sabato 11 aprile 2009

Emma Bonino Superstar

Ma sentitela. Ha 60 anni suonati ma in quanto a flessibilità mentale, tolleranza, concretezza, attenzione verso l'Europa e apertura verso il futuro neanche il politico più giovane della Camera le sta dietro.




Una grande. Ma quando le daremo più spazio nel panorama politico-istituzionale italiano?



domenica 5 aprile 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera

Serracchiani
Ho visto ora su Youtube i video di Debora Serracchiani, segretaria del circolo del PD di Udine, prima ad una manifestazione interna al partito e poi durante l'intervista all'Era Glaciale con la brava Daria Bignardi. Lo so, arrivo in ritardo, visto che tutto è successo ben due settimane fa... ma tant'è.

Molto convincente la Serracchiani, la nostra Amélie, il futuro del PD, la valvola di sfogo dei giovani democratici, bla bla bla... tanti complimenti, tante buone parole e ora la sbattono in Europa per togliersela dai piedi.

Mandiamo il meglio in Europa e ci teniamo le cariatidi in casa. Ovvio,
per combattere Berlusconi (che ormai lo stato di cariatide l'ha
superato 15 anni fa) ci vogliono persone del suo stesso calibro.

Molto bene Franceschini, molto bene. Chi ben comincia è a metà dell'opera.






martedì 31 marzo 2009

Candidati alla Provincia di Torino pronti al via

Oggi i bambini Ghigo del Pdl piemontese e Cota della Lega Nord Piedmont andranno dai papà Berlusconi e Bossi per far scegliere a loro chi candidare per il centrodestra alle elezioni provinciali della Provincia di Torino che si terranno a giugno 2009. Nessuna news è ancora trapelata sulla scelta (anche se due articoli di oggi di Repubblica riportano due esiti diversi, Bossi vince / Bossi perde), ma noi andiamo ad indagare comunque i candidati che fino ad ora si sono delineati.


Maccanti Elena Maccanti, deputata del Carroccio, segretaria della Lega Nord - sezione di Torino. 38 anni, non sposata, laureata in lettere moderne e giornalista di professione. Nel corso dell'ultimo anno ha lavorato nella commissione relativa alla cultura e ha presentato alla Camera una proposta di tutela della lingua storica piemontese.










Porchietto Claudia Porchietto, 41 anni, è l'esponente indicata dal PDL e in particolare dal segretario regionale Enzo Ghigo. Sposata con due figli, la Porchietto è tuttora Presidentessa dell'API, già punto di riferimento della Confcommercio e dei negozianti della provincia.








Vietti Michele Vietti è l'esponente della lista dell'UDC. Classe 1954, è stato definito "una delle personalità più rappresentative del partito" da Casini in persona. E' stato consigliere comunale di Torino dal 90 al 97, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Deputato alla Camera e Vice segretario nazionale del partito.








Saitta Antonio Saitta, Presidente provinciale uscente, si ricandida al secondo mandato come esponente del PD e probabilmente anche di molti partiti della sinistra. Il suo gradimento in questi quattro anni e mezzo di giunta è stato basso (intorno alla 90esima posizione nella classifica dei presidenti di provincia italiani redatta da IPR ogni semestre), e il suo mandato è passato in maniera molto silenziosa. Campeggia ora nei manifesti assieme a Chiamparino con la speranza di conquistare per osmosi un po' della popolarità e del supporto di cui gode il Sindaco. L'unica azione per cui lo si ricorda è il categorico rifiuto a ricevere l'immondizia napoletana durante il governo Prodi.




Come al solito, ottimi come immagine i candidati del centrodestra (donna in carriera la Porchietto, ragazza single della porta accanto la Maccanti), monotoni quelli del centrosinistra (evviva il rinnovamento) e superati quelli del centro (no comment). Mi riservo tuttavia di cercare più materiale sull'ideologia dei quattro candidati, e valutare poi quella.



martedì 24 marzo 2009

Se incontrassi una ronda...


Ronde.sbrega_copertina


 

 

24 mar. - di GioZ. Mi vedo in una città del nord leghista. Camminare lungo una strada. Scorgere qualche metro avanti un gruppo di persone. Le vedo muovere con passo cadenzato. Sembra abbiano una qualche divisa. Nessuna di quelle rassicuranti che conosco. Nonostante la tentazione di cambiare strada non riesco a fermarmi.

 

Adesso distinguo meglio quel gruppo di persone variegato per età, statura, sesso, ma con un'unica espressione in viso. Rallento. Intuisco che trattasi di ronda.

 

Quasi mi fermo. Cerco di ragionare e non riesco a comprendere il mio malessere. Provo qualcosa allo stomaco. Anche le mie gambe segnalano la propria inquietudine.

 

Ad un tratto mi rendo conto di aver paura. Non sono un immigrato, dico a me stesso. Ho la pelle bianca. Se sto zitto nessuno capirà dall'accento che sono siciliano. Le mia auto-rassicurazioni non sono sufficienti.

 

Sono vicinissimi. Il mio battito è aumentato. Cerco di recuperare con un po' di freddezza la ragione. Mi dico di stare calmo e che non ho nulla da temere. Mi adopero nello studio dell'incontro ravvicinato.

Cerco nei miei pochi studi di psicologia di trovare l'atteggiamento giusto per superare la paura e la ronda.

 

Adesso sono proprio vicini, ci incontreremo tra pochi passi. Allora decido che quando ci sfioreremo accennerò ad un sorriso. Ma che sorriso può venirne fuori? Sarà un sorriso accennato, forzato, incapace di velare il mio stato d'animo.

 

Rischio di complicare le cose. Magari qualcuno si accorgerà che sono sudato, impaurito e che li guardo con occhi sospettosi e forse il mio atteggiamento attirerà la loro attenzione. A questo punto mi fermeranno e non potrò salvarmi.

 

Non riuscirò, con il mio carattere emotivo, ad essere convincente, non sarò capace di mantenere la calma.

 

Non riuscirò a nascondere la mia paura. Forse mi conviene girare i tacchi e accelerare il passo. Forse no. Si insospettirebbero, qualcuno griderà “sta scappando” e l'effetto ronda scatterà inesorabilmente e non avrò scampo.

 

Caspita sono tutto sudato. Volevo soltanto fare una passeggiata. Ho deciso torno a casa, nella mia isola, almeno basterà la mia parlata dialettale a salvarmi da eventuale ronde sulla sicurezza. E allora sì sarò al sicuro! GioZ.

 

--

"Davvero il senso della sicurezza che questo governo diffonde in realtà è un sentimento di paura verso l'altro." - Peppe

 


mercoledì 18 marzo 2009

No way!

Ma quanto è brutto il nuovo fidanzato ufficiale della Principessa, nonché futura Regina, Victoria di Svezia?


Victoria


 


Secondo fonti ufficiali, dice il giornale norvegese Verdens Gang, si sposeranno nel 2010.


Meno male che invece il Principe Carl Philip è tornato libero (io continuo a dire che è gay).


Karl 



E' nata

  Sinistraelibert_ 


Buon lavoro ragazzi.



lunedì 16 marzo 2009

La Coop sei tu

Socio-coop Il mio amico Davide sabato mi ha chiamato sprizzante di felicità da tutti i pori: era appena stato a fare la spesa al suo Ipercoop di fiducia in via Livorno e non solo ha ottenuto il 20% di sconto sui prodotti di marca in quanto socio Coop, ma un'ulteriore riduzione di 10% sul totale della spesa. Totale: 30% in meno, che in questi tempi di crisi per noi poveri giovani precari fa la differenza.


