sabato 13 febbraio 2010

Ilarità generale/2

Sempre Tremonti: "Con Mercedes Bresso alleati con Tunisi".

Ma non è il suo capo ad essere l'amicone di Gheddafi? Ad ospitare la sua tenda e il suo harem a Roma?

Senza contare che la Bresso ha risposto per filo e per segno (e per le rime) alle sue accuse elettorali dal suo blog.

Insomma, Tremors è solo all'inizio della sua campagna elettorale ma ha già fatto cilecca tre volte. Fatelo riposare, per l'amor di Dio!

Ilarità generale

Tremonti in Piemonte a fianco del leghista Cota: "Con Bresso è secessione".

Sembra una frase di Spinoza.

Regionali 2010, corsa all'ultimo voto in Piemonte

Parliamo nuovamente di elezioni regionali 2010 in Piemonte, Bresso contro Cota.
Imbarcata la Federazione della Sinistra con un accordo non sul programma ma tecnico, che prevede un posto nel listino della Presidente per un esponente della Sinistra in cambio di una non presentazione di proprio candidato che toglierebbe voti preziosi alla Bresso, il centrosinistra guadagna consensi importanti anche come coalizione. Qui di seguito un sondaggio marchiato GPG dell'11 febbraio.

Piemonte

CENTRO DESTRA: 49,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 27,5%
- LEGA NORD: 19,0%
- LA DESTRA, F.TRIC: 1,5%
- Altri CDX (Pens., NDC, Civiche): 1,5%

CENTRO SINISTRA + UDC: 48,0%
- PARTITO DEMOCRATICO: 24,5%
- ITALIA DEI VALORI: 6,5%
- Lista UNIONE DI CENTRO-API: 6,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 2,5%
- RADICALI: 2,0%
- Lista Civica del presidente Bresso: 2,0%
- SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA': 1,5%
- VERDI: 1,5%
- Altri (moderati, pensionati, socialisti): 1,0%

MOV. 5 STELLE : 1,0%
LEGA PADANA PIEMONTE - NO EURO: 1,0%
ALTRI: 0,5%


Candidati Presidente:
Cota (CDX) 49,0%
Bresso (CSX+UDC): 48,5%
Bono (M5S): 1,5%
Rabellino (LPP-NE): 1,0%


La previsione di lotta all'ultimo voto fatta più di un mese fa si riconferma più che valida. Scenaripolitici.com ha spostato il Piemonte da CDX leaning a Toss Up, con il significato di una lotta aperta dal risultato incerto. Due le candidature fuori dalla battaglia principale Cota-Bresso, una a destra e una a sinistra, capaci di disturbare i due schieramenti e di essere significativi sul computo dei voti finali.

La campagna elettorale è ufficialmente iniziata questa settimana, stay tuned.

Perplessità


Il centrodestra ha perplessità sulla ZTL: serve proprio allargarla? Io invece ho perplessità sull'orario: siamo sicuri che tre misere ore di divieto bastino a cambiare la situazione dello smog a Torino?

giovedì 11 febbraio 2010

Il Gramellini di oggi merita un becero copia/incolla

Signor Premier, lei ha appena affermato che «non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici». Ora, non starò a scomodare il Montesquieu, famigerato comunista francese del Settecento, e nemmeno la Costituzione, smilzo best-seller del dopoguerra poi caduto nel dimenticatoio. Però vorrei rivelarle un segreto che apparirà bizzarro a chi, come lei, è un po’ litico e un po’ no: lo Stato e il governo non sono la stessa cosa. Sul serio: si può essere dipendenti dello Stato senza dipendere dal governo e dal suo capo.

Nell’imprenditoria privata, da cui lei proviene, sarebbe inimmaginabile. Nessuno può lavorare in un’azienda privata perseguendo interessi diversi da quelli del manager scelto dall’azionista. Nelle aziende pubbliche invece succede. E sa perché? Perché gli azionisti di uno Stato sono i cittadini. I quali scelgono il manager, cioè il premier, cioè lei, tramite libere elezioni. Ma nell’ingaggiarlo non gli delegano ogni potere. Soprattutto non gli riconoscono quello di considerare alle proprie dipendenze chiunque riceva uno stipendio pubblico. Per dire: i prefetti sono assistenti del manager e devono obbedirgli. I giudici no. I cittadini azionisti li pagano per applicare la legge a chiunque, anche al manager che gli stessi cittadini hanno assunto. E al fine di garantire la massima indipendenza a questi dipendenti molto particolari, rinunciano persino a nominarli direttamente. Follia pura, lo so. Si chiama democrazia. Il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri: lo sosteneva già Churchill, un comunistaccio che le raccomando.

(via lastampa.it)

Bene così

Abbassiamo le pm10.

Torino capitale dell'industria?

Uhm, questa l'ho già sentita.
Non era il 1920?
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