venerdì 27 agosto 2010

Il nuovo nome per Torino

Leggo oggi su Repubblica che da mesi si lavora dietro le quinte alla candidatura di Pietro Buffa, direttore delle Vallette, alle primarie del centrosinistra per scegliere il futuro candidato Sindaco di Torino.

Stando a quanto emerge dalle due piccole colonnine del quotidiano, il tratto più distintivo del direttore mi sembra adeguato per il profilo che vorrei la città continuasse a mantenere (vale a dire attenta alla coesione sociale senza essere repressiva).

Qui trovate una sua lettera in cui spiega i motivi dell'istituzione del sito internet del carcere Le Vallette.

A me uno così può piacere. Ben venga la sua candidatura alle primarie.

giovedì 26 agosto 2010

E tu sai quanto consumi?

Un articolo apparso sull'Economist (sì, della settimana scorsa, perché qui a Torino a me il settimanale arriva con 4 giorni di ritardo) riporta un interessante studio compiuto da un team della Columbia University sulla percezione dell'energia utilizzata da varie apparecchiature elettriche, tra le quali computer portatile, condizionatore, impianto stereo, stufette elettriche e via discorrendo.

Il team di ricercatori ha chiesto a 505 volontari (tutti provenienti dagli Stati Uniti) di quantificare sia l'energia elettrica richiesta per il funzionamento di nove apparecchi di comune utilizzo nelle nostre case sia l'energia risparmiata utilizzando sei comportamenti "green".

I risultati sono stati poi messi in un grafico (nelle ordinate) comparandoli con il reale consumo degli elettrodomestici (nelle ascisse):


La riga rossa tratteggiata sta a indicare la demarcazione tra sovrastima e sottostima: tutto ciò che sta al di sopra è sovrastimato, tutto quello che sta sotto è sottostimato. In altre parole, più un pallino si avvicina alla linea, più la percezione coincide con il dato di consumo energetico reale.

In particolare si nota subito che il consumo energetico di condizionatori, lavastoviglie, stufette elettriche e asciugatrici elettriche è tragicamente mis-percepito, infatti questi apparecchi consumano il doppio (se non il triplo!) di quanto si pensi comunemente.

Al contrario, si crede che il computer portatile consumi più energia di quanto avvenga in realtà, mentre il computer fisso e lo stereo sono di poco sovrastimati.

Questi errori di percezione minano anche i tentativi di risparmio energetico. Quando ai partecipanti è stato chiesto quale fosse l’iniziativa “green” più efficace per il risparmio energetico, le risposte più frequenti riguardavano le azioni che permettono di risparmiare solo piccole quantità di energia, come spegnere le luci o usare lampadine di classe A (100 w), ignorando invece le possibilità di alto risparmio energetico come abbassare la temperatura di lavaggio della lavatrice (4000 w/h per ogni carico).

Fortunatamente, una informazione chiara e diffusa sembra limitare questi errori di calcolo. Dallo studio della Columbia si evince che i partecipanti più bravi in matematica tendono a fare previsioni più accurate, così come quelli con una coscienza ecologica e una mentalità ecosostenibile più sviluppate. Rendere accessibile (e più chiaro) il consumo energetico dei singoli elettrodomestici (come piccoli contatori di energia interni alla casa, uno per ogni apparecchio elettrico) potrebbe quindi aiutare le persone a prendere decisioni migliori e risparmiare più energia.

Trasloco

Tra consegna e montaggio della cucina prevista a brevissimo, mancato allaccio delle varie forniture dopo settimane di attesa (e come mi montano la casa senza elettricità?), altri mobili presi da fornitori diversi sbagliati e/o rotti, un fracco di cattivi presagi avanti a me, ho cercato conforto in internet tra le esperienze degli internauti insonni come me, sperando di far tesoro di sperimentate accortezze per ovviare agli imprevisti più vari. Pensavo che peggio di così (occhi sgranati alle 4 di mattina) non si potesse fare.

Ebbene, ora sono agghiacciato.

Internet può essere un gorgo di ulteriore ansia e stress, devo appuntarmelo.

martedì 24 agosto 2010

Vendola & Chiamparino, perché no?

Trovo molto interessante questa ipotesi politica per trovare la guida di un centrosinistra compatto ma non troppo allargato. Inizio anche a pensare che l'indolenza del PD non sia solo frutto della mancanza di un programma definito, ma anche di leadership. Non ci volevo credere, ma ormai credo sia palese che la mancanza di una guida forte e stimolante sviluppa un substrato non solo "pensante" (meno male, ci mancherebbe altro) ma anche un insieme di voci discordanti. La pecca del Partito Democratico non è la pluralità di voci, ma che queste voci dicano cose opposte. E' qui che entra in gioco la leadership, la capacità di sintesi propria di un partito la quale si incarna nel suo leader.