Siamo così finiti a parlare della Coop anche ieri sera con Alice. Fieri ambientalisti tutti e tre, eravamo tutti in visibilio parlando della politica ambientale della Coop: Davide che raccontava che ogni prodotto presenta la doppia scelta tra una versione normale e una ecologica/biologica/organica (come i tovaglioli biodegradabili ed ecocompatibili che abbiamo usato ieri sera a cena), io che lodavo l'attenzione e la grande varietà di prodotti per vegetariani, Alice che diceva di apprezzare che non testassero i prodotti sugli animali... insomma, tre pazzi invasati.


Il fatto è che alla Coop ti senti davvero a casa: l'ambiente risulta famigliare perché la maggior parte dei punti vendita non sono molto grandi, e quelli che invece hanno dimensioni superiori presentano dei "punti d'ascolto" per far sentire i clienti coccolati e ascoltati. Inoltre, in un mondo business dominato dai grandi capitalisti, è rinfrescante pensare di dare i propri sudati denari ad una cooperativa, specialmente ad una che rispecchia i propri principi di sostenibilità etica e ambientale. E con soli 25 euro ottieni la tessera vitalizia di socio Coop, godendo di tutti quegli sconti sui prodotti di marchio Coop e di tutti quei vantaggi che l'azienda ha pensato per combattere il caro prezzi.


Unica pecca che impedisce alla Coop di raggiungere il 100% dell'eccellenza è il portale e-coop: molti collegamenti sono vuoti o corrispondenti a link non più esistenti e, cosa di importanza fondamentale, manca poi un'e-mail che permetta ai visitatori di contattare l'azienda.


Al di là di questo, i tre invasati l'hanno promossa a pieni voti.  



martedì 10 marzo 2009

Scienza riunita a Copenaghen per l'emergenza cambiamenti climatici

Climatechange L´Università di Copenhagen ospiterà dal 10 al 12 marzo 2009 il congresso internazionale "Climate change: global risks, challenges and decisions" ("Cambiamenti climatici: rischi, sfide e decisioni globali"), un evento organizzato in collaborazione con altre 9 università dell´International alliance of research universities (Iaru) e che ha come obiettivo principale quello di «fornire una sintesi della conoscenza scientifica esistente ed emergente, necessaria affinché possano essere prese decisioni sociali intelligenti riguardo alle strategie di mitigazione e adattamento in risposta ai cambiamenti climatici. L´evento intende individuare i progressi nella scienza, nella tecnologia e nella politica necessari per assicurare la sostenibilità delle comunità globali nel decennio in corso e in quelli a venire».

Il congresso fa parte della road map che porterà alla quindicesima Climate change conference dell’Onu (COP15) che si terrà a Copenhagen a dicembre. Al termine di COP15 le scoperte saranno raccolte in un libro sui cambiamenti climatici e ai responsabili delle politiche verrà offerta una sintesi dei risultati contenente le principali scoperte, come complemento dell´opera del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici dell’Onu (Ipcc) . Il congresso del 10 marzo dovrebbe così fornire ai 192 Paesi che parteciperanno alla COP15 le basi scientifiche per decidere cosa è meglio fare e qual siano gli interventi prioritari e più urgenti.
I cambiamenti climatici sono oramai una realtà scientifica, ma gli scienziati si chiedono ancora cos succederà alle attività umane e come risentiranno dei cambiamenti già in corso. Cosa ne sarà dell’agricoltura e del cibo? E cosa di mari e fiumi e della gestione delle risorse idriche?

Per cercare di rispondere a queste domande alla conferenza di Copenhagen parteciperanno anche ricercatori di Bioversity International, portando il loro lavoro di ricerca sull’uso della biodiversità come strumento per rispondere alle sfide del cambiamento climatico.

«Infatti – sottolinea una nota di Bioversity International - contrariamente a quanto si pensa comunemente la soluzione al riscaldamento globale non sta solo nella riduzione delle emissioni di gas serra o la compensazione per le emissioni di gas nocivi. Una delle prospettive più promettenti per far fronte a questo complesso problema sta nella conservazione e nell’uso della biodiversità agraria per aiutare gli agricoltori a “adattarsi” alla mutevolezza del clima. La diversità delle colture, ed in particolare il patrimonio genetico delle varietà selvatiche dalle quali derivano, può essere di enorme aiuto in questo: i progenitori delle colture moderne, infatti, sono depositari di alcuni tratti genetici che possono essere utilizzati nella selezione di nuove varietà colturali in grado di adattarsi ad un clima più secco o a piogge irregolari».

Andy Jarvis, ricercatore di Bioversity International ed autore di uno studio sulle conseguenze del cambiamento climatico sui parenti selvatici delle piante da coltivazione, spiega che «La domesticazione delle specie selvatiche parenti di ciò che coltiviamo nei campi è alla base stessa della nostra agricoltura e oggi le specie selvatiche stanno divenendo sempre più importanti perché la scienza ha bisogno di loro come fonte di diversità genetica con cui migliorare le coltivazioni esistenti. Ci sono molti esempi di come le specie selvatiche siano state utili in passato per aumentare la resistenza ai parassiti o alle malattie nelle specie coltivate. Pensiamo che il loro ruolo in questo secolo sarà sempre più rilevante, soprattutto come risorsa per contrastare i cambiamenti climatici».

L’erosione accelerata della biodiversità sta facendo diminuire quindi anche le possibilità di farvi ricorso e i cambiamenti climatici mettono in pericolo le specie selvatiche, anche quelle con tratti genetici essenziali per l’agricoltura e per migliorare i raccolti che sfamano la maggior parte degli esseri umani. Secondo lo studio di Jarvis, sono a rischio di estinzione tra il 16 e il 22% delle specie utili all’agricoltura. Se anche il livello di aumento delle temperature rimanesse quello attuale, prima del 2055 si ipotizza che circa un quarto delle specie selvatiche di arachidi si estingueranno.

Lo studio di Bioversity evidenzia che anche tra le piante ci saranno vincitori e vinti a causa del cambiamento climatico. In Africa è prevedibile una forte riduzione dei raccolti di mais ma questo avverrà a vantaggio del ritorno dell’autoctona cassava, che vedrà aumentare il territorio potenzialmente adatto alla sua coltivazione.
Secondo Jarvis, «una possibilità potrebbe essere quella di passare da una coltura all´altra. Naturalmente questo non è assolutamente facile, dato che esistono intere culture costruite attorno ad un particolare tipo di cibo, ma potrebbe diventare una necessità»

Toby Hodgkin, a capo del programma di partnership globale di Bioversity, è convinto che «Un’opzione per cercare di arginare il problema è raccogliere i semi e conservarli in apposite banche dei semi. Secondo i nostri modelli si tratta di una misura di conservazione molto importante, perché a lungo termine prevediamo che molte specie cruciali per l´alimentazione saranno minacciate nel loro ambiente naturale».


(da greenreport.it)



lunedì 9 marzo 2009

La 500 di Barbie

Fiatbarbie È disegnata su misura per lei, molto “fashion” ma con un pizzico di ironia…. ed estremamente simpatica. È la Fiat 500 show car che oggi 9 marzo sarà ufficialmente regalata a Barbie, in occasione del party celebrativo che si svolgerà a Milano nel giorno del suo cinquantesimo compleanno.  

