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giovedì 7 gennaio 2010

I numeri

Alcune considerazioni molto valide che il PD piemontese dovrebbe fare:

L'UDC da solo prende anche il 7%, ma in coalizione scende al 4,5%, se poi corre con il centrosinistra si scende anche al 3%.

Numeri su cui Rifondazione Comunista in Piemonte ha sempre potuto contare.

Meditate gente, meditate.

Senza palle


Il PD strattonato da UDC, sinistra e ora anche IDV. Bersani costretto a chiamare IDV per chiarire. Costretto a inseguire l'UDC e a subire i suoi diktat, costretto a eliminare la sinistra radicale anche laddove gli alleati sono sempre stati leali.

Un partito del 29% che si fa strattonare da due partiti del 7%. Incredibile.

Si sta giocando all'affosso, si vogliono creare problemi anche dove non ci sono: basti guardare il caso delle candidature per le regionali in Umbria (perché in Lazio, Puglia e Calabria la situazione è tragica).

E' tempo di tirare fuori quelle benedette palle da tennis, ragazzi. Così non si va avanti. A volte è meglio perdere bene che vincere male.

martedì 5 gennaio 2010

Regionali Piemonte 2010 Aggiornamento

Con l'arrivo delle feste i sondaggisti sono andati in vacanza, così si può approfittare per tracciare un bilancio delle rilevazioni effettuate nel 2009 (cliccate sulla tabella per vederla a grandezza naturale):



Come si nota, il Piemonte è una regione di destra, il cdx è avanti di 10 punti rispetto al csx. Tuttavia, si sa, in politica i numeri non sono tutto e le variabili sono tante e tali da rendere ogni previsione, per quanto certa, una mera ipotesi tra le tante.

Il confronto sui candidati è sicuramente più ancorato al terreno e al comune sentire della gente rispetto al voto ai partiti. Nel caso piemontese, si vede come il valore aggiunto di Mercedes Bresso nei confronti di Roberto Cota riduca il vantaggio del cdx a soli 4 punti.

L'UDC, l'incognita di queste elezioni regionali, pare sia certo che finisca per appoggiare il csx e la candidatura di Mercedes Bresso. Le rilevazioni dei sondaggisti relative alla sfida Bresso con UDC vs. Cota vedono il vantaggio di quest'ultimo ridursi ulteriormente a solo, in media, mezzo punto.

C'è da notare che tre sondaggisti su quattro danno Cota vincente di misura variabile da 3 a 0,2 punti. La corsa tra i due candidati si prevede comunque al fotofinish, e le incognite in campagna elettorale sono all'ordine del giorno e quindi chissà. Restate sintonizzati.

lunedì 7 dicembre 2009

Quod erat demonstrandum

Bresso_g_01 Bresso, Vietti e il miracolo di Sant'Agnese.

Come ho già scritto in risposta ad un post qui, l'UDC non vede l'ora di allearsi al centrosinistra per dimostrare di essere l'ago della bilancia determinante per ribaltare il risultato in una regione a chiara maggioranza di centrodestra.

Alla fine PD e UDC si alleeranno, ma ci vorranno ancora un mese e mezzo di negoziati: a fine gennaio avremo l'ufficializzazione dell'alleanza. La Bresso sarà costretta a scaricare sinistra radicale e Rifondazione, ma sarà votata da molti elettori di questi partiti. Vincerà, di uno o due punti percentuali, continuerà ad essere Governatrice della Regione, ma passerà 5 anni d'inferno a combattere contro l'UDC in giunta.

Per la serie: quanti compromessi siamo disposti a fare pur di vincere?

Nel frattempo, in casa centrodestra, Berlu investe Cota in maniera informale, com'è suo stile, ma manca ancora la consacrazione ufficiale (e Ghigo attende).

