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domenica 24 febbraio 2013

Il voto è segreto

Questa è stata la prima campagna elettorale della mia vita che mi ha lasciato totalmente indifferente. Forse perché l'offerta elettorale era talmente misera che già sapevo per chi (non) avrei votato fin dall'inizio.

Mi pare di aver capito che non sono stato l'unico.

Eppure in tutta questa indifferenza e scetticismo generale ho visto da vicino ragazzi e ragazze faticare per portare avanti le battaglie del proprio partito: persone che non metteranno piede in parlamento, e che eppure erano lì a volantinare porta a porta, al mercato, al supermercato, a parlare con chi li attaccava, a discutere con chi chiedeva loro informazioni.

E quindi ho pensato che non voterò PD turandomi il naso. Voterò PD perché ho fiducia in questi ragazzi: anche senza andare in parlamento, la loro passione è una di quelle cose che fa bene all'Italia.

sabato 24 novembre 2012

Non l'ho detto


Ma alle primarie del centrosinistra di domani voterò Renzi.
Le motivazioni sono tante.

Parto dal fatto che i tre principali candidati mi piacciono molto di più come squadra che come singoli: Renzi è l'innovatore, mi piacciono le sue posizioni economiche e l'approccio ai problemi del paese (un approccio da 2012, non da 1992), è il sindaco più amato d'Italia e questo la dice lunga sulle sue capacità. Bersani è una bella persona, un bravissimo mediatore, mi piace la sua tendenza a includere tutti e la capacità di fare una sintesi delle posizioni, anche le più diverse. Vendola è il più avanti sui diritti civili e sui diritti sociali, è un grande ispiratore (e ci vuole anche questo).

Allo stesso tempo, di Renzi non mi va a genio il protagonismo, sono sospettoso del suo passato democristiano e ciellino, non mi va giù che non consideri matrimoni e adozioni gay. Di Bersani, le stesse cose che mi piacciono mi fanno traballare la palpebra: un leader non può basare la sua azione solo sulla sintesi senza avere una propria posizione: così non si va da nessuna parte, come ha fatto il PD in questi anni. Senza contare che Bersani si porterebbe dietro tutti quei matusa che si ritrova nel PD, aiuto. Vendola sull'economia ha posizioni ancora novecentesche, parla (ancora!) di "capitale" e "lavoro", non ha capito che siamo sulla stessa barca e se le imprese affondano affondiamo anche noi lavoratori. Poi va a braccetto con la CGIL che è totalmente fuori dal mondo con la sua difesa delle persone già ampiamente tutelate.

Insieme, i tre potrebbero fare molto bene. Ma ci vuole una persona che abbia chiara la direzione in cui vuole andare, e secondo me quella persona è Renzi. Un governo di centrosinistra a traino di Renzi con Bersani, Vendola e anche la Puppato (che a me piace molto) potrebbe fare un gran bene all'Italia.

Nei giorni scorsi due post hanno sviluppato esattamente i miei pensieri a riguardo di queste primarie: il primo è di Suzukimaruti ed è lunghissimo, ma vale davvero la pena prendersi 10 minuti per leggerlo e illuminarsi. Il secondo è il bellissimo endorsement del Post a Matteo Renzi.

Oggi sono andato a registrarmi presso il banchetto/ufficio elettorale in via Garibaldi angolo Corso Palestro e domani andrò a votare, con la speranza che saremo in tanti e con la consapevolezza che le primarie, qualunque sia il risultato, non si perdono mai. E fanno un gran bene all'Italia.

martedì 7 giugno 2011

Tanto per cambiare

Il Buongiorno di oggi:

E’ ufficialmente iniziata la campagna del centrosinistra per perdere le prossime elezioni. Stavolta non sarà facile: il vento ha cambiato direzione, la crisi punisce i governi in ogni angolo d’Europa e a molti elettori dell’altra parrocchia Berlusconi è venuto a nausea, perché non è riuscito a realizzare le riforme liberali che aveva promesso. La situazione del Pd e dei suoi alleati è dunque disperata: tutto congiura a favore di una loro vittoria. Per evitarla occorrerà raddoppiare gli sforzi.


