domenica 28 febbraio 2010

Più figli, meno omosessuali

Non metterò link in questo post, ce ne sarebbero troppi da mettere e in ogni caso non servirebbero a nulla. Mi struggo però ogni volta che leggo gli slogan di forza nuova o le opinioni di qualche ciellino, uomo di chiesa ma anche solo quelle del politico medio di Lega, PDL e UDC.

In particolare la cosa che mi sfinisce è proprio la contrapposizione tra "famiglia" e "omosessuali", come se fossero due concetti antitetici che presuppongono per una conquista dell'uno la perdita di qualcosa per l'altro.

Non ho più parole per spiegare che non è così, che non è una contrapposizione, che le politiche a favore dell'una non escludono ambiti di azione a favore anche degli altri, che una legislazione che ufficializzi le coppie di fatto omosessuali non penalizza la famiglia, nemmeno quella intesa nel senso più tradizionale del termine.

Dotare di diritti civili persone ed entità che ora ne sono escluse, non penalizza le coppie sposate con rito cattolico celebrato in chiesa.

Il gay pride non esclude il family day. Questa è solo la contrapposizione che i politici italiani hanno voluto creare perché sono persone crudeli che vogliono escludere l'estensione dei diritti di cui essi godono a chi non li ha e ne ha comunque diritto (è questa la cosa che mi manda in bestia) in quanto cittadino italiano.

Chiedere "più figli e meno omosessuali" mi suona come una richiesta che ha tanto senso quanto lo slogan "più gelato e meno crema pasticcera". Solo che qui non è una questione di dieta macrobiotica; in questo caso c'è in ballo la serenità di molte persone e chi vuole impedirla non è altro che un crudele egoista.

Incertezze elettorali

Il Piemonte è dato come sfida dall'esito incerto da tre dei quattro maggiori istituti di ricerche. Solo Piepoli lo assegna al centrosinistra (ed assegna la Liguria al centrodestra).



Lazio, Liguria e Piemonte si confermano le regioni in cui si giocherà la vittoria di una coalizione e la sconfitta dell'altra (in Puglia è data la riconferma vendoliana da tre istituti su quattro). Vincere in due di queste regioni (il Lazio ha poi un valore simbolico ancora più alto), potrebbe risollevare le sorti di un csx in stallo da ormai due anni. Perderle tutte sarebbe invece il colpo di grazia.

Grande attesa inoltre per le sorti di Casini. Se Vendola e Bonino vincono e Bresso e Burlando perdono, la sua strategia fallisce totalmente e potremmo persino vedere un cambio al vertice dell'UDC.

La mia previsione è che finirà 8-5 per il centrosinistra.
Si accettano scommesse.

ORO

Dagli Appennini a Vancouver con furore. Grande Razzo.

Bresso meticolosa e patriottica, Cota semplificatore e populista

Il giudizio di Marco Trabucco de La Repubblica sul dibattito tra Mercedes Bresso e Roberto Cota tenutosi in una parrochia di San Secondo:

I punti a favore della presidente uscente? La precisione che dimostra conoscenza profonda delle tematiche amministrative, le proposte di "speranza" ("valorizzare i talenti piemontesi e creare con Futura un fondo per le idee dei piemontesi") e soprattutto la capacità messa in mostra fin dall'inizio di scippare al rivale la piemontesità: "Credo che il Piemonte sia una regione straordinaria e noi, in questi anni, abbiamo ricostruito l'orgoglio di essere una regione con grandissime potenzialità" ha detto chiudendo il suo intervento. Cota dal canto suo è bravo a semplificare (con toni sinceramente populisti) temi complessi, se la cava bene sulla questione calda "immigrati-razzismo" e se esagera le cifre più che i toni (ed è un po' ripetitivo), gioca alla grande la carta del politico-antipolitico: a chi gli chiedeva ieri, malizioso, perché usasse un'auto straniera come la Volvo, ha risposto sornione: "Perché io non uso l'auto di servizio. Potrei, ma non faccio parte della casta".

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

Mercedes Bresso si autovaluta con un otto e mezzo

Su Torino CronacaQui, una bella (e rilassata) intervista alla Presidente della Regione. Succosi commenti su Chiamparino (più bravo come politico che come amministratore, un futuro da ministro), sulla città della salute (sono tutti d'accordo ma al momento di firmare c'è sempre qualcosa che non va), sui suoi primi cinque anni di mandato (un otto e mezzo), sulla politica (la sofferenza per la mancanza di tempo libero c'è, ma la passione è più forte), sui giovani in politica (non possiamo mettere ministro un diciottenne che non sa neanche cos'è una delibera perché lo roviniamo, l'esperienza te la dà la vita, non la politica) e ovviamente su Cota (così giovane e già così banale). Da leggere.

Elezioni regionali Piemonte 2010, aggiornamento sondaggi

Mercedes Bresso supera Roberto Cota, seppur di poco, e va a condurre una campagna elettorale dall'esito assolutamente aperto.

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