Vi sottolineo poi la frase di Cota che recita più o meno così: "Sono onorato dell'investitura ma io non dico niente, sto sull'attenti, è Bossi che parla". Servilismo acuto o sindrome da caserma anche nella Lega?



venerdì 20 novembre 2009

Regionali 2010 Piemonte, sondaggio Piepoli/La Stampa



PIEMONTE, aggiornato al 18/11/2009:


CENTRO DESTRA: 45,5%
- POPOLO DELLA LIBERTA': 31,5%
- LEGA NORD: 14,0%

CENTRO SINISTRA: 41,5%
- PARTITO DEMOCRATICO: 29,5%
- ITALIA DEI VALORI: 7,0%
- COMUNISTI (RC, PDCI): 3,0%
- SINISTRA E LIBERTA' (incl. Verdi): 2,0%

UNIONE DI CENTRO: 5,5%

ALTRI: 7,5%

Considerando che gli "altri" sono al 60% di centrodestra, la situazione rispetto ai sondaggi precedenti è mutata di poco, con il PD che fa un balzo in avanti e la Lega che fa un passetto indietro.






giovedì 19 novembre 2009

Vento in poppa

Ventoinpoppa A quanto pare, la bagarre in casa PD sul dilemma Bresso-non Bresso sembra essere finita. Almeno sulla carta (dei giornali), la Bresso è stata ri-ri-rilegittimata quale candidata ufficiale del PD. Quello che rimane da vedere è in realtà tutto il resto, e non è poco. Bersani ha messo in discussione un altro caposaldo della coalizione di csx piemontese: la coalizione stessa.  L'alleanza con la sinistra radicale (Rifondazione compresa) che ha ben funzionato nella giunta regionale di questi 5 anni si trova improvvisamente a galleggiare nel vuoto, perché da Roma in realtà si vuole cercare un'intesa con l'UDC a livello nazionale. E il Piemonte non deve fare eccezione.

Insomma, smontiamo tutte le cose che vanno bene.

Dopo il litigio su carta stampata tra Casini e Bresso, l'UDC ha posto un veto insormontabile sulla zarina e sarà durissima trovare un'intesa per le regionali. Regionali che, ricordiamo, saranno tra quattro mesi soltanto.

Oggi su La Stampa è uscito il nuovo sondaggio di Piepoli, che premia il centrosinistra. Chiamparino e Bresso battono Cota e Ghigo sia in quanto a conoscenza, sia in quanto a fiducia. In particolare, Mercedes Bresso vincerebbe sia su Cota sia su Ghigo con un margine rispettivamente di 6/7 punti, mentre Chiamparino spadroneggia sugli avversari staccandoli di 9/13 lunghezze. In realtà il sondaggio lascia il tempo che trova dato che prevede una media del 35% di intervistati che sono in dubbio e non sanno a chi andrebbe il loro voto nelle quattro sfide proposte.

Quanto a voti ai partiti invece, il PDL prevale sul PD di due punti percentuali nonostante un calo del primo e una rimonta del secondo. Inoltre se l'UDC dovesse congiungersi al csx, questo probabilmente vincerebbe le elezioni, mentre invece la vittoria sarebbe sicura per il cdx nel caso di un accordo dell'UDC con il PDL.

Inutile ribadire che il sottoscritto trova l'idea di appioppare una Bresso all'UDC (e viceversa) completamente sbagliata e fuori luogo, e sostiene fermamente l'idea che una Bresso sostenuta da PD e tutta l'arcata sinistra possa davvero farcela nel caso di una corsa solitaria dell'UDC (cosa che, secondo il sondaggio, il 44% dei votanti UDC auspica).



giovedì 5 novembre 2009

Meglio soli che martellati ogni cinque minuti

Martello


In seguito a questo articolo de La Stampa, dico: andiamo avanti senza UDC. Un partito del 6% non può permettersi di mettere continuamente in discussione il nome della candidatura benedetta dal partito che ha il 30%, da tutta la maggioranza attuale, e soprattutto che ha ancora il 53% di approvazione dei cittadini piemontesi.

A questo punto meglio soli che rognati ogni cinque minuti.

