giovedì 4 febbraio 2010

Elezioni regionali Piemonte 2010, Bresso e Cota alla pari

Un sondaggio di Crespi Ricerche del 3/2:

CENTRO DESTRA: 49,0%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 29,5%
- LEGA NORD: 17,5%
- LA DESTRA: 2,0%

CENTRO SINISTRA + UDC: 46,2%
- PARTITO DEMOCRATICO: 26,0%
- ITALIA DEI VALORI: 7,2%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 7,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA': 3,0%
- VERDI: 1,0%
- RADICALI: 2,0%

COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5%

ALTRI: 1,5%


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 34,7%
Bresso (CSX): 34,7%
Indecisi : 30,6%

Sondaggio SWG per il Piemonte

Candidati Presidente - intenzioni voto:
Cota (CDX) 46%
Bresso (CSX): 46%
Altri: 8%

Notorietà:
Cota (CDX) 51%
Bresso (CSX): 82%

Propensione al voto:
Cota (CDX) 20%
Bresso (CSX): 29%

Il più adeguato:
Cota (CDX) 14%
Bresso (CSX): 34%

Bresso avanti di tre punti su Cota

Sondaggio di SpinCon per notapolitica.it del 28/1:
Bresso 47,5%
Cota 44,2%
Altri 0,7%
Indecisi 7,6%

mercoledì 3 febbraio 2010

Campagna nucleare

Le diverse posizioni dei candidati alle elezioni regionali 2010 sul nucleare in Piemonte:

Mercedes Bresso: "No al nucleare a Trino"

Roberto Cota: "Sì a Trino se la centrale è necessaria"

Buone notizie

Per i commercianti di via Nizza.
Metrotorino is coming.

domenica 31 gennaio 2010

Su Casini e sul bipolarismo

Pur essendo antitetico a molte delle posizioni di Casini, io vedo con favore questo suo smarcamento dai due poli e questa sua ricerca di indipendenza. Lo scrissi già in occasione del referendum, l'Italia (e più in generale l'Europa) hanno i mezzi, la storia e la cultura per non ridursi ad uno sterile bipartitismo come negli Stati Uniti.

Risparmio ogni digressione su leggi elettorali varie; è ovvio che bisogna cambiare quella esistente con un'ampia maggioranza (in modo da non dover discutere lo stesso argomento alla prossima legislatura di colore opposto), ma credo che ve ne siano diverse che hanno i propri pro e i propri contro. Se ne discuta nelle sedi più indicate insomma.

Il mio modello di riferimento, devo ammetterlo anche questa volta, è la Norvegia. Nel sistema partitico norvegese (e in Scandinavia in generale) esistono otto, nove, dieci partiti che in occasione delle elezioni politiche si raggruppano in due principali schieramenti che difficilmente raggiungono la maggioranza in Parlamento e vanno a formare i cosiddetti governi di minoranza. Questi governi sono costretti a cercare una maggioranza trasversale a seconda della materia dibattuta in Parlamento. E sapete qual è la cosa più eclatante? Che funzionano. Che legiferano. Che trovano un'intesa sempre diversa, che alla fine corrisponde al sentire/volere della popolazione molto più delle azioni di governo decise dal Premier e approvate da un decreto legge.

Se il Partito Laburista vuole far passare una legge che aumenti gli aiuti sociali sul lavoro, cercherà un'intesa con i partner della coalizione e con i cristiano-democratici, anch'essi favorevoli ad una tale azione di legge. Magari con qualche modifica, ma la legge viene approvata in tempi ragionevoli. Se lo stesso Partito Laburista volesse approvare una legge sulla ricerca sulle cellule staminali, cercherebbe il consenso mancante nel Partito Liberale di Destra (che, curiosamente, si chiama "Sinistra", come in Danimarca... perché originariamente era il partito di sinistra, e con gli anni le sue posizioni sono state scavalcate da posizioni ancora più di sinistra tanto che si è ritrovato ad essere a destra). Questa è democrazia, questo è un Parlamento sano.

Passato il testimone a Vancouver


E così Torino 2006 diventa un museo.
Quanti ricordi.
Tutte le info le trovate qui.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...