I ragazzi, bisogna riconoscerlo, ci stanno dando dentro. Ha dettato la linea Grillo, salutando il successo di Pisapia come una disgrazia. Ha continuato Vendola, scambiando piazza del Duomo per plaza de la Revolucion a L’Avana. Ingelosito, il comunista Ferrero ha inneggiato agli espropri proletari. Finché ieri Bersani e Vendola si sono scambiati qualche parola: la più carina è stata «meschino». E devono ancora cominciare i mal di pancia fra gli aspiranti premier del Pd, una mezza dozzina. Tanto per cambiare, la vittoria non ha insegnato niente. Neanche la cosa principale: che stavolta a vincere non sono stati i partiti, ma gli elettori. E che gli elettori hanno premiato i candidati sgraditi alla nomenclatura, con l’unica eccezione di Torino, dove però Fassino ha raccolto la semina del suo predecessore, che non veniva certo percepito come un notabile. Accecati da un successo che non è il loro, i partiti già si azzuffano per dividersi i bocconi migliori della giunta Pisapia. Altro che zingari, a Milano (e altrove) il vero rischio è l’ennesima invasione dei portaborse.

martedì 5 aprile 2011

PD svegliati, a Milano si può


Raccomando l'editoriale di Europa di oggi, con un piccolo monito al PD a crederci davvero perché "rivincere a Torino e Bologna è quasi un dovere e non sarebbe una notizia, farcela a Napoli e Cagliari sarebbe una bella sorpresa ma non uno tsunami come la vittoria contro la Moratti".

martedì 18 gennaio 2011

Primarie Torino: si vota il 27 febbraio 2011

Save the date: 27 febbraio 2011.
Per scegliere il candidato del centrosinistra per le elezioni comunali di Torino, in cui verrà eletto il successore di Chiamparino come Sindaco della città.


Dal sito pdtorino.it:

I moduli di raccolta firme, per sottoscrivere le candidature alle Primarie per l’elezione del candidato Sindaco della Città di Torino, saranno disponibili a partire da venerdì 7 gennaio 2011, presso la sede del Partito Democratico di Torino, in Via San Francesco d’Assisi 35 a Torino. Per sottoscrivere le candidature dei candidati del PD è necessario essere iscritti al Partito di Torino entro e non oltre il 30 novembre 2010, in caso contrario non è consentita la sottoscrizione. Gli orari della sede sono i seguenti:lun-ven: 9.30-13.00 14.00-18.30sabato e domenica chiuso. Per info: Partito Democratico di Torino 011-4407687 011-4546053e-mail: partitodemocratico.to@gmail.com

Infine, le istruzioni per l'uso contenute nella lettera di Paola Bragantini, segretaria provinciale del PD, inviata a tutti gli iscritti torinesi:

Caro Amico, cara Amica
desidero informarti che – in ossequio allo Statuto Nazionale del nostro Partito – domenica 27 febbraio 2011 si terranno le Primarie per la selezione della candidatura alla carica di Sindaco del Comune di Torino in occasione delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Ad oggi la Segreteria del Partito Democratico di Torino ha ricevuto la disponibilità a candidarsi di Giorgio Ardito, Piero Fassino, Davide Gariglio e Roberto Placido.
La nostra Assemblea Provinciale - riunitasi mercoledì 15 e sabato 18 dicembre - ha stabilito che lesottoscrizioni a sostegno di una proposta di candidatura possano essere raccolte dal 7 al 27 gennaio e che ciascuna di esse debba essere corredata da un numero di firme pari al 20% degli iscritti nei circoli del comune di riferimento, in questo caso Torino. A tal fine sono valide le firme di coloro che hanno rinnovato la tessera entro il 30 novembre 2010; non sono valide le sottoscrizioni dei nuovi tesserati della campagna 2011, in partenza da martedì 4 gennaio. Ogni iscritto può sottoscrivere una sola candidatura.
Qualora tu intenda sottoscrivere una candidatura, dal 7 al 27 gennaio puoi recarti nella sede del Partito Democratico di Torino, in via San Francesco d’Assisi n. 35, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, oppure puoi telefonare ai numeri sotto riportati per avere informazioni rispetto agli orari di apertura del tuo circolo.

martedì 28 dicembre 2010

Problemi di bilancio per Fassino

Italia oggi pubblica un articolo che anticipa in qualche modo i temi della campagna elettorale delle primarie del centrosinistra torinese, vale a dire l'ingresso di Peveraro nella squadra fassiniana.
Peveraro, ex assessore al bilancio del comune e in seguito vice di Mercedes Bresso in regione, è da molti additato come il principale responsabile dell'altissimo indebitamento del comune di Torino, accumulato durante gli anni di preparazione alle Olimpiadi, coincidenti con il primo mandato di Chiamparino.
E dietro questo ingresso ci sarebbe proprio Chiamparino, passato a supportare esplicitamente Fassino dopo aver abbandonato la potenziale candidatura di Profumo, il Rettore "tentenna".

Primarie per Torino: sondaggio Facebook

Una graziosa e semplice applicazione di Facebook conta i sostenitori dei vari candidati per le primarie di Torino, con i risultati (provvisori) riportati sopra: Placido stravince, Fassino argento staccato di oltre 20 lunghezze, Tricarico bronzo.

