lunedì 24 gennaio 2011

Lumen Flumen

Torna anche quest'anno Lumen Flumen, "gettiamo ponti di luce", lungo le rive della Dora.

Un progetto dell'Ecomuseo Urbano della circoscrizione 7
In collaborazione con:
Istituto Professionale Statale Albe Steiner
Primo Liceo Artistico
TS Tecno Sistemi
Iren

Consapevoli dell'importanza della Dora Riparia per lo sviluppo industriale della città e delle nuove potenzialità che il suo asse esprime nell'ambito residenziale e culturale, due scuole della Circoscrizione 7 sono protagoniste di un'innovativa esperienza di lìght design.
LUMEN FLUMEN nasce da un'idea degli studenti del Primo Liceo Artistico in collaborazione con l'IPS Albe Steiner per dare vita a illuminazioni creative, realizzate ed installate dalla TS Tecno Sistemi in qualità di sponsor.
Un'occasione straordinaria per scoprire il fascino dei ponti che mettono in comunicazione le due sponde del fiume.

Comunali Torino 2011, Ghiglia vince le primarie farlocche del PDL

Agostino Ghiglia ha vinto le primarie online indette dal PDL con puro intento consultivo e non definitivo. Sarà lui l'erede di Rocco Buttiglione, candidato a Sindaco di Torino nelle elezioni comunali di quest'anno?
Ghiglia ha totalizzato il 18% su poco meno di 1800 voti, vincendo di poco sul fino ad ora sconosciuto Maurizio Marrone, coordinatore cittadino del partito. Medaglia di bronzo a Michele Coppola con il 13%, quarta Barbara Bonino al 11,6%, seguono Giacometto e Ravello appaiati con l'11,5% e tutto il resto della cricca.

Ora la domanda: ma 1734 voti raccolti rappresentano un successo?

Sì vabbé

Vedere la Santanché, che ha impostato qualche anno fa tutta la sua intera campagna elettorale sul modo in cui Berlusconi tratta le donne (ricordate il famoso slogan "le vede solo in orizzontale"?), difendere Berlusconi sul TG La7 dicendo che è un povero perseguitato non ha prezzo. Disgustorama. 
Ma cosa pensa, che la gente dimentichi? 
Che faccia da culo, incredibile. Non c'è proprio più dignità. La coerenza l'abbiamo persa da tempo in politica, la dignità pure, ora.

domenica 23 gennaio 2011

Plebiscito torinese

Toret batte fontanella 96 a 4, non ce n'è.

mercoledì 19 gennaio 2011

Primarie Torino, un nuovo sondaggio

In rete circolano i numeri di un sondaggio commissionato dal PDL, che vedrebbe Piero Fassino portare a casa la fascia tricolore di Sindaco già al primo turno con il 52% dei voti. 

Voti candidati:
FASSINO 52%
GHIGO/GHIGLIA 31-33%
FERRERO 6%
CALGARO 3%

martedì 18 gennaio 2011

Primarie Torino: si vota il 27 febbraio 2011

Save the date: 27 febbraio 2011.
Per scegliere il candidato del centrosinistra per le elezioni comunali di Torino, in cui verrà eletto il successore di Chiamparino come Sindaco della città.


Dal sito pdtorino.it:

I moduli di raccolta firme, per sottoscrivere le candidature alle Primarie per l’elezione del candidato Sindaco della Città di Torino, saranno disponibili a partire da venerdì 7 gennaio 2011, presso la sede del Partito Democratico di Torino, in Via San Francesco d’Assisi 35 a Torino. Per sottoscrivere le candidature dei candidati del PD è necessario essere iscritti al Partito di Torino entro e non oltre il 30 novembre 2010, in caso contrario non è consentita la sottoscrizione. Gli orari della sede sono i seguenti:lun-ven: 9.30-13.00 14.00-18.30sabato e domenica chiuso. Per info: Partito Democratico di Torino 011-4407687 011-4546053e-mail: partitodemocratico.to@gmail.com

