domenica 28 febbraio 2010

ORO

Dagli Appennini a Vancouver con furore. Grande Razzo.

Bresso meticolosa e patriottica, Cota semplificatore e populista

Il giudizio di Marco Trabucco de La Repubblica sul dibattito tra Mercedes Bresso e Roberto Cota tenutosi in una parrochia di San Secondo:

I punti a favore della presidente uscente? La precisione che dimostra conoscenza profonda delle tematiche amministrative, le proposte di "speranza" ("valorizzare i talenti piemontesi e creare con Futura un fondo per le idee dei piemontesi") e soprattutto la capacità messa in mostra fin dall'inizio di scippare al rivale la piemontesità: "Credo che il Piemonte sia una regione straordinaria e noi, in questi anni, abbiamo ricostruito l'orgoglio di essere una regione con grandissime potenzialità" ha detto chiudendo il suo intervento. Cota dal canto suo è bravo a semplificare (con toni sinceramente populisti) temi complessi, se la cava bene sulla questione calda "immigrati-razzismo" e se esagera le cifre più che i toni (ed è un po' ripetitivo), gioca alla grande la carta del politico-antipolitico: a chi gli chiedeva ieri, malizioso, perché usasse un'auto straniera come la Volvo, ha risposto sornione: "Perché io non uso l'auto di servizio. Potrei, ma non faccio parte della casta".

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

Mercedes Bresso si autovaluta con un otto e mezzo

Su Torino CronacaQui, una bella (e rilassata) intervista alla Presidente della Regione. Succosi commenti su Chiamparino (più bravo come politico che come amministratore, un futuro da ministro), sulla città della salute (sono tutti d'accordo ma al momento di firmare c'è sempre qualcosa che non va), sui suoi primi cinque anni di mandato (un otto e mezzo), sulla politica (la sofferenza per la mancanza di tempo libero c'è, ma la passione è più forte), sui giovani in politica (non possiamo mettere ministro un diciottenne che non sa neanche cos'è una delibera perché lo roviniamo, l'esperienza te la dà la vita, non la politica) e ovviamente su Cota (così giovane e già così banale). Da leggere.

Elezioni regionali Piemonte 2010, aggiornamento sondaggi

Mercedes Bresso supera Roberto Cota, seppur di poco, e va a condurre una campagna elettorale dall'esito assolutamente aperto.

venerdì 26 febbraio 2010

Se viene Berlusconi, allora perdiamo


Attenzione attenzione, Re Silvio è a Torino.
Presenta Cota, poi si imbarca in una cena a (nientepopodimeno) Villa Sassi con 380 commensali che hanno pagato 1000 euro ciascuno per diventare cortigiani del monarca, almeno per una notte. I mille e una notte.

Tra le fesserie sparate nel discorso, i soliti attacchi alla magistratura che è l'organo che, secondo meno-male-che-silvio-c'è, detiene la sovranità dello stato (ed è quindi nemica del Re Berlu I che è convinto, si sa, di avere il diritto al potere assoluto).

Da notare che spara a zero sui magistrati ma, da bravo italiano medio, salva la moglie di Cota "che è un magistrato per bene". Insomma, tutte le donne sono puttane tranne mia madre, mia moglie e mia figlia, la solita storia.

Si salvano i conoscenti o gli amici di amici, come in un paese moderno e democratico del resto, e si affondano gli altri. Di Girolamo non è mai stato vicino al sire (come Bertolaso, Verdini & co.), e quindi merita di affondare. Per giunta all'estero si tende a votare sinistra, quindi è necessario cambiare le regole o togliere il voto del tutto.

Dio, questo uomo è la caricatura di tutti i difetti dell'italiano medio. Infatti, esattamente come l'italiano medio, ha un'autostima a mille ed è convinto di avere sempre ragione.
Ma quando finirà tutto questo supplizio?

P.S.
La frase nel titolo si dice giri negli ambienti di centrodestra. L'ho letto da qualche parte ma non ricordo su che testata, sorry.

In nero: affitti e immigrazione a San Salvario


Finalmente qualcosa si muove nei confronti della questione affitti in nero - immigrazione.
Dopo l'articolo in prima pagina de La Stampa Torino di ieri, oggi riporto il post di Sun Salvario Blog, sperando che il proprietario non ne abbia a male (anzi, è bene che queste cose si sappiano).