Primarie per Torino, si parte

E vissero tutti felici e contenti.
Ops, ma non è ancora finito tutto l'ambaradan?
Dopo tutti questi mesi passati ad assistere alla Profumopoli, alle inversioni di marcia del PD, a SEL che prima di unisce poi si toglie, al vano inseguimento del Terzo Polo torinese da parte dei democratici, l'interesse per lo scenario cittadino del centrosinistra è calato a me che sono elettore attivo nonché partecipe della vita politica torinese, figuriamoci a chi non lo è.

Tuttavia, ora le cose sembrano partite, su entrambi i fronti.
Nel centrosinistra, Fassino ha detto sì dopo aver consultato mezza città e, partito lui, si è trascinato dietro altri tre competitors: Ardito, Gariglio e Placido. La data delle primarie è stata fissata per il 27 febbraio 2010.
Nel centrodestra, sono partite le primarie farlocche online. Sicuramente una grande prova di tecnologia (che permetterà al PDL di raccogliere un bel po' di nominativi e contatti di elettori torinesi attivi di centrodestra a Torino), un po' meno di democrazia visto che la consultazione sarà solo usata come un normale sondaggio e non avrà altro valore.

Insomma, si parte.

lunedì 27 settembre 2010

Manifestatio praecox

A quanto pare, nonostante commenti titubanti, la nuova campagna di manifesti del PD "la pazienza è finita" (o "rimbocchiamoci le maniche") con Bersani in bianco e nero piace alla maggioranza degli elettori di centro e di sinistra.

mercoledì 8 settembre 2010

La sfida di Chiamparino

Oggi in pausa pranzo ho comprato il nuovo libro di Chiamparino edito da Einaudi, La sfida. Ho dovuto girare tre librerie e alla fine l'ho trovato alla Fnac di Via Roma (ma lasciamo perdere).

Mentre aspettavo il tecnico della Telecom ho divorato già 25 pagine e prevedo di finirlo entro domani. Vi farò sapere.

(E sono sempre più convinto che l'accoppiata Chiamparino-Vendola sia una bomba, ma vi dirò di più prossimamente)

giovedì 2 settembre 2010

Amministratori glocal

Da un'intervista a Pippo Civati, che parla del presente (e magari anche del futuro) del PD:

Pensa che il partito degli amministratori sia ciò che serve al Pd?

«Sicuramente è al livello locale, dove ci sono le nostre uniche energie visto che siamo all’opposizione del paese, che dobbiamo guardare con maggiore attenzione per ripartire. Ma ci vuole un po’ di politica generale, generalissima. Siamo caduti nel trabocchetto di Berlusconi che parla sempre del ‘ghe pensi mi’, ma non ha mai fatto niente, eppure i voti li prende, così come la Lega. Quindi sta anche nell’immaginare, attraverso il contributo degli amministratori e di chi fa politica, quale vocazione ha questo paese, quale funzione vogliamo dare alla politica. Ma ci sono tanti temi che rimarrebbero ai margini se noi ci limitassimo all’amministrazione. Io vorrei uno slancio che tiene insieme la parola alata di Nichi Vendola e la capacità di governare del sindaco di Torino».


Esattamente il mio pensiero, particolarmente splendida (e vera) la frase finale.

martedì 24 agosto 2010

Vendola & Chiamparino, perché no?

Trovo molto interessante questa ipotesi politica per trovare la guida di un centrosinistra compatto ma non troppo allargato. Inizio anche a pensare che l'indolenza del PD non sia solo frutto della mancanza di un programma definito, ma anche di leadership. Non ci volevo credere, ma ormai credo sia palese che la mancanza di una guida forte e stimolante sviluppa un substrato non solo "pensante" (meno male, ci mancherebbe altro) ma anche un insieme di voci discordanti. La pecca del Partito Democratico non è la pluralità di voci, ma che queste voci dicano cose opposte. E' qui che entra in gioco la leadership, la capacità di sintesi propria di un partito la quale si incarna nel suo leader.

