giovedì 30 ottobre 2008

Mattino d'autunno a Torino

Autunno_torino_g
Ma quanto è bello svegliarsi la mattina con una giornata come quella di oggi? Un cielo così terso, il profilo delle Alpi così ben visibile, le foglie gialle cadute dagli alberi sui corsi torinesi...



E poi Torino d'autunno dà il meglio di sé. Il lieve colore beige del centro e quello appena più scuro dei palazzi d'epoca che riflette la luce del sole mattutino che spunta da dietro Superga...



Ma quanto mi piace la mia città?



(foto: provincia di Torino)



martedì 28 ottobre 2008

La Carfagna e la presidenza della Campania

Carfagna
Io evito di commentare e copio e incollo quanto tratto da clandestinoweb.com nella giornata di oggi:



Mara Carfagna non scioglie le riserve ma confessa che non potrebbe dire di no di fronte all'eventuale proposta di candidarsi per la presidenza della Regione Campania.

"Sarebbe un onore, per quanto sono legata al mio territorio e alla mia gente", dice il ministro per le Pari Opportunità, intervistata da Mario Orfeo per 'Faccia a faccia' su Radio3.
"Sinceramente - prosegue - non conosco ancora così bene la politica, e forse non ho così tanta esperienza come richiede il governo di quella Regione. Ma se me lo chiederanno - conferma Carfagna al direttore del 'Mattino' - non potrò assolutamente dire di no".



 Ma se crede di non avere esperienza per dirigere una Regione come ha fatto ad accettare un Ministero?



Voglio concludere postando il commento di Abate Cruento, sempre su clandestinoweb.com:



"Cos'è, il governo se ne vuole già liberare e la rigirano in Campania?"

(foto: clandestinoweb.com)



Obama la butta sul ridere

Il più bell'esempio di advertisment di campagna elettorale, vedere per credere:




sabato 25 ottobre 2008

Multata in bicicletta

Multa Ieri ho letto una lettera pubblicata su Specchio dei tempi de La Stampa inviata da una ragazza di cui ora come ora non ricordo il nome, ma che provvederò a scrivere appena riprendo il giornale che ho ancora a casa. (Francesca Paviglianiti)



Il testo della lettera raccontava che la ragazza era stata multata da un vigile urbano perché in bicicletta era passata con un semaforo rosso. Ammontare della multa: 143 euro.



Ora, passare con il rosso è comunque illegale e costituisce un pericolo per sé stessi e per gli altri, nonché per la circolazione, sia che a farlo sia un auto sia una bicicletta. In questo senso la multa è sacrosanta.



Forse l'importo è un tantino esagerato però.



E poi è anche vero che fra tutti gli automobilisti cafoni che ci sono a Torino, i vigili urbani dovevano proprio fermare una bicicletta? Ma perché? Perché fermare una bici richiedeva meno sforzo di fermare un'auto?



Perché altro motivo giuro non mi viene in mente.



No, sinceramente: con la penuria di ciclisti che abbiamo a Torino ci scaraventiamo pure contro di loro in questo modo?



Togliamo loro anche i punti della patente a questo punto, no?



(foto: alebelotti)



venerdì 24 ottobre 2008

L'ingiustizia di Rachida Dati

Rachida
A quanto pare non sono solo in Italia i Ministri nullafacenti e preoccupati più della loro immagine di personaggio pubblico che del loro mandato governativo. La Francia, a quanto si legge da un articolo di Domenico Quirico su lastampa.it, è in rivolta contro il Ministro della Giustizia, Rachida Dati, uno degli emblemi del governo Sarkozy, uno dei Ministri più discussi e diventata poi una delle yummy mummy più discusse per quanto riguarda la paternità del figlio. Insomma, dalla popolarità come Ministro, Rachida ha raggiunto la popolarità anche in quanto personaggio mediatico.



Con le sue mise Dior in piena crisi economica, Quirico la descrive come la Marie Antoinette sarkoziana. Pare che abbia addirittura tutti contro, anche sindacati e magistrati che solitamente si combattono tra loro. La definiscono un caporale, una dittatrice, una che non vuole ascoltare niente e nessuno perché fermamente convinta di avere sempre indiscutibilmente la ragione dalla propria parte. Sembra anche che a Sarkozy non dispiacerebbe disfarsi di lei.  L'onda di 91 suicidi nelle carceri francesi ha proiettato l'attenzione dei media su una situazione della giustizia in generale completamente barcollante da quanto Rachida ne ha preso i Sigilli.