Nata dalla collaborazione tra il Centro Stile Fiat e la Mattel, si tratta di un’autentica “shock car” come dimostra la lucentezza del suo colore esterno di carrozzeria: vernici laccate e profonde, simili allo smalto, sono state ottenute con allumini finissimi annegati in un rosa intenso e contemporaneo. All’interno, risalta la morbidezza dei tessuti applicati sui sedili: alcantara laminata argento che unisce l’aspetto trendy alla morbida tattilità, con riflessi che brillano fino al padiglione. Inoltre, i tappetini sono impreziositi da fili di seta naturale e viscosa lucida mentre nei vani portaoggetti si possono trovare lucidalabbra dai colori brillanti che si possono applicare specchiandosi in una cornice di led. E ancora: come gioielli incastonati, alcuni dettagli diventano cristalli che spiccano sulle mostrine interne, sulle coppe ruota, sul raschiavetro esterno, sull’antenna, fino a delineare l’inconfondibile silhouette della bambola sui montanti. Infine, per questa Fiat 500 show car è stato realizzato un lucido telo copri-vettura sul quale campeggia l’immagine della Fiat 500 degli anni Sessanta e la firma di Barbie.  I

l pubblico potrà ammirare questa nuovissima Fiat 500 show car a partire dalle 18.30 di lunedì 9 marzo quando sfreccerà per le vie del centro di Milano, l’immancabile quadrilatero della moda. A bordo della vettura ci sarà Barbie e, al suo fianco, un driver d’eccezione: Ken, ovviamente. E una volta giunta all’ingresso della Rinascente, in piazza Duomo, Barbie scenderà dalla sua vettura e farà un’inedita sfilata su un pink carpet appositamente creato per lei. In contemporanea la band Nena suonerà dal vivo i pezzi di musica leggera più famosi legati alle 5 decadi della più famosa “fashion doll” di tutti i tempi.

Roberto Giolito, autore della Fiat 500, ha così presentato il progetto di partnership tra Mattel e Fiat: «Che la signorina statunitense Barbie, già intestataria di diverse “soluzioni di trasporto” che vanno dalle rombanti Gran Turismo ai Motor Home super accessoriati, abbia notato una 500, e l’abbia desiderata come regalo per un compleanno importante, è il segnale di un bisogno, oggi comune, di tornare a sognare cose semplici, che danno tanto e ti fanno sentire più leggero, che esaltano chi è bello di natura, ma anche chi riesce e sentirsi tale, senza dover dimostrare nulla, perché Barbie ha già conquistato tutti. Barbie è bella e scattante, ma ha avuto la sensibilità di ascoltare tutti, di essere l’espressione di tutti, per questo ha scelto un’automobile che non divide, che affranca chiunque dal dover dichiarare la propria posizione sociale, e che dal 2009, per il suo compleanno, esisterà in una versione dalla quale si può vedere meglio il sole e anche le stelle, per poter continuare a sognare, soprattutto ad occhi aperti».


(da Fiat.com)



sabato 7 marzo 2009

Licciardello d'argento e Donato d'oro

Images
Due medaglie nella seconda giornata dei campionati europei indoor di atletica di Torino 2009. Claudio Licciardello, classe 86, grande favorito della vigilia, non delude (o non troppo almeno) arrivando secondo nella finale dei 400m dietro lo svedese Wissman.

Oro invece per Fabrizio Donato nel salto in lungo, un po' a sorpresa visto che lo conquista solo al quinto salto dopo ben quattro tentativi nulli in precedenza.

Ottimo bottino, speriamo di arricchirlo domani.

(foto: Claudio Licciardello)



Un nuovo piccolo Savoia

Siamo lieti di annunciare a tutto il popolo, alle casalinghe e ai cassintegrati, nonché ai comunisti, alle shampiste, ai supermanager della sanità, ai trapanatori e alle oche pezzate del lago di Candia, che oggi è nato il Principino Umberto di Savoia-Aosta, figlio delle LL.AA.RR. (LLoro AAltezze RReali) il Principe Aimone e la Principessa Olga di Savoia-Aosta.

Vostra,
Regina Dariah II delle Due Sicilie



venerdì 6 marzo 2009

Torino 2009 - Europei di atletica indoor

Torino2009 Altro appuntamento di Torino con lo sport internazionale!


Se non avete fatto in tempo a prendere i biglietti per l'Oval (check www.torino2009.it in ogni caso) potete seguire tutte le gare in diretta qui: http://www.sportresult.com/sports/la/framework/eaa2.asp


Un ottimo sito con dei commenti è anche Atleticanet.


Passo e chiudo



Spagna: da oggi i trans nell'esercito

Una notizia che ha dell'incredibile:


(06 marzo 2009 ore 09.30) In Spagna cade l'ultimo tabu' in ordine di tempo. I transessuali, "privi dell'organo sessuale maschile", potranno entrare da oggi nelle forze armate spagnole e fare carriera nell'Armada. Lo riferisce il sito web di El Mundo citando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'ordine ministeriale che ha modificato "i requisiti medici vigenti dal 1989 che proibivano agli uomini privi del pene l'ingresso nelle forze armate". (AGI)


I cugini spagnoli fanno passi da gigante e noi siamo ancora qui inchiodati con Berlusca e Ratzy.
No comment.



giovedì 5 marzo 2009

Una vita sprecata nel traffico

Traffico Confortante news che arriva dall'automobile club italiano.


A Torino, secondo ACI e Repubblica, un automobilista passa 450 ore in macchina all'anno, di cui 180 fermo in coda. ACI stima inoltre che il valore di tutto questo tempo sprecato nel traffico è pari a 440 euro all'anno per torinese.


Che stress solo a pensarci.



giovedì 26 febbraio 2009

Noi stiamo morendo e tu ti compri una Renault?

Fiat500_UK_138 Non so se sono nel giusto o nel torto.


Ho saputo l'altro giorno che una persona a me vicina ha appena comprato un'automobile usando gli incentivi statali, ha comprato una Renault.


Ma come? Noi in Fiat stiamo morendo tra la cassintegrazione e la mobilità, e tu vai a comprare una vettura di un concorrente straniero? - è stato il mio pensiero.


Che è più o meno lo stesso ragionamento che hanno fatto gli inglesi della raffineria di Lindsey che scioperavano due settimane fa perché una società italiana aveva vinto un loro appalto.


Protezionismo: bello e buono solo quando conviene a noi?



sabato 21 febbraio 2009

Top 10 most-wanted segretari del PD

"Chi vorreste come nuovo segretario del PD?" Ho comparato tre sondaggi a riguardo fatti da Repubblica, Corriere della Sera e Giornale per capire il pensiero dell'opinione pubblica su questo tema.


Sondaggipd


Come si vede, non c'è neanche l'ombra di una maggioranza concentrata su un candidato. Bersani è il più probabile, soprattutto per i lettori della Repubblica che sono notoriamente schierati ancor più a sinistra di quelli del Corriere, più moderati. I lettori del Giornale invece, con posizioni tendenti al centro-destra, privilegiano anche Letta (hanno capito che è Enrico e non Gianni?). Ottimi risultati bipartisan anche per Anna Finocchiaro, buon piazzamento di Soru nonostante la recente sconfitta, e anche Cacciari gode di buone percentuali.