Credo che Vendola e Chiamparino, come del resto già precisato nell'articolo, abbiano dimostrato sia di essere bravi amministratori, sia di avere la capacità di attirare attorno a sé stessi un consenso più che largo. Insieme, il centrosinistra avrebbe due leader dotati di carisma e buon senso nonché senso comune, che sono le tre caratteristiche che Prodi, Veltroni, Franceschini e Bersani non hanno purtroppo mai raggruppato a sé.

domenica 9 maggio 2010

Tanta fuffa e niente arrosto

Ho iniziato a farci caso un mese fa: ogni volta che sulle pagine dei giornali leggo dichiarazioni dei politici del PD (tutti quelli che finiscono sui giornali), si parla dell'assetto del partito, delle alleanze, delle primarie, dei leader, dell'asse con Fini e Casini, delle repliche, contro-repliche, distinguo, controdistinguo, fisarmoniche infinite di FUFFA. Non ho mai (mai!) letto una proposta politica, economica, sociale, civile indirizzata ai cittadini, alla società, a noi.
Il PD è un partito che parla solo a sé stesso.
Almeno ai vertici. Poi ci sono quelli che vanno oltre. O, almeno, ci provano.

giovedì 18 marzo 2010

Genova non se la passa benissimo (la Vincenzi e il PD neppure)


Dall'articolo di Emanuele Boffi su Tempi, intitolato La strada in salita della Superba emerge il ritratto di una Genova ferma, disillusa, isolata, in bilico tra la voglia di rischiare e lo scetticismo verso i cambiamenti. Una Genova che non parla bene nemmeno del proprio primo cittadino, Marta Vincenzi:

Di lei non si parla molto bene in città [...] Poiché metà della popolazione ligure vive a Genova, il risultato della città influirà molto sull'esito del prossimo duello regionale tra Claudio Burlando e Sandro Biasotti. Il primo è in leggero vantaggio e si dice sia molto preoccupato del "fattore Vincenzi". E' per questo che a lui sono fatte risalire le voci di una rimozione del primo cittadino nel caso il 29 marzo il centrosinistra prevalesse sul Pdl. [...] Lo conferma Piana: "il sindaco o non fa o, quel che fa, ha solo un risvolto mediatico. Si presenta come la paladina dei "nuovi diritti": il gay pride, la moschea, il testamento biologico in comune. Fuffa."

sabato 27 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, andamento candidati e partiti

Come si vede dal grafico, da appaiati che erano nel mese di gennaio, la Bresso ha poi superato Cota, seppur di pochissimo, nel mese di febbraio. Per quanto riguarda i partiti, il PDL conduce la partita per il primo partito della regione sul PD, Lega stabile al terzo posto, per il quarto l'IDV conduce sull'UDC.

venerdì 19 febbraio 2010

Elezioni regionali 2010, previsione per il Piemonte

PIEMONTE
Da una previsione di GPG che si trova qui:

LISTE

Oggi le liste di CENTRO DESTRA viaggiano attorno al 50%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto ad una settimana fa, ed in linea con le Europee, avanti di circa 2-3 punti su quelle di CENTRO SINISTRA.

Il POPOLO DELLA LIBERTA' viaggia attorno al 27% (circa 5 punti sotto le Europee), la LEGA NORD e’ molto vicina al 20% (+4%), il PARTITO DEMOCRATICO si attesta sui valori delle europee attorno al 24-25%, l’IDV e’ al 6-7% (-2%); l’UDC in questa fase perde consensi e dovrebbe attestarsi al 5-6%.



CANDIDATI

Resta l’Incertezza assoluta, trascurabile ed attorno al punto percentuale il vantaggio di Cota (CDX) che si attesta su 49-49,5% su Bresso (CSX+UDC) che e’ sul 48-48,5%. Importante capire se Bono e Rabellino riusciranno a raccogliere le firme, la defezione di uno dei due darebbe un vantaggio a Cota o alla Bresso.



PREVISIONE GPG

AD OGGI SI CONFIGURA COME LA SFIDA PIU’ APPASSIONANTE ED INCERTA!

Nelle ultime 2-3 settimane si e’ passato da un pareggio assoluto, ad un vantaggio di qualche decimale per Cota (CDX), ed un paio di punti sulle liste. Decisiva risulterà la capacità per entrambi gli schieramenti di motivare il proprio elettorato e far passare i mal di pancia (ai pidiellini moderati e finiani per Cota, ai cattolici di Casini piu’ conservatori in casa Bresso).

In virtu’ del fatto che tra gli indecisi la Bresso ha qualche chance in piu’ di raccogliere voti, la regione e’ TOSS UP ASSOLUTO….PREMATURO SBILANCIARSI!

(mi riservo di formulare tale previsione a valle della presentazione delle liste)

martedì 16 febbraio 2010

Bresso: per la Binetti non piangerò

Interpreta il pensiero di molti Mercedes Bresso in questa intervista a e-polis.
[Certo, potrebbe tirarsela un po' di meno.]

domenica 14 febbraio 2010

Buon San Valentino

Ha deciso. Finalmente.
La figliuola prodiga, dopo aver sputato veleno in quante più interviste possibili su tutte le pecore colorate (che le hanno riservato uno scranno in Senato), torna da suo padre e dal suo gregge di pecore bianche bianchissime.

Buon San Valentino a tutti.
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