giovedì 11 febbraio 2010

Il Gramellini di oggi merita un becero copia/incolla

Signor Premier, lei ha appena affermato che «non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici». Ora, non starò a scomodare il Montesquieu, famigerato comunista francese del Settecento, e nemmeno la Costituzione, smilzo best-seller del dopoguerra poi caduto nel dimenticatoio. Però vorrei rivelarle un segreto che apparirà bizzarro a chi, come lei, è un po’ litico e un po’ no: lo Stato e il governo non sono la stessa cosa. Sul serio: si può essere dipendenti dello Stato senza dipendere dal governo e dal suo capo.

Nell’imprenditoria privata, da cui lei proviene, sarebbe inimmaginabile. Nessuno può lavorare in un’azienda privata perseguendo interessi diversi da quelli del manager scelto dall’azionista. Nelle aziende pubbliche invece succede. E sa perché? Perché gli azionisti di uno Stato sono i cittadini. I quali scelgono il manager, cioè il premier, cioè lei, tramite libere elezioni. Ma nell’ingaggiarlo non gli delegano ogni potere. Soprattutto non gli riconoscono quello di considerare alle proprie dipendenze chiunque riceva uno stipendio pubblico. Per dire: i prefetti sono assistenti del manager e devono obbedirgli. I giudici no. I cittadini azionisti li pagano per applicare la legge a chiunque, anche al manager che gli stessi cittadini hanno assunto. E al fine di garantire la massima indipendenza a questi dipendenti molto particolari, rinunciano persino a nominarli direttamente. Follia pura, lo so. Si chiama democrazia. Il peggiore dei regimi, esclusi tutti gli altri: lo sosteneva già Churchill, un comunistaccio che le raccomando.

(via lastampa.it)

Bene così

Abbassiamo le pm10.

Torino capitale dell'industria?

Uhm, questa l'ho già sentita.
Non era il 1920?

martedì 9 febbraio 2010

Metropolitana, nuova viabilità in Piazza Carducci


Oggi, 9 febbraio, termina la prima fase di risistemazione superficiale di piazza Carducci che comporterà il cambiamento dell'attuale viabilità. GTT, su richiesta della Città di Torino, sta infatti provvedendo, in concomitanza con la chiusura dei cantieri, a risistemare le aree di superficie in coerenza con i progetti di riqualificazione approvati dalla Città.

La viabilità di piazza Carducci prevede il transito del traffico veicolare, sia pubblico che privato, nella zona centrale della piazza. Sono previste 4 corsie, due per senso di marcia. Lateralmente invece saranno presenti ampi spazi per i parcheggi e le aree verdi.

In questa prima fase verrà aperta la parte Est della piazza, con le due corsie centrali in direzione Lingotto. Il cantiere verrà invece posizionato nella parte Ovest per terminare la sistemazione superficiale definitiva di tutta piazza Carducci.

Il termine dei lavori è previsto entro la fine del mese di febbraio.

Rimarranno solo alcune piccole aree di cantiere per permettere alle imprese di concludere le opere di finitura e impianti all'interno della stazione.

Con il termine dei cantieri della Metropolitana, potranno cominciare i lavori di riqualificazione della piazza previsti dal Comune di Torino e per i quali sono già stati stanziati tre milioni di euro.

Dopo le stazioni Nizza e Spezia questo è il terzo grande cantiere di stazione che viene chiuso. Entro la fine del mese di Marzo sarà la volta di largo Marconi, dove si sta ultimando la sistemazione della viabilità. Rimarranno invece aree di cantiere fino a questa estate piazza De Amicis – stazione Dante e il cantiere della stazione Lingotto, che vengono utilizzate come stazioni di calaggio del materiale (vie di corsa, scale mobili, ascensori, rivestimenti...).

(via gtt.to.it)

domenica 7 febbraio 2010

The city in the North West, not far from Milan...

Un articolo di Monica Perosino traccia un bilancio ad oggi dell'aumento dei turisti a Torino (+65%), merito delle Olimpiadi, ma non solo.

Appaiati

Per la prima volta la media delle rilevazioni e dei sondaggi vede Bresso e Cota esattamente alla pari.

Il sondaggio di Gio per il Piemonte


metodologia CATI su 1000 elettori

Chi voteresti tra questi candidati alla carica di governatore?

Cota (CDX): 49,5%
Bresso (CSX): 49,0%
Cand. PCL (PCL): 1,0%
Altri: 1,0%

Il commento di Gio: PDL al 30%, LN al 18,5%, PD al 24%. Cota consolida, la Bresso lotta per mantenere insieme un elettorato piuttosto eterogeneo.
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