venerdì 8 gennaio 2010

Cota, il Piemontese e la sanità

Se sarà insediato a Palazzo Lascaris, il Governatore Cota darà il riconoscimento ufficiale alla lingua Piemontese durante le celebrazioni per l'Unità d'Italia.

L'idea mi lascia tutto sommato abbastanza indifferente: una cosa (sacrosanta) è soccorrere i dialetti, che sono una realtà sociolinguistica in declino e rappresentano un bagaglio storico e culturale notevole per la nostra regione, un'altra è il sentire discorsi alla Reggia di Venaria pronunciati in Piemontese. Io, di origine veneta per entrambi i genitori, non capirei nulla. D'altronde, se proprio vogliamo attenerci alla storia, come giustamente riportato nell'articolo, al tempo dell'Unità d'Italia, Cavour come tutti i politici ed intellettuali, si esprimenva in francese.
Quindi, per concludere, buona idea in teoria ma evitiamo di ricamarci sopra arzigogoli politici di qualunque colore o sponda essi siano.

Altra news: Cota intende sbrogliare la burocrazia sanitaria regionale e introdurre la prenotazione telematica degli esami medici. Ottima idea. Ma non è già stato inventato (nel lontano 2006) il sovracup? Io personalmente l'ho usato una volta per prenotare una risonanza magnetica e sono riuscito ad averla il giorno dopo alle 8.30 di mattina al Maria Vittoria. Direi che funziona in maniera egregia.

Alliance Française

Notizie più dettagliate sulla riapertura del Centre Culturel Français di Via Saluzzo 60 (apparentemente riconvertito in Alliance Française) grazie a Sun Salvario News.

giovedì 7 gennaio 2010

Pennetta vs. Schiavone


Ottima prima settimana per le italiane impegnate ad Auckland nel primo WTA tournament della stagione 2010. Le prime due italiane del ranking si incontreranno in semifinale per ottenere un posto nella prima finale dell'anno e con buone possibilità di ottenere da subito una grandissima vittoria.

Inoltre, Pennetta e Schiavone fanno coppia in doppio e sono in semifinale.

Forza ragazze!

Regionali Piemonte 2010, due scenari

Postati qualche ora fa su il-liberale, la previsione di GPG mette a confronto due scenari a seconda che il centro vada da solo (quindi UDC+API) o in coalizione con il CSX.

Corsa con Centro Autonomo

Voto di Lista
(var. rispetto al 3 dicembre 2009)

CENTRO DESTRA: 48,5% (+0,5%)
- POPOLO DELLA LIBERTA': 26,0% (INV)
- LEGA NORD: 20,0% (+1,5%)
- LA DESTRA, F.TRIC, Mov. X l'Italia: 1,5% (-0,5%)
- Altri CDX (Pens., NDC, NPSI): 1,0% (-0,5%)

CENTRO SINISTRA: 39,0% (-0,5%)
- PARTITO DEMOCRATICO: 23,5% (-0,5%)
- ITALIA DEI VALORI: 7,0% (-0,5%)
- COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5% (-0,5%)
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,5% (INV)
- SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA': 1,5% (-0,5%)
- VERDI: 1,0% (+1,0%)
- SOCIALISTI: 1,0% (+0,5%)

CENTRO: 8,5% (-0,5%)
- UNIONE DI CENTRO: 7,0% (+1,0%)
- ALLEANZA X L'ITALIA: 1,5% (-1,5%)

RADICALI: 2,0% (+0,5%)

MOV. 5 STELLE: 1,5% (INV)
ALTRI: 0,5% (INV)


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 47,5% (+0,5%)
Bresso (CSX): 40,0% (-4,0%)
Vietti (UDC): 9,0% (INV)
Cand. Radicali (RAD): 2,0% (+2,0%)
Bono (M5S): 1,5% (+1,5%)


In questo caso, è evidente che il CSX marcia nettamente dietro al CDX e nemmeno l'effetto Bresso riesce a colmare i 7,5 punti di distacco. Bisogna osservare però che GPG mette Rifondazione Comunista dentro la coalizione di CSX e ne lascia fuori i Radicali (mentre secondo me accadrà il contrario). Da notare che questo è lo scenario in cui l'UDC ottiene i maggiori risultati, secondo il teorema che lo vuole tanto più forte quanto più si equidistanzia da PD e PDL.


