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mercoledì 23 marzo 2011

Sempre lassù

Come l'anno scorso (e in tutti i precedenti) anche nell'ultima rilevazione dei suoi 10 anni di mandato, Chiamparino rimane sul podio.

venerdì 31 dicembre 2010

Chiamparino, bilancio di fine mandato

Quotando l'articolo su LaStampa, commentiamo punto per punto il bilancio di 10 anni di giunta Chiamparino.

Le «tre chicche» Il sindaco ha voluto cominciare il suo discorso con «tre chicche di fine anno». Tre problemi risolti a cominciare dalla soluzione dell’«affaire» Palazzo del Lavoro, «che per gli ultimi vent’anni è stato ostaggio del degrado e che, da edificio-simbolo dell’Italia unita che era, si è drammaticamente trasformato in monumento all’abbandono». Chiamparino ha rivendicato con orgoglio il fatto che gli olandesi di Corío stanno per investire 140 milioni per far nascer nel Palazzo del Lavoro un centro commerciale con molte parti a disposizione del pubblico, ma, soprattutto, creando mille posti di lavoro. La seconda novità che inorgoglisce Chiamparino è la nuova gestione, in vista del 150˚, della pulizia della città, con gli spazzini «on demand», utilizzando disoccupati, così come accade quando nevicava con gli spalatori: «lo andavo predicando da anni, finalmente ci siamo arrivati». Poi c’è un’altra figura che sarà sperimentata sulla Linea 4 ed è quella del bigliettaio del tram: aumenta il senso di sicurezza e si ripaga con la sconfitta della «portoghesità». 

Il Palazzo del Lavoro è l'ultimo dei meriti della giunta, che in effetti ci lavorava da tempo.
La gestione della pulizia "on demand" mi giunge invece nuova, ohibò.
Ottimo il bigliettaio dei tram: speriamo che dal 4 si estenda a tutte le linee: paradossalmente, un ritorno al passato, a quando il bigliettaio era figura integrante del tram, permetterà uno slancio verso il futuro perché ci farà sentire tutti un po' più "sicuri", ma soprattutto ci farà sentire tutti più uguali: non ci sarà più il divario tra il passeggero che paga il biglietto e quello che non lo paga, pur usufruendo entrambi dello stesso servizio. La riscoperta della legalità innescherà, ne sono sicuro, un circolo virtuoso.

La conversione Partendo dall’invito ricevuto il 7 e l’8 dicembre scorsi dalla London School of Economics a intervenire a Chicago insieme con Barcellona, Seul e Monaco per spiegare al mondo come una città può fare della riconversione un’occasione di rilancio a tutto campo, Chiamparino ha spiegato che «in questi quindici anni Torino ha saputo scommettere sul rinnovamento, coniugando sviluppo con coesione sociale, passando dall’industria al turismo dando prova di intentionality» . E poi via con Italia 150: «Si ricreerà l’atmofera magica che c’era durante le Olimpiadi, anche lì, pur con situazioni diverse, si accese l’entusiasmo e si superò il «canton dij barboton» (l’angolo di chi borbotta) solo quando arrivò in città la fiaccola sono certo che sarà così anche per il 2011: quando apriranno le mostre e arriverà il presidente della Repubblica, il 18 e 19 marzo, si rivivrà la magia del febbraio 2006».

"Coesione sociale" mi sa di parola presa in prestito dal lessico di Ilda Curti, assessore alle politiche di integrazione (piccola chicca dovuta).
Italia 150 sarà un'ottima occasione di rilancio della città sotto i riflettori di tutto il paese. In questi anni Torino non è mai stata ferma, neanche dopo le Olimpiadi, in quanto a eventi nazionali o internazionali. Quest'aria di internazionalità che si respira in città è percepita comunque ancora come nuova. Non ci siamo ancora abituati al flusso turistico di francesi, inglesi, svizzeri, tedeschi e scandinavi. E, forse, è bello così.

La capitale turistica «I giornali di oggi spiegano che Torino è la seconda città in Italia dopo Roma ad essere stata scelta come mèta turistica: questo è un primato di cui andar fieri costruito dopo le Olimpiadi grazie a partnership con l’Alitalia per i voli internazionali, offerta di pacchetti turistici e culturali. Nel 2010 siamo giunti al record di 3 milioni e 600 mila presenze, più che nel 2006.

Forse questo punto rappresenta la novità più grande introdotta dalla giunta Chiamparino: la vocazione turistica della città. E dire che tutte le bellezze artistiche, gastronomiche, culturali della città ci sono sempre state: ci voleva però un po' di attenzione, di cura, di marketing in più per farle apprezzare dapprima ai torinesi e poi al panorama turistico internazionale ed europeo.

