«I torinesi amano l’Africa, ci vanno in vacanza, comprano case e aprono
fabbriche - racconta Nihass Mamadou, 49 anni, stilista senegalese -, ma
se lo facciamo noi in Italia non va bene. Mi sembra che questo
atteggiamento abbia solo un nome: sfruttamento. Va bene andare in
Africa, pagare una miseria il lavoro degli operai, farli sgobbare in
nero, evadere le tasse e infischiarsene delle leggi senegalesi, ma se
un senegalese viene a lavorare alla Fiat allora ruba il lavoro».
(via lastampa.it)