



Il comune di Torino ha concesso il patrocino alla manifestazione del 19 giugno prossimo "I diritti sono il nostro Pride".
Anche gli scorsi anni la giunta aveva concesso il patrocinio al Pride, ma quella di quest'anno è un'esperienza del tutto diversa. A fianco del Coordinamento Torino Pride LGBT che raggruppa le associazioni gay, lesbiche e trans della città, hanno promosso e lavorato a questo progetto le Donne di Torino per l'Autodeterminazione, il Coordinamento Immigrati Auto-Organizzati di Torino e la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni.
"Un anno importante questo a Torino per le persone lgbt," commenta Daniele Viotti del Coordinamento Torino Pride "prima lo sposalizio di Antonella e Debora alla presenza del sindaco, poi questo patrocinio. Se pensiamo che i nostri compagni delle associazioni milanesi non sono neppure stati ricevuti dal sindaco Moratti, si capisce quanta distanza ci separa purtroppo". "Ma i diritti, anche quelli acquisiti vanno sempre difesi. La maternità come scelta, l'interruzione di gravidanza, il divorzio, la laicità dello stato, ci sono costati dure lotte e non possiamo permettere che nuove ondate conservatrici le annullino in un attimo." Così Margherita Granero delle Donne di Torino per l'Autodeterminazione. "Nella difesa o nella conquista saremo sempre unite e uniti, consapevoli che i diritti non riguardano mai una minoranza ma sono patrimonio di tutte le persone" conclude Indrit Aliu del Coordinamento Immigrati Auto-Organizzati di Torino.
(via piovonorane)«Non essere tu quello diverso».
Con questa bella frasetta, si chiude lo spot del Ministero delle Pari opportunità contro l’omofobia.
Sicuramente è colmo di buone intenzioni, per carità, ma perché per convincere gli omofobi a non essere tali si fa un appello al conformismo, all’omogeneizzazione, alla non diversità?
Alla Carfagna e ai suoi collaboratori non viene in mente che, cazzo, la diversità è un valore? I diversi colori della pelle, le diverse religioni e non religioni, i diversi vissuti personali, le diverse visioni del mondo, del sesso e di qualsiasi altra cosa?
Se sei un omofobo non sei un diverso, sei solo uno stronzo piccolo piccolo.
La diversità è un valore signora Carfagna, ed è ora che qualcuno glielo faccia sapere.
Imperdibili le foto di Luxuria madrina del Genova Pride che arriva dal mare col suo vestitino di fiori xD
Tenetevi forte cittadini, se volete uscire oggi a fare un giro in città al 90% delle probabilità vi toccherà trovare un percorso alternativo per recarvi dove volete. In centro il Gay Pride, Mediaset in Piazza San Carlo per la festa dello switch-over da analogico a digitale e manifestazione dei lavoratori FIAT sull'asse Mirafiori-Lingotto.
Per maggiori informazioni sulla viabilità, leggete il comunicato stampa della città.
Torinesi avvisati...
Il 16 maggio si svolgerà a Torino, già sede del Pride nazionale del 2006, il Pride regionale del 2009. La data di quest'anno è stata anticipata rispetto alla canonica fine di giugno per evitare l'accavallarsi con altre manifestazioni (in primis il Pride nazionale di Genova), ma anche per collegarsi alla giornata mondiale contro l'omofobia. Inoltre la data, che di poco anticipa le elezioni per il Parlamento Europeo del 6/7 giugno, vuole rimarcare il tema della manifestazione di quest'anno, ossia il divario che esiste tra l'Italia e l'Europa in quanto a leggi contro le discriminazioni e a qualsiasi forma di riconoscimento giuridico dei diritti civili di gay, lesbiche e trans.
E quoto direttamente dal sito del Torino Pride :
Il quadro dell’Italia è allarmante.
Siamo tra i pochi paesi (insieme a Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Polonia, Romania, Cipro, Ungheria e Malta) in cui i richiami dell’Unione Europea a migliorare i diritti delle persone lgbt sono state sistematicamente ignorate dalle istituzioni politiche. [...]
” Sono numerosi gli esempi di politici che rifiutano di sostenere gli eventi del Pride, ma quando questi politici sono direttamente responsabili delle pari opportunità, il messaggio politico è particolarmente grave. Nel maggio 2008 la neonominata ministra della Pari Opportunità in Italia ha rifiutato il sostegno al Pride con la motivazione che gli omosessuali non sono più discriminati in Italia.” (sic)Appare grave ancora che a differenza della maggior parte dell’Europa, in Italia l’omofobia non sia un reato, né un fattore aggravante della violenza. Anche rispetto al bullismo omofobico l’Italia spicca per la mancanza di azioni positive da parte delle Istituzioni.
A fronte di questo quadro desolante emergono dati incoraggianti rispetto ai cambiamenti dell’opinione pubblica sia rispetto alle unioni civili tra lesbiche e gay, sia rispetto al tema dell’omogenitorialità.
Siamo consapevoli che Torino è una città molto più europea che il resto del paese, più accogliente e inclusiva per le persone lgbt anche grazie al lungo percorso costruito insieme a tutte e tutti voi.
[La frase sottolineata è sottolineata da me, ed è un giudizio personale che viene confermato ogni giorno di più.]
Questa invece è il retro di una delle cartoline che verranno distribuite dappertutto in occasione del Pride. Non credete che l'Italia sia così indietro rispetto all?Europa? Vedere per credere (e cliccare per ingrandire):
A presto quindi ulteriori informazioni per sapere con esattezza orario e percorso del corteo.