Il nostro Chiamparino è messo bene, raggiungendo addirittura l'8% nel sondaggio del Giornale. Credo che sia proprio la capacità di fare del Sindaco di Torino che abbia attirato a sé tanti voti anche dal centro-destra. Mercedes Bresso raggiunge invece il 2% per i lettori della Repubblica e l'1,4% per i lettori del Corriere.

Per inciso, Parisi non lo vuole nessuno.

Unanime, comunque, il responso dei tre sondaggi: gli italiani vogliono un outsider. Qualcuno non coinvolto (non ancora almeno) negli intrighi dei palazzi della politica. Certo, ci vuole un nome nuovo. Ma chi? fatemene uno. Una di quelle operatrici call center cooptate da Veltroni nelle politiche? Un nome nuovo come Colannino che si candida con il PD e poi diventa un altro scagnozzo di Berlusconi nel progetto-miracolo di Alitalia? L'assessore Maria Grazia Sestero?

Ma poi che cos'è un nome nuovo? Uno che non si è mai sentito a livello nazionale? Allora uno stagionato come l'ex Sindaco di Settimo, Ossola, a capo della città per 17 anni e tuttora assessore provinciale da 5 va bene? Oppure dobbiamo prendere un virgulto fresco fresco di 25 anni che sia duttile e malleabile e che soccomba alle diatribe politiche dopo un paio di mesi?

In questo caso mi offro io. Almeno porto a casa due/tre stipendi come si deve.

venerdì 20 febbraio 2009

Questione di karma

Veltroni2
Bello bello bello questo post di camelotdestraideale.it su quanto non ci sia da gioire per le dimissioni di Veltroni .

In particolare condivido queste righe:

Vivere, come a lui è capitato, circondato da veri e
propri nemici - all’interno del partito (D’Alema), e nella coalizione
(Di Pietro) -, avrebbe portato allo sbando chiunque si fosse trovato al
suo posto.


Come puoi fare un’opposizione costruttiva e
credibile, quando il tuo alleato (Di Pietro) accusa Berlusconi di
essere Hitler, e con ciò facendo fa apparire te una mammoletta succube
del Caimano?


Come puoi fare un’opposizione seria, costruttiva e
credibile, quando il tuo alleato urla e sbraita, incita all’odio, e
questo facendo ottiene il plauso finanche dei tuoi elettori?


Come puoi fare un’opposizione seria, credibile e
utile al Paese, quando i tuoi colleghi di partito (D’Alema, La Torre,
Parisi e chi più ne ha più ne metta), da sera a mane non fanno altro
che delegittimarti, parlando male di te, e provando in qualsiasi
maniera a sodomizzarti e a defenestrarti?


Nemmeno Superman sarebbe sopravvissuto a tutto ciò.


Certo, Di Pietro lo ha scelto Veltroni, come alleato. E questo è stato il suo più grande errore. Che ha pagato per intero.



Emilia Romagna prima regione d'Italia per integrazione

(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Emilia Romagna per le regioni e Trieste per le province sono prime fra le aree a maggiore integrazione socio-occupazionale degli immigrati. Lo rileva il sesto rapporto del Cnel sull'integrazione degli immigrati in Italia che valuta occupazione, dispersione scolastica, devianza e ricongiungimenti familiari. La retribuzione media annua pro capite per gli extracomunitari che lavorano in Italia e' di 11.712 euro. Rispetto agli italiani, gli stranieri percepiscono circa 7 mila euro in meno l'anno.



Salvato dal lodo Alfano

Alfano Ieri sera un mio collega mi ha chiesto se avessi letto sui giornali la notizia della sentenza emessa relativa al caso Mills. Con tutta franchezza gli ho risposto che sì, l'avevo vista fra i titoli, ma mi ero poi soffermato su altre notizie che mi interessavano di più. In effetti non avevo immaginato quali ripercussioni avrebbe potuto avere una sentenza del genere, ma lui mi ha aperto gli occhi.


Così gli ho promesso questo post.


Breve riassunto della vicenda per chi, come me, non l'avesse seguita o se ne fosse dimenticato: Mills, avvocato inglese nel 2004 è stato imputato per corruzione confessando di aver ricevuto 600mila dollari dal gruppo Fininvest per dire il falso nei processi in cui era coinvolto Silvio Berlusconi. Proprio qualche giorno fa, l'avvocato è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione.


In un paese democratico, il corruttore sarebbe stato punito in maniera altrettanto severa. Ma il deretano del caro Berlu, coimputato con Mills, è salvato dal lodo Alfano che gli garantisce l'immunità assoluta no matter what.


In un paese democratico, questa notizia farebbe lo scalpore che merita - e invece persino io che leggo i giornali tutti i giorni l'ho completamente bypassata. Disattenzione mia? Colpa dei quotidiani che non le hanno dato abbastanza risalto?


E poi a questo punto mi chiedo: il lodo Alfano è stato approvato perché si sapeva che Berlusconi sarebbe stato condannato, oppure Mills è stato condannato perché si sapeva che Berlusconi non avrebbe potuto esserlo?


Come chiedere se è nato prima l'uovo o la gallina.



mercoledì 18 febbraio 2009

Sanpaolo per l'ambiente


Meno_fogli
Oggi (tra l'altro mentre ascoltavo la conferenza stampa di Veltroni) la mia parte archivio-documentale si è arresa al mio lato eco-sostenibile e ho accettato la rendicontazione online della Sanpaolo (pardon, Intesa Sanpaolo).

Il progetto Impatto Zero di LifeGate a cui Sanpaolo aderisce (e a cui aderisce anche il Sole24Ore) ha una Java app sulla pagina personale del conto cliente che permette di quantificare il proprio impatto ambientale a seconda del numero di rapporti su carta che si ricevono. Io, ricevendo i miei 4 estratti conto all'anno, produco 313g di CO2.

Con questa iniziativa, Sanpaolo si impegna a devolvere fondi per costruire una foresta in Costarica.

Tra l'altro la rendicontazione online permette di risparmiare oltre il 50% delle spese di spedizione dei resoconti su carta. It's a win-win.

Bancaintesa_menofogli



martedì 17 febbraio 2009

Veltroni e la leadership del PD

Veltroni
Veltroni dovrebbe lasciare la leadership del Partito Democratico? Sinceramente, sì.



La sua figura è ai minimi storici di gradimento, è stato definito il peggior politico del 2008, non ha più molta autorità politica, il PD perde consensi giorno dopo giorno dalle elezioni di Aprile, e francamente vedendo anche in che stato si trova l'organizzazione interna del PD ad un anno dalla sua nascita, Veltroni non ha conseguito alcun risultato.



Peccato, perché il Veltroni è un grande politico che fa politica all'europea, senza bisogno di gridare, senza bisogno di fare opposizione in maniera cocciuta e oltranzista.



Ma guardando i sondaggi si vede che Di Pietro sale e lui scende. Evidentemente gli italiani hanno bisogno solo di politici che facciano tanto rumore, al di là di quello che dicono - senza nulla togliere a Di Pietro, che stimo e le cui idee sono in gran parte da me condivise, ma che, diciamocela tutta, è un caciarone mezzo troglodita che ben appartiene a quel campo di grano che coltiva ogni estate a casa sua.



sabato 14 febbraio 2009

Aboliamo le province

Province
Con l'avvicinarsi delle elezioni provinciali di giugno (in concomitanza con le Europee), ho pensato di aiutare a diffondere nel mio piccolo questa iniziativa che seguo da tempo relativa all'abolizione delle province.