Infine, le istruzioni per l'uso contenute nella lettera di Paola Bragantini, segretaria provinciale del PD, inviata a tutti gli iscritti torinesi:

Caro Amico, cara Amica
desidero informarti che – in ossequio allo Statuto Nazionale del nostro Partito – domenica 27 febbraio 2011 si terranno le Primarie per la selezione della candidatura alla carica di Sindaco del Comune di Torino in occasione delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Ad oggi la Segreteria del Partito Democratico di Torino ha ricevuto la disponibilità a candidarsi di Giorgio Ardito, Piero Fassino, Davide Gariglio e Roberto Placido.
La nostra Assemblea Provinciale - riunitasi mercoledì 15 e sabato 18 dicembre - ha stabilito che lesottoscrizioni a sostegno di una proposta di candidatura possano essere raccolte dal 7 al 27 gennaio e che ciascuna di esse debba essere corredata da un numero di firme pari al 20% degli iscritti nei circoli del comune di riferimento, in questo caso Torino. A tal fine sono valide le firme di coloro che hanno rinnovato la tessera entro il 30 novembre 2010; non sono valide le sottoscrizioni dei nuovi tesserati della campagna 2011, in partenza da martedì 4 gennaio. Ogni iscritto può sottoscrivere una sola candidatura.
Qualora tu intenda sottoscrivere una candidatura, dal 7 al 27 gennaio puoi recarti nella sede del Partito Democratico di Torino, in via San Francesco d’Assisi n. 35, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, oppure puoi telefonare ai numeri sotto riportati per avere informazioni rispetto agli orari di apertura del tuo circolo.

(Ancora) qualche parola su Mirafiori

Sono stati già spesi fiumi di inchiostro, però se c'è ancora spazio vorrei dire la mia.
Sono stato in silenzio durante tutti questi giorni, perché avevo la sensazione che ci fosse qualcosa che non quadrava. Qualcosa che era sbagliato a prescindere dall'accordo, dalle posizioni, e da tutte le opinioni che sono state sviscerate in merito.
Finché, l'altro giorno, in seguito all'esito del referendum, ho sentito TUTTI esprimersi come dopo una partita di calcio: Marchionne ha vinto, Marchionne ha perso. Ma la vicenda Fiat non era una partita di calcio, in cui Marchionne impersonava il capitano della squadra A e Landini il centravanti della squadra B.

Questo clima da stadio ha favorito l'interpretazione secondo cui il colpevole delle angherie che subiranno gli operai è Marchionne. Ma non è così. Qui il colpevole, se si può parlare di colpa (anche se io preferisco parlare di responsabilità), è quel processo chiamato globalizzazione, che se da un lato consente di avere una concorrenza agguerita che tende alla diminuzione dei prezzi al consumatore, dall'altro (il lato oscuro della forza) mira al ribasso anche per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori.

Credo che il problema del nuovo contratto sia stato dal punto di vista della comunicazione, e che sia stato mal posto fin dall'inizio. La "guerra" è stata soprattutto comunicativa. Non è che se avesse vinto il NO, gli operai avrebbero trionfato contro il padrone capitalista: ci avrebbero rimesso tutti, quegli operai in primis. Marchionne, fin dal principio, avrebbe dovuto sedersi al tavolo dicendo "signori, qui ci mangiano vivi e se non facciamo qualcosa ci rimettiamo tutti quanti". Tutti quanti. Perché siamo tutti sulla stessa barca. Marchionne avrebbe dovuto continuare dicendo "rimettiamoci tutti quanti qualcosa di nostro, ma salvaguardiamo l'occupazione, i profitti, il futuro e il territorio". Si trattava di guardare al futuro con collaborazione, perché il futuro fosse buono per entrambi. E invece, ahilui, ha preferito assumere toni minacciosi e usare ultimatum, esasperando così la divisione già in atto.
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