Credo che Vendola e Chiamparino, come del resto già precisato nell'articolo, abbiano dimostrato sia di essere bravi amministratori, sia di avere la capacità di attirare attorno a sé stessi un consenso più che largo. Insieme, il centrosinistra avrebbe due leader dotati di carisma e buon senso nonché senso comune, che sono le tre caratteristiche che Prodi, Veltroni, Franceschini e Bersani non hanno purtroppo mai raggruppato a sé.

mercoledì 18 agosto 2010

La grande beffa ciclabile

Antefatto: il nostro amico EF esce una sera, in bici perché sa che con gli amici berrà qualche birra di troppo.

Fatto: il nostro amico EF viene investito da un'automobile mentre torna a casa. Trasportato con un'ambulanza in ospedale, i controlli di routine rivelano il suo tasso alcolemico di 1,64.

Fattaccio: la Cassazione con una sentenza del 2008 ha equiparato la conduzione della bici a quella di una normale automobile: ergo, i ciclisti che guidano con un tasso alcolemico oltre la norma vengono multati, patente sospesa e punti decurtati. Proprio come se guidassero un'automobile.

Questa norma ha dell'inverosimile. Primo, perché la bici è notoriamente un soggetto debole dal punto di vista della viabilità (e infatti il buon EF è finito lui in ospedale). Secondo, perché non ci si rende conto della pericolosità di una tale sentenza: se, infatti, il trattamento di un ubriaco in bici e un ubriaco al volante è lo stesso, chi me lo fa fare a prendere la bici per uscire anche quando so che berrò più del consentito?

E' vero che, pur essendo soggetto debole, la bici è comunque un soggetto che si muove e deve stare alle regole della strada. Ma facciamo attenzione a non strafare. La patente di guida è di tipo B (automobili), non mi risulta vi sia alcuna patente ad hoc per i ciclisti. Perché quindi togliere punti alla patente di tipo B? Occhio amici della Cassazione, perché il rischio è quello di diffondere una sensazione di "obbligatorietà" della pena, in cui l'unico fattore che incide non è la responsabilità dell'individuo (come EF che prende una bici perché sa che berrà più del consentito a un automobilista e non vuole causare problemi né agli altri né a sé stesso), ma semplicemente la fortuna di non essere controllati o di non fare incidenti.

domenica 15 agosto 2010

Dilemma Facebook-esistenziale

Sono io che amministro la fan page di Chiamparino su Facebook, dai tempi in cui le fan page erano ancora fan page e non profili di marketing politico/mediatico. Ovviamente con tutte le dovute avvertenze del caso (che si tratta di una pagina gestita da un fan e non da Chiamparino himself) ben visibili nella pagina iniziale.

Ora mi chiedo però, visto il proliferare di classifiche in cui l'efficacia dei politici si conta anche dal numero di fan su Facebook, classifiche in cui molto spesso compare anche il profilo del buon Chiampa, che sia il caso di avvisare chi di dovere e passare le redini della pagina?

giovedì 12 agosto 2010

Emmessettì

In questa giornata di pioggia, mi preme rompere il mio silenzio estivo (dovuto a un cambio casa, e soprattutto a tutto ciò che viene prima) per sottolineare un servizio che abbiamo noi a Torino e di cui forse non si mettono mai abbastanza in luce l'importanza e la convenienza. Sto parlando del centro M.S.T. dell'Ospedale Amedeo di Savoia.

E dice 'che è sto emmessetti?'
M.S.T. sta per Malattie Sessualmente Trasmissibili (che negli anni è diventato poi I.S.T., Infezioni Sessualmente Trasmissibili) e il centro, che ora si trova al Padiglione C dell'Amedeo di Savoia, offre un servizio totalmente gratuito di check up generale di tutte quelle malattie o infezioni come HIV, clamidia, gonorrea, sifilide, epatiti e via discorrendo.

L'Ospedale si trova in Corso Svizzera e ogni giorno (mercoledì escluso) effettua 15 visite gratuite dalle 9 alle 11. Il personale, oltre a essere molto preparato, è super gentile e d'aiuto in ogni evenienza. Io ci vado a intervalli regolari più o meno ogni anno (salvo quei casi in cui avevo paura di aver contratto chissàchecosa) dal lontano 2005.

Al di là di queste visite per check up specifici o generici, il padiglione C dell'Amedeo di Savoia offre una caterva di servizi legati alla sfera sessuale, dalla prevenzione al supporto psicologico, il tutto con possibilità di usufruire di un servizio di mediazione culturale interno all'ospedale.

Hanno anche un sito internet (diverso da quello che ho segnalato più in alto) che propone approfondimenti legati alla tematica delle malattie a trasmissione sessuale: http://www.perlasalutesessuale.it/

A quanto ne so, è l'unico centro in tutta Torino che offre questa gamma di servizi per lo più gratuiti: vale la pena segnalarlo ancora, ancora e ancora.
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