martedì 16 marzo 2010

Mappa del voto francese: Parigi


In un impeto di nostalgia per il passato, ho aperto questa analisi. Vedo che la roccaforte socialista del XIX arrondissement non delude ancora.

lunedì 15 marzo 2010

Ci andiamo?

La Città di Torino, dopo la positiva esperienza della “Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti”, intende continuare a promuovere campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

A questo proposito, l’Assessorato all’Ambiente ha programmato una serie di giornate di informazione (dal 20 al 25 marzo prossimi) dedicate agli argomenti che più interessano i cittadini e che riguardano la sostenibilità ambientale. L’iniziativa, denominata “Passaparola – 5 giorni per parlare di Ambiente”, si svolgerà presso lo sportello del “ProgetTO energia” di via Milano 2 e sarà anche l’occasione per distribuire alla cittadinanza borse riutilizzabili in tessuto, al fine di rafforzare il concetto dell’importanza di ridurre i rifiuti alla fonte.
Le borse saranno realizzate dalle detenute della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, grazie ad un protocollo di intesa tra la Direzione dell’Istituto e la Cooperativa Papili Factory, che opera all’interno del carcere.

Per tutto il periodo, presso lo spazio “Azimut” di piazza Palazzo di Città 8, grazie anche alla collaborazione dei volontari di “Giovani per Torino”, sarà allestita una mostra del Centro di riciclaggio creativo Remida, che fa capo all’Istituzione Torinese per un’Educazione Responsabile (ITER) e promuove la formazione di educatori ed insegnanti nell’ambito del riciclo creativo nelle scuole. Sarà attivo, inoltre, un laboratorio di riciclo gestito dalla Cooperativa Papili Factory.

Per maggiori informazioni, cliccate qui.

sabato 13 marzo 2010

Un motivo in più per diventare vegetariani

Quali cibi fanno meglio al pianeta? Si può cercare una risposta classificandoli in base all’energia necessaria per produrli, e mettendo quest’ultima in rapporto con l’energia che i cibi restituiscono all’organismo sotto forma di calorie: calcolando cioè la loro efficienza energetica.

L’ha fatto il blog True Cost. Passo subito al succo, cioè alla prima tabella. Anticipo solo che l’alimentazione vegana (quella senza prodotti animali) richiede un uso di energia inferiore del 90% rispetto alla media.

food-energy

La tabella è in inglese, ma mi pare chiarissima. Il cibo che richiede il minor consumo di energia, fra quelli presi in esame, è il mais: 0,43 kw/h bastano per produrne una libbra, cioè circa 450 grammi. A seguire vengono latte, mele, uova, carne di pollo, formaggio, carne di maiale e carne bovina.

Adesso la tabella con l’efficienza energetica dei cibi, cioè il rapporto fra calorie alimentari ed energia usata per la produzione

energy-efficiency

Vince ancora il mais, con un’efficienza energetica pari al 102%. A seguire troviamo latte, formaggio, uova, mele e la carne di pollo, di maiale e bovina, la cui efficienza energetica è pari appena al 4,3%.

Significa che per produrre una caloria di manzo ci vuole circa 25 volte più energia che per produrre una caloria di mais.

Ma misurare l’efficienza energetica dei cibi non è l’unico modo per calcolarne l’impatto ambientale. Bisognerebbe ad esempio tener conto del contributo dato dall’allevamento del bestiame all’effetto serra anche per via del metano prodotto dai ruminanti, o della quantità di acqua necessaria per produrre i cibi.

Anche da questo punto di vista, tuttavia, l’alimentazione senza carne risulta più leggera per il pianeta. Per produrre una fetta di pane bastano 40 litri d’acqua. Per un chilo di carne bovina ce ne vogliono 16.000.

Su True Cost la classifica dei cibi in base all’energia necessaria per produrli e all’efficienza energetica

(via l'imperdibile blogeko)

Salame vegetale

Altra goduriosa sorpresa in quel di Bottega e Natura (via Colombo 33), dove avevo già fatto quest'altra succulenta scoperta.

Monica vs Monica (Cerutti)

Parliamo dell'intervista doppia stile Iene adottata dal consigliere comunale Monica Cerutti, ora candidata ad un posto nel consiglio regionale per Sinistra ecologia e libertà. Una politica che ho seguito nel corso di questi anni di attività e che ho sempre apprezzato per il suo impegno sulle pari opportunità, in special modo per il mondo femminile.


Una bella idea in teoria, molto originale come strumento per veicolare una parte delle proprie idee e posizioni in campagna elettorale.

In tutta franchezza però, non credo sia molto riuscito. Innanzitutto non si riesce a capire perché le Moniche siano due, che differenza c'è tra una e l'altra? Una parla da consigliere comunale, l'altra da aspirante consigliere regionale?

In secondo luogo, il dinamismo delle interviste originali delle Iene si è perso. Nonostante le immagini e i suoni ad effetto che ricalcano l'originale, l'intervista in questo caso è molto statica, il ritmo è lento, molte delle risposte suonano come frasi fatte e imparate a memoria. Insomma, roba che dopo due minuti chiudi il video e passi a quello dopo.

Io avrei inserito un altro candidato, magari di un partito diverso ma della stessa coalizione, in modo che si possano percepire le (sottili, ma non sempre) differenze di vedute. Poi avrei alternato domande su temi politici a interrogativi che esulano dal contesto elettorale, come all'inizio del video con la domanda sul film preferito. Come vai al lavoro la mattina? La ricetta che ti riesce sempre? Qual è stato il tuo primo impiego? Cosa ne pensi dell'ultimo Festival di Sanremo? L'ultimo viaggio che hai fatto? Non si deve per forza scadere nel sessuale come alle Iene, però si può cercare di fare qualche domanda più easy per alleggerire quelli che sono i messaggi principali che si vogliono far passare agli elettori.

E' un esperimento originale comunque da apprezzare e valorizzare. Per questo spero che questo mio post serva a diffondere il video a persone che, magari, Monica Cerutti neanche sanno chi sia. Ha pure un bel sito aggiornato, mica fragoline di bosco.
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