Le Monde poi riporta questa frase agghiacciante se si pensa che possa provenire da colei che deve garantire il rispetto dei diritti di tutti e la legalità dei provvedimenti:



"Mme Dati multiplie les annonces et les déplacements. Les
critiques exprimées contre le parquet de Metz après le suicide d'un
mineur ont suscité de vives protestations. Tout comme l'instruction
passée aux directeurs de prison de ne plus tenir compte des avis
médicaux, après le meurtre de Rouen, où un détenu suicidaire a été
sorti de l'isolement, puis a tué son codétenu.
"On ne peut pas créer une règle à chaque événement exceptionnel. On ne sait plus où l'on est", critique le Dr Paulet."



Peccato. E' un peccato proprio perché la storia della Dati, figlia di immigrati che riesce a laurearsi con le sue forze e arrivare a capo di un ministero, ne faceva un bell'esempio di self-made woman e delle possibilità che in Francia tutti hanno di ottenere ciò che meritano. Senza parlare della componente minoritaria che faceva di Rachida il primo ministro di origine maghrebina, aumentando l'immagine della tolleranza e del multiculturalismo della nazione.



Ma del resto si sa, l'immagine non è tutto.

(immagine ladepeche.fr)



giovedì 23 ottobre 2008

Haider e l'uomo della sua vita

Haider
E così Stefan Petzner, il so-called delfino 27enne di Joerg Haider, è finito su tutti i giornali con un'intervista in cui afferma di aver amato Haider in modo speciale e lo definisce "l'uomo della sua vita".



A parte il fatto che queste dichiarazioni per cercare notorietà capitalizzando sulla morte di uomo mi fanno pietà.



Pare comunque strano, da un lato, pensare che Haider, leader di un partito di estrema destra altamente xenofobo e probabilmente anche omofobico, possa aver avuto una relazione così speciale con un uomo. Anche se forse i politici austriaci sono di mentalità più aperta rispetto ai politici guelfi italiani.



Ma, dall'altro lato, non è così tanto strano. Queste relazioni speciali tra due uomini accadono molto frequentemente, e in particolar modo proprio tra persone che dell'omofobia fanno uno dei punti chiave della loro vita.



Haider era un uomo molto carismatico, ed è stato sicuramente una figura di rilievo della politica austriaca degli ultimi anni. Ha fatto il botto nelle ultime elezioni con l'11% dei voti per il partito che lui stesso aveva fondato, la BZOE. E, alla fine, non pare neanche troppo strano che qualcuno cerchi di
capitalizzare sopra la sua morte per conservare questa bella
percentuale.



Ora però la sua morte rischia di trasformare una persona dagli indubbi meriti personali in un martire politico, come lobotomizzando la popolazione su tutta la parte xenofoba e razzista del suo pensiero. Bisogna invece non dimenticare  che le sue politiche erano altamente elitarie e ipernazionaliste, e sono state sanzionate a più riprese dall'unione europea in quanto contrarie alla direzione politica presa dai 27.



Ho pensato subito che il diffondersi della notizia di Haider the closeted gay fosse in realtà una manovra dei suoi avversari per evitare la consacrazione del politico in un'aura senza tempo. Ma le parole di Petzner, suo pupillo e suo delfino, hanno fatto crollare questa tesi. La BZOE dice persino che cercherà di limitare le interviste di Petzner in futuro. Ma cosa succede allora?



Che Petzner fosse davvero innamorato di Haider?



lunedì 20 ottobre 2008

Torino sul New York Times

Ppalat
Una splendida review per la città di Torino è apparsa ieri sull'inserto domenicale sui viaggi del New York Times. Gisela Williams spende buonissime parole sulla ritrovata energia della città completamente rinnovata che ha saputo stupire il mondo come host city delle Olimpiadi 2006 e che da allora non ha ancora perso il proprio fulgore.



"The days when Turin was known exclusively as the home of automakers and
a certain bloody shroud are over. Since hosting the 2006 Winter Olympic
Games, Turin, a northern Italian city along the Po River, has been
transformed from a nondescript industrial city into a cosmopolitan center of artisanal food and modern design."