Innanzitutto vediamo come e perché.



Le province sono enti politicamente inutili. Pensiamo alla sovrapposizione tra comuni, province e regioni e a quante figure e ruoli identici troviamo nelle tre istituzioni. Se contiamo che in Italia ci sono 104 province e che ogni provincia ha il suo presidente, la sua decina di assessori, la sua trentina di consiglieri, arriviamo ad un totale di oltre 4000 figure politiche i cui stipendi sono pagati (indovinate un po'?) dai contribuenti. Eliminando le province si eliminerebbero tutti questi costi di gestione e di mantenimento di una struttura istituzionale i cui compiti potrebbero essere facilmente inglobati dalle strutture regionali.



Inoltre le province comportano una pluralità di passaggi burocratici che si aggiungono a quelli comunali e regionali, e che contribuiscono a rallentare l'efficienza amministrativa e legislativa. Abolendo le province, si contribuirebbe ad uno snellimento dei processi.



Attenzione però: lo smantellamento delle province è da intendersi a livello politico. Le funzioni di cui si occupano attualmente le Province verrebbero demandate alle Regioni senza quindi perdita di posti di lavoro per gli attuali dipendenti pubblici delle Province. Con il tempo poi si procederebbe ad un allineamento e ad una ottimizzazione (operazione quasi fisiologica, direi) della struttura regionale.



Insomma si parla tanto di federalismo sia a destra sia a sinistra; se dobbiamo avere delle Regioni più forti in senso politico e più efficienti a livello amministrativo, che senso ha tenersi un peso come le Province?

LA PROVINCIA NON SERVE, QUINDI NON LA VOTO



Il movimento per l'abolizione delle Province si è anche preparato alla prossima tornata di elezioni provinciali, suggerendo la creazione di liste dedicate dal nome "Le province sono inutili, quindi non voto" che potrebbero comparire proprio sulla scheda elettorale, e quindi dare un segnale tanto più forte alle istituzioni centrali quanti più voti riusciranno a macinare. 



Altrimenti, la seconda soluzione proposta per dare un segnale forte è l'astensionismo (limitato al rifiuto della scheda relativa alle elezioni provinciali e non a quella delle Europee o delle comunali, ben inteso). Un tasso di partecipazione più basso del 50% potrebbe raggiungere l'obiettivo.



Su Facebook sono quasi 30 i gruppi attivi per l'abolizione delle province, e la campagna è trasversale e trova consensi sia nelle forze di destra sia in quelle di sinistra (segnale di un prossimo Apocalisse evidentemente). 



Per firmare la petizione, a Torino ci sono tre punti di raccolta firme (sono 6 totali in Piemonte) e gli indirizzi li potete trovare in questa pagina.



giovedì 12 febbraio 2009

Pink - Funhouse

Funhouse
So che non scrivo mai molto di musica, ma oggi ho voglia di fare un post di recensione musicale. Sto ascoltando da una settimana il nuovo cd di Pink, Funhouse, e devo dire che mi piace davvero tanto. Avevo adorato Try This, ma il precedente I'm Not Dead non mi era piaciuto quasi per niente.



Funhouse non ha niente di fun. Pink ha scritto questo cd durante il divorzio dal primo marito, e tutte le canzoni riflettono con grande e sentita onestà la tristezza per la conclusione del rapporto. Sono tracks molto sincere, in cui l'orgoglio è proprio messo da parte per lasciare spazio ad emozioni vere. Non è più la Pink delle sfuriate, delle canzoni urlate a squarciagola, del "non me ne fotte un cazzo di cosa pensi tu". E' la Pink che ammette di avere bisogno d'amore, è la Pink che ammette di aver bisogno di aiuto, ma che nonostante tutto mantiene sempre il fare combattivo, ed è fiera di essere quella che è, errori inclusi.



Mi piace anche la recensione del Daily Telegraph:
The power of Pink's pop lies in the clever juxtaposition of heartfelt
honesty about her life with anthematic choruses and irresistible
melodies tailormade to be screamed out by her fans.



E così nascono canzoni stupende come "Please don't leave me", di una Pink sincera ma mai zerbino, "Sober", di una Pink che trova un inaspettato sollievo nello stare da sola, "It's all your fault", sulla powerlessness di una Pink che si trova di fronte alla fine di una relazione.



Non solo da sentire, da ascoltare.



martedì 10 febbraio 2009

Le elezioni in Israele e il futuro del conflitto palestinese

Tzipi
Ore 22.00, urne chiuse a Gerusalemme. Parte la conta dei voti ed escono i primi exit poll.
Queste elezioni israeliane potrebbero contribuire a dare una svolta al conflitto israeliano-palestinese che si protrae ormai da tempo immemorabile. Una svolta in positivo o in negativo, s'intende. E molti credono in negativo.



I sondaggi pre-elettorali non facevano infatti ben sperare. La rimonta del partito di destra, Likud, primo in quasi tutti i sondaggi, e la rapida ascesa del partito di estrema destra Yisraeli Beiteinu, al terzo posto, mostrano quanto l'asse della bilancia politica israeliana si sia spostato a destra. Soprattutto contando che i laburisti di Barak sono in discesa continua.



Al secondo posto nei sondaggi, Kadima. Il partito di Tzipi Livni, l'attuale ministro degli esteri isrealiano, potrebbe essere fautore di un testa a testa con Likud. In ogni caso per il partito di centro, anche nel caso in cui dovesse vincere le elezioni, non sarebbe facile mettere su una coalizione di governo.



I primi exit poll danno proprio Kadima vincente, di un soffio, su Likud. E danno i liberali persino più in fondo di quanto prevedessero le peggiori aspettative pre-elettorali. Se i risultati stessero così, una coalizione di destra risulterebbe avere la maggioranza di 65 seggi contro i 57 di una coalizione di sinistra, secondo il leader di Likud Netanyahu.



Hamas, invece, ha appena rilasciato un comunicato all'ansa in cui afferma che qualsiasi partito vinca, si tratterà sempre di un partito di terroristi che hanno acconsentito all'operazione militare nella striscia di Gaza. E la paura che gli arabi israeliani boicottino le elezioni non presentandosi a votare (gli arabi israeliani tendenzialmente votano più a sinistra) accresce le paure che il conflitto abbia ancora molto da bruciare prima di spegnersi.



lunedì 9 febbraio 2009

Lavorare meno, lavorare tutti

Perché no?



In tempi di crisi come questi, credo che la solidarietà sia all'ordine del giorno.



Un sondaggio su la Repubblica dà il 64% dei votanti favorevole alla settimana corta.



