prende, così come la Lega. Quindi sta anche nell’immaginare, attraverso il contributo degli amministratori e di chi fa politica, quale vocazione ha questo paese, quale funzione vogliamo dare alla politica. Ma ci sono tanti temi che rimarrebbero ai margini se noi ci limitassimo all’amministrazione. Io vorrei uno slancio che tiene insieme la parola alata di Nichi Vendola e la capacità di governare del sindaco di Torino».
Esattamente il mio pensiero, particolarmente splendida (e vera) la frase finale.
Torino Veg Festival
Prende il via anche quest'anno, ma in una nuova location, il Torino Veg Festival, una tre giorni di conferenze, film, stand e mangiate all'insegna del vegetarianesimo. Un'occasione in più per pensare a ciò che ogni giorno mangiamo, e a mettere in discussione alcune delle nostre convinzioni più radicate. Perché se è vero il detto inglese che dice che "you are what you eat", allora cari carnivori è venuto il momento di cambiare mentalità. Non solo per questioni etiche, ma per ragioni di salute.
Questa edizione è la prima a svolgersi al parco Michelotti (su Corso Casale), luogo molto simbolico per gli attivisti vegetariani e per tutti gli amanti degli animali perché "un tempo teatro di una crudele ed insensata prigionia che chiamano zoo".
Il festival si terrà dal 10 al 12 settembre: sul sito http://www.vegfestival.org potete trovare tutti i dettagli del programma, degli stand, degli ospiti e degli organizzatori.
Questa edizione è la prima a svolgersi al parco Michelotti (su Corso Casale), luogo molto simbolico per gli attivisti vegetariani e per tutti gli amanti degli animali perché "un tempo teatro di una crudele ed insensata prigionia che chiamano zoo".
Il festival si terrà dal 10 al 12 settembre: sul sito http://www.vegfestival.org potete trovare tutti i dettagli del programma, degli stand, degli ospiti e degli organizzatori.
venerdì 27 agosto 2010
Il nuovo nome per Torino
Leggo oggi su Repubblica che da mesi si lavora dietro le quinte alla candidatura di Pietro Buffa, direttore delle Vallette, alle primarie del centrosinistra per scegliere il futuro candidato Sindaco di Torino.
Stando a quanto emerge dalle due piccole colonnine del quotidiano, il tratto più distintivo del direttore mi sembra adeguato per il profilo che vorrei la città continuasse a mantenere (vale a dire attenta alla coesione sociale senza essere repressiva).
Qui trovate una sua lettera in cui spiega i motivi dell'istituzione del sito internet del carcere Le Vallette.
A me uno così può piacere. Ben venga la sua candidatura alle primarie.
Stando a quanto emerge dalle due piccole colonnine del quotidiano, il tratto più distintivo del direttore mi sembra adeguato per il profilo che vorrei la città continuasse a mantenere (vale a dire attenta alla coesione sociale senza essere repressiva).
Qui trovate una sua lettera in cui spiega i motivi dell'istituzione del sito internet del carcere Le Vallette.
A me uno così può piacere. Ben venga la sua candidatura alle primarie.
giovedì 26 agosto 2010
E tu sai quanto consumi?
Un articolo apparso sull'Economist (sì, della settimana scorsa, perché qui a Torino a me il settimanale arriva con 4 giorni di ritardo) riporta un interessante studio compiuto da un team della Columbia University sulla percezione dell'energia utilizzata da varie apparecchiature elettriche, tra le quali computer portatile, condizionatore, impianto stereo, stufette elettriche e via discorrendo.
Il team di ricercatori ha chiesto a 505 volontari (tutti provenienti dagli Stati Uniti) di quantificare sia l'energia elettrica richiesta per il funzionamento di nove apparecchi di comune utilizzo nelle nostre case sia l'energia risparmiata utilizzando sei comportamenti "green".