La Williams continua poi a parlare di Eataly, del Lingotto, del Quadrilatero, dei Docks Dora e dei Murazzi. Davvero una vetrina d'eccezione oltreoceano per la nostra città.



Trovate la versione online dell'articolo qui:
Next Stop - In Turin, the Olympic glow hasn't yet faded



martedì 14 ottobre 2008

Ecosistema Urbano: Legambiente mette Torino al 72° posto

Torino
Leggo che è uscito lo studio annuale di Legambiente Ecosistema Urbano. L'edizione 2009 riserva una serie di maglie nere per la città di Torino, ma anche alcune maglie rosa (ciclisticamente parlando... in tutti i sensi).



Ma andiamo per ordine.



Torino si classifica al 72° posto sui 103 capoluoghi di provincia. Un piazzamento verso il fondo della classifica e decisamente ignobile, ma frutto di una rimonta di 2 posizioni rispetto al rilevamento precedente del 2008.



Maglia nera per l'inquinamento. A Torino, così come a Siracusa, i livelli di biossido di azoto e di polveri sottili superano i limiti per circa 200 giorni all'anno. L'inquinamento si rivela la croce di Torino, ed anche il suo problema principale.



Notizie contrastanti arrivano dalla mobilità urbana. Il trasporto pubblico è poco diffuso con meno di 200 viaggi pro-capite annui rispetto ai 400 di Milano e i 600 di Venezia. Tuttavia, Torino è l'unica città italiana di dimensioni medio-grandi ad avere una discreta dotazione di linee di trasporto pubblico su ferro grazie soprattutto ai 100km di tranvie e agli 8 di metropolitana, con una media di 12 metri ogni 100 abitanti. Seconda in Italia dietro Milano, Torino però collassa nel paragone con il doppio valore di Stoccolma e Oslo. E poi rimane il fatto che il 72% dei passeggeri viaggiano comunque su gomma.
A Torino poi gli utenti si ritengono pressoché soddisfatti del servizio pubblico, così come a Bologna, a differenza di tutto il resto d'Italia.



Dalle stelle alle stalle. Collegata all'inquinamento disastroso di Torino, la densità automobilistica spicca tra i risultati italiani equiparandosi a quella di Roma: 65 auto ogni 100 abitanti (70 per la capitale), il doppio rispetto a quella di Berlino, Londra e Parigi. 



Un risultato confortante è invece quello relativo alle piste ciclabili: confermando uno dei miei post scritti il mese scorso, Torino è fra le 10 città italiane con una maggiore estensione di percorsi ciclabili: ben 114km. Seconda dopo Roma (123km), Torino non regge però (di nuovo) il confronto con la media europea: Copenaghen ha un numero di km di poste ciclabili quasi sette volte maggiore. Ma in fondo si tratta di Copenaghen, la città delle bici per eccellenza - parola di uno che ci ha vissuto per un anno.



Buone news dalle energie rinnovabili: Torino è una delle tre città italiane che produce energia con tutte le fonti di energia rinnovabili: teleriscaldamento, pannelli solari termici, pannelli solari fotovoltaici e biomasse. Il teleriscaldamento serve più del 25% della popolazione allacciata, il cui dato costituisce con Verona il top del paese. E anche in fatto di pannelli solari fotovoltaici Torino figura tra le migliori città italiane. Ma con un ritardo pesante sulle città tedesche.



Per quanto riguarda la raccolta differenziata, Milano, Verona e Torino sono le uniche città che riescono a contenere la produzione di rifiuto differenziato al di sotto dei 400 kg per abitante (a livello europeo il 70% è al di sotto di questo valore). Torino è la migliore città italiana per la raccolta differenziata con il 38% (seguito dalla solita Verona), mentre in Europa quattro amministrazioni superano il 50%.



Torino maglia nera per il consumo di acqua. Con i suoi 240 l per abitante è la città più sprecona d'Italia e una delle più sprecone d'Europa. In fatto di depurazione delle acque reflue invece Torino come Milano, Genova e Bologna, è servita in maniera totale da un impianto di depurazione.

La ricerca di Legambiente conferma che Torino è all'avanguardia in molti campi ed è proiettata verso una dimensione europea. Ciò non toglie che i miglioramenti necessari sono moltissimi, in particolar modo nel campo dell'inquinamento, i cui disastrosi risultati sono quelli che trascinano la città così indietro nella classifica dei capoluoghi italiani.