Andale.





domenica 5 luglio 2009

Ignazio Marino

"Qualcuno parla a vanvera.

Noi possiamo sceglierci il nostro candidato premier, il nostro segretario.
Voi ancora no.
E dubito capiterà mai.
Sorbitevi i voleri che vengono dall'alto.
Come sempre."

(gigiotto via clandestinoweb.com)




domenica 14 giugno 2009

UDC a sostegno di Saitta, tutti insieme appassionatamente (di nuovo)

Ballottaggi Oddio... magari è la mossa più giusta per vincere il ballottaggio, ma non credo sia la mossa più giusta per governare stabilmente per altri 5 anni, Saitta caro. Rifacciamo il calderone dell'Unione?

Preferisco di gran lunga le posizioni di Renzi, che ho ascoltato per la prima volta e mi ha fatto un'impressione decisamente positiva. La sua linea? Nessun apparentamento: preferisco perdere al ballottaggio piuttosto che votare 5 anni all'eterna ricerca del compromesso per governare Firenze.

Ha solo 34 anni ma la sa lunga.



venerdì 5 giugno 2009

Intervista a Mercedes Bresso

E' fatta da GayTV ed è qui.
Da una parte credo si tratti di mera campagna elettorale, ma dall'altra mi piace l'autocritica che è capace di fare a sé stessa, al PD piemontese e alla sinistra nazionale. Finalmente un politico che non cerca di nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti, evvai.

 


sabato 11 aprile 2009

Candidature europee del PD, circoscrizione NordOvest

EU_flag2-b A parte il Cofferati capolista su cui non ho voglia di commentare, ecco usciti ieri i nomi delle 5 candidature piemontesi che saranno inseriti nella lista della circoscrizione NordOvest (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria). Ho spulciato qualche informazione su ognuno di loro, tanto per sapere di chi stiamo parlando.

Gianluca Susta, parlamentare europeo uscente, nonché Vicecapogruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa) in Parlamento Europeo. Classe 1954, proveniente dal gruppo della Margherita, lunga militanza presso il comune di Biella fino a diventarne Sindaco. Sito internet www.gianlucasusta.it.

Maria Lucia Centillo, Consigliere del Comune di Torino, ricopre la carica di Presidente della Commissione per i Diritti e le Pari Opportunità.

Giorgio Ferrero, imprenditore agricolo nonché ex presidente regionale della Coldiretti, 43 anni, fervido sostenitore del made in Italy, tra le sue battaglie figura quella sulla rintracciabilità dell'origine degli alimenti.

Roberto Placido, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, nato nel 1956 in Basilicata e residente a Torino dal 1967. Proveniente dallo stream PCI - PDS - DS, ha sostenuto Veltroni alle prime primarie del PD. Oggi fa parte della corrente "sinistra per". Ha anche un sito ben fatto e un blog molto 2.0 che trovate su robertoplacido.it.

Maria Luigia Simeoni, attuale Sindaco di None dal 2004. Nata nel 1948, insegnante di educazione tecnica, militante PDS passata poi all'Italia dei Valori nel 2000. Fra le notizie online troviamo la sua posizione, peraltro controversa, nella chiusura dello stabilimento Indesit di None.



domenica 5 aprile 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera

Serracchiani
Ho visto ora su Youtube i video di Debora Serracchiani, segretaria del circolo del PD di Udine, prima ad una manifestazione interna al partito e poi durante l'intervista all'Era Glaciale con la brava Daria Bignardi. Lo so, arrivo in ritardo, visto che tutto è successo ben due settimane fa... ma tant'è.

Molto convincente la Serracchiani, la nostra Amélie, il futuro del PD, la valvola di sfogo dei giovani democratici, bla bla bla... tanti complimenti, tante buone parole e ora la sbattono in Europa per togliersela dai piedi.

Mandiamo il meglio in Europa e ci teniamo le cariatidi in casa. Ovvio,
per combattere Berlusconi (che ormai lo stato di cariatide l'ha
superato 15 anni fa) ci vogliono persone del suo stesso calibro.

