domenica 28 marzo 2010

Appunti dal web


Berlusconi vince
- se conquista una regione tra Piemonte, Liguria, Lazio, Puglia
- se la Lega non sorpassa il PDL

Berlusconi perde
- se si ferma alle 4 regioni già date per vinte
- se la Lega supera il PDL

Bossi vince
- se conquista il Piemonte
- se la Lega supera il PDL anche in Lombardia
- se la Lega cresce esponenzialmente in tutte le altre regioni

Bossi perde
- se perde il Piemonte
- se la Lega non supera il PDL

Bersani vince
- se conquista Liguria, Puglia e una regione tra Piemonte e Lazio

Bersani perde
- se conquista solo le regioni rosse. Puglia e Liguria sono quasi date per certe al CSX.

Casini vince
- se conquista Puglia, Lazio, Liguria e Piemonte

Casini perde
- se vincono Cota, Bonino, Vendola e Biasotti

Ma questi appunti dal web non serviranno a nulla perché inevitabilmente tutti si dichiareranno vincitori alla fine dello spoglio.

Hanno detto

Per quanto negativo possa essere il nostro giudizio sull’insieme della politica, o sull’uno e sull’altro dei candidati, per quanto nauseabonda sia stata questa campagna elettorale, il momento in cui decidiamo di restare a casa corrisponde ad una resa. Non illudiamoci così di punire i partiti: astenersi significa chiamarsi fuori, non farsi carico del futuro del Paese, rinunciare a dare un’indicazione della direzione che vorremmo. E chi rinuncia a dire la sua non ha mai ragione. (M. Calabresi)

sabato 27 marzo 2010

And the winner is

Esprimere un voto di preferenza è un diritto e un dovere che mi fa sentire importante, perché da troppi anni a livello nazionale non abbiamo potuto farlo. E ci siamo dimenticati come si fa. Ci siamo dimenticati che, pur essendo vero che il voto di preferenza crea quella sorta di voto clientelare, esso rappresenta anche un'occasione per mandare negli organi elettivi chi scegliamo noi cittadini, dal basso, e non chi ci è imposto dall'alto.

Dal calderone della campagna elettorale degli ultimi due mesi, negli ultimi giorni ho tratto alcune conclusioni e ho portato la mia ricerca più nello specifico, esaminando con attenzione i profili dei singoli candidati per determinare quale nome avrei scritto sulla mia scheda elettorale.

Per la prima volta, sentivo che avrei potuto prendere in considerazione di votare per il Partito Democratico. In passato non era mai successo perché l'unione di DS e Margherita non permetteva di collocare il partito in maniera netta verso il centro o verso sinistra, e ciò creava un'ambiguità che a parer mio non andava premiata. Dall'elezione di Bersani a segretario, con la fuoriuscita di tutti quei cattolici integralisti ex Margheritini, il Partito a mio avviso ha virato più convintamente verso sinistra (dove la parola chiave è "convintamente").

Ho preso in considerazione anche altri partiti, considerando il fattore locale dell'elezione: Sinistra Ecologia e Libertà, che ho votato alle ultime europee; i Moderati, che nel locale hanno sempre compiuto scelte coerenti; i Radicali, che da sempre stimo e ammiro per le loro battaglie di libertà (quella vera, non quella propagandata da B.) e trasparenza.

Ma ciò che più mi premeva era considerare il profilo dei vari candidati, che ho esaminato uno per uno, per quanto mi era possibile.

Alla fine ho deciso che il mio voto di preferenza andrà a Monica Cerutti, candidata al consiglio regionale per Sinistra Ecologia e Libertà con Vendola. Di lei ho già parlato qui, e in questi mesi ho seguito la sua campagna elettorale sul suo sito e sulla sua pagina facebook. E già solo per questo, per avere condotto una campagna elettorale con i mezzi del web 2.0, merita una stella di riconoscimento. Non potrei mai votare un candidato che non usasse questi mezzi che per me sono quotidiani e fondamentali per rimanere in contatto con la "base".

I temi su cui Monica è impegnata, e di cui si è occupata in questi anni in Consiglio Comunale, sono tre: le pari opportunità e il ruolo della donna, l'ambiente e le politiche sociali. Temi che per me sono fondamentali. Il fatto poi che abbia esperienza di amministrazione comunale di Torino garantisce la rappresentanza del mio territorio in consiglio regionale.

Infine, una nota di stile, la straordinaria iniziativa "giro in bicicletta dei Toret" per salvaguardare l'acqua pubblica non può non meritare la mia preferenza.

Effetto domino

Alla fine di questa ingloriosa campagna elettorale

1) l'Italia è diventata una dittatura stile sudamericano, dove per solo e unico volere del primo ministro è stata corrotta la direzione di un organismo indipendente come l'agcom

2) sono stati così aboliti i confronti diretti tra candidati (per eliminare progressivamente dagli schermi l'opposizione) ma non le interviste singole, così il primo ministro si è ritrovato a fare un monologo di 10 minuti su tutti i telegiornali nazionali (quelli di sua proprietà e quegli altri, ormai divenuti anch'essi di sua proprietà amministrati da suoi lacchè)

3) beffandosi delle multe al tg5 (irrisoria per un miliardario) e al tg1 (tanto la paghiamo noi contribuenti), il premier si è ritrovato su tutte le televisioni quasi a reti unificate

4) programmi di satira scomodi al potere centrale sono stati cancellati e sono stati costretti a ricorrere allo streaming su web per poter parlare al paese, o, meglio, a quel 2% del paese che è a conoscenza di ciò che sta accadendo, mentre gli altri 98% accendono ignari la televisione imbottendosi di un po' di grande fratello, amici di maria, domenica trash, pomeriggio cinque e altri programmi che al primo ministro non nuociono

Butta la tua TV

Io faccio parte di quello 0,01% di italiani che la tv non la guarda, non la ho nemmeno. Ma ieri mentre ero in palestra e correvo sul tapis roulant, la tv della sala era sintonizzata sul tg5 e mi sono sorbito dieci minuti (no, dico DIECI) con la faccia di Berlu che presentava il volumetto del governo del fare, con il simbolo del suo partito ben visibile dietro la scrivania.

Per fortuna non avevo l'audio.

venerdì 26 marzo 2010

Donne in guerra

Un post light per concludere la mattinata.
Ingrandite l'immagine cliccandoci sopra.
[Traduzione: il nemico ha la stessa nostra divisa! Allarme! Correre a casa a cambiarsi! Oraaaa!!]

Eredità (pesante)

Da Italia Oggi di oggi (appunto)
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