Aria di cambiamento per San Salvario.
Negli ultimi giorni sono apparsi visibilmente sulle strade, e sui giornali, gli "sforzi" delle forze dell' ordine per contrastare l' illegalità diffusa. Tutti noi conosciamo l' ostentazione a cielo aperto di ogni tipo di traffico, umano e non, che colpisce il nostro quartiere, soprattutto nella zona adiacente Porta Nuova e via Nizza.
Un vero e proprio microcosmo: soffitte sovraffollate di immigrati, prostitute agli angoli, garages a luci rosse, postriboli squallidi e malfamati. Chi abita a San Salvario conosce bene via Nizza e cosa ci può offrire, nel bene e nel male: pane venduto abusivamente, hashish della peggiore qualità, prostitute di vecchia data, kebap ricchi di salse, abbigliamento "da marciapiede", fornitissimi supermercati cinesi, venditori di narghilè, call center con decine di cabine e decine di persone che aspettano, pensierosi, di poter parlare con i parenti, gruppi di immigrati seduti ai bordi che bevono, parlano e aspettano, cosa non lo sanno neanche loro. Spesso persone che hanno attraversato i confini di 100 paesi si ritrovano imbrigliati in un' altro confine, quello dell' illegalità e della difficoltà di uscirne fuori.
Esemplare, e eccezionale, è la storia di una ragazza brasiliana che denuncia il compagno italiano, trafficante di droga. E' capitato proprio qui, a San Salvario, ed il fulcro della vicenda è il "famoso" strip-club Crazy One, in via Galliari 15bis.
Lei, madre di una bimba di 2 anni, non ne poteva più. Ogni giorno la droga circolava nella sua casa, italiani, nigeriani, senegalesi, tutti ruotavano attorno a loro e al redditizio traffico di cocaina.
Prima le domande della bambina, su quel misterioso via vai e su quella miracolosa polvere bianca, che tramuta tutto in oro.
Poi il tentativo, da parte della ragazza, di redimere il compagno: ma niente, lui non ne voleva proprio sapere. Titolare del Crazy One, oltre a gestire l' attività e le ragazze del club, gestiva parallelamente il traffico di cocaina, spalleggiato da una radicata comunità di spacciatori italiani e africani.
L' esasperazione ha portato la ragazza a denunciarlo, per il bene della bimba, e di tutti, oso dire. Extracomunitaria clandestina, ha rischiato tutto, anche di esser cacciata dal nostro paese, ma lo ha fatto. Ora i Carabinieri le hanno concesso il permesso di soggiorno e la protezione contro eventuali ritorsioni. Un gesto coraggioso e inaudito di cui c'è sempre più bisogno, di fronte all' apatia e all' indifferenza in cui viviamo tutti i giorni.

Un' altra notizia apparsa sui giornali è l' intensificarsi dei controlli sugli affitti e sulle condizioni degli stabili a San Salvario. Routine, da una ventina di anni oramai, ancora radicata nel quartiere: mansarde, garage, piccoli appartamenti, affittati a prezzi esorbitanti da italiani, o sub-affittati da extracomunitari, a gruppi di famiglie. Spesso 10 o più persone vivono nella stessa stanza, addossati l 'uno all' altro, condividendo tutto, dalla disperazione all' illegalità. Gente di passaggio o stabile nella città, vittime della nuova schiavitù, l' essere clandestini.
Cito da un' articolo recente de La Stampa: [...]"L' offensiva contro gli sfuttatori di San Salvario è incominciata [era ora!]. Gente che incassa milioni di euro sulla pelle di chi fatica a mangiare. I controlli delle forze dell' ordine ci sono sempre stati [eh?!]. Ma da qualche mese tutto avviene in modo più sistematico." Il commissariato di Barriera Nizza, con la Guardia di Finanza, la polizia municipale, i tecnici dell' Asl e della Divisione verifiche edili del Comune lavorano assieme. "Le cifre fanno capire l' impegno: una ventina di palazzine ispezionate in varie zone del quartiere; altri 27 condomini nel solo tratto di via Nizza; un centinaio tra bar, ristoranti, taverne, circoli privati, negozi e phone center; sequestrati 40 alloggi per sfruttamento della prostituzione oppure favoreggiamento dell' imigrazione clandestina. [...]Il quadro non è ancora completo ma alcuni contorni possono già [già?] essere tratteggiati: su cento contratti d' affitto a stranieri a San Salvario, soltanto il 5-10 per cento è registrato all' Agenzia delle entrate. Dai questionari compilati dagli inquilini, emerge un altro dato: l' affitto minimo è di 250-300 euro per una mansarda da 10-14 metri quadrati. Poi, ci sono gli alloggi più grandi, i garage, le cantine. Tutto ha un prezzo, quasi nulla è denunciato al fisco. Quando l' inquilino è straniero, beninteso. [...]Secondo la Guardia di Finanza, nella sola San Salvario il giro di affari legato agli affitti potrebbe raggiungere i 5-6 milioni l' anno." E' ora che questo sfruttamento, a San Salvario e in tutta la città, finisca.
Dopo i fatti di Rosarno e di via Padova, finalmente il tema dell' immigrazione è tornato alla ribalta. E non è tutto rosa e fiori come ci dicevano.
Oggi leggevo, allibito, il commento di Susanna Droghetti, consigliere circoscrizionale del Pdl, sulla vicenda del ragazzo maghrebino morto di freddo a Ferrara: "Non mi sarei fermata nemmeno se avessi visto che era italiano. Io non sono razzista, ma gli extracomunitari fanno più paura. Spacciano, rapinano, uccidono." Eh si, questi extracomunitari sembrano demoni, mentre chi affitta una mansarda a 10 persone, chi sfrutta il lavoro in nero, chi manipola i media, chi inneggia all' odio, chi ruba a destra e manca, chi pesta consiglieri comunali, loro no. Restano sempre italiani, brava gente.
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