martedì 14 ottobre 2008

Ecosistema Urbano: Legambiente mette Torino al 72° posto

Torino
Leggo che è uscito lo studio annuale di Legambiente Ecosistema Urbano. L'edizione 2009 riserva una serie di maglie nere per la città di Torino, ma anche alcune maglie rosa (ciclisticamente parlando... in tutti i sensi).



Ma andiamo per ordine.



Torino si classifica al 72° posto sui 103 capoluoghi di provincia. Un piazzamento verso il fondo della classifica e decisamente ignobile, ma frutto di una rimonta di 2 posizioni rispetto al rilevamento precedente del 2008.



Maglia nera per l'inquinamento. A Torino, così come a Siracusa, i livelli di biossido di azoto e di polveri sottili superano i limiti per circa 200 giorni all'anno. L'inquinamento si rivela la croce di Torino, ed anche il suo problema principale.



Notizie contrastanti arrivano dalla mobilità urbana. Il trasporto pubblico è poco diffuso con meno di 200 viaggi pro-capite annui rispetto ai 400 di Milano e i 600 di Venezia. Tuttavia, Torino è l'unica città italiana di dimensioni medio-grandi ad avere una discreta dotazione di linee di trasporto pubblico su ferro grazie soprattutto ai 100km di tranvie e agli 8 di metropolitana, con una media di 12 metri ogni 100 abitanti. Seconda in Italia dietro Milano, Torino però collassa nel paragone con il doppio valore di Stoccolma e Oslo. E poi rimane il fatto che il 72% dei passeggeri viaggiano comunque su gomma.
A Torino poi gli utenti si ritengono pressoché soddisfatti del servizio pubblico, così come a Bologna, a differenza di tutto il resto d'Italia.



Dalle stelle alle stalle. Collegata all'inquinamento disastroso di Torino, la densità automobilistica spicca tra i risultati italiani equiparandosi a quella di Roma: 65 auto ogni 100 abitanti (70 per la capitale), il doppio rispetto a quella di Berlino, Londra e Parigi. 



Un risultato confortante è invece quello relativo alle piste ciclabili: confermando uno dei miei post scritti il mese scorso, Torino è fra le 10 città italiane con una maggiore estensione di percorsi ciclabili: ben 114km. Seconda dopo Roma (123km), Torino non regge però (di nuovo) il confronto con la media europea: Copenaghen ha un numero di km di poste ciclabili quasi sette volte maggiore. Ma in fondo si tratta di Copenaghen, la città delle bici per eccellenza - parola di uno che ci ha vissuto per un anno.



Buone news dalle energie rinnovabili: Torino è una delle tre città italiane che produce energia con tutte le fonti di energia rinnovabili: teleriscaldamento, pannelli solari termici, pannelli solari fotovoltaici e biomasse. Il teleriscaldamento serve più del 25% della popolazione allacciata, il cui dato costituisce con Verona il top del paese. E anche in fatto di pannelli solari fotovoltaici Torino figura tra le migliori città italiane. Ma con un ritardo pesante sulle città tedesche.



Per quanto riguarda la raccolta differenziata, Milano, Verona e Torino sono le uniche città che riescono a contenere la produzione di rifiuto differenziato al di sotto dei 400 kg per abitante (a livello europeo il 70% è al di sotto di questo valore). Torino è la migliore città italiana per la raccolta differenziata con il 38% (seguito dalla solita Verona), mentre in Europa quattro amministrazioni superano il 50%.



Torino maglia nera per il consumo di acqua. Con i suoi 240 l per abitante è la città più sprecona d'Italia e una delle più sprecone d'Europa. In fatto di depurazione delle acque reflue invece Torino come Milano, Genova e Bologna, è servita in maniera totale da un impianto di depurazione.

La ricerca di Legambiente conferma che Torino è all'avanguardia in molti campi ed è proiettata verso una dimensione europea. Ciò non toglie che i miglioramenti necessari sono moltissimi, in particolar modo nel campo dell'inquinamento, i cui disastrosi risultati sono quelli che trascinano la città così indietro nella classifica dei capoluoghi italiani.



Perciò rimbocchiamoci le maniche assessori.



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