E con l'ultima news di licenziamenti (20mila posti in meno alla Nissan entro marzo 2010), direi che sarebbe ora di pensarci sul serio.



domenica 8 febbraio 2009

Tieni la tua religione fuori dalla mia Costituzione

Thou
Dall'intervista di Beppino Englaro a El Pais di oggi:



«La Chiesa non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può
imporre i suoi valori
. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice
non ha nulla a che vedere con me o con Eluana»



Amen.



venerdì 6 febbraio 2009

10 buoni motivi per mandare a casa Berlusconi e il suo governo

Oggi un post FURENTE vista la rapida successione degli avvenimenti odierni.
Facciamo come in una top ten, in ordine decrescente, così conserviamo un po' di suspance:



10) il "bello, giovane e abbronzato" (e tutta la compilation di battute tristissime)
9) i ventisettemilacinquecentotrentadue capi d'accusa di cui è stato imputato
8) il conflitto di interessi enorme che tutti vedono tranne lui, e tutte le centinaia di leggi ad personam
7) tutta la vicenda Villari e commissione di vigilanza Rai
6) Mastella prossimo candidato PdL alle Europee 2009
5) il lodo Alfano e l'immunità per le alte cariche dello stato
4) l'obbligo per i medici di denunciare i clandestini che richiedono le cure
3) la legalizzazione delle ronde cittadine
2) il decreto su Eluana
1) h 15.32, Berlusconi: "Eluana potrebbe fare figli"



E' sufficiente?



giovedì 5 febbraio 2009

Mio figlio è un genio

Baby
Leggo oggi su ansa.it che secondo la psicologa Anna Maria Roncoroni è dannoso definire il proprio figlio un 'genio'. Dannoso per il bambino, s'intende. Come mai? Perché "il bambino si
crea aspettative eccessive e pretende sempre di piu' da se
stesso, rendendo a volte difficile accettare la
frustrazione, l'errore e le difficolta' che la vita pone
davanti a ognuno di noi".



Non potrei essere più d'accordo.



Take it easy, you soccer moms.



martedì 3 febbraio 2009

Un appello ai torinesi che usano la tangenziale al mattino

Cartina Help.



Sto cercando di trovare un algoritmo che riesca a spiegarmi i flussi mattutini sulla tangenziale di Torino, direzione sud.



Chi prende la tangenziale ogni mattina tra le 7.45 e le 8.30 sa perfettamente a cosa mi riferisco. La maggior parte delle volte ognuno sa che sarà in coda dall'uscita di Venaria fino a Rivoli, e solo in seguito potrà riprendere a sfrecciare ai 130. Tempo medio di percorrenza Settimo - C.so Orbassano: 45 minuti, di cui 25-30 in coda.



Poi ci sono le mattine come quella di oggi in cui la coda inspiegabilmente non si forma, non si sfreccia ai 130 certo, ma non ci si pianta neanche. E in 20 minuti esci su Corso Orbassano fresco come una rosa, e persino con il tempo di andare al bar, prendere un cappuccino e leggere le notizie di Torino de La Stampa.



Le due modalità di scorrimento non sono totalmente random: si verificano a intervalli più o meno regolari. Solitamente la seconda modalità accade verso il fine settimana (eppure oggi è martedì), mentre occasionalmente capita anche che il tempo passato in coda raggiunga anche i 45 minuti (venerdì scorso).



Dipende dall'orario di partenza? Nel senso che quei cinque minuti in più o in meno in cui si parte da casa possono far la differenza? Dipende da qualcosa che avviene in corrispondenza delle uscite di Savonera e Regina Margherita? (dove la coda si accumula e raggiunge il suo picco di fermo) Dipende dalle condizioni climatiche? dalla quantità di caffè bevuta dagli automobilisti? dall'oroscopo?



Qualche torinese tangenzialista ha messo in piedi una teoria (che non sia quella del caos) che spieghi tutto ciò?



No perché magari possiamo trovare una soluzione per evitare l'estremo anticipo o l'estremo ritardo al lavoro, che ci faccia iniziare la giornata più sorridenti e di buon umore del solito. In questi tempi di crisi si prova di tutto.



domenica 1 febbraio 2009

Bree's Emotional Box

Nel weekend ho guardato la quarta serie di Desperate Housewives... Non ho potuto fare a meno di postare una delle scene più hilarious in assoluto. Enjoy :)






venerdì 30 gennaio 2009

Finte primarie per il PdL?

"Silvio Berlusconi sarà il presidente del nuovo partito, ma verrà eletto e non proclamato per acclamazione. "



Ma che vuol dire?



Che la sua nomina è già stata decisa ma che si vuole dare al nuovo partito una parvenza di elezioni primarie?



Sono perplesso.



giovedì 29 gennaio 2009

Accendiamo lo sviluppo

PiemonteSe vedete questo logo campeggiare nei tram o per le strade, tenetelo bene a mente e preparatevi a vederlo a lungo in futuro: è infatti il logo della campagna di comunicazione intitolata "PiemONte: accendiamo lo sviluppo" relativa alla nuova programmazione europea che ci accompagnerà secondo i piani fino al 2013.



I fondi strutturali europei sono da integrare a quelli nazionali e regionali e sono messi a disposizione per interventi a favore dell'occupazione, della competitività e della cooperazione territoriale europea. Tra gli assi di operatività previsti dal progetto vi sono l'innovazione produttiva, la sostenibilità, l'efficienza energetica e la riqualificazione territoriale.



In particolare, relativamente al punto della cooperazione territoriale europea, il Piemonte è impegnato a livello transnazionale in tre programmi operativi diversi: lo Spazio Alpino, il Mediterraneo e l'Europa Centrale.



Maggiori informazioni sul sito della Regione Piemonte.



lunedì 26 gennaio 2009

Roadsharing

010408hitchhikingMarieke arriva a Brema bella bella da Rostock.
"Quanto ci hai messo in treno?" le chiedo.
"Non sono venuta in treno, ho usato la macchina."
Io rimango sbalordito. "Ma tu non guidi da anni! Come hai fatto a imbarcarti in un viaggio di quattro ore così su due piedi?"
"Ma no scemo! Ho usato il roadsharing."
La mia faccia deve essersi contratta in una smorfia di incomprensione e i miei occhi devono essere diventati più o meno così O_o perché Marieke si affretta a spiegarmi: "Il roadsharing è quel servizio attraverso cui chi deve fare un viaggio in macchina lo scrive su un sito apposito, e chi ha bisogno di andare nello stesso punto si fa vivo con chi guida e si va insieme, così si dividono le spese. Per venire fino a qui ho pagato solo 15 euro!"
Ammàzzate. Con quello che costano i mezzi pubblici in Germania, in treno ne avrebbe spesi almeno il triplo.



Fu così che venni a conoscenza del grande roadsharing. Diffusissimo nel nord Europa, da noi è quasi sconosciuto. In realtà un sito italiano esiste, e non è che la versione italiana del sito ufficiale, www.roadsharing.com.



Credo che di primo acchito un italiano tenda a diffidare di un tale servizio per paura di incontrare chissà quali loschi figuri, però ripensandoci a mente fredda ci si rende conto che sono così poche le persone che conoscono questo servizio e che, per conoscerlo, questi pochissimi prescelti devono per forza aver avuto un qualche contatto con realtà nord europee. Ergo, il sillogismo termina accostando il contatto con il nord europa all'apertura mentale e all'intelligenza, e ciò fa sì che la diffidenza e lo scetticismo cedano. Tadaan.



Al di là dei sillogismi e della diffidenza, il roadsharing è un esperimento che porta numerosi vantaggi. Oltre alla riduzione dei costi menzionata poco prima, il car sharing fa bene anche all'ambiente: riduce il traffico, l'inquinamento e i consumi energetici. It's a win-win.



Al momento sul sito ci sono registrati 8 viaggi in programma con partenza da Torino. Chissà se fra sei mesi saranno almeno il doppio.