I risultati sono stati poi messi in un grafico (nelle ordinate) comparandoli con il reale consumo degli elettrodomestici (nelle ascisse):
La riga rossa tratteggiata sta a indicare la demarcazione tra sovrastima e sottostima: tutto ciò che sta al di sopra è sovrastimato, tutto quello che sta sotto è sottostimato. In altre parole, più un pallino si avvicina alla linea, più la percezione coincide con il dato di consumo energetico reale.
In particolare si nota subito che il consumo energetico di condizionatori, lavastoviglie, stufette elettriche e asciugatrici elettriche è tragicamente mis-percepito, infatti questi apparecchi consumano il doppio (se non il triplo!) di quanto si pensi comunemente.
Al contrario, si crede che il computer portatile consumi più energia di quanto avvenga in realtà, mentre il computer fisso e lo stereo sono di poco sovrastimati.
Questi errori di percezione minano anche i tentativi di risparmio energetico. Quando ai partecipanti è stato chiesto quale fosse l’iniziativa “green” più efficace per il risparmio energetico, le risposte più frequenti riguardavano le azioni che permettono di risparmiare solo piccole quantità di energia, come spegnere le luci o usare lampadine di classe A (100 w), ignorando invece le possibilità di alto risparmio energetico come abbassare la temperatura di lavaggio della lavatrice (4000 w/h per ogni carico).
Fortunatamente, una informazione chiara e diffusa sembra limitare questi errori di calcolo. Dallo studio della Columbia si evince che i partecipanti più bravi in matematica tendono a fare previsioni più accurate, così come quelli con una coscienza ecologica e una mentalità ecosostenibile più sviluppate. Rendere accessibile (e più chiaro) il consumo energetico dei singoli elettrodomestici (come piccoli contatori di energia interni alla casa, uno per ogni apparecchio elettrico) potrebbe quindi aiutare le persone a prendere decisioni migliori e risparmiare più energia.
Il team di ricercatori ha chiesto a 505 volontari (tutti provenienti dagli Stati Uniti) di quantificare sia l'energia elettrica richiesta per il funzionamento di nove apparecchi di comune utilizzo nelle nostre case sia l'energia risparmiata utilizzando sei comportamenti "green".
I risultati sono stati poi messi in un grafico (nelle ordinate) comparandoli con il reale consumo degli elettrodomestici (nelle ascisse):
La riga rossa tratteggiata sta a indicare la demarcazione tra sovrastima e sottostima: tutto ciò che sta al di sopra è sovrastimato, tutto quello che sta sotto è sottostimato. In altre parole, più un pallino si avvicina alla linea, più la percezione coincide con il dato di consumo energetico reale.
In particolare si nota subito che il consumo energetico di condizionatori, lavastoviglie, stufette elettriche e asciugatrici elettriche è tragicamente mis-percepito, infatti questi apparecchi consumano il doppio (se non il triplo!) di quanto si pensi comunemente.
Al contrario, si crede che il computer portatile consumi più energia di quanto avvenga in realtà, mentre il computer fisso e lo stereo sono di poco sovrastimati.
Questi errori di percezione minano anche i tentativi di risparmio energetico. Quando ai partecipanti è stato chiesto quale fosse l’iniziativa “green” più efficace per il risparmio energetico, le risposte più frequenti riguardavano le azioni che permettono di risparmiare solo piccole quantità di energia, come spegnere le luci o usare lampadine di classe A (100 w), ignorando invece le possibilità di alto risparmio energetico come abbassare la temperatura di lavaggio della lavatrice (4000 w/h per ogni carico).
Fortunatamente, una informazione chiara e diffusa sembra limitare questi errori di calcolo. Dallo studio della Columbia si evince che i partecipanti più bravi in matematica tendono a fare previsioni più accurate, così come quelli con una coscienza ecologica e una mentalità ecosostenibile più sviluppate. Rendere accessibile (e più chiaro) il consumo energetico dei singoli elettrodomestici (come piccoli contatori di energia interni alla casa, uno per ogni apparecchio elettrico) potrebbe quindi aiutare le persone a prendere decisioni migliori e risparmiare più energia.
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