Il centro aperto sempre «Non mi capacito di come persone alla guida di importanti associazioni non capiscano che c’è un nesso stretto fra il turismo e le misure di crescente razionalizzazione del centro». L’attacco alla presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa - che più volte ha criticato l’assessore alla Mobilità Sestero a causa della Ztl - è fin troppo chiaro. Chiamparino s’infervora: «A riprova del fatto che anche stavolta l’amministrazione sta facendo la cosa giusta ci sono pile di giornali vecchi, che raccontano le levate di scudi contro la pedonalizzazione di piazza San Carlo o via Lagrange che oggi sono due gemme del nostro centro. E poi nessuno di noi è tanto sciocco da credere che ci sia qualcuno che si mette in coda alle otto per far shopping, anche perchè i negozi aprono dopo le dieci. E allora, mi chiedo: perchè non girare la questione e spiegare alle persone che il centro è aperto tutti i giorni dalle 10,30 e il sabato anche prima? E’ un asso che i commercianti si rifiutano di calare e alla fine la gente pensa che sia chiuso sul serio il centro».

Questa è un'arma a doppio taglio della giunta. La ZTL è stata tanto criticata più per pregiudizio che per gli effetti che ha comportato. Tuttavia, nessuno può mettere in discussione tutte le iniziative intraprese dagli assessori per incentivare il trasporto eco-sostenibile e permettere una maggiore fruibilità del centro da parte dei pedoni. Che, alla fine, checché se ne dica, è la ragione che fa prevalere i pregi ai difetti del provvedimento. Sfido qualunque commerciante e chiunque voti destra a dire, dopo essersi fatto una passeggiata su via Lagrange, che i provvedimenti presi sono stati sbagliati.

Ambiente, viabilità, eventi e un ritrovato orgoglio sabaudo sono gli assi nella manica dei 10 anni della giunta Chiamparino. Personalmente, ho apprezzato molto il loro operato, sia della giunta sia del Sindaco in sé. Infatti è un peccato che l'esperienza non possa proseguire per vincoli legislativi. Ma, in fondo, sono passati 10 anni ed è, forse, giusto così.

(via lastampa.it)

martedì 28 dicembre 2010

Problemi di bilancio per Fassino

Italia oggi pubblica un articolo che anticipa in qualche modo i temi della campagna elettorale delle primarie del centrosinistra torinese, vale a dire l'ingresso di Peveraro nella squadra fassiniana.
Peveraro, ex assessore al bilancio del comune e in seguito vice di Mercedes Bresso in regione, è da molti additato come il principale responsabile dell'altissimo indebitamento del comune di Torino, accumulato durante gli anni di preparazione alle Olimpiadi, coincidenti con il primo mandato di Chiamparino.
E dietro questo ingresso ci sarebbe proprio Chiamparino, passato a supportare esplicitamente Fassino dopo aver abbandonato la potenziale candidatura di Profumo, il Rettore "tentenna".

mercoledì 13 ottobre 2010

Fantapolitica

Che Chiamparino appoggi la Maccanti, ora, ragazzi, dobbiamo essere proprio a corto di notizie per scrivere qualcosa di così strampalato. Nulla ovviamente contro la Maccanti che è un bel nome sicuramente spendibile perché giovane, perché donna e perché mamma (ma ricordiamoci che la Lega a Torino alle regionali ha fatto il 10% e il centrodestra nemmeno il 40%).

Che poi mi chiedo perché Chiamparino si macchi di cosiddetto leghismo: per avere rapporti formali ed educati con esponenti della Lega? Ma quello non è leghismo, è banale rispetto (come dicevamo ieri), solo che è qualcosa di talmente lontano dalla politica odierna che ci siamo dimenticati come si chiama e a cosa serve.

martedì 12 ottobre 2010

A volte ritornano

Insomma, in un clima che più velenoso non si può, è bello vedere che da qualche parte c'è concordia istituzionale.
Chiamatelo, se ricordate la parola, rispetto.

venerdì 17 settembre 2010

Lieto fine

Anche quest'anno, l'ultimo anno in cui figurerà in questo tipo di classifica, Chiamparino si piazza al terzo posto tra i Sindaci più amati d'Italia e conferma un trend che ormai dal 2005 lo ha sempre visto sul podio.