(foto: bravenewtraveller)



domenica 25 gennaio 2009

Brema

Bremencentre
Come non amare questa splendida città della Germania del nord?







Specialmente quando si possono incontrare sei amiche provenienti da tutta Europa pagando soli 20 euro.



Miracoli di Ryanair. 



giovedì 22 gennaio 2009

Eluana, la Bresso e gli ayatollah

Eluana
Se il mio blog fosse un quotidiano on paper metterei in prima pagina la dichiarazione della Bresso sulla vicenda di Eluana. Finalmente qualcuno di sinistra che smette di essere papista e si attiva per riaffermare la laicità dello stato.



Perché, al di là della vicenda personale di Eluana su cui si possono avere opinioni diverse e in ogni caso legittime proprio perché personali e soggettive, è proprio la questione della laicità dello stato che è al centro del dibattito pubblico ora. La vicenda di Eluana, triste a dirsi, è solo uno strumento per riportare al centro dell'attenzione questa questione.



Non è la prima volta che succede (vedi il caso Welby), e la sensazione che ho è sempre la stessa: ogni singola persona, anche il più bianco dei guelfi, in cuor suo prova pena per la condizione in cui Eluana versa da più di dieci anni, e sempre in cuor suo ognuno sarebbe pronto a darle quel riposo che finalmente merita. Ma la faccia pubblica che bisogna mostrare non consente di esprimere questa pietas. Assolutamente no, uomini di chiesa e politici recitano un copione in cui devono categoricamente affermare ogni santa volta di essere "a favore della vita", "a favore dell'anima", "a favore della chiesa", "a favore della dignità umana".



Ma quale dignità umana? La dignità umana è finita nel momento in cui si è usata una vicenda personale per scoccare le proprie frecce contro il sacrosanto diritto che ognuno di noi ha di scegliere. Scegliere. Scegliere per sé. Scegliere per la propria vita. Questa dei politici come Sacconi o dei cardinali come Poletto non è una crociata a favore di niente, è solo una crociata contro mascherata dal solito progetto angelico.



Questi temi come l'eutanasia e il testamento biologico sono delicati, e NESSUNO può pensare di voler imporre la propria volontà agli altri. Imporre la propria volontà significa cancellare la libertà di scelta del singolo individuo, e io a ciò non mi rassegnerò mai.



martedì 20 gennaio 2009

Buon lavoro Barack

Barackobamauspresident
Dopo 8 lunghi anni di amministrazione Bush, i Democratici tornano alla presidenza. It was about time.
E con che candidato poi, Obama non ha ancora iniziato a fare il presidente e ha già l'84% dei consensi tra gli americani. Un plebiscito, altro che la risicata vittoria di una manciata di voti che portò Bush a Washington.
Poi, certo, è un rischio - aspettative maggiori conducono a maggiori delusioni. Però sognare un po' non fa male a nessuno, e sperare in bene ancora meno.



E poi il primo presidente nero. Chissà cosa penserà Martin Luther King. Siamo proprio di fronte alla storia.



Buon lavoro Barackino!



domenica 18 gennaio 2009

sabato 17 gennaio 2009

Torinesi lamentosi

Leggevo sul forum de lastampa.it tutte le migliaia lamentele su Chiamparino, sulla sinistra, sul PD, sulla neve, sulle scuole, sul sale, sulle multe, sui debiti, sui ciclisti, sui pedoni, sull'inquinamento...



Dato che di motivi per lamentarsi non ne mancano mai propongo di aggiungere la mancanza di pesci tropicali nelle acque del Po, la paventata estinzione delle poiane di Mondovì, la polenta che non viene più buona come una volta, l'invecchiamento di Raul Bova, i forni a microonde, la mancanza di figa per tutti, le diete post-natale che non funzionano, i quindicesimi 90 anni di Andreotti, i push up addosso alle tettone e Maria de Filippi.



Altro?



lunedì 12 gennaio 2009

Grande Chiampa

Chiampa
Per l'ennesimo anno consecutivo è sul podio dei sindaci d'Italia con il più alto gradimento, primo con il 75%.



UN MITO.



Lo vogliamo sempre più in altooooo! (ma sempre qui a Torino eh?)



Buono anche il settimo piazzamento della Bresso nella classifica dei governatori, che rimonta di una posizione e guadagna il 2% di voti positivi in più rispetto all'anno scorso. Brava Mercedes.



domenica 11 gennaio 2009

Lavori sul ponte Amedeo VIII: si salvi chi può

Lavoriincorso
Leggo or ora sul sito del comune di Torino che da domani partiranno i lavori sul ponte Amedeo VIII, vale a dire quello che collega strada Settimo con piazza Sofia. I lavori dureranno la bellezza di 15 mesi, niente di meno signori e signore. Lungo questo anno di lavori sul ponte ci sarà una corsia agibile per senso di marcia.




View Larger Map



Fatte salve tutte le legittime ragioni del comune per la manutenzione del ponte, per chi come me arriva da Settimo la notizia non può che essere distastrosa e presagio di catastrofiche code e infiniti ritardi. In situazioni normali infatti la mattina fra le 8 e le 9 la coda in direzione Torino finisce in piazza Sofia e inizia ben oltre la curva di strada Settimo all'altezza dei due benzinai (tempo medio di percorrenza in coda: 20-30 minuti), immaginatevi ora con la fluidità del traffico ridotta di metà di quanto questa coda si allungherà.



Perciò fate attenzione, o voi che vi accingete a entrare in Torino attraverso la Barca!



Percorso alternativo consigliato: corso Giulio Cesare e via Botticelli o corso Taranto, e così siete belli arrivati in piazza Sofia. Solo che molti sceglieranno di fare la stessa strada. Auguri.



sabato 10 gennaio 2009

Rachida Dati, c'est "wonder woman"

Rachidadati
Oggi voglio polemizzare con chi polemizza con Rachida Dati e la sua decisione di tornare al lavoro a soli cinque giorni dal parto. Ho fatto un po' di web-zapping su qualche blog francese, e la maggior parte delle opinioni dei blogueurs che ho letto sono molto razionali e vanno a pesare pro e contro della scelta, ma è anche vero che si percepisce quasi chiaramente un astio di fondo nei confronti del ministro della giustizia, al di là delle sue scelte.



Perché proprio di questo si tratta, di scelte. E ogni scelta è frutto dell'esperienza personale, e per questo è assolutamente legittima.



Leggo chi la accusa di essere in preda a un delirio di onnipotenza o di essere affamata di potere... ma perché? E' una donna che fa il suo lavoro, ed essendo il suo lavoro quello di reggere un ministero, mi pare sia largamente comprensibile che meno assente sta e meglio è. Ho forse torto? 



Eppure, no. Le femministe le si scagliano contro accusandola di calpestare i congedi di maternità e le agevolazioni per le neo-mamme così sudate in tanti decenni di lotte... ma, anche in questo caso, perché? I congedi e le agevolazioni sono un sacrosanto diritto, ma proprio in quanto diritto una persona può anche scegliere di non avvalersene. Giusto?



Io voglio solo ricordare che la grande Maria Teresa I d'Asburgo, che tra i tanti titoli nobiliari e altisonanti vantava quelli di Arciduchessa d'Austria e Regina di Ungheria, Boemia, Croazia e Slavonia (mica fragoline di bosco insomma), ha avuto SEDICI figli e dopo ogni singolo santo parto tornava ad occuparsi degli affari di stato dopo TRE giorni. "Regalita' significa responsabilita', dovere, abnegazione costante; non
c'è posto per lassismo e debolezza, né per l'autoindulgenza del vizio."



