mercoledì 18 agosto 2010
La grande beffa ciclabile
martedì 17 agosto 2010
domenica 15 agosto 2010
Dilemma Facebook-esistenziale
giovedì 12 agosto 2010
Emmessettì
martedì 27 luglio 2010
Re: Coppie Gay e confusione
in risposta alla sua lettera a Torino CronacaQui, mi vengono in mente tre piccoli pensieri.
Il primo, che il Sindaco amministra la città e i cittadini (tutti i cittadini, senza tralasciare nessuno), non la salute spirituale dei cattolici.
Il secondo, che le parole di San Paolo che lei cita sono contenute in una raccolta evangelica, non nella Costituzione, e quindi non sono legge civile né morale dello Stato Italiano di cui io e lei facciamo parte.
Il terzo, è che favorire gay e islamici non vuol dire automaticamente penalizzare i cattolici. Vuol dire prendersi la responsabilità di integrare le minoranze con la maggioranza, al fine di creare una società più sicura e più giusta per tutti. E per i figli di tutti, anche dei cattolici.
giovedì 22 luglio 2010
Re: Attestato di stima
from Segreteria Assessore Ferraris
to Dario Cracco
date Thu, Jul 22, 2010 at 10:13 AM
subject Re: Attestato di stima
Gentile Signor Cracco,
nel ringraziarLa sentitamente per le Sue parole di apprezzamento, tengo a precisarLe che io vivo in modo profondo il senso del servizio e dell’impegno per l’istituzione che rappresento, prima ancora dei miei personali convincimenti di natura politica, cosa che porto avanti da oltre vent’anni.
Inoltre, mi pare fondamentale tutelare il principio democratico della sovranità del Consiglio Comunale, che nel caso in questione mi imponeva l’esercizio delle mie funzioni per l’applicazione della volontà espressa con il voto di quella particolare delibera, benchè non mi vedesse concorde sull’argomento.
Nel rinnovarLe il ringraziamento, rimango a Sua disposizione in caso di future necessità.
Cordiali saluti.
Dott. Ing. Giovanni Maria Ferraris
cell. 3456511189
mercoledì 21 luglio 2010
Debora e Antonella all'anagrafe per la prima unione civile omosessuale
Un altro tassello. Magari simbolico, ma per noi importante. A chi non capisce provo a spiegare: l’altra sera abbiamo telefonato alla mamma di Debora che saremmo venute a prendere questo certificato dove si attesta che siamo “una famiglia anagrafica in ragione dell’esistenza di vincoli affettivi” e lei si è messa a piangere. Ha detto: “Ma è una cosa molto importante”. In quel momento abbiamo compreso cosa sia la sofferenza di un genitore per la discriminazione di un figlio. Noi conviviamo con la mancanza di diritti. È una condizione sotto pelle a cui ci siamo, purtroppo, abituate. Una mamma non si abitua.
(via lastampa)