Primo il giovane Renzi (Renzi - D'Alema 1-0) di Firenze, secondo il leghista Tosi di Verona, terzo Alemanno di Roma. Questo a dimostrare che il buon governo non ha colore politico, ma dipende spesso e volentieri dai singoli amministratori.

mercoledì 8 settembre 2010

La sfida di Chiamparino

Oggi in pausa pranzo ho comprato il nuovo libro di Chiamparino edito da Einaudi, La sfida. Ho dovuto girare tre librerie e alla fine l'ho trovato alla Fnac di Via Roma (ma lasciamo perdere).

Mentre aspettavo il tecnico della Telecom ho divorato già 25 pagine e prevedo di finirlo entro domani. Vi farò sapere.

(E sono sempre più convinto che l'accoppiata Chiamparino-Vendola sia una bomba, ma vi dirò di più prossimamente)

martedì 24 agosto 2010

Vendola & Chiamparino, perché no?

Trovo molto interessante questa ipotesi politica per trovare la guida di un centrosinistra compatto ma non troppo allargato. Inizio anche a pensare che l'indolenza del PD non sia solo frutto della mancanza di un programma definito, ma anche di leadership. Non ci volevo credere, ma ormai credo sia palese che la mancanza di una guida forte e stimolante sviluppa un substrato non solo "pensante" (meno male, ci mancherebbe altro) ma anche un insieme di voci discordanti. La pecca del Partito Democratico non è la pluralità di voci, ma che queste voci dicano cose opposte. E' qui che entra in gioco la leadership, la capacità di sintesi propria di un partito la quale si incarna nel suo leader.

Credo che Vendola e Chiamparino, come del resto già precisato nell'articolo, abbiano dimostrato sia di essere bravi amministratori, sia di avere la capacità di attirare attorno a sé stessi un consenso più che largo. Insieme, il centrosinistra avrebbe due leader dotati di carisma e buon senso nonché senso comune, che sono le tre caratteristiche che Prodi, Veltroni, Franceschini e Bersani non hanno purtroppo mai raggruppato a sé.

domenica 15 agosto 2010

Dilemma Facebook-esistenziale

Sono io che amministro la fan page di Chiamparino su Facebook, dai tempi in cui le fan page erano ancora fan page e non profili di marketing politico/mediatico. Ovviamente con tutte le dovute avvertenze del caso (che si tratta di una pagina gestita da un fan e non da Chiamparino himself) ben visibili nella pagina iniziale.

Ora mi chiedo però, visto il proliferare di classifiche in cui l'efficacia dei politici si conta anche dal numero di fan su Facebook, classifiche in cui molto spesso compare anche il profilo del buon Chiampa, che sia il caso di avvisare chi di dovere e passare le redini della pagina?

domenica 31 gennaio 2010

Si parla di caos a sinistra. Ma anche la destra non scherza quanto a difficoltà...

"Le regionali dimostrano che a destra stanno assieme solo perché hanno un leader forte a livello nazionale. Quando si passa sui territori i problemi aumentano."

Chiamparino, in un'intervista a L'Unità.

venerdì 22 gennaio 2010

Chiamparino: gli elettori non capiscono le alchimie tra partiti

Link all'intervista a Chiamparino
"Il Pd si e' messo in una situazione rischiosa, per le regionali stanno prevalendo logiche che gli elettori non capiscono - riporta REPUBBLICA -. E' una situazione rischiosa, dovuta a una linea politica incerta. Il rapporto con l´Udc? Necessario, ma non si puo' delegare la leadership del Pd. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, ospite ieri di Repubblica Tv, non usa troppe diplomazie per giudicare la "fase" che sta vivendo il Pd.

Sindaco, non le sembra che il Pd stia "subendo" troppo l´iniziativa altrui? I diktat dell´Udc, la candidatura esterna della Bonino nel Lazio…

'E´ difficile non vedere i rischi che si sono creati con la partita delle candidature. Vedo un´incertezza nella strategia politica generale del Pd. E questo tema andra' trattato, dopo le regionali'.

Ma lei e' favorevole agli accordi con l´Udc?
'Si possono cercare intese, ma non si puo' "esternalizzare" la leadership del Pd. Io credo in un´alleanza ampia che riguardi tutto il centrosinistra. Pero' non puo' essere una semplice somma di partiti. Per le regionali bisognava far crescere dal basso, regione per regione, un nuovo partito federale. Ma non c´e' stato il tempo. Credo che si debba fare in futuro'.

In Puglia molti hanno l´impressione di vedere un Pd preda di una specie di "sindrome" da laboratorio politico. E' cosi'? 'Se parliamo di laboratori, allora guardiamo al Piemonte. Abbiamo una presidente uscente che ha ben governato. E anche l´Udc ha capito che c´erano tutte le condizioni per una convergenza. E´ questo il punto: un governatore ha fatto bene o male? Se ha fatto bene continua. Le alchimie interne dei partiti non pagano. La gente non le capisce'.