Perciò rimbocchiamoci le maniche assessori.



sabato 11 ottobre 2008

Ma si vergogni.

Hh Leggo ora l'intervista di Grazia Longo pubblicata oggi da lastampa.it a Maria Paola Cavallo, questa 57enne che vanta delle fantomatiche origini celtico-austriache e che proprio per questo si sente in diritto di insultare una marocchina 38enne in un supermercato di piazza Savoia.



E che non se ne vergogna.



Chiama in causa suo figlio che è "10 volte più fascista" di lei dicendo che sarà lui, se non la legge, a cacciare via tutti gli stranieri dall'Italia.



Il 17 ottobre sarà al processo dove è accusata peringiurie e minacce con l'aggravante dell'istigazione all'odio razziale e, a detta sua, "tanto già lo so che mi condannano".



E brava.



Ecco Maria Paola, facci un favore e tornatene in Austria a scontare la condanna.



venerdì 3 ottobre 2008

Palin vs Biden

Usa_vote_2
Sono molto contento di leggere nell'articolo di Maurizio Molinari su Lastampa.it che Biden ha confermato le aspettative che i Democrats avevano su di lui nel dibattito tra i due potenziali vicepresidenti. Esercitando la sua calma ha dimostrato di avere esperienza, di saper difendersi quando attaccato, ma allo stesso tempo di non dover essere costretto a farlo a sua volta: sono i Repubblicani che inseguono, non lui.



E sono anche contento che la piccola Palin abbia 'perso' il dibattito ma abbia fatto una figura decisamente migliore rispetto a quanto ci si aspettava da lei al primo dibattito su scala nazionale. Mi è piaciuto il fatto che abbia detto «Sono proprio una outsider a Washington - non
riesco a capire come questi politici riescano a cambiare idea così
velocemente». Questo a mio parere è un altro dei grandi punti a suo favore, quello di essere estranea ai giochi della politica di Washington (che Dio solo sa quanto possano essere intrecciati, annodati e complicati). Meno mi è piaciuto il ricorso a espressioni che volevano rappresentare la middle class americana, come se i Repubblicani fossero la manna per la classe media. Bah. E comunque rimane sempre il fatto che, per quanto McCain e Palin possano parlare di cambiamento, la politica dei repubblicani è sempre il continuamento della politica di Bush - che, ricordiamo, ha gradimento nazionale pari al 10%.

Entrambi i vice provenienti da una situazione famigliare difficile, o quantomeno challenging. Che poi uno degli aspetti della politica statunitense (e anglosassone e protestante in generale) che non mi piace proprio è sempre questo valutare i candidati anche per la loro vita privata. Ma queste sono differenze culturali in fondo.

Mi confortano i sondaggi che danno Obama avanti di 9 punti percentuali. Certo, poi bisognerà fare il computo dei voti stato per stato, ma sono fiducioso che tra un mese porteremo a casa il primo Presidente nero della storia statunitense.

E dopo di lui ci sarà da eleggere una donna - e poi un gay. Direi che se proseguiamo di questo passo entro il 2050 ce la faremo ad avere la piena libertà dell'individuo rappresentata da una figura che per visibilità nel mondo attuale non ha rivali.
.



giovedì 2 ottobre 2008

Lungo i corsi non si gira a sinistra!

Svolta_a_sinistra Oggi un post da torinese inferocito.



Ma è possibile che lungo i corsi le automobili svoltino a sinistra anche quando la svolta non è consentita??



Ma dico io che ci stanno a fare i corsi a tre corsie per lo scorrimento veloce se poi una corsia viene automaticamente immobilizzata dalle due o tre macchine che devono svoltare a sinistra?



Il punto è che per fare la svolta queste auto devono aspettare il rosso del semaforo del corso perché nell'altro senso di marcia le auto sfrecciano di continuo.



Ma allora? Ma alloraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?



Oggi ore 18.45 in Corso Potenza ai 35 km/h per venti minuti. Una fila incredibile di macchine sulla corsia centrale, la corsia sinistra vuota. E grazie, se mi becco davanti due auto che svoltano mi tocca saltare un verde del semaforo e aspettare il prossimo.



Ma voi ditemi se è possibile una cosa del genere. Ditemi se è CIVILE una cosa del genere.



E state nel controviale.



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