Corsa con accordo CSX-UDC

Voto di Lista
(var. rispetto al 3 dicembre 2009)

CENTRO DESTRA: 49,5% (+1,5%)
- POPOLO DELLA LIBERTA': 26,5% (+0,5%)
- LEGA NORD: 20,0% (+1,5%)
- LA DESTRA, F.TRIC, Mov X l'Italia: 1,5% (-0,5%)
- Altri CDX (Pens., NDC, NPSI): 1,5% (INV)

CENTRO SINISTRA + UDC: 43,5% (-2,0%)
- PARTITO DEMOCRATICO: 23,5% (-0,5%)
- ITALIA DEI VALORI: 7,5% (INV)
- UNIONE DI CENTRO: 5,5% (-0,5%)
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,0% (INV)
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' (incl. Verdi): 1,5% (-0,5%)
- VERDI: 1,5% (+1,5%)
- ALLEANZA X L'ITALIA: 1,0% (-2,0%)
- SOCIALISTI: 1,0% (INV)

COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5% (-0,5%)
RADICALI: 2,5% (+1,0%)

MOV. 5 STELLE : 1,5% (INV)
ALTRI: 0,5% (INV)


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 49,0% (+2,0%)
Bresso (CSX+UDC): 44,5% (+0,5%)
Cand. Comunista (COM): 2,5% (+2,5%)
Cand. Radicali (RAD): 2,5% (+2,5%)
Bono (M5S): 1,5% (+1,5%)


In questo secondo caso, l'UDC in coalizione CSX dimezza i consensi e porta in dote un 4,5%. In tale sondaggio GPG ha lasciato fuori dalla stessa coalizione sia Radicali sia Rifondazione, mentre è probabile che i Radicali riusciranno a stare all'interno nonostante un'UDC sempre più schizzinosa). Diminuisce il distacco tra le coalizioni (6 punti, 4 con i Radicali all'interno), e ancor di più diminuisce il vantaggio di Cota su Bresso (4,5 punti, 2,5 con i Radicali dentro).

Il blogger de Il-Liberale inserisce il Piemonte tra le regioni tendenti al CDX, a piena ragione aggiungerei, guardando questi dati. Tuttavia molte incognite ancora si nascondono lungo il percorso di questa campagna elettorale piemontese, e il risultato è più incerto che mai. Attendiamo gli sviluppi, ma soprattutto auguriamoci che sia una campagna elettorale all'insegna del rispetto in cui, una volta finiti questi giochi tattici politici, si sviluppino i contenuti concreti delle proposte dei due schieramenti.

Riapre il Centre Culturel Français

Sempre nella sede di Via Saluzzo. Decisamente una buona notizia.

I numeri

Alcune considerazioni molto valide che il PD piemontese dovrebbe fare:

L'UDC da solo prende anche il 7%, ma in coalizione scende al 4,5%, se poi corre con il centrosinistra si scende anche al 3%.

Numeri su cui Rifondazione Comunista in Piemonte ha sempre potuto contare.

Meditate gente, meditate.

Senza palle


Il PD strattonato da UDC, sinistra e ora anche IDV. Bersani costretto a chiamare IDV per chiarire. Costretto a inseguire l'UDC e a subire i suoi diktat, costretto a eliminare la sinistra radicale anche laddove gli alleati sono sempre stati leali.

Un partito del 29% che si fa strattonare da due partiti del 7%. Incredibile.

Si sta giocando all'affosso, si vogliono creare problemi anche dove non ci sono: basti guardare il caso delle candidature per le regionali in Umbria (perché in Lazio, Puglia e Calabria la situazione è tragica).

E' tempo di tirare fuori quelle benedette palle da tennis, ragazzi. Così non si va avanti. A volte è meglio perdere bene che vincere male.
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