Molto bene Franceschini, molto bene. Chi ben comincia è a metà dell'opera.






sabato 21 febbraio 2009

Top 10 most-wanted segretari del PD

"Chi vorreste come nuovo segretario del PD?" Ho comparato tre sondaggi a riguardo fatti da Repubblica, Corriere della Sera e Giornale per capire il pensiero dell'opinione pubblica su questo tema.


Sondaggipd


Come si vede, non c'è neanche l'ombra di una maggioranza concentrata su un candidato. Bersani è il più probabile, soprattutto per i lettori della Repubblica che sono notoriamente schierati ancor più a sinistra di quelli del Corriere, più moderati. I lettori del Giornale invece, con posizioni tendenti al centro-destra, privilegiano anche Letta (hanno capito che è Enrico e non Gianni?). Ottimi risultati bipartisan anche per Anna Finocchiaro, buon piazzamento di Soru nonostante la recente sconfitta, e anche Cacciari gode di buone percentuali.

Il nostro Chiamparino è messo bene, raggiungendo addirittura l'8% nel sondaggio del Giornale. Credo che sia proprio la capacità di fare del Sindaco di Torino che abbia attirato a sé tanti voti anche dal centro-destra. Mercedes Bresso raggiunge invece il 2% per i lettori della Repubblica e l'1,4% per i lettori del Corriere.

Per inciso, Parisi non lo vuole nessuno.

Unanime, comunque, il responso dei tre sondaggi: gli italiani vogliono un outsider. Qualcuno non coinvolto (non ancora almeno) negli intrighi dei palazzi della politica. Certo, ci vuole un nome nuovo. Ma chi? fatemene uno. Una di quelle operatrici call center cooptate da Veltroni nelle politiche? Un nome nuovo come Colannino che si candida con il PD e poi diventa un altro scagnozzo di Berlusconi nel progetto-miracolo di Alitalia? L'assessore Maria Grazia Sestero?

Ma poi che cos'è un nome nuovo? Uno che non si è mai sentito a livello nazionale? Allora uno stagionato come l'ex Sindaco di Settimo, Ossola, a capo della città per 17 anni e tuttora assessore provinciale da 5 va bene? Oppure dobbiamo prendere un virgulto fresco fresco di 25 anni che sia duttile e malleabile e che soccomba alle diatribe politiche dopo un paio di mesi?

In questo caso mi offro io. Almeno porto a casa due/tre stipendi come si deve.

venerdì 20 febbraio 2009

Questione di karma

Veltroni2
Bello bello bello questo post di camelotdestraideale.it su quanto non ci sia da gioire per le dimissioni di Veltroni .

In particolare condivido queste righe:

Vivere, come a lui è capitato, circondato da veri e
propri nemici - all’interno del partito (D’Alema), e nella coalizione
(Di Pietro) -, avrebbe portato allo sbando chiunque si fosse trovato al
suo posto.


Come puoi fare un’opposizione costruttiva e
credibile, quando il tuo alleato (Di Pietro) accusa Berlusconi di
essere Hitler, e con ciò facendo fa apparire te una mammoletta succube
del Caimano?


Come puoi fare un’opposizione seria, costruttiva e
credibile, quando il tuo alleato urla e sbraita, incita all’odio, e
questo facendo ottiene il plauso finanche dei tuoi elettori?


Come puoi fare un’opposizione seria, credibile e
utile al Paese, quando i tuoi colleghi di partito (D’Alema, La Torre,
Parisi e chi più ne ha più ne metta), da sera a mane non fanno altro
che delegittimarti, parlando male di te, e provando in qualsiasi
maniera a sodomizzarti e a defenestrarti?


Nemmeno Superman sarebbe sopravvissuto a tutto ciò.


Certo, Di Pietro lo ha scelto Veltroni, come alleato. E questo è stato il suo più grande errore. Che ha pagato per intero.



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