Maria Teresa però ai suoi tempi non era stata criticata da nessuno, e il suo tornare al lavoro era visto come segno di grande forza e coraggio.



E concludo con una frase riportata su lastampa.it di Maria Rosa Cutrufelli, che mi pare ironica al punto giusto e altamente indicativa come metro della discussione in corso: «Ah, le
donne sbagliano sempre, sbagliano se stanno a casa con i figli e se si
precipitano in ufficio, o sono lavative o sono carrieriste, sono
comunque colpevoli. Io penso che se possono e vogliono, hanno il
diritto di mettersi alla prova. Desiderio di carriera, prestigio,
riconoscimenti? Che male c'è, finora hanno avuto così poco! Delirio di
onnipotenza? Sempre meglio della depressione post-partum».



giovedì 8 gennaio 2009

Considerazioni su Tristano e Isotta

Tristanandisolde8_2
Ieri sera ho visto il film Tristan + Isolde di Reynolds, e mentre lo guardavo mi sono venuti in mente alcuni punti che volevo condividere con chi conosce la storia:



1) Il matrimonio tra Isotta e Marke non si sarebbe mai celebrato nella realtà medievale. Marke aveva quanto? 30 anni suonati? e non era ancora sposato. Nel medioevo una simile mancanza non si sarebbe mai verificata. Da buon re del suo tempo, a quell'età Marke avrebbe già dovuto avere una moglie (viva o defunta che fosse) e almeno una dozzina di figli. 



2) Se non fosse stato per l'amore per Tristano, Isotta con Marke sarebbe stata felice. Marke era un bell'uomo, gentile, saggio, razionale e stravedeva per lei cercando di renderla felice. Isotta magari non si sarebbe mai innamorata di lui, ma ci si sarebbe trovata bene insieme e avrebbe sicuramente finito con il provare tanto affetto per il marito. Tutta colpa dell'amore insomma.



3) Nella scena sul ponte, quando Marke confessa a Tristano di essere perdutamente innamorato di Isotta e di temere che lei possa avere un amante... ma cosa poteva fare Tristano? Cosa poteva dire? Che casino! L'uomo che ti ha salvato la vita e ti ha cresciuto come un padre dice di essere innamorato della donna che ami, e di non sospettare affatto che tu sia il suo amante. Fantastico. Non ci sono vie d'uscita felici per una situazione come questa. Cosa poteva fare Tristano per evitare di finire in un vicolo cieco come questo? Poteva dire la verità fin dal principio. Certo, si sarebbero creati degli imbarazzi, ma Marke è un uomo intelligente, e avrebbe potuto considerare le cose in maniera più autentica. Io credo che avrebbe persino lasciato Isotta a Tristano, e avrebbe trovato un'altra moglie per sé. Senza bisogno di alcuna tragedia.



Due ultime considerazioni infine meno auliche: che bel nome Bragnae, e quant'è sempre bono Henry Cavill.



mercoledì 7 gennaio 2009

Vademecum per bandire i matrimoni gay

Gay_wedding_81601297
Dio ce ne scampi!
come direbbe un buon teodem.
Robaccia presa da Facebook, ma che fa sorridere. E riflettere.



1. Essere gay non è naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è
innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l’ aria
condizionata.




2. Il matrimonio gay spingerà le persone ad essere gay, allo stesso
modo in cui vedere in giro persone alte fa diventare tutti alti.




3. Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile
di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici,
perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti
civili per sposarsi, nonché la capacità di dichiararsi consenziente o
meno al contratto giuridico.




4. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai
cambiato minimamente; le donne infatti sono ancora una proprietà del
marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha il diritto di
vita e di morte sui figli, i neri non posso sposare i bianchi e il
divorzio non esiste.




5. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai
gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe
distrutta.




6. I matrimoni eterosessuali sono validi perché sono fertili e
producono figli. Le coppie gay, come anche quelle sterili e le persone
anziane, non devono potersi sposare perché i nostri orfanotrofi sono
vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini.




7. Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da
genitori eterosessuali nascono soltanto figli eterosessuali.




8. Il matrimonio gay è vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia
come la nostra i valori di una religione devono essere imposti
all’intera nazione. Ecco perché in Italia c’è una sola religione e
tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita.




9. I bambini non sarebbero mai sereni ed equilibrati senza un modello
maschile e uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando
un genitore è da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli
vengono tolti anche i figli.




10. Il matrimonio gay cambierebbe i fondamenti della nostra società e
noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come
non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e
all’allungamento della vita media.




11. Le relazioni gay non sono durature perché i gay per natura sono
promiscui. Infatti i mariti etero e le mogli etero non hanno mai
relazioni extraconiugali e non divorziano mai.




12. I bambini cresciuti da una coppia gay verrebbero derisi e
discriminati dagli altri coetanei. A differenza di quelli con le
orecchie a sventola, quelli con il naso grosso, quelli grassi, quelli
effemminati, quelli di colore, quelli con la erre moscia, o quelli
troppo bassi che sono accettati da tutti i coetanei e mai presi in giro
da nessuno.




13. Perché la religione cattolica vieta l’atto omosessuale che è
considerato peccato, e dunque loro non possono sposarsi ma possono
farlo assassini, pedofili, maniaci sessuali, ladri, mafiosi, serial
killer, truffatori, mercanti di organi, commercianti di bambini , di
schiavi, di pellicce, papponi e chiunque non sia un omosessuale.




14. Perché il matrimonio omosessuale comporta l’atto omosessuale. Ma la
Bibbia considera peccato l’atto omosessuale cosi come la masturbazione,
i rapporti sessuali prima del matrimonio e i rapporti sessuali che non
hanno il fine di procreare.




15. Perché verrebbe meno l’antica tradizione calcistica Italiana, dato
che di sicuro ci saranno meno calciatori. Infatti si sa che i gay
odiano il calcio e porteranno a odiarlo anche ai loro bambini
impedendogli quindi di praticare qualsiasi tipo di sport che non sia
danza classica, ginnastica ritmica, pattinaggio sul ghiaccio, shopping,
manicure, lampada e bolle di sapone.



martedì 6 gennaio 2009

In praise of MTV

Mtv
E' l'unico modo che i nostri ragazzi hanno per imparare l'inglese, per ascoltarlo ogni giorno, per venire a conoscenza della cultura americana. (Che, direte voi, te la raccomando - specialmente quella rappresentata da programmi come sweet sixteen o dismissed. Vero. Ma almeno i ragazzi si rendono conto che non siamo soli, che c'è qualcosa fuori dal'Italia, che il mondo non si riduce al Grande Fratello o a Costantino il tronista, che l'italiano non è l'unica lingua del mondo e soprattutto non è più la lingua franca che era nel 1500 che tutti erano obbligati a sapere... che odio sentire un italiano rispondere ai turisti stranieri che chiedono un'informazione "ma non può parlare italiano?" Ma ringrazia che è venuto a visitare il tuo paese, razza d'ingrato.)



MTV è l'unico canale TV italiano che trasmette programmi in inglese senza doppiarli (senza doppiarli tutti, almeno).
L'unica cosa che ci avvicina un pochettino alle realtà nordeuropee.
Grande MTV.



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