Lo stesso principio secondo lei andava applicato in Puglia?
'Certo. Se ci fosse, per ipotesi, una ragione per chiedere a Vendola di farsi da parte, dovrebbe essere perche' non ha governato bene, non perche' e' sgradito all´Udc'". "Per questo lei non si e' candidato in Piemonte? 'Si darebbe dato il segnale che la Bresso non ha governato bene. Segnale sbagliato'.

E se in Puglia il Pd perdesse?
'Vedremo. Ognuno si assume la sua responsabilita''.

Bersani aveva detto: la via maestra e' quella delle primarie.
'Le primarie vanno benissimo per la scelta di candidati a sindaco e governatore. Piu' che per le cariche interne al partito. Le primarie sono la strada maestra di fronte alla societa' civile'.

Il Pd registra segnali negativi negli ultimi sondaggi. Perche'?
'Per le incertezze di linea che sono venute fuori nelle varie regioni. Che si possono recuperare, ma non sono da sottovalutare. E´ un campanello d´allarme che va tenuto in considerazione'.

Si ipotizza un ritorno all´immunita' dei parlamentari. Cosa ne pensa?
'Non e' in sintonia con il sentire della gente. Per le piu' alte cariche dello Stato, si puo' discutere di una sospensione dei processi. Sempre pero' ad esclusione dei procedimenti in corso'.

Il processo breve invece li include.
'Se si vogliono evitare le leggi ad personam, basta un codicillo: escludere i processi in corso. E´ talmente palese che qui si tratta di legge ad personam e non c´e' base per il confronto. Rischia di essere un´amnistia strisciante'.

Domenica lei andra' alla manifestazione -
conclude REPUBBLICA - "Si' Tav". Perche'? 'La Tav e' una scelta strategica per il futuro dell´Italia. Sara' l´opera piu' monitorata dal punto di vista ambientale. E i manifestanti che si oppongono, quando gli va bene, sono alcune centinaia. Non a caso la gente della Val di Susa ha preferito, alle elezioni, chi sostiene la Tav. Non riesco a capire le critiche da sinistra. Comunque state certi: sulla Tav non si torna indietro'".

lunedì 11 gennaio 2010

Governance Polls

Sono usciti i governance polls de Il Sole 24 Ore.

Mercedes Bresso, nella classifica Governatori, è ottava con un approval rate di 52,5%, giù di un punto rispetto all'anno scorso ma su di 1,6 punti rispetto al 2005 quando era stata eletta. In generale quindi un buon quinquennio per la zarina che, insieme con Galan, Formigoni e Chiodi, è una dei soli quattro Governatori ad aver guadagnato consenso rispetto al giorno dell'elezione (sì, 16 Governatori su 20 perdono punti).

Antonio Saitta, fresco di elezione al secondo mandato, è quattordicesimo su 94 Presidenti di Provincia. Rispetto al 54% di approval rate del 2008, e al 57,4% di voti al giorno dell'elezione, ottiene il 59%, in positivo di 1,6% anche lui.

Sergio Chiamparino invece è sempre in vetta alla classifica dei Sindaci. Pur scendendo di 5 punti come gli altri #1 Tosi e Scopelliti rispetto alla rilevazione 2008, ottiene un incredibile (incredibile?) 70% di giudizi positivi tra i Torinesi, con un incremento di ben 3,4% rispetto al 66,6% ottenuto al momento dell'elezione.

sabato 2 gennaio 2010

Vivace e reattiva

Il bilancio di fine 2009 sulla città da parte di Chiamparino, che come sempre brilla per la capacità di non nascondere le cose negative e di mettere in luce quelle positive.

venerdì 20 novembre 2009

Regionali 2010 Piemonte, sondaggio Piepoli/La Stampa



PIEMONTE, aggiornato al 18/11/2009:


CENTRO DESTRA: 45,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 31,5%
- LEGA NORD: 14,0%

CENTRO SINISTRA: 41,5%
- PARTITO DEMOCRATICO: 29,5%
- ITALIA DEI VALORI: 7,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 3,0%
- SINISTRA E LIBERTA' (incl. Verdi): 2,0%

UNIONE DI CENTRO: 5,5%

ALTRI: 7,5%

Considerando che gli "altri" sono al 60% di centrodestra, la situazione rispetto ai sondaggi precedenti è mutata di poco, con il PD che fa un balzo in avanti e la Lega che fa un passetto indietro.






giovedì 5 novembre 2009

Meglio soli che martellati ogni cinque minuti

Martello


In seguito a questo articolo de La Stampa, dico: andiamo avanti senza UDC. Un partito del 6% non può permettersi di mettere continuamente in discussione il nome della candidatura benedetta dal partito che ha il 30%, da tutta la maggioranza attuale, e soprattutto che ha ancora il 53% di approvazione dei cittadini piemontesi.

A questo punto meglio soli che rognati ogni cinque minuti.

Andale.





mercoledì 21 ottobre 2009

Chiamparino record

Survey12-14 Dopo otto anni di mandato pensereste che un calo sia d'obbligo, che sia impossibile mantenere un consenso così alto in maniera costante per così tanto tempo. E invece guardatelo lì, secondo tra i sindaci d'Italia, ancora con il 66,2% dei consensi tra i torinesi.



lunedì 25 maggio 2009

La rivincita di Gran Torino e i 20 anni di Repubblica

Logo Confesso che ultimamente sto leggendo con più piacere la Repubblica rispetto al mio solito patriottico quotidiano che ospita il mio blog.

Un articolo di Ilvo Diamanti di oggi celebra i 20 anni di Repubblica Torino elogiando la città intera per il cammino compiuto negli ultimi anni. Anzi, è la città da sola che si elogia attraverso una ricerca compiuta dall'istituto Demos tra i torinesi.

Il 55 (sì sì ho scritto proprio CINQUANTACINQUE) percento dei torinesi pensa che il ruolo di Torino sia divenuto più importante negli ultimi anni (nel 2002 alla stessa domanda risposero allo stesso modo solo il 22% dei cittadini).

Il 65% crede che a Torino si viva meglio che a Milano, e il 54% anche meglio che a Roma.

Tra le persone che contano maggiormente in città, per il 58% dei torinesi il Sindaco Chiamparino è al top, seguito da Marchionne (40%), Montezemolo (26%) e la Bresso (22%).

Proprio oggi, sempre in occasione delle celebrazioni per i 20 anni di Repubblica Torino, Carlin Petrini di Slow Food ha lanciato la candidatura di Chiamparino per la Regione l'anno prossimo: "l'uomo giusto per la sua notorietà e per l'attività svolta in questi anni".

Ma non si era candidata già la Bresso per il suo secondo mandato?



sabato 21 febbraio 2009

Top 10 most-wanted segretari del PD

"Chi vorreste come nuovo segretario del PD?" Ho comparato tre sondaggi a riguardo fatti da Repubblica, Corriere della Sera e Giornale per capire il pensiero dell'opinione pubblica su questo tema.


Sondaggipd


Come si vede, non c'è neanche l'ombra di una maggioranza concentrata su un candidato. Bersani è il più probabile, soprattutto per i lettori della Repubblica che sono notoriamente schierati ancor più a sinistra di quelli del Corriere, più moderati. I lettori del Giornale invece, con posizioni tendenti al centro-destra, privilegiano anche Letta (hanno capito che è Enrico e non Gianni?). Ottimi risultati bipartisan anche per Anna Finocchiaro, buon piazzamento di Soru nonostante la recente sconfitta, e anche Cacciari gode di buone percentuali.

Il nostro Chiamparino è messo bene, raggiungendo addirittura l'8% nel sondaggio del Giornale. Credo che sia proprio la capacità di fare del Sindaco di Torino che abbia attirato a sé tanti voti anche dal centro-destra. Mercedes Bresso raggiunge invece il 2% per i lettori della Repubblica e l'1,4% per i lettori del Corriere.

Per inciso, Parisi non lo vuole nessuno.

Unanime, comunque, il responso dei tre sondaggi: gli italiani vogliono un outsider. Qualcuno non coinvolto (non ancora almeno) negli intrighi dei palazzi della politica. Certo, ci vuole un nome nuovo. Ma chi? fatemene uno. Una di quelle operatrici call center cooptate da Veltroni nelle politiche? Un nome nuovo come Colannino che si candida con il PD e poi diventa un altro scagnozzo di Berlusconi nel progetto-miracolo di Alitalia? L'assessore Maria Grazia Sestero?

Ma poi che cos'è un nome nuovo? Uno che non si è mai sentito a livello nazionale? Allora uno stagionato come l'ex Sindaco di Settimo, Ossola, a capo della città per 17 anni e tuttora assessore provinciale da 5 va bene? Oppure dobbiamo prendere un virgulto fresco fresco di 25 anni che sia duttile e malleabile e che soccomba alle diatribe politiche dopo un paio di mesi?

In questo caso mi offro io. Almeno porto a casa due/